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Gli studenti: “Regione non tutela chi studia”

Gli studenti: “Regione non tutela chi studia”. La sintesi dell’intervento del rappresentante degli studenti che ha parlato all’inaugurazione dell’anno accademico della Bicocca è questa. E ferita nella ferita per l’orgoglio lombardo e del sistema Milano è che secondo i giovani è meglio il centrosud: le regioni come Lazio e Campania ad esempio hanno dato segnali chiari di interesse per chi è impegnato a formarsi. La regione guidata da Nicola Zingaretti “ha coperto con risorse proprie tutte le borse di studio che restavano scoperte dal progressivo calo dei contributi statali” specificano i portavoce degli studenti. Che poi aggiungono: “In Campania non pagano i mezzi pubblici gli studenti di ogni ordine e grado”. Vincenzo De Luca gongolerà a saperlo: Ragione Campania è meglio della sorella del nord. Attilio Fontana invece dovrebbe forse porsi delle domande. L’intervento della portavoce degli studenti è stato molto sulla linea delle Sardine, il movimento ormai arcinoto creato da alcuni ragazzi e che sembra già aver eletto a leader Mattia Santori: sono stati diversi i richiami al movimento che sembra aver rivitalizzato le piazze di sinistra con un nuovo brand. E il senso dell’intervento degli studenti di Bicocca, che hanno rivendicato di appartenere all’ateneo col sistema di tassazione più inclusivo di Milano, dà l’idea di quanto certe istanze siano sentite. Regione spende miliardi, il bilancio è di circa 28 miliardi in tutto, sembra strano che non si trovino alcuni milioni da investire nel futuro rappresentato dalle generazioni che dovranno pagare pensioni e sistema sociale per il sempre crescente numero di anziani italiani.  

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Walking on the Moon, alla Bicocca mostra interattiva sul primo allunaggio

Il 21 luglio di cinquant’anni fa il primo uomo camminava sulla Luna. Oggi, l’Università di Milano-Bicocca ha deciso di ripercorre i passaggi principali di quell’impresa attraverso una mostra interattiva. ‘Walking on the Moon: 1969-2019, 50 anni dal primo passo’, questo il titolo dell’allestimento, inaugurato il 23 settembre, sarà visitabile fino al 19 dicembre prossimo. All’Università degli studi di Milano-Bicocca, fino al 19 dicembre 2019 Galleria espositiva, Edificio U6 Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, Milano. La mostra che permetterà di trascorrere due ore nello spazio, proprio come Neil Armstrong: il viaggio inizia in un tipico salottino degli anni Sessanta per poi proseguire nella centrale operativa della Nasa dove sarà possibile ricostruire la traiettoria orbitale e lanciare Apollo 11 nello spazio. I visitatori, subito dopo, entreranno nella camera buia: lì ci si scontrerà con le difficoltà vissute da Apollo 11, dai ritardi nelle comunicazioni alla carenza di carburante. L’impresa si concluderà con l’allunaggio e con la possibilità di ammirare la Terra a una distanza di 384.400 chilometri. Un viaggio tra realtà virtuale, videogame e giochi di gruppo. La mostra prevede anche una parte descrittiva con un focus sulle caratteristiche fisiche della Luna e dei fenomeni lunari, sulla missione Apollo 11 e sugli strumenti e i materiali pensati per le missioni lunari che hanno poi avuto ricadute sulla vita quotidiana. L’iniziativa, organizzata dall’ Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, il Politecnico di Milano e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, rientra tra le attività del MEETmeTONIGHT.  

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Bicocca: test di medicina, 7 partecipanti su 10 sono donne

Bicocca: test di medicina, 7 partecipanti su 10 sono donne. I dati sono stati diffusi dall’Università proprio oggi. Alcuni dei dati più rilevanti indicano come la professione medica sia sempre più al femminile, ci sono due donne ogni uomo con l’aspirazione di diventare camici bianchi. Segno di come oramai i tempi siano definitivamente cambiati. Allo stesso tempo anche la divisione geografica dimostra come ci siano sempre meno distanze tra le regioni: il 33 per cento dei candidati viene da fuori regione Lombardia. Ma c’è un tema che sembra ancora più rilevante: le centinaia che nemmeno si presentano alla prova. Su 2220 iscritti infatti, si sono presentati in 2050, quindi circa il dieci per cento dei candidati per un motivo o per l’altro non si è presentato. Si tratta di un candidato su dieci, forse poco, ma sicuramente centinaia di persone. Tolti i prevedibili imprevisti in cui ciascuno può inciampare, restano comunque molti che non sono arrivati in Bicocca per scelta. Forse anche il tema di chi si iscrive, ma poi non si muove per i test potrebbe essere approfondito. Chi sono le persone che non affrontano la prova? Da dove arrivano? Cosa le ha spinte a segnarsi in calendario una data per il test e poi dirigersi altrove?

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Dalla Bicocca la summer school all’Aquila

Confluiranno all’Aquila da ogni parte del mondo i progettisti delle città del futuro. A loro è rivolta “Smart City looks like…”, una scuola internazionale estiva sul tema delle città intelligenti, che si terrà al Gran Sasso Science Institute (GSSI) dal 22 al 28 luglio. Nella settimana di lezioni, 30 giovani ricercatori provenienti da 19 paesi di 4 continenti studieranno come trasformare in realtà l’idea di smart city – una città efficiente, verde, aperta all’innovazione e alla partecipazione, che attrae talenti, crea lavoro e produce benessere. Oltre che sull’internazionalità, la summer school organizzata da Leonardo Mariani dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e da Ludovico Iovino del GSSI punta anche sull’interdisciplinarità. Ciascun partecipante porterà nella scuola competenze diverse, che vanno dall’informatica all’economia, passando per l’urbanistica e l’architettura. Ad ampliare la varietà di prospettive in campo contribuirà inoltre la presenza di docenti di altissimo rilievo a livello europeo in ambito sia universitario che industriale. Solo per citarne alcuni, Antonio Puliafito, professore di ingegneria informatica all’Università di Messina e direttore del laboratorio nazionale Smart City del CINI; Julian Tait, cofondatore e CEO di Open Data Manchester; Saverio Romeo, esperto della Commissione Europea per il progetto Digital Cities Challenge. A un anno dal convegno “I-Cities”, organizzato dall’Università dell’Aquila e dal Laboratorio Nazionale CINI “Smart Cities & Communities”, il GSSI torna a ospitare un altro evento di riferimento a livello nazionale sulle smart cities. È la conferma di come L’Aquila e le sue istituzioni scientifiche abbiano assunto un ruolo centrale nell’odierno dibattito internazionale sulle città intelligenti. Fin dalla sua fondazione, il GSSI studia la città da una prospettiva transdisciplinare – all’intersezione tra le proprie aree di ricerca in Informatica e in Scienze Sociali – e offre un corso di dottorato in Studi Urbani e Scienze Regionali. I due organizzatori di “Smart City looks like…” esprimono una visione comune sugli obiettivi della scuola. “Nel corso della conferenza ‘I-Cities’ 2018 era emersa la necessità di formare studenti e giovani ricercatori di ambiti differenti e indirizzarli verso queste tematiche – spiega Ludovico Iovino. – Per rispondere a tale esigenza, io e Leonardo Mariani abbiamo progettato questa iniziativa, che coniuga la formazione teorica con le esperienze sul campo e i rapporti con il mondo industriale”.  “I partecipanti beneficeranno di una formazione profondamente interdisciplinare, che include temi come smart tourism, cybersecurity, IoT, mobilità intelligente, economia circolare, smart governance e open data – aggiunge Leonardo Mariani. – Inoltre l’elevata eterogeneità dei partecipanti, combinata alle numerose attività di gruppo previste, creerà un contesto stimolante che faciliterà la contaminazione dei saperi e delle idee”. La città dell’Aquila non farà solo da cornice all’evento, ma diventerà un vero e proprio caso di studio, oggetto delle due esperienze sul campo previste dalla scuola. Il 24 luglio è prevista una visita alla sede della Thales Alenia Space, mentre il giorno seguente, docenti e studenti saranno introdotti da Fabio Graziosi, professore di ingegneria delle telecomunicazioni presso l’Università degli Studi dell’Aquila, al progetto “Incipit” per la realizzazione di un anello in fibra ottica al servizio di uffici, scuole e università. Seguirà un sopralluogo all’interno dello smart tunnel, l’innovativa struttura sotterranea in costruzione nel post-sisma aquilano, nata per proteggere e gestire al meglio servizi urbani e reti di comunicazione.

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Giovanna Iannantuoni è il nuovo rettore di Bicocca

Giovanna Iannantuoni è il nuovo rettore dell’Università di Milano-Bicocca ( bio). È stata eletta alla quarta votazione con 471,3 preferenze. Il nuovo rettore entrerà in carica il prossimo primo ottobre e ci resterà fino al 30 settembre 2025. Giovanna Iannantuoni sarà la settima donna rettore in Italia. La seconda, dopo l’uscente Cristina Messa, a guidare un ateneo milanese. Gli altri atenei guidati da un rettore donna sono Università degli Stranieri di Perugia, L’Aquila, L’Orientale di Napoli, Sant’Anna, Basilicata e Cagliari. L’altro candidato arrivato al ballottaggio, Paolo Cherubini, ha ottenuto 139,15 voti. I dati tengono conto della ponderazione del voto del personale tecnico amministrativo del 15 per cento. I votanti sono stati 1.050. Lo Statuto dell’Università di Milano-Bicocca prevede che alla quarta votazione, per essere valida, deve aver preso parte almeno un terzo degli aventi diritto, che in questo caso era pari a 363,05 (dato ponderato). «Metterò in rete le competenze del nostro Ateneo per dare a Milano-Bicocca un ruolo di rilievo anche a livello internazionale – ha commentato a caldo Giovanna Iannantuoni –. Sarò il rettore di tutti e sono molto orgogliosa di poter affermare che mi impegnerò per realizzare gli obiettivi del mio programma che è frutto del lavoro collettivo di tutti coloro con cui ho dialogato, raccogliendo le critiche, le proposte e soprattutto le aspirazioni di ognuno». Dopo la laurea in Discipline Economiche e Sociali (DES) presso l’Università Bocconi, Giovanna Iannantuoni ha conseguito il PhD in Economics presso la Louvain la Neuve University (2001). Ha trascorso diversi anni all’estero presso i più prestigiosi dipartimenti in economia, quali Rochester University, Carlos III de Madrid, University of Cambridge. I suoi interessi di ricerca sono focalizzati su teoria dei giochi, decisioni di political economy e microeconomia, pubblicando sulle riviste internazionali più prestigiose in economia e ottenendo molti progetti internazionali e nazionali.  

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Bicocca, ancora fumata nera per il rettore

Si è tenuta oggi la terza votazione per l’elezione del rettore dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca per il mandato 2019-2025. La prossima votazione si terrà l’11 giugno con il sistema del ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero dei voti: Paolo Cherubini e Giovanna Iannantuoni. I votanti sono stati 1270, con un’affluenza del 74,6 per cento. Questi i voti raccolti dai cinque candidati:  Paolo Cherubini: 388,45 Carlo Gambacorti Passerini: 0,30 Loredana Garlati: 2,45 Giovanna Iannantuoni: 424,90 Leonida Miglio: 14,65 Per quanto riguarda le maggioranze necessarie per l’elezione, lo Statuto dell’Università prevede fino a quattro votazioni: alla prima e alla seconda è eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. Nella terza votazione il rettore è eletto a maggioranza assoluta dei votanti, purché abbia partecipato la maggioranza degli aventi diritto, mentre nella quarta è previsto il ballottaggio tra i due candidati che abbiano ottenuto il maggior numero di preferenze alla terza votazione. Alla prima, alla seconda e alla quarta votazione, per essere valide, deve aver preso parte almeno un terzo degli aventi diritto. L’elettorato attivo spetta a tutti i professori, ai ricercatori, a tutto il personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato con voto ponderato del 15 per cento e ai rappresentanti degli studenti eletti in Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Valutazione e Consiglio degli Studenti. Per lo svolgimento delle operazioni di voto sono stati allestiti cinque seggi, quattro presso la sede di Milano e uno presso il Polo di Monza. Oggi si è votato dalle 9.30 alle 16.30. Nata nel 1998, l’Università di Milano-Bicocca è un ateneo multidisciplinare con un’offerta didattica articolata in 70 corsi di studio, tra corsi triennali e magistrali, distribuiti in sette diverse aree disciplinari: economico-statistica, giuridica, medica, psicologica, sociologica, scientifica e della formazione. Gli studenti iscritti sono oltre 33 mila.

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