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Il discorso del Sindaco Sala all’inaugurazione Linate

Di seguito il discorso tenuto dal Sindaco di Milano Giuseppe Sala nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova area imbarchi dell’aeroporto di Linate, che si è tenuta questa mattina. IL DISCORSO DEL SINDACO SALA Gentile signor Presidente, care e cari tutti, passo dopo passo, Milano e l’Italia ripartono. La campagna del Governo Draghi ha ridotto sensibilmente il dolore dei contagi e dei decessi, ma la devastazione sociale prodotta dal virus è ancora molto profonda. Milano e l’Italia devono inaugurare una nuova stagione capace di coniugare salute e lavoro, dando sollievo ai ceti e ai territori più colpiti dalla pandemia come quello lombardo. Ringrazio il presidente della Repubblica per esser di nuovo nella nostra Regione. Milano, caro presidente, le è molto riconoscente per l’autorevolezza con la quale ha esercitato il suo ruolo di capo dello Stato e rappresentante dell’unità nazionale durante una fase così difficile per la nostra Repubblica. Siamo onorati di poterla ospitare di nuovo in una giornata così importante per la nostra città e il nostro territorio. Oggi festeggiamo il nuovo scalo di Linate. Grazie a un investimento di circa 40 milioni di euro questo aeroporto, così amato dai milanesi da ormai quasi un secolo, è diventato più accogliente, più funzionale e più accattivante. Ringrazio SEA per aver portato a termine un progetto così importante nonostante la pandemia . Siamo grati in particolar modo ai 2800 dipendenti di SEA così come alle decine di migliaia di persone occupate nel sistema aeroportuale milanese che negli scorsi mesi hanno supportato la competitività dell’Italia garantendo la movimentazione delle merci. La gran parte di questi lavoratori è ancora sostenuta dagli ammortizzatori sociali, come chi è occupato nel trasporto aereo e nel turismo, due dei settori più colpiti dal virus. Il nuovo aeroporto di Linate è un messaggio di speranza soprattutto per loro, dopo mesi di blocco dei voli e delle frontiere. Le innovazioni architettoniche e digitali rendono ancora più piacevole questa storica porta di ingresso di Milano e dell’Italia. Grazie alla collaborazione con la Triennale il nuovo Terminal a tre piani diventa uno spazio culturale dedicato al design. La nuova galleria assicurerà un significativo contributo alle attività commerciali della nostra città. Linate diventerà un perno della nostra mobilità sostenibile, favorendo una significativa diminuzione dell’inquinamento, tramite il collegamento diretto con la metropolitana M4. Nel 2030 questa infrastruttura e quella di Malpensa azzereranno le emissioni carboniche, grazie a innovazioni ambientali e digitali avviate dalla ristrutturazione che festeggiamo oggi. La nuova struttura di Linate è un fiore all’occhiello della transizione ambientale di Milano, che vogliamo accelerare grazie al Piano di ripresa e resilienza al fine di diventare entro i Giochi olimpici Invernali del 2026 una capitale globale della sostenibilità. Il traguardo delle Olimpiadi ci spinge a rendere Milano sempre più attrattiva e accogliente e a generare occupazione qualificata, in particolare per le nuove generazioni. Una missione alla quale il nuovo aeroporto di Linate darà un contributo fondamentale. L’aeroporto collocato alla fine di viale Forlanini è stato uno dei propulsori del miracolo economico vissuto dopo la II guerra mondiale, rafforzando la vocazione internazionale, l’accoglienza e il dinamismo della nostra comunità. Sono convito che dopo questa trasformazione e la connessione assicurata dalla M4 il nuovo aeroporto di Linate sarà un motore della costruzione della nuova Milano, più sana, più equa e più sostenibile, la via più efficace per creare lavoro.

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Tamponi e partenze: caos a Linate

Lunga coda di auto sabato mattina all’esterno dell’aeroporto di Linate, a Milano. Alle persone che si recano nello scalo per effettuare i tamponi Covid, infatti, si sommano quelle in partenza. Il traffico è paralizzato, secondo quanto appreso sul posto, perché risulta scaduto “l’accordo con la Polizia locale per la gestione della circolazione in zona aeroporto”, come affermano alcuni agenti. Nessuno quindi regola la gestione delle autovetture tra chi deve andare in aeroporto e chi invece deve effettuare il tampone. La convenzione prevede che la Polizia Locale di Milano faccia servizio in aeroporto in convenzione con il Comune di Segrate. Sul posto solo una pattuglia della Guardia di Finanza impegnata come personale all’interno dello scalo. E’ regolare il traffico in uscita da Milano nell’ultimo fine settimana prima che scatti la zona rossa. Tranquilla anche la situazione nelle stazioni dei treni dove non c’è aumento dei viaggiatori anche se con i ragazzi tutti in Dad e i genitori in smart working ci poteva essere la tentazione di andare nelle seconde case. Anche la coda che si era formata questa mattina verso l’aeroporto di Linate, mista di passeggeri e persone che dovevano andare a fare il tampone è andata scemando e al momento la situazione è tranquilla.  

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Linate: arrestati due albanesi con documenti falsi

Lo scorso fine settimana, la Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Milano Linate ha arrestato due cittadini albanesi di 27 e 32 anni, per il reato di fabbricazione e possesso di documenti falsi. Il 32enne si è presentato ai controlli di frontiera, venerdì pomeriggio, in procinto di partire per Londra, esibendo una carta d’identità greca falsificata. Il documento era stato rubato e la foto sostituita con quella del detentore. Il 27enne, invece, ha cercato di imbarcarsi sul volo di domenica pomeriggio, sempre diretto a Londra, esibendo ai poliziotti un passaporto e una carta d’identità bulgara contraffatti. I due cittadini albanesi, che si sono procurati i falsi documenti rilasciati da paesi dell’Unione Europea per entrare nel Regno Unito in esenzione di visto, sono stati processati con rito direttissimo. Per il 32enne il giudice ha disposto la condanna a un anno di reclusione mentre per il secondo è stata disposta la custodia cautelare in carcere in attesa di giudizio.

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Albanese con documenti falsi arrestato a Linate

Venerdì 22 gennai la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino albanese di 23 anni per il possesso di documenti falsi, presso lo scalo aeroportuale di Milano – Linate. I poliziotti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera, venerdì pomeriggio, durante i controlli dei voli in partenza per Londra, hanno arrestato il cittadino albanese, il quale aveva esibito una carta d’identità e una patente spagnola contraffatti. L’agente, durante il controllo, ha posto alcune domande in lingua spagnola alle quali il passeggero non è riuscito a rispondere; successivamente, i documenti sono stati sottoposti ad accertamenti più approfonditi, anche mediante l’utilizzo di strumentazione tecnica in dotazione, all’esito del quale ne è stata accertata la contraffazione. Posto davanti all’evidenza, il passeggero ha dichiarato di essere cittadino albanese, di aver attraversato la frontiera Schengen in Ungheria e di essere arrivato in Italia dopo aver soggiornato in vari paesi UE esibendo carte d’identità false. Sottoposto a rito direttissimo per il reato di possesso di documenti falsi, il giudice, considerata la gravità dei fatti e la personalità del soggetto, ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.

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Linate: in un anno 50 kg di droga nella posta

I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Milano 3 e i militari del Gruppo della Guardia di Finanza dell’Aeroporto di Linate hanno sequestrato durante un anno di controlli una grande quantità di droga di vario tipo nascosta nella corrispondenza postale, proveniente soprattutto dall’Olanda e destinata a consumatori residenti un po’ in tutt’Italia. Sono stati infatti sequestrati 50 chilogrammi di sostanze stupefacenti nascoste dentro biglietti di auguri, incollate alle cartoline, racchiuse tra le pagine dei libri, perfino nelle confezioni di cerotti. Erano in particolare a bordo di un autotreno che ogni giorno arriva dai Paesi Bassi e che ha trasportato in un anno quasi 15 kg di anfetamina e 4 di metanfetamina, allo stato solido e liquido, 2 tra cocaina ed eroina, 15 kg di hashish e marijuana, oltre 10.000 francobolli di LSD e 10 kg di funghi allucinogeni, fino ai 600 grammi di GHB, la droga liquida comunemente detta “dello stupro”. Gli stupefacenti, probabilmente ordinati via web, arrivavano ogni giorno in buste senza mittente, mischiate a migliaia di lettere di corrispondenza in attesa di smistamento presso il centro postale di Linate. ANSA

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L’addio di Alitalia a Malpensa fa ancora discutere

L’addio di Alitalia a Malpensa fa ancora discutere. Perché è un brutto colpo per l’economia del territorio, perché è un brutto segnale anche mediatico e perché in fondo certifica il fallimento di un aeroporto per costruire il quale è stato devastato il Parco del Ticino. Dopo decenni si conclude come molte altre grandi opere pubbliche italiane: un affare per chi ha venduto al pubblico i terreni, i materiali e quant’altro. Ma un buco nero da cui sarà difficile uscire per i territori. Intanto ripartono i confronti politici tra chi è convinto che sia colpa del governo (magari ladro per restare su argomenti retrò) e chi che è colpa della Lombardia, come se fosse uno stato autonomo. “Il Governo su Malpensa farà la sua parte ma la Regione deve iniziare a fare quello che finora non ha fatto quasi per nulla, occuparsi degli aeroporti lombardi”. Cosi’ il consigliere regionale del Pd, Samuele Astuti, replica a Emanuele Monti (Lega), che lo ha accusato di avere un “comportamento inaccettabile a danno di Malpensa”, dopo l’annuncio di Alitalia, che non volerà più sullo scalo di Malpensa dal prossimo 1 ottobre, e non sposterà i voli su Linate. “Monti – afferma Astuti – non ha affatto capito le mie parole. Ho detto chiaramente che quello di Alitalia è un bruttissimo segnale per Malpensa. Il Governo farà senza dubbio la sua parte con il piano nazionale degli aeroporti ma la Regione deve, esercitando quell’autonomia che sempre invoca, fare la sua e occuparsi degli aeroporti lombardi stilando un piano regionale strategico degli scali”. Forse la polemica tra maggiornaza e opposizione potrebbe prendere una piega positiva, con le due parti che collaborano per cercare un futuro a Malpensa. Forse.

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