Federico Romani

All’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli una lezione-spettacolo per ricordare Giorgio Gaber, a venti anni dalla scomparsa.

E’ stato il Presidente del Consiglio regionale, Federico Romani, ad aprire a Palazzo Pirelli la lezione-spettacolo dedicata a Giorgio Gaber che si è tenuta questa mattina nell’Auditorium dedicato proprio all’artista. “Quando penso a Giorgio Gaber lo associo immediatamente a un ricordo personale – ha raccontato il Presidente Romani –, quando a scuola una professoressa ci propose di ascoltare una canzone; “Cos’è la destra, cos’è la sinistra”. Una canzone che ancora oggi fa sorridere e pensare, perché Gaber era una persona vera, diretta, di grande onestà intellettuale e per questo provocatorio. Così vi auguro di imparare, attraverso il confronto con la sua figura di cant-attore prima ancora che di cantautore, a pensare in modo critico, personale, libero. Questa è l’eredità che Gaber, milanese e lombardo, ci lascia”. L’ evento, gratuito, promosso dal Consiglio regionale della Lombardia, è stato curato della Fondazione Gaber e ha visto tra il pubblico la presenza di quasi 200 tra alunni e professori di 5 scuole superiori: l’Itis “G. Cardano” di Pavia, l’Istituto “E. Majorana” di Seriate (BG), il Liceo “B. Russell” di Garbagnate Milanese (MI), il Liceo ACOF di Busto Arsizio (VA) e l’IIS “C.Cattaneo” di Milano. Durante quasi due ore di esibizione, tra ricordi personali e video d’epoca, sono stati ripercorsi i momenti salienti della vita dell’artista e i temi principali del Gaber-pensiero: le diseguaglianze sociali, le condizioni di vita delle grandi città industriali, la libertà e l’impegno politico, l’ironia garbata, la fisicità espressiva, la forza interiore delle idee, il rapporto tra io e comunità, vissuto attraverso il Teatro Canzone, forma d’arte inedita pensata da Gaber e Sandro Luporini, suo storico paroliere. A introdurre l’evento è stato il Presidente della Fondazione Gaber Paolo Dal Bon, mentre a condurlo e gestirlo sul palco è salito Lorenzo Luporini, nipote di Giorgio Gaber. Lo spettacolo è nato da un progetto didattico dell’omonima Fondazione per far conoscere Gaber agli studenti dalle scuole secondarie di II° grado e si inserisce negli eventi in corso a Milano per i vent’anni dalla scomparsa dell’artista.

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Disturbi alimentari, alleanza tra pubblico, privato sociale e famiglie per combattere una vera e propria emergenza nazionale

A Palazzo Pirelli un convegno di Associazione Ananke e Villa Miralago fa il punto su una piaga che colpisce il 40% dei giovani tra 12 e 17 anni Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale: “Una guerra che potremo vincere solo coinvolgendo famiglie, associazioni e istituzioni”     Sono circa 3,6 milioni gli adolescenti italiani che soffrono di disturbi alimentari più o meno gravi, circa il 40% dell’intera popolazione giovanile del nostro Paese. Nel 2022 sono stati registrati ben 3150 decessi per forme patologiche gravi legate all’alimentazione (bulimia e anoressia), seconda causa di morte dopo gli incidenti stradale nei giovani. Le cifre sono emerse ieri mattina durante il convegno “Disturbi alimentari:la famiglia al centro”, svoltosi oggi a Palazzo Pirelli su iniziativa dell’Associazione Ananke e del Centro per la cura dei disturbi alimentari Villa Miralago di Cuasso al Monte (VA). “La guerra ai disturbi alimentari – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani aprendo i lavori – la potremo vincere solo con il coinvolgimento delle famiglie. Sono loro l’anello più importante del percorso di prevenzione e cura dei figli. Sono loro le realtà più adatte a consolidare il senso di appartenenza e di comunità necessario per riannodare i fili spezzati dall’isolamento e fornire agli adolescenti ‘a rischio’ spazi di crescita sana. Credo che si debba partire, o ripartire, da qui: è una sfida impegnativa, ma necessaria. Farla insieme, farla in tanti, è l’impegno che anche noi come istituzioni ci prendiamo. Lo dobbiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi. Lo dobbiamo a un’intera generazione” I dati sul monitoraggio del fenomeno, disposto dal Ministero della Salute, sono stati illustrati da Luisa Mastrobattista dell’Istituto Superiore di Sanità. In Italia operano attualmente 133 centri per la cura dei disturbi alimentari di cui 16 in Lombardia. L’emergenza Covid ha determinato una crescita esponenziale del fenomeno con un incremento dei ricoveri del 50% durante e dopo il lock down.   “Nella lotta a queste patologie – ha dichiarato Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sostenibilità Sociale del Consiglio regionale – sono fondamentali la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, un uso accorto dei mass media e un’alleanza stretta con le famiglie e gli operatori del Terzo Settore. Sono questi gli elementi strategici su cui abbiamo fondato la legge regionale 2/2021 “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie” che prevede stanziamenti per complessivi 4 milioni di euro con l’obiettivo di supportare i centri specializzati. E’ un impegno – ha concluso Monti – che intendiamo garantire anche in futuro e se necessario rafforzare ascoltando i suggerimenti e le proposte che vengono dagli operatori e dalle famiglie”.

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Giuseppina Panizzoli dal 5 giugno nuovo Segretario Generale del Consiglio regionale

Giuseppina Panizzoli dal 5 giugno nuovo Segretario Generale del Consiglio regionale. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia ha nominato oggi Giuseppina Panizzoli quale nuovo Segretario Generale dell’assemblea parlamentare lombarda. Giuseppina Panizzoli, 56 anni, laureata in Giurisprudenza, ricopre attualmente l’incarico di Direttore Generale dell’Agenzia di Controllo del Sistema Sociosanitario Lombardo ed entrerà in servizio presso il Consiglio regionale della Lombardia dal 5 giugno 2023. Nella seduta odierna l’organismo di vertice del parlamento lombardo ha colto l’occasione per ringraziare l’attuale Segretario Generale Mauro Fasano, che sarà destinato a nuovi incarichi presso la Giunta regionale della Lombardia. Nella medesima seduta è altresì stato approvato il rinnovo dell’incarico di Vice Segretario Generale al dottor Marzio Maccarini, giurista con esperienza ultraventennale negli enti pubblici. “A Mauro Fasano – sottolineano il Presidente Federico Romani, i Vice Presidenti Giacomo Cosentino ed Emilio Del Bono e i Consiglieri Segretari Alessandra Cappellari e Jacopo Scandella – va riconosciuto il merito di aver saputo guidare l’istituzione regionale favorendo al suo interno il processo di razionalizzazione dei costi accompagnandolo con una costante innovazione e crescita dei servizi. In una legislatura interessata peraltro dall’emergenza pandemica, durante la quale i lavori del Palazzo non si sono mai fermati dando ai cittadini un forte segnale di presenza e vicinanza delle istituzioni”.

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Regione: Federico Romani passa da Forza Italia a Fratelli d’Italia

“Il Gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale dà il benvenuto a Federico Romani, che avremo il piacere di avere nel nostro partito e al nostro fianco nelle prossime battaglie. Come capogruppo non posso che essere contento in generale che il Gruppo si allarghi e in particolare che ad arrivare sia un politico preparato e attivo come Federico”, ha dichiarato Franco Lucente, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia nel corso della conferenza stampa, in cui è stato annunciato l’ingresso del consigliere regionale Federico Romani nel Gruppo di Fdi. Erano presenti la coordinatrice regionale Daniela Santanché, gli assessori Riccardo De Corato, Lara Magoni, dirigenti e militanti di Fratelli d’Italia. “La mia è stata una scelta netta. Fratelli d’Italia rappresenta la politica al servizio del cittadino, svolta con un perfetto mix di esperienza e nuove idee. Entro in una grande famiglia che mi ha accolto a braccia aperte e sono sicuro che sarà una splendida avventura”, ha invece dichiara il neo acquisto del partito di Giorgia Meloni, Federico Romani.  

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Scintille fra Gelmini e i futuristi azzurri

L’evento “Il Futuro per Forza” non è passato inosservato. Soprattutto all’interno di Forza Italia dove, alcuni hanno apprezzato l’iniziativa, altri l’hanno guardata con indifferenza e altri ancora l’hanno presa decisamente male. Fra questi ultimi va sicuramente annoverata Mariastella Gelmini che, non si sa se male informata o semplicemente innervosita dal successo di quelli che considera suoi competitor, ha preso carta penna e calamaio e ha emesso un comunicato dai toni decisamente bellicosi. “Basta atti di prepotenza sui coordinatori regionali e in particolare su quello della Lombardia” ha esordito l’ex coordinatrice lombarda, per poi aggiungere, “Non è con questo bullismo politico che i numeri della Lombardia passano a Toti”. L’Onorevole azzurra dopo un breve accenno alle regole,  “Stiamo aspettando tutti di definire le regole che ci porteranno al congresso e alle primarie. Nel frattempo Il governatore Ligure si occupi della sua regione e prenda atto che esiste una maggioranza nel partito che sostiene Salini e che si riconosce in Berlusconi” è tornata ad attaccare i presenti “A villa Torretta c’era chi oggi si lamenta dimenticandosi di come è arrivato in parlamento. La stragrande maggioranza degli amministratori di FI era altrove e Toti lo sa. Li lasci lavorare come sanno fare e come fanno già. Forza Italia merita rispetto. In ogni grado e in ogni dove. – concludendo – È ora che Toti se lo metta in testa“. Come era prevedibile, gli organizzatori (Alessandro Fermi, Giulio Gallera, Mauro Piazza, Alan Rizzi e Federico Romani) le hanno risposto a breve giro di posta esordendo con una precisa accusa: “L’on. Gelmini offende le centinaia di militanti e amministratori locali che ieri, un sabato di fine giugno, hanno sfidato il caldo torrido per partecipare ad un evento di rilancio del partito“. “Ieri abbiamo assistito al trionfo della democrazia – hanno poi aggiunto – con 35 amministratori locali, provenienti da comuni di tutte le dimensioni, che dal palco hanno manifestato l’ impegno e il desiderio di fare tornare il nostro partito agli antichi fasti con proposte, idee, progetti e, soprattutto, mettendoci la faccia come sempre. Una manifestazione positiva e costruttiva durante la quale nessuno, ne gli organizzatori e nemmeno Giovanni Toti, – hanno chiarito – ha tuonato contro il coordinatore regionale Salini, peraltro invitato, e tantomeno lo hanno citato. Ci chiediamo dove sia il bullismo politico“. “Per quanto riguarda “la maggioranza degli amministratori di forza Italia non presenti”, staremo a vedere come si esprimeranno – hanno proseguito lanciando un guanto di sfida – se, come noi auspichiamo, saranno celebrate le primarie, tanto attese e altrettanto necessarie. Non comprendiamo i motivi di cotanta sicumera da parte dell’on. Gelmini “. “L’atteggiamento di attaccare chi invoca trasparenza e democrazia nel partito – conclude la nota degli organizzatori – è quanto di più anti democratico possa esistere. Il coordinatore Giovanni Toti, con la sua presenza, ieri ha mostrato un grande rispetto nei confronti delle anime di Forza Italia che chiedono un sano rinnovamento. Qualcun altro, invece, ha preferito non esserci e rilasciare dichiarazioni incomprensibili, forse dettate dal caldo eccessivo o da informazioni fuorvianti che qualche detrattore le avrà riportato“. Intanto sabato prossimo ripartirà la sfida all’apparato lanciata da Giovanni Toti e dai futuristi lombardi. Il secondo atto della rivoluzione interna a Foza Italia andrà in scena alle 14:30 del 5 luglio al Teatro Brancaccio di Roma, dove si terrà la manifestazione “L’Italia in Crescita” Organizzata da Giovanni Toti.  

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