enrico turato

Fratelli d’Italia festeggia l’Umbria

Fratelli d’Italia festeggia l’Umbria. Il coordinamento cittadino dei Meloniani ha infatti organizzato una serata in pizzeria per i circoli milanesi di FdI che si è trasformata nell’occasione per celebrare l’ottimo risultato dell’Umbria per le destre: insieme al trionfo di Matteo Salvini, si è registrato il grande successo del partito di Giorgia Meloni che ha doppiato Forza Italia. Ulteriore segno che Arcore può contare ormai su più giornalisti che elettori. La festa a base di pizza è stata dunque molto gioiosa. Ignazio La Russa ha ricordato quanto sia stato lungimirante puntare su “una ragazza” in tempi non sospetti, oggi Meloni è di fatto l’unico leader di partito donna e tra i più amati d’Italia. Marco Osnato, deputato di Fratelli d’Italia, ha elogiato il lavoro svolto dal coordinatore cittadino Enrico Turato, trovatosi senza co-coordinato perché Riccardo Truppo è convalescente per un incidente. E il lavoro si è visto: ad Affori si sono riuniti centocinquanta delegati dei circoli milanesi. Cifre impensabili fino a pochi anni fa, quando il partito viaggiava su percentuali minime. Oggi invece Fratelli d’Italia ha saputo crearsi una credibilità e una solidità che sta attirando molte persone e molti nomi. Andrea Mascaretti è uno di questi: il neo capogruppo di FdI a Palazzo Marino, anche lui presenta alla pizzata di Affori, ha da poco abbracciato le bandiere dei meloniani e sta già lavorando sul territorio in visione della sfida per le prossime elezioni comunali. Fratelli d’Italia festeggia l’Umbria e vive dunque un momento magico, ma forse proprio per questo rischia di imbarcare anche soggetti che potrebbero rappresentare più una zavorra che una risorsa. Con una presa sempre maggiore sulla società, si avvicinano molte mosche e api. E’ però bene che i suoi vertici si ricordino che seppure volino entrambi e siano entrambi insetti, una è una specie operaia e produttiva. L’altra vive di sterco.

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Urbanistica tattica, Municipio 9: “No ai progetti onirici di Sala”

Urbanistica tattica, Municipio 9: “No ai progetti onirici di Sala”. Nel mese di ottobre, il Comune di Milano attuerà due interventi di “Urbanistica tattica” nel Municipio 9: uno in piazza Bruzzano e uno in piazza Belloveso, a Niguarda, nonostante il parere contrario espresso dalla maggioranza del Consiglio di Municipio. Premesso che saranno realizzati comunque, poiché il parere richiesto era consultivo e non vincolante, riteniamo doveroso motivare le ragioni di questo diniego. Per quanto riguarda Piazza Bruzzano, il progetto elimina circa 50 posti auto nel centro commerciale del quartiere, creando un danno evidente al le attività commerciali che vi insistono. Inoltre, i cambi di sensi di marcia, e la creazione di nuovi sensi unici, costringeranno i residenti nel quartiere a modificare abitudini consolidate negli anni, che in alcuni casi non possono essere modificati, trasformando, soprattutto per chi ha difficoltà motorie, questo intervento in un ostacolo da superare quotidianamente. Palliativi come il senso unico in via del Volga, per permettere il parcheggio su entrambi i lati, quando ciò avviene già ora, risultano del tutto inefficaci per compensare i disagi causati. Per questo in commissione avevamo richiesto ulteriori e più approfondite valutazioni sulla modifica della viabilità:, ricevendo in risposta un parere negativo e un invito all’inaugurazione nel giorno probabile della Sagra della Suca di Bruzzano. Valutando con attenzione il progetto, è evidente l’assenza di interventi strutturali permanenti, in favore di quelli provvisori, come la vernice colorata usata per dipingere l’asfalto e gli elementi di arredo urbano di bassa qualità. Una sperimentazione voluta dal Comune che peserà sulle spalle dei residenti, in attesa che venga valutato l’esito della sperimentazione, probabilmente anche in questo caso senza tenere conto il parere del Municipio, l’istituzione più vicina ai cittadini. Stesso metodo adottato per l’intervento in piazza Belloveso, progetto a sua volta bocciato dal Municipio, dove le modifiche della viabilità andranno ad aggravare situazioni per le quali abbiamo richiesto da anni interventi mai realizzati, come il rifacimento di marciapiedi, la tracciatura delle strisce pedonali, la revisione della viabilità e la riqualificazione dei giardini. Per entrambe le piazze avevamo chiesto interventi migliorativi e strutturali, presentando anche un progetto di riqualificazione, questa definitiva per Piazza Bruzzano, mai preso in considerazione, per dare spazio a questi interventi estemporanei e avulsi dal contesto urbano e dalle esigenze dei cittadini. Un metodo, quello adottato dal Comune, cui non ci possiamo opporre, ma che non intendiamo avallare. Per questo abbiamo dato parere negativo pur sapendo non sarebbe stato vincolante. Quello che conta è sia rimasta a verbale che quando è stato il momento non ci siamo schierati a favore dei progetti onirici della Giunta Sala, ma al fianco dei cittadini.

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Turato, FdI: forze dell’ordine ignorate da Viminale Beach

In via Aquila un incendio si è trasformato in una protesta che ha portato due poliziotti all’ospedale. Gli agenti erano intervenuti sul posto per dare una mano nella situazione di emergenza che si era venuta a creare. In breve però si sono trovati di fronte a una piccola sommossa che ora scatena anche qualche polemica politica. Secondo alcuni infatti mentre si discute delle moto d’acqua, si dimenticano le vere questioni del Paese (e di Milano): l’anno scorso il reparto di una volante era stato aggredito in Comasina, ieri è accaduto in via Aquila. Le periferie sono e restano dunque un problema non risolto, tra bande criminali e luogo dove nascondere gli immigrati alla gente che non li ritiene un problema. C’è però chi si sottrae alla cronaca imposta dall’agenda politica delle grandi firme della politica e riporta l’attenzione su un problema tanto vasto quanto irrisolto: “C’è da domandarsi su chi debba difendere le forze dell’ordine che si trovano ad affrontare continue pressioni ed aggressioni dovute in gran parte ad una malandata gestione dell’immigrazione del centrosinistra e, attualmente, dagli inspiegabili ritardi nelle espulsioni da parte del Viminale Beach – attacca Enrico Turato, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio 9 – Il centro di via Aquila deve essere chiuso e gli occupanti trasferiti lontani dai centri urbani. Qualsiasi intervento, anche di contenimento, deve fare i conti con la sicurezza collettiva tutelando sia gli agenti di Polizia siano residenti che non possono, anzi non devono essere esposti a rischi di rivolte“.  

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Coima spazza via edicole e fioristi

Coima spazza via edicole e fioristi. La nuova Milano di Manfredi Catella è brillante, piace a milanesi e turisti, ma spazza via la vecchia Milano. Melchiorre Gioia ha avuto indubitabilmente vantaggi dal volto nuovo dei poteri del cemento milanesi, primo tra tutti avere finalmente il primo tratto dritto. Per non parlare del valore aumentato delle case, la qualità del parco di piazza Gae Aulenti e una generale spinta al miglioramento che durerà ancora per anni. Però. Però c’è sempre un costo e questa volta lo paga un’edicola e un fiorista, non proprio collettori di disagio e degrado. Giornali e fiori, stanno tanto male nel nuovo contesto? A quanto pare sì, l’Amministrazione si è impegnata per iscritto a spostarli altrove a proprie spese. Ed entro poco tempo, tanto che le pressioni sui due commercianti sono pesanti: “Sono qui da 25 anni e l’edicola c’è anche da prima – racconta Francesco, a cui mancano due anni alla pensione – ho provato a proporre sette idee diverse di spostamento, ma me le hanno bocciate tutte, anzi: il dirigente del Comune mi ha anche fatto capire che se non accetto i loro termini mi ritirano la licenza“. Ora che tra i dirigenti comunali ci sia qualche problema lo hanno evidenziato alcune delle ultime inchieste della magistratura, ma forse si potrebbe trovare un accordo diverso con Coima? Perché deve diventare l’azienda che spazza via edicole e fioristi? “Dall’altro lato, al baracchino che fa da mangiare – contesta Francesco – hanno rifatto tutta la piazzola, perché a noi no?“. Coima spazza via edicole e fioristi, o può diventare qualcosa di bello anche per la vecchia Milano? Anche la politica locale si sta muovendo: “Sala e tutta la sua giunta sono bravi nel creare gabelle ed ad occuparsi della zona del centro, (dove un appartamento costa in media € 30mila al metro quadro.), ma si scordano spesso quei cittadini delle periferie dimenticate – contesta Enrico Turato, capogruppo di FdI in Municipio 9 – Persone che lavorano e nonostante la crisi e uno stato che non aiuta, svolgono la loro attività con psione, onestà e dignità.  Io per questi, e per tutti i cittadini ci sono e si sarò sempre!“.  

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