12 milioni

Ancora disponibili 12 milioni per la sostituzione delle caldaie a gasolio

Il Comune di Milano ha finanziato con il bando BE2 l’esecuzione di lavori di efficientamento energetico delle abitazioni dei privati. Sono già stati assegnati 11 milioni di euro e sono ancora disponibili 12 milioni. La richiesta deve essere inviata all’Amministrazione entro e non oltre 31 dicembre di quest’anno. I lavori dovranno iniziare non più tardi dell’autunno 2021. I bandi BE1 e BE2, finanziati complessivamente per 23 milioni e 850mila euro, hanno consentito in questi anni di erogare fondi ai privati per eseguire opere di riduzione dell’impatto ambientale sul patrimonio edilizio privato (ed esempio, installazione di pannelli solari, tetti e pareti verdi, depavimentazioni di aree esterne, sostituzione dei vecchi impianti termici, isolamento termico etc.). Il Comune ha puntato a incentivare ancora di più l’esecuzione di interventi sull’involucro degli stabili e di sostituzione di impianti alimentati a combustibili fossili con impianti alimentati da risorse rinnovabili, teleriscaldamento efficiente e micro-cogenerazione. Ad oggi, in città, sono presenti ancora oltre 1.500 caldaie a gasolio: secondo le stime di Amat, per ogni impianto sostituito è possibile conseguire un risparmio annuo di CO2 pari a 7 tonnellate in meno con un impianto a gas, 10 tonnellate per il teleriscaldamento, 14 con un impianto a pompa di calore. In questo momento è in discussione in Consiglio comunale l’introduzione del divieto di utilizzo anche negli stabili privati di tutti gli impianti alimentati ancora a gasolio. Complessivamente l’impatto sulla qualità dell’aria derivante dalla sostituzione di tutte le caldaie a gas e gasolio ancora presenti in città consentirebbe una riduzione delle emissioni pari a circa 46mila tonnellate di CO2. Sono tutti interventi che permettono di diminuire sensibilmente le emissioni e ridurre le spese di riscaldamento e raffrescamento, migliorando così la qualità dell’aria di Milano e facendo risparmiare le famiglie. Nel link alcune slide informative per fare domanda e il collegamento alle pagine del sito con il bando.

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Il fondo comunale di solidarietà raggiunge i 12 milioni

Il fondo comunale di solidarietà raggiunge i 12 milioni. Una cifra molto importante anche perché è stata raccolta in poche settimane. A darne l’annuncio lo stesso sindaco di Milano Giuseppe Sala via Twitter: “Grazie alla generosità dei milanesi, con il Fondo di Mutuo Soccorso abbiamo raccolto 12 milioni di euro. Questa è Milano. Io ne sono il Sindaco e sono di parte, ma non c’è nessuna città al mondo come Milano. #COVID19″. Un annuncio seguito poco dopo da una precisazione importante dello stesso primo cittadino: quei denari servono per la fasce più deboli della popolazione, da chi vive in periferia a chi sta nelle Rsa, oggi al centro di un’inchiesta della Guardia di Finanza. Sala sembra dunque ricordarsi di quella parte di milanesi che non può godere dei vantaggi di vivere in centro città, dove di fatto i servizi non si sono mai del tutto fermati. E di quella che fino a poco tempo fa era una strage “silenziosa”, cioè le centinaia di morti registrate nelle residenze per anziani. Il sindaco sembra intenzionato a riprendersi la scena dopo le brutte figure rimediate nelle scorse settimane, il mezzo è uno storytelling positivo in opposizione a quello di Palazzo Lombardia che insiste sulla disciplina della cittadinanza nel rispetto delle linee guida: “Buongiorno Milano, da Palazzo Marino. Mi dissocio da una certa retorica per cui i milanesi sarebbero indisciplinati e indifferenti alle misure imposte: i dati mostrano che oltre il 95% di chi è fermato ai controlli in città è in regola.  https://youtu.be/HAllN1lp_TQ”. Oltre alla posizione di Sala sul fondo comunale di solidarietà che raggiunge i 12 milioni, apprezzatissima da molti milanesi, ci sono anche i dati che sembrano dargli ragione: anche l’Osservatore ha iniziato a leggerli con sempre maggior attenzione, perché nella confusione causata dall’epidemia sembra che una parte della classe dirigente, soprattutto in Regione, abbia perso il controllo della situazione dopo un avvio che era sembrato a tutti promettente.  

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