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De Corato (FdI): Lume fa festa protetto da Sala

“Oggi il Centro sociale Lume, lo stesso che ha imbrattato senza conseguenze la statua di Indro Montanelli e che occupa abusivamente spazi comunali, inaugurerà la stagione estiva con la: LUMeJazz summer edition”, lo afferma l’Assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato in merito all’evento organizzato per questa sera dal centro sociale Lume. “All’interno dell’ex magazzino comunale del verde pubblico in viale Vittorio Veneto a Milano occupato abusivamente, questa sera festa grande con tanto di alcol, come precisano gli anarchici nel loro volantino. – Spiega De Corato – Il Comune di Milano, proprietario di quei locali, non solo non ha mai provveduto a liberarli, ma anzi, Sala fa l’occhiolino ai centri sociali. Altro che usare gli occhi per vedere la realtà! La verità è che a Milano, col centrosinistra anarchici e no-global si sono accomodati, sapendo di poter contare sul tacito appoggio di chi governa la città e, sempre in questo clima, non si fanno alcun problema a pubblicizzare i loro eventi occupando illegalmente edifici, strade e piazze”. “Quanti centri sociali hanno mai partecipato regolarmente a bandi comunali per l’assegnazione di spazi? – si chiede De Corato – Il male assoluto è altro, ha affermato proprio oggi il primo cittadino. Certo, ma ciò non significa che allora, visto che c’è di peggio, i milanesi debbano farsi andar bene queste situazioni d’illegalità che, per altro, abbondano in città! Con questa affermazione probabilmente il sindaco si sta già preparando per le prossime elezioni, chissà, – conclude De Corato – magari spera di, mostrandosi così accondiscendente, poter trovare fra gli amici dei centri sociali manovalanza per la distribuzione dei suoi volantini nella prossima campagna elettorale”.

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Politici e cittadini sotto la statua di Montanelli. Indaga la DIGOS. LUME rivendica

Nell’arco di tutta la giornata di ieri, sotto la statua dedicata a Indro Montanelli, si è succeduta una processione di politici e cittadini passati sia per rendersi conto dello  scempio avvenuto, sia per cercare di porvi in parte rimedio. Lo hanno fatto i ragazzi del Giovanile di Fratelli d’Italia pulendo simbolicamente i piedi di Montanelli, sia i volontari di Retake che hanno tolto il grosso della vernice, in attesa che intervenga il Comune per una pulitura definitiva. Unanime la condanna del gesto da parte di tutti gli esponenti del centrodestra, della maggior parte della società civile e, salvo qualche distinguo, anche di molti esponenti di sinistra. Mentre la Procura di Milano apriva un fascicolo sull’imbrattamento e la DIGOS incaricata delle indagini passava al setaccio i filmati delle telecamere nelle vicinanze del parco è arrivata la rivendicazione sui social da parte di Rete Studenti Milano e LuMe (Laboratorio universitario Metropolitano). Lo hanno fatto attraverso un post in cui hanno scritto “Chiediamo, ad alta voce e con convinzione, l’abbattimento della statua a suo nome“, ma dalle reazioni della rete la loro azione non ha avuto l’effetto sperato, sono stati infatti coperti di insulti e critiche, al punto che a un certo punto hanno dovuto iniziare a cancellarli.  

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De Chirico (FI): sgomberare LUME nonostante l’amicizia fra Scavuzzo e Proverbio

“Con un lungo post di accompagnamento alla pubblicazione del video dell’atto vandalico contro la statua di Indro Montanelli di ieri sera, il collettivo LUME ha rivendicato l’azione”, riassume il Consigliere Comunale Alessandro De Chirico, auspicando, “che il Comune di Milano si attivi prontamente per risarcire i danni arrecati e i costi per la pulizia del monumento”. “Un’altra azione immediata – aggiunge –  è quella di chiedere lo sgombero sia il casello di piazzale Baiamonti che il magazzino di via Vittorio Veneto entrambi occupati dal collettivo. Anche se ho i miei dubbi” perché, sottolinea. “in passato l’assessore Scavuzzo, delegata alla sicurezza, non ha mai preso le distanze dal suo amico Tommaso Proverbio, tra gli animatori del movimento studentesco. Intanto – conclude – dal Sindaco Sala un video comizio senza alcuna condanna o dura reprimenda contro l’episodio”.

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Lume occupa all’ombra del coronavirus

C’è chi approfitta, o almeno gode della precedenza che i media danno alle notizie relative al “coronavirus” per continuare le proprie attività illegali senza dare troppo nell’occhio. Fra questi il “Collettio studentesco Lume”, che però non è sicuramente l’unico a farlo. A denunciarlo è il Consigliere Comunale di Forza Italia alessandro De Chirico: “Il collettivo studentesco LUME, autore di diverse occupazioni e successivi sgomberi, ha colpito ancora. Sono passate ben tre settimane da quando è stato forzato l’ingresso del casello daziario di Porta Volta, in piazzale Baiamonti, che fu quartier generale degli Alpini per la loro adunata annuale dello scorso maggio a Milano, all’ombra della piramide, sede della fondazione Feltrinelli e di Microsoft, di viale Crispi. Ribattezzato “La camera del non lavoro”, denuncia l’azzurro, aggiungendo, “è stato realizzato un vero e proprio CAF antagonista contro la globalizzazione“, per poi concludere, “Dal sindaco Sala e dalla sua giunta nessuna parola di condanna, chissà quanto dovremo aspettare prima di vedere un nuovo sgombero“.  

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LUME, il Comune non si costituì parte civile, De Chirico presenta un esposto

Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, dopo essersi chiarito con Mirko Mazzali, delegato per le periferie del Sindaco Sala, ieri lo ha ringraziato per avergli fornito alcune carte processuali sull’occupazione, da parte del collettivo LUME, del magazzino di via Vittorio Veneto di proprietà del Comune di Milano,  permettendogli di chiarirsi le idee in merito a quanto accaduto.Secondo De Chirico, l’assoluzione degli imputati perché “la condotta non ha rilevanza penale in quanto ha avuto scopo dimostrativo con la finalità di stimolare gli enti pubblici a una più proficua utilizzazione degli spazi per finalità connesse con il godimento della collettività e della cittadinanza” è  “un’evidente sentenza politica che rafforza ulteriormente il legame tra sinistra salottiera e centri sociali”. “Inizialmente credevo che Mazzali, – spiega l’azzurro – oltre a una palese inopportunità politica, fosse in conflitto d’interessi perché difensore di due imputati e allo stesso tempo rappresentante dell’amministrazione comunale vittima dell’occupazione abusiva. Devo chiedere pubblicamente scusa a Mirko Mazzali perché il Comune di Milano non si costituì parte civile nel processo penale“. “Ingenuamente, – prosegue – pensavo che alla denuncia presentata il 15/11/2017 contro ignoti per invasione di terreni o edifici ai sensi dell’art. 633 c.p. avesse fatto seguito l’iscrizione al processo come parte lesa. Figurarsi. Ringrazio Mazzali di avermi pungolato nella ricerca della verità e per questo motivo presenterò un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. I giudici potranno anche dire che occupare non è un reato, – conclude De Chirico – ma lo è senz’altro il fatto che un’amministrazione pubblica non faccia nulla per tutelare il proprio patrimonio immobiliare”.  

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Lume, assolti gli occupanti, scontro Mazzali – De Chirico

I due attivisti del collettivo LUME sotto processo per l’occupazione, nel novembre 2017, dell’ex magazzino del verde pubblico in viale Vittorio Veneto sono stati assolti. Secondo il gip dell’ottava sezione del Tribunale “la condotta non ha rilevanza penale in quanto ha avuto scopo dimostrativo con la finalità di stimolare gli enti pubblici a una più proficua utilizzazione degli spazi per finalità connesse con il godimento della collettività e della cittadinanza“. “Davanti a queste parole di assoluzione rimango sbalordito, – commenta Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia – ancor di più nel leggere il comunicato del LUME che sbeffeggia l’amministrazione comunale “amica”. Infatti, come se non bastasse la ben nota amicizia tra il lupetto (ex-boyscout) Tommaso Proverbio e la vicesindaco Scavuzzo, apprendiamo che tra il pool di avvocati difensori compare l’avvocato Guido Guella, agli onori della ribalta per aver difeso in vari processi una serie di antagonisti, e ben più preoccupante l’avvocato Mirko Mazzali, già consigliere comunale oggi consigliere del Municipio 1 e delegato dal sindaco Sala alle periferie“. “Nessuno critica il lavoro di penalista, – precisa De Chirico – ma è gravissimo che Mazzali difenda degli imputati in un processo contro l’amministrazione che rappresenta. Un palese conflitto d’interessi per cui auspico – conclude – che Sala prenda dei provvedimenti immediati e rimuova Mirko Mazzali, avvocato anche del Leonkavallo, da un così importante incarico“. La precisazione di De Chirico, non deve essere stata sufficiente per Mirko Mazzali, delegato del sindaco alle Periferie che, dopo poco gli risponde, “La questione posta dal Consigliere De Chirico è molto semplice. L’avvocato difende tecnicamente gli imputati da un reato , non difende le idee degli imputati” richiamandolo ai suoi valori,  “Un liberale come ritiene di essere De Chirico dovrebbe essere d’accordo“. “Peraltro negli anni ho difeso imputati di Forza Italia e anche di altri partiti senza che ovviamente ne abbia approvato gli eventuali motivi del reato. – continua Mazzali – De Chirico incorre nell’errore di confondere l’avvocato con gli imputati, non sarà il primo non sarà l’ultimo. Peraltro nel caso in oggetto gli imputati sono anche stati ritenuti innocenti e il Comune non era parte civile” conclude.

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