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Majorino (PD): museo del socialismo a Milano. Fidanza (FdI): ci sarà posto anche per Mussolini e Craxi?

L’idea l’ha espressa in un post l’Europarlamentare del PD Pierfrancesco Majorino, scrivendo che a Milano gli “piacerebbe un museo sul Socialismo italiano“. Secondo l’esponente del partito di Zingaretti, “Sarebbe un bel modo per raccontare e discutere. Anche delle pagine più complesse e controverse. Ci sono, peraltro, tanti, soprattutto legati alla storia del PSI ma non solo, che hanno già fatto cose importanti in questa direzione. E ci sono soggetti antichi e nuovi del mondo delle Fondazioni che su questo terreno hanno già detto tanto”. Majorino ha quindi concluso dicendosi “convinto che ci sarebbero giovani storici da coinvolgere e che si renderebbero disponibili”. Alla proposta ha ribattuto l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, chiedendosi, “Che bello il museo del socialismo a Milano proposto da Majorino. Ci troverebbe dentro Mussolini e Craxi, al quale lui stesso non vuole dedicare una via”, per poi concludere con un monito: “Occhio a giocare con la storia, che poi alla fine ci si può scottare”.

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Fidanza (FdI): non si combatte la violenza con i condomini arcobaleno

“A Milano ogni giorno si moltiplicano gli episodi di violenza, vandalismi, spaccio e occupazioni abusive. L’ultimo caso è avvenuto solo due giorni fa, quando un uomo di 42 anni, italiano, è stato aggredito e rapinato in pieno centro da tre nordafricani. Tre giorni fa la stessa sorte era toccata a una signora di 74 anni in largo Marinai d’Italia. Eppure, di fronte a questa emergenza, l’ex assessore e oggi eurodeputato del Pd Pierfrancesco Majorino punta tutto sulla creazione di un condominio arcobaleno per le persone Lgbt, perché per lui la priorità in città è combattere le discriminazioni”. Così il Capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, sulla proposta di creare un “condominio solidale” a Milano. “Majorino  – conclude Fidanza – sottolinea anche che la Legge Zan, attualmente in discussione, darà una mano per andare in questa direzione. Mentre i milanesi chiedono maggiore sicurezza, queste sono le priorità della sinistra”.

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Alan Rizzi (FI): Majorino è un totalitarista

“Majorino non si smentisce“, lo afferma il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia, Alan Rizzi, che poi aggiunge, “L’emergenza Covid ha svelato la vera identità politica dell’europarlamentare: un totalitarista. L’idea di ‘denunciare’ una parte politica autorizzata a manifestare è tipica delle forze politiche estremiste. Drammatico che ad utilizzare queste parole sia un eurodeputato che si definisce democratico“. “Ormai la sinistra milanese di ispirazione majoriniana non ha più nulla di democratico” sostiene Rizzi, dopo avere visto riportato sul Corriere il post in cui Majorino scrive: Credo che gli organizzatori e i presenti alla manifestazione del 2 giugno vadano trattati come Pappalardo e quindi denunciati. “Dall’istigazione alla minaccia“, prosegue Rizzi, “E’ questa l’idea di sinistra che ha il Sindaco Beppe Sala?“, si chiede il Sottosegretario vista anche la pubblicazione del nuovo libro del Sindaco Sala dal titolo: “Società: per azioni“. “Se il modello di sinistra del sindaco è rappresentato dalla sua maggioranza in Consiglio Comunale, con una buona parte legata a Majorino, dunque non c’è nulla di nuovo in ciò che vuole; ma un vero ritorno al passato con una sinistra comunista totalitaria e con deviazioni anti-democratiche“. “Spiace che né il Presidente del Parlamento Europeo, il democratico Sassoli, né il segretario del PD Nicola Zingaretti siano intervenuti sulle dichiarazioni pericolose di Majorino in merito alla radicalizzare la protesta contro la Giunta Regionale. Oggi più che mai – Conclude Rizzi – viste le nuove affermazioni minacciose dell’eurodeputato, un partito che per tramite dei suoi dirigenti invoca un clima di responsabilità nazionale deve prendere le distanze da Majorino.  

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Alan Rizzi (FI): Sassoli e Zingaretti intervengano su Majorino

“Le parole dell’Eurodeputato del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino sono colme di odio” – interviene così il Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia Alan Rizzi. “Mentre sigle della sinistra lombarda diffondono messaggi violenti contro il Presidente Fontana, l’eurodeputato diffonde una nota che incita alla radicalizzazione“. “L’Onorevole Majorino conosce bene il significato di ‘radicalizzare! e per questo non si può tacere dinnanzi a queste gravissime affermazioni. L’azione di radicalizzare sposta la politica verso le sue punte più estreme, allontana ogni possibilità di confronto e civile discussione e fomenta le frange, come CARC, più violente”. “Majorino si dimostra persona non capace di sedersi al tavolo e discutere del bene comune, si ispira a ideologie assolutiste e totalizzanti. Dovrebbe, oltre a leggere la Lucarelli, ripassare la storia e ripercorrere, magari, i momenti più bui della Rivoluzione francese. Le sue dichiarazioni sono preoccupanti e il Parlamento Europeo deve esprimersi” prosegue Rizzi. “E’ necessario che il Presidente del Parlamento Europeo Sassoli intervenga e richiami l’Onorevole Majorino al senso di responsabilità e ai valori democratici dell’Europa. Nel momento più buio dopo la Seconda Guerra Mondiale nessun esponente delle istituzioni può evocare simili messaggi d’odio. Serve misura, anche nella giusta dialettica politica e in questo caso si è andati pericolosamente oltre” insiste Rizzi. “Sorprende – dichiara in conclusione Rizzi – il silenzio del Segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, sempre pronto ad alzare il ditino e dare lezioni sul “senso di responsabilità”. O forse dobbiamo desumere che la cifra stilistica del suo PD sia la denigrazione e l’estremismo?”.  

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Fontana annuncia tre miliardi di investimenti

Fontana annuncia tre miliardi di investimenti. Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana annuncia che avrebbe portato in giunta “una proposta di legge rivoluzionaria” per dare “una risposta concreta alla nostra economia e per la ripresa metteremo a disposizione 3 miliardi, cifre utili per un piano di investimenti”. Per il 2020, ha precisato dopo il governatore, saranno 400 milioni destinati specificatamente ai Comuni per avviare opere pubbliche. Una sorta di piano Marshall lombardo dunque, o una formula New Deal, programmare cioè grandi piani di opere pubbliche per riavviare i cicli economici come avvenuto durante la Grande Depressione del Novecento. Come e dove prenderanno questi soldi lo spiegherà presumibilmente nei prossimi giorni la giunta lombarda, o almeno si spera perché si parla di una cifra equivalente a circa il 10 per cento del bilancio totale della Regione. Bilancio che è impegnato per circa il 90 per cento proprio dalla spese per la sanità. Però Fontana annuncia tre miliardi di investimenti, per lui e la classe dirigente lombarda è il caso che sia un piano serio perché la sinistra ha la bava alla bocca pensando all’occasione storica di ribaltare un sistema invincibile da decenni: se le prossime mosse del centro destra dovessero rivelarsi dei boomerang la forza di chi come Majorino punta a commissariare la sanità lombarda per smantellare il sistema organizzato dai tempi di Formigoni. Anche perchè nel frattempo Vito Crimi, portavoce dei portavoce a 5 Stelle, ha già annunciato che non succederà subito, ma il commissariamento della Regione sarà inevitabile. E Crimi rappresenta il partito di maggioranza del governo Conte, non è un Fassina qualsiasi. Per la Lombardia si apre dunque una fase molto difficile, perché la sinistra di governo è alle porte. E le porte scricchiolano.

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Gallera accetta di sfidare “Peppe Spritz”

Tutto ha preso il via un paio di giorni fa quando il Sindaco Beppe Sala, nel corso di uno dei suoi video giornalieri, si è rivolto al pubblico chiedendo di proporre dei candidati per l’Ambrogino d’oro, scegliendoli fra quanti si stanno impegnando nell’emergenza coronavirus. Una proposta fatta probabilmente in buona fede, che a molti però è sembrata l’ennesima dimostrazione dell’incapacità del primo cittadino di affrontare la crisi, essendo più propenso a pensare come riprendere in mano le redini della città quando sarà tornata la “locomotiva” d’Italia di cui gli è sempre piaciuto farsi vanto. Fra quelli che hanno gradito meno l’iniziativa del Sindaco c’è stato il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, che l’ha commentata con sarcasmo, “Peppe Spritz, sindaco di Aperitivopoli, oggi chiede di indicargli chi merita l’Ambrogino d’oro”, ricordando che le candidature sono “una delle poche competenze ancora in capo al Consiglio Comunale”.  Poi però un paio di proposte l’azzurro le ha comunque fatte: “Ho due nomi da proporre. Il primo: l’anonima (per il momento) ausiliaria del traffico che si è rifiutata di fare multe durante lo scoppio della pandemia in città. Il secondo: l’assessore Gallera che da un mese, ininterrottamente, ogni giorno va in TV a rassicurare tutti i milanesi e i lombardi, mentre altri pensavano a organizzare aperitivi sui Navigli“. Gallera che è persona seria e concentrata sul compito che gli è capitato in sorte nella questione ha ovviamente evitato di metterci becco, ma in tempi di notizie cupe e monotematiche, alla stampa locale (noi compresi) non è sembrato vero potere tornare ad occuparsi di politica, mettendo da parte anche solo per qualche ora lutti e malattie. Così oggi quelli di Repubblica nell’intervistare l’Assessore hanno fatto il salto logico che in molti avevano in mente, e invece di chiedergli se era contento di essere candidato all’Ambrogino, gli hanno domandato se fosse disposto a candidarsi come sindaco del centrodestra. “Se servirà candidarmi non mi tirerò indietro“, è stata la risposta. Apriti cielo, la sinistra milanese ha subito alzato gli scudi. L’ex assessore Majorino e quello ancora in carica Granelli lo hanno subito accusato di approfittare del suo ruolo nell’emergenza per fare campagna elettorale, quasi fosse stato lui a candidarsi e non il loro giornale di riferimento a chiederglielo. Al contrario di loro però sembra che a molti milanesi piaccia, cosa che traspare anche dai molti commenti critici ai post che i due hanno scritto contro di lui. Se le cose andranno come sembra probabile in questo momento, come avevamo previsto quando lo inserimmo nella lista dei possibili candidati del centrodestra (molto prima che di coronavirus se ne parlasse anche in Cina), a sfidare “Peppe Spritz”, sarà proprio Giulio Gallera.  

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