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De Corato (FdI): nel Municipio 6 revisionismo stalinista

“Mentre il Sindaco stringeva le mani agli esuli istriani e giuliano-dalmati al, Consiglio di Zona 6 realizzavano un volantino dal titolo – Le foibe e le complesse Vicende Orientali –  La serata, organizzata insieme all’istituto pedagogico della Resistenza, causa Covid come era del tutto logico immaginarsi, non poteva realizzarsi ed ha avuto come solo fine quello di distribuire una dispensa realizzata da Beppe Bolivariano Vivone, candidato di rifondazione Comunista alle ultime elezioni di Corsico, appassionato di Stalin. Nel volantino scrivevano: Non si po’ far spiegare a un figlio di un infoibato come funzionano le stragi”, lo dichiara  il Consigliere Comunale di FDI a Milano, Riccardo De Corato, commentandol’iniziativa del Municipio 6 sui martiri delle foibe. “L’iniziativa di divulgazione del materiale realizzata dal Municipio 6 – spiega De Corato – vedeva nel volantino la firma del Presidente del Municipio Santo Minniti e del suo vice Sergio Meazzi , che più volte ha rivendicato la sua appartenenza all’ANPI  Barona. Il consiglio comunale lunedì, in ritardo di una settimana, ha approvato a maggioranza ,  una mozione di Fratelli d’Italia che chiedeva il coinvolgimento dei 9 Municipi nel ricordo delle foibe con iniziative  che di certo non potranno essere come quelle del municipio 6”. “Insomma – conclude De Corato – Palazzo Marino istituzionalmente riconosce il dramma delle foibe, ma in periferia il centro sinistra continua a portare avanti il revisionismo storico, o ancor peggio, la contestualizzazione degli eventi”.

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Consegnati 50 computer ai bambini del Municipio 6

Si chiama “Porta il portatile” il progetto realizzato dall’ufficio della Delegata alle Pari opportunità di genere del Comune in collaborazione con i Centri Milano donna per raccogliere computer non più utilizzati da cittadini e aziende e donarli ai bambini e alle bambine che ne hanno bisogno per la didattica a distanza. In particolare il Centro Milano donna del Municipio 6 (viale Faenza), gestito da Telefono Donna, ha distribuito i suoi primi 50 computer ad altrettanti bambini che durante tutto l’anno seguono il doposcuola organizzato all’interno dello stesso centro. Alla consegna erano presenti la delegata del Sindaco alle Pari opportunità di genere Daria Colombo, il Presidente del Municipio 6 Santo Minniti, Stefania Pesce e Davide Brevi, che hanno seguito tutto il progetto per Recordati. L’ultima donazione è arrivata infatti proprio dalla società farmaceutica Recordati, che ha voluto donare ben 250 computer alle associazioni che gestiscono i Centri Milano donna della città (Telefono Donna e Paloma 2000): si tratta di modelli dotati di videocamera, perfettamente funzionanti, rigenerati e con il programma Windows 10 già installato. Negli scorsi mesi il Centro Milano donna del Municipio 8 (via degli Appennini) aveva già donato 30 computer agli alunni della scuola di via Val Lagarina, a Quarto Oggiaro, e altri 21 PC ai bambini del quartiere Gallaratese, grazie anche alla mediazione del “Programma QuBì – La ricetta contro la povertà infantile”, promosso da Fondazione Cariplo; inoltre, il prossimo 28 dicembresaranno consegnati altri 28 computer ai bimbi dell’Istituto comprensivo Borsi. Infine, 10 dei computer donati verranno utilizzati a turno in tutti i Centri Milano donna per corsi di alfabetizzazione digitale rivolti alle donne.

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Municipio 6, Lega e FdI: “Faccia tosta Lamorgese al Giambellino”

Municipio 6, Lega e FdI: “Faccia tosta Lamorgese al Giambellino”. “Questo pomeriggio al Teatro Shalom, presso la Parrocchia di San Vito in Via Tito Vignoli 35 al Giambellino, il presidente di Municipio 6 Santo Minniti, quello dell’aperitivo con Zingaretti sui Navigli in periodo Covid , incontrerà insieme ai simpatizzanti del PD il Ministro Lamorgese per parlare con lei di Sicurezza nel Quartiere”.  Dichiarano così in merito all’incontro i consiglieri di opposizione di Lega e Fratelli d’Italia in Municipio 6. “Dopo 5 anni di assoluta latitanza, ora che si avvicinano le elezioni, al Giambellino arriva addirittura il Ministro della Repubblica Luciana Lamorgese, già prefetto di Milano. Solo il PD poteva avere la faccia tosta di organizzare un incontro simile. Per tutta la legislatura abbiamo chiesto commissioni che affrontassero i problemi legati alla criminalità, ed in risposta il massimo che abbiamo visto fare è stata una commissione all’anno per parlare di iniziative di aggregazione sociale come rimedio per disfarsi della delinquenza”. Commentano così i consiglieri di Municipio 6 di Fratelli d’Italia, Gaetano Bianchi, Stefania Carnevali e Antonella Buro l’iniziata del PD. Gli fanno eco i consiglieri della Lega Carlo Goldoni e Vito Piccolo “Non conoscono vergogna! Oggi al Municipio 6 parlano di sicurezza, mentre meno di qualche giorno fa hanno stanziato 40 mila euro per saltimbanchi e altre loro amenità utili, secondo loro, per affrontare il degrado al Giambellino”. Aggiunge Massimo Girtanner, ex presidente di Zona 6, membro dell’assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia: “Chissà se parleranno del problema nomadi, dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle case o delle continue discariche a cielo aperto. Probabilmente si limiteranno a parlare di tolleranza e integrazione, perché alla fine sono sempre gli onesti per loro a sbagliare”. Conclude, infine, il Capogruppo della Lega Piermario Sarina: “Una maggioranza alla frutta al punto da arrivare a scrivere in una delibera di Giunta che la colpa del degrado sarebbe di Aler e non di chi, per questi 5 anni, ha tollerato e giustificato di tutto. Ed ora pensano che portando il Ministro dell’Interno Lamorgese in visita in quartiere possa risolvere i problemi di sicurezza con un colpo di bacchetta magica. Semplicemente assurdo!” https://web.comune.milano.it/albopretorio/AlboPretorioWeb/showdoc.aspx?procid=277113

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Forza Italia perde un altro pezzo

Forza Italia perde un altro pezzo. Fabrizio Prati se ne è andato annunciandolo pubblicamente su Facebook ed è stato festeggiato dai suoi followers. “Chi nn rischia nn ruzica..cambiare per migliorare va sempre bene..in bocca al lupo…ti sto vicino”. “Forza Italia perde purtroppo una persona molto meritevole! Chiusa una porta in genere si apre un portone , te lo auguriamo con tutto il cuore!”. “Sorpreso, ma condivido la tua ” pulita” scelta. Tantissimi complimenti e tanti SORRISI”. “Hai fatto bene !”. Insomma una scelta che sembra condivisa dai suoi contatti e che lui definisce come un abbandono della “politica ufficiale italiana”. Ma al di là dei motivi personali, l’addio di Prati riaccende il faro su un tema del centrodestra: Forza Italia sta male. Molto. Quasi come il suo fondatore. E continua a perdere pezzi. Verso Fratelli d’Italia, la Lega o come in questo caso verso altre esperienze. Per Milano il tema è importante perché Forza Italia ha percentuali considerevoli. Certo bisogna vedere se saranno confermate, ma il pacchetto di preferenze in città resta alto. E non sembrano tutti voti trasferibili alla parte sovranista della coalizione. Ma allora che fare? Perché il corpo di Forza Italia è sempre stato morbido e adattabile alle situazioni. Però quel corpo c’è ancora? Sono tanti gli eletti e non a essere passati con altri partiti. La dirigenza è pronta per le nuove sfide? Salvini ha sgambettato i berlusconiani descrivendo la sua idea di candidato per Milano come un imprenditore, etc. Cioè il modello del berlusconiano degli ultimi 20 anni. Con una spruzzata in più di società civile. Quello potrebbe essere un segnale di vitalità del partito moderato: proporre un nome forte o un profilo preciso e originale, dando così segno che c’è ancora vita tra i moderati.

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Municipio 6. FdI: per csx atti vandalici sono fisiologici

“Dal Centrosinistra pensavamo di averle già sentite tutte, ma che le vandalizzazioni nei parchi e nei luoghi della movida siano azioni fisiologiche, ancora ci mancava!”. Commenta così Antonella Buro, consigliera di Fratelli d’Italia del Municipio 6, la risposta ricevuta alla sua interrogazione in merito alla movida incontrollata sui Navigli e nei parchi della zona. “Ho chiesto cosa volessero fare di fronte alle continue denunce dei residenti – continua la consigliera – in merito alla problematica della movida, che sul Naviglio tiene in scacco i residenti e che prende d’assalto i parchi, specialmente per mano di comunità straniere. Nella risposta alla mia interrogazione non viene fatto nemmeno un accenno alle azioni che il Municipio intende mettere in atto. Il Vice Presidente del municipio, il partigiano, come spesso ci tiene a definirsi Sergio Meazzi, liquida il tutto con un sono cose che “capitano”, come a voler dire che non c’è alcun motivo per cui preoccuparsi della questione”. Massimo Girtanner ex presidente di Zona 6 membro dell’Assemblea Nazionale di FDI fa eco alle parole di Buro. “Per questa maggioranza tutto è bello, persino i parchi devastati o le vie della movida dove l’anarchia regna sovrana. Chi governa il municipio e il suo Presidente, conosciuto solo per l’aperitivo con Zingaretti sui Navigli in tempi di Covid, si mobilitano solamente per questioni legate al loro chiodo fisso: il razzismo. Come FDI presto organizzeremo un flash mob dove inviteremo i residenti dei Navigli e i commercianti della zona a partecipare, nel rispetto delle misure anti-contagio, per dire basta al degrado e alla delinquenza, a cominciare dalla problematica Via Gola”. Conclude la consigliera Buro: “evidentemente la negazione dei fatti è nel DNA di chi governa il Municipio 6 e il Comune di Milano”.

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Municipio 6: scontro PD FdI sulla modalità delle commissioni

A innescare lo scontro è stato un post pubblicato sulla pagina Facebook PD Milano Metropolitana in cui era lanciata l’accusa: “i consiglieri di Fratelli d’Italia (del Municipio 6 ndr) hanno deciso di non partecipare alle Commissioni, perché pretendono uno smartphone o un pc da parte del Comune di Milano, quindi a spese dei cittadini e delle cittadine”, concludendo “Dov’è la responsabilità di questi consiglieri che si aspettano un tablet o pc, mentre altri amministratori si fanno in quattro per distribuirli a famiglie e bambini in difficoltà?”. A breve giro di posta, attraverso un comunicato, è arrivata la risposta/smentita dei componenti del Gruppo Consiliare di Fdi nel Municipio 6: “Quando il centrosinistra è in difficoltà, inizia a mistificare la realtà” hanno scritto gli esponenti del partito di Giorgia Meloni. “Come partito, da subito,– spiega Stefania carnevali – abbiamo dichiarato che non avremmo partecipato alle commissioni-farsa in pantofole da casa, in quanto i poteri del Municipio sono inesistenti e parlare di aiuti senza avere alcuna delega è una scusa per poter prendere il gettone di 60 euro. Io, unica partecipante per FDI ,ho devoluto i miei gettoni di presenza di maggio.  La maggioranza Pd, tanto attenta a mistificare la realtà, dovrebbe rendere note quali azioni strategiche in aiuto ai commercianti siano state prese durante quei video incontri, a fronte di circa 10 milia euro di gettoni dati”. Antonella Buro, presidente della Commissione trasparenza e bilancio, ha aggiunto: “Aver ricordato al Presidente del Consiglio di municipio quanto avesse comunicato via lettera, ovvero, come previsto dal DPCM  1/2000, la fornitura della strumentazione tecnologica di base, non è certo la richiesta di avere un cellulare o un pc! Ricordiamo, a tal proposito, che nessun consigliere di Fdi ha mai fatto formale richiesta. Ci siamo accontentati di una postazione presso la sede di via Legioni Romane. Ad avere, a spese dei contribuenti, un telefono e un  pc sono il Presidente di Zona, gli Assessori e il presidente del consiglio del Municipio 6 che forse, adesso, ergendosi moralizzatori, dovrebbero restituire”. Infine, aggiunge il Capogruppo, Gaetano Bianchi: “La morale fatta dal Partito Democratico, dalla Lista Sala e di Dialogo e Partecipazione, il giorno  in cui il Sindaco Sala ha ammesso il fallimento dei municipi  sono pretestuose e ridicole”.  

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