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Sala non sala abbastanza e Milano rimane bloccata

Non ci sarebbe da sorprendersi se a qualche Consigliere Comunale che facesse un accesso agli atti per visionare il “piano neve” del Comune di Milano, fosse risposto che è stato secretato. Infatti, i risultati sono talmente simili a quelli del “piano pandemico nazionale”, da far pensare che a idearlo siano state le stesse persone e per questo vi sia la necessità di nasconderne l’identità (oltre ai contenuti). La neve a Milano è un bellissimo spettacolo, ma bisogna saperla gestire e se c’è un campo in cui l’amministrazione milanese ha dimostrato di non sapersi districare è proprio quello della viabilità. Risultato: a Milano da questa mattina la circolazione veicolare è praticamente bloccata a causa delle strade ricoperte di neve e avventurarsi a piedi per la città è altamente sconsigliato, visto che i marciapiedi non sono stati spalati. Insomma, sembra che a Palazzo Marino si sia lesinato sul sale e nessuno abbia pensato fosse necessario ingaggiare del personale per spalare le strade. Problemi ai quali ancora a metà mattina non è ancora stato posto rimedio. Morale della favola: Sala non sala abbastanza e Milano rimane bloccata.

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Stazione di Porta Garibaldi bloccata da un guasto

Un guasto alla linea elettrica della stazione di Milano porta Garibaldi sta generando disagi per il trasporto ferroviario regionale proveniente da Novara, Malpensa, Varese, Como, Lecco e Bergamo via Carnate. Dagli avvisi di stazione si apprende che “la circolazione dei treni da e per Milano porta Garibaldi è temporaneamente sospesa“. Lungo alcune linee i treni hanno accumulato ritardi fino a 50 minuti per l’impossibilità a proseguire il viaggio verso la stazione di Milano. Previste fermate straordinarie per i treni diretti a Milano Centrale, che sopperiscono così al blocco delle linee dirette a porta Garibaldi. ANSA  

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Passeggero incastrato fra le porte causa blocco della M1

Un passeggero imprudente ha causato un rallentamento sull’intera linea 1 della metropolitana, questa mattina. L’uomo, infatti, rimasto incastrato con la valigia tra le porte, ha causato un temporaneo blocco sulla M1 che però ha avuto ripercussioni sulla velocità della circolazione in prima mattinata. E’ accaduto poco prima delle 8.30 nella stazione MM Pasteur, in direzione periferia, quando il passeggero, nel voler a tutti i costi salire su un convoglio in partenza, è entrato con le porte in chiusura e il trolley che aveva con sé è rimasto incastrato. Il treno è ripartito e allora i passeggeri hanno tirato la leva di emergenza causando un fermo. Il blocco è stato breve, nell’ordine di una decina di minuti “il tempo necessario – ha spiegato Atm – per capire cosa fosse successo”, ma ha comunque causato a catena ritardi a tutta la Linea 1. Prima delle 9.30 la circolazione risultava già normale su tutta la tratta. ANSA  

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Linea 2 bloccata per tre ore

Disagi questa mattina per centinaia di passeggeri per il blocco di due tratte della linea 2, la verde, della metropolitana dovuti a problemi alla linea aerea alla stazione di Cascina Gobba, alla periferia nord della città, uno degli snodi della rete. Dalle 8 i treni non viaggiano fra le stazioni di Udine e Cernusco sul Naviglio e fra Udine e Cologno Nord. L’Atm, l’azienda di trasporti dei mezzi pubblici milanesi, si scusa per i disagi e ha attivato bus sostitutivi sulle tratte. La circolazione dei treni è ripresa dopo circa 3 ore. ANSA  

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Piazza Cordusio bloccata, come altri pezzi di Milano

Piazza Cordusio pedonale, titolava il Corriere Milano l’anno scorso. L’ansia dei giornalisti radical di annunciare notizie, si è scontrata una volta di più con la realtà. Nel 2021 la piazza si arricchirà di un nuovo palazzo rinnovato dopo quello delle Poste: l’ex sede del Credito Italiano infatti è stata rilevata dal Warren Buffett cinese tramite il suo fondo Fosun. Un colosso economico da centinaia di miliardi che da anni fa shopping in giro per il mondo: un esempio, l’immobile in Cordusio è stato comprato tramite la controllata Fidelidade che è la più grande compagnia assicurativa portoghese. Giganti che mangiano giganti e che oggi come oggi hanno ancora in testa Milano come investimento valido. Hanno un progetto i giganti americani e cinesi padroni ora di Cordusio (il nome a quanto pare viene da Corte del Duca, di epoca longobarda): rendere pedonale la piazza. Ed è qui che casca il proverbiale asino. La piazza è pubblica e quindi ci vuole il Comune di Milano a coordinare l’operazione. Ma tutti conoscono l’Amministrazione pubblica italiana e quella milanese non fa eccezione. Per ora il progetto è fermo al palo, in attesa che qualche capo ufficio delle cose importanti si degni di andare in ufficio prima delle 10 del mattino e ne esca dopo le 12. Chi è stato almeno una volta nelle lunghe teorie di uffici vuoti in orari di lavoro, può capire. Noi che scriviamo abbiamo dovuto utilizzare spesso trucchi per ottenere le informazioni che a norma di legge avremmo dovuto avere, un episodio in particolare ci è rimasto in mente: sembrava impossibile avere un certo documento, perciò uscimmo dall’ennesimo ufficio, trovammo la pianta degli uffici con nomi e cognomi. Ci recammo dal vice capo dicendo: “Scusi carissimo, sono il cugino di Mario (cioè il boss dell’ufficio) non riesco a venire a capo di una questione, mi diceva che sei sempre così gentile e forse puoi aiutarmi”. Uscimmo dal quell’ufficio con due copie del documento e anche un terzo “perché non si sa mai”. Questa è l’Amministrazione pubblica milanese, quindi consigliamo ad americani e cinesi di applicare la vecchia teoria del pagare lo Zinna di turno o almeno di fingersi suo cugino.  

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