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Bernardo: apprendista? Sono medico e manager in sanità

“Partiamo dalla definizione. L’apprendista è colui o colei che inizia a imparare, praticandolo, un determinato mestiere. Quel tempo per me è passato da tanti anni. Sono medico e manager nella sanità pubblica con esperienza nazionale e internazionale”. Lo ha scritto in una nota Luca Bernardo, candidato sindaco di Milano per il centrodestra, in relazione alle dichiarazioni del sindaco uscente, Giuseppe Sala, secondo il quale il suo sfidante sarebbe un apprendista. “La precisazione che il sindaco uscente non intendesse rivolgersi ai lavoratori, dandomi dell’apprendista, mi ricorda la scena di un film in cui il candidato, alla domanda su che cosa avesse in mente per i poveri, rispondeva che non ci aveva pensato. Io invece sono sempre dalla parte di chi lavora e dalla parte di tutti quelli che il lavoro lo hanno perso e magari ripartono anche a 50 anni da apprendisti. Il lavoro è sempre nobile” ha aggiunto Bernardo. Askanews    

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Bernardo: no anticipo voto ci sarà immunità di gregge

“Prima ancora che da candidato, parlo da medico che dal primo giorno combatte il Covid in corsia e per me la tutela della salute e della vita è sacra. Premesso questo, onestamente non comprendo le preoccupazioni espresse sull’anticipo del voto”. Così Luca Bernardo, candidato sindaco di Milano per il centrodestra. “Ricordo – scrive Bernardo – che Regione Lombardia ha attivato un calendario vaccinale per il raggiungimento della copertura di gregge. Ricordo inoltre che tra i primi vaccinati ci sono fragili, anziani e persone con patologie”. Askanews  

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Deciso attacco di Bernardo a Sala

“Ho l’onore e il piacere di essere stato candidato dai partiti della coalizione, che a differenza che dall’altra parte hanno una grande solidità, che si è vista nella sintesi sulla mia persona. Se gli argomenti del sindaco Sala sono questi lo ringrazio perché mi sta aiutando a vincere”. Lo ha detto il candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo, commentando con i cronisti a margine di un evento di Fratelli d’Italia a Milano le parole del competitor Beppe Sala che aveva auspicato che Bernardo non avesse “suggeritori”.  Beppe Sala – ha aggiunto Bernardo – “su cosa ha battuto in questi cinque anni? Il nulla. Se vai in giro le strade sono distrutte, le persone hanno paura e hanno senso di insicurezza”,  commentando le parole dell’attuale sindaco Sala che ha attaccato gli avversari dicendo che usano le stesse parole d’ordine da 15 anni. “Il sindaco credo che qualcosa l’abbia fatta, ringraziando anche la Moratti… Quello che sicuramente non ha fatto è ascoltare i cittadini che sono rimasti nella loro solitudine”, ha aggiunto. “Sala la periferia la conosce molto poco – ha detto Bernardo – Se il taglio di un nastro è andare in periferia e comprendere i problemi… non è questa la mia idea: dobbiamo andare dalle periferie al centro. Sala non ascolta la gente”, ha attaccato Bernardo. Il pediatra ha poi lanciato un appello ai cittadini: “La mia famiglia è la città di Milano e se qualcuno ha piacere e voglia di invitare il candidato sindaco in agosto, io ci sono. In qualsiasi punto della città”, ha concluso.

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Fidanza (FdI): sinistra non mistifichi le parole di Bernardo

“Contro Luca Bernardo, già in campo, la peggiore mistificazione di stampo comunista. Non avendo argomentazioni concrete contro le giuste osservazioni di Bernardo, dapprima il sindaco Sala gli mette in bocca parole che non aveva mai pronunciato sulle piste ciclabili, poi l’europarlamentare Majorino lo accusa di essere il ventriloquo di Salvini. Si mettano l’animo in pace Sala, Majorino e compagni: Luca Bernardo non è soltanto il candidato sindaco dell’intero centrodestra che Fratelli d’Italia sostiene con convinzione, al pari dei nostri alleati. Ma è anche una personalità stimata e conosciuta in città, un uomo che ha fatto del bene a tante persone, un uomo di buon senso che rappresenta al meglio quella Milano generosa e laboriosa lontana dal carico ideologico della sinistra di Sala. Taroccare o sminuire quello che dice non basterà”. Così l’eurodeputato milanese di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, commenta le parole di Beppe Sala e Pierfrancesco Majorino.

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Caro Bernardo, ignoralo e pensa alla campagna

Caro Bernardo, ignoralo e pensa alla campagna. Beppe Sala ha capito il pericolo e prova a coinvolgerti nello scambio di battute perché sa di essere messo male. Molto peggio di come lo descrivono ancora alcuni. “E’ come la Moratti alla riconferma” ha sintetizzato un politico milanese di lunghissimo corso: per quanto gli si possano riconoscere diversi meriti, ha perso l’affetto dei milanesi. Sta antipatica. Perché nonostante qualche foto pubblicitaria, Sala al mercato ci manda la collaboratrice domestica (ce la immaginiamo tutti con la cuffietta alla Mary Poppins). Come all’Ortica c’è andato dopo che l’avevano ripulita. E’ un signorino del centro città e forse non è un caso che un centro accoglienza migranti non sia mai stato aperto vicino a Brera. Perché sarà un discreto dirigente amministrativo, ma non uno dei tanti. E’ uno dei pochi e gli piace. Ma il fighetto milanese sta antipatico. Al milanese che vota piace chi lavora. Quindi caro Bernardo, ignoralo e pensa alla campagna: mettiti al lavoro. Incontra chi c’è per le strade e chi manda avanti questa bellissima metropoli. Sarebbe la risposta migliore a un sindaco spaventato dai sondaggi. Perché sa di avercela fatta con un piccolo aiuto della fortuna l’ultima volta e non può girare sempre bene. Tu hai un bel profilo: sai amministrare e curare. Sono proprio le idee di cui ha bisogno Milano, come abbiamo scritto più volte sull’Osservatore, perché “Milano città della cura” sarebbe uno slogan stupendo per i significati che si porta dietro. Siamo usciti incattivi e stanchissimi da un anno e mezzo di Covid. Abbiamo bisogno di prenderci cura di noi: della nostra economia, ma anche del nostro cuore. Perché quelli come Sala non potranno mai capire davvero che oltre alla Apple e al melafonino esiste una dimensione umana delle città. Servono le aziende, specialmente se stanno in piedi da sole e senza sussidi, ma il cuore pulsante di una città come Milano sono sempre state le persone. Le metropolitane create con le sottoscrizioni popolari. E sarà un caso ma con migliaia di cittadini che controllavano l’avanzare dei lavori, la metro 1 pare ancora la linea in migliori condizioni di quelle in servizio. Oggi di cosa accade dietro ai cantieri aperti con i soldi pubblici non si può sapere niente per “questioni di sicurezza”. E l’ultima metro è perennemente in manutenzione. E lo sarà perché la curva di Garibaldi è stata costruita troppo stretta per i treni. Allora, dopo questa fase espansiva stile mega festone a mangiare la zebra in tangenziale, Milano ha bisogno di essere amministrata ma anche curata. Perché i poveri sono stati sfrattati da zone centrali o in riqualificazione. Un segno di una città in movimento, non di dove andare a far proclami. Se migliaia di milanesi sono costretti a muoversi, dove andranno? Lavora su questi problemi Bernardo. Perché sono temi che impongono una riflessione su come amministrare la città ma pensando alla sua anima. Sala sa solo far tornare i conti, a costo di spostare qualche data dicono i tribunali. Tu pensa a quelli ma anche al cuore. Perché se ci prendiamo cura del cuore delle persone, delle infrastrutture fatte male, della vita quotidiana dei milanesi, i conti tornano. Dai Bernardo, lavoriamo insieme.

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Bernardo: Sala è stato un bravo sindaco ma correrei per vincere

“Ho sentito Salvini, la mia disponibilità c’è, ma non c’è nessuna sicurezza”. Lo ha detto Luigi Bernardo, primario di pediatria al Fatebenfratelli, a proposito della sua possibile candidatura a sindaco di Milano, poi, in merito al Sindaco Giuseppe Sala “è stato un bravo sindaco, è una brava persona, l’ho conosciuto, ha visto il mio reparto. Non ho nulla da dire, abbiamo probabilmente idee diverse su qualche cosa, forse qualcosa di più”. Lo ha detto Luigi Bernardo, primario di pediatria al Fatebenfratelli, possibile candidato sindaco di Milano per il centrodestra, durante una visita a un banchetto della Lega dedicato ai referendum sulla giustizia. “In cosa mi sento diverso da Sala? Io faccio il medico, l’ospedale lo vivo con le mani dentro il sociale. Questa è una piccola differenza tra noi. Per il resto lo ritengo un gran signore” ha aggiunto il medico. Quanto a una cosa che, a suo parere, non va di Milano ha proseguito: “Credo sia il fatto che stiamo uscendo da un nemico invisibile che è stato il Covid, io l’ho vissuto, ho lavorato vivendo un mese e mezzo in ospedale. Abbiamo lavorato tanto, e questo ha fatto sì che molte persone tornassero a casa. Abbiamo perso una generazione di anziani, di adulti, e credo che quello che dobbiamo fare è riaccendere la luce su Milano e guardare al futuro”. “Battere Sala è possibile? Io corro per vincere”, ha continuato Bernardo, aggiungendo di avere votato in questi anni nell’area centrodestra senza specificare quale partito. Quanto alle poche settimane a disposizione per l’eventuale campagna elettorale ha detto di non essere affatto preoccupato: “Faccio il terapista intensivo alla Macedonio Melloni, per cui per me emergenza e urgenza vuol dire correre veloce”. In ogni caso se dovesse correre contro Sala il medico ha assicurato che la sua sarebbe “una campagna non gridata, ma di ascolto e rispetto reciproco. Non si sentirà mai dalla mia parte parole più alte del tono normale dobbiamo spiegare a, persone cosa dobbiamo fare non cosa vogliamo gridare”.

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