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Osnato (FdI): decine di dipendenti ATM ostaggio di un albero come i milanesi lo sono di Sala

“L’elenco delle inadempienze dell’amministrazione Sala, evidenziate dalla nevicata di ieri, si allunga ogni ora che passa. Alla sciagurata gestione della viabilità d’emergenza va sicuramente sommata la mancata manutenzione delle alberature cittadine, con decine di alberi crollati per il peso di pochi centimetri di neve. Mancanze che solo la fortuna ha voluto creassero disagi, ma non feriti, o ancora peggio vittime”, commenta l’Onorevole Marco Osnato di Fratelli d’Italia. “Fra le situazioni più paradossali – spiega Osnato – cui, a 24 ore di distanza, gli uffici comunali non hanno ancora saputo porre rimedio, vi è sicuramente quella che vede coinvolta la rimessa ATM di Baggio, bloccata da ieri a causa della caduta di un albero che si è schiantato su un tram proprio davanti all’ingresso/uscita dei mezzi. Da quel momento nessuno è intervenuto, i tram sono bloccati all’interno, insieme ai manovratori, con il risultato che un centinaio di persone svolgono il loro turno rimanendo in rimessa a spese della comunità”. “Lo denunciano gli stessi dipendenti ATM, che in questa situazione sono vittime – sottolinea l’Onorevole – quanto i cittadini che vengono privati dei loro servigi e  a quanto pare il tutto avviene perché a Palazzo Marino si vuole prendere la responsabilità di firmare la richiesta per fare rimuovere l’albero. Insomma – conclude Osnato – decine di dipendenti ATM sono tenuti in ostaggio da un albero, come i Milanesi lo sono del Sindaco Sala e della sua incapacità di gestire la città”.

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Tutta FdI attacca il Sindaco: meno Sala più sale

Lo slogan della “campagna” lanciata ieri da FdI contro il Sindaco Sala lo ha coniato l’Onorevole Marco Osnato scrivendo “meno Sala più sale” in un post sulla sua bacheca Facebook. A metterci il carico ci hanno pensato gli altri esponenti milanesi di Fratelli d’Italia con le loro dichiarazioni nell’arco di tutta la giornata. L’eurodeputato Carlo Fidanza lo ha fatto partendo da un da un episodio del passato: “Era il 7 gennaio 2009 quando, alla ripresa lavorativa e scolastica dopo le Feste, senza smart-working e Dad, Milano venne sommersa da 40cm di neve (il doppio del previsto) e il Comune aveva ceduto il proprio sale a Torino. La sinistra chiese le dimissioni di Letizia Moratti” ha infatti scritto, aggiungendo, “Cosa dovremmo dire oggi con la città bloccata per una nevicata di portata inferiore e prevista da giorni?” per poi concludere, “Sala si dia una mossa e chieda scusa ai milanesi!”. “La nevicata di oggi era ampiamente prevista” ha invece commentato l’Assessore regionale alla sicurezza stradale, Riccardo De Corato, “eppure il Comune di Milano e in particolare l’Assessore Granelli non sono stati in grado di organizzare un piano neve adeguato e tempestivo e nelle periferie restano solo i portinai degli edifici a spargere sale fuori dai portoni. Infatti i 200 mezzi messi in campo dal Comune di Milano solo nella tarda mattina di oggi hanno fatto sì che stamattina la circolazione veicolare è risultata praticamente bloccata e avventurarsi a piedi è pericoloso perché i marciapiedi non sono stati spalati”. “Oggi è il primo giorno di zona arancione ma di fatto il lockdown continua per maltempo e incapacità di questa amministrazione comunale di rendere agibili le strade di Milano – ha quindi concluso De Corato – ritengo che tutta la nostra città meriti attenzione e cura e non solo nei luoghi più rappresentativi”. Il Capogruppo FDI Palazzo Marino Andrea Mascaretti  dopo avere annunciato: “oggi presenterò una interrogazione al Sindaco Sala poiché la nevicata era stata annunciata da giorni, ma il servizio di pulizia delle strade e dei marciapiedi non ha funzionato creando gravi disagi, con attraversamenti pedonali ostruiti e strade pericolose” ha ricordato, “nel 2009, per una nevicata di 40 cm, il doppio di quella attuale, l’europarlamentare ed ex assessore della giunta Sala, Pierfrancesco Majorino, aveva accusato il Sindaco di grave sottovalutazione di un’emergenza peraltro ampiamente annunciata. affermando che lo stesso Sindaco avrebbe dovuto chiedere scusa ai milanesi e ricordando che si sarebbero potute tranquillamente tenere chiusi gli uffici pubblici se non si era in grado di organizzare la vita nella città – concludendo – A questo punto, per coerenza, aspettiamo le scuse o del Sindaco o dell’On. Majorino”.

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Osnato (FdI): centri sociali minacciano lotta di classe a suon di bombe

“Oramai, grazie al tacito assenso della Giunta Sala rispetto alle loro azioni, i centri sociali pensano che la città sia cosa loro e non perdono occasione per dimostrarlo. Oggi, lo hanno fatto con un murales, contenente messaggi paramafiosi, realizzato in via Emilio De Marchi”, lo rende noto l’onorevole Marco Osnato di Fratelli d’Italia. “Il richiamo alla lotta di classe e l’esplicita minaccia di lanciare bombe contro padroni e burocrati, non possono e non devono trovare spazio sui muri della nostra città. – continua Osnato – Sollecito il Sindaco a farlo rimuovere immediatamente e vista l’accondiscendenza con cui la Pubblica Amministrazione tratta questi artisti della rivoluzione comunista, lo segnalerò anche agli organi competenti, in modo sia accertata la responsabilità di eventuali reati commessi”. “E’ ora di porre un freno alla deriva d’illegalita che ha colpito Milano da quando la governa la sinistra – conclude Osnato – oggi lo facciamo con strumenti amministrativi e legali, fra qualche mese toccherà ai cittadini farlo definitivamente con il loro voto”.

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Osnato e Lucente (FdI): “Per riaprire le scuole il Comune controlli i mezzi pubblici”

Osnato e Lucente (FdI): “Per riaprire le scuole il Comune controlli i mezzi pubblici”. “Abbiamo accolto l’invito che gli studenti in protesta davanti a Palazzo Lombardia hanno fatto alle forze politiche e oggi siamo andati a spiegare ai ragazzi il nostro punto di vista. Fratelli d’Italia ha fin da subito esposto le sue grosse perplessità sulla chiusura delle scuole, che secondo noi dovrebbero restare in presenza come succede anche in molti Paesi europei. Visto che la gran parte del problema sono i trasporti pubblici e il sovraffollamento dei mezzi durante gli orari di entrata e uscita, è lì che si dovrebbe andare a lavorare. In particolare ci rivolgiamo al Comune di Milano, che non ha saputo gestire questo aspetto che invece è fondamentale per la riapertura delle scuole in una grande città. Di certo la scuola in presenza deve essere uno tra i primi obiettivi che ci dobbiamo porre”, hanno dichiarato per Fratelli d’Italia l’onorevole Marco Osnato e il capogruppo in Regione Franco Lucente. Il partito della Meloni è infatti l’unico che dall’inizio della riapertura batte sul punto dei trasporti: se le persone possono uscire, si devono spostare anche con i mezzi pubblici. Per farlo in sicurezza però servono nuovi modalità di accesso ai servizi, coordinamento e gestione che Atm e il suo controllante Palazzo Marino non hanno saputo fornire, al massimo hanno scaricato la colpa su altri. Ma se chi controlla i trasporti non controlla i trasporti, allora cosa serve? Perché bloccare tutto a colpi di decreti e ordinanze non può essere la soluzione per istituzioni democratiche.

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Palestre, Osnato: ora aiutare la categoria ingiustamente penalizzata

Palestre, Mascaretti-Osnato: ora aiutare la categoria ingiustamente penalizzata. “Palestre, centri fitness e piscine rappresentano un’importante risorsa economica e occupazionale per il nostro territorio. Già colpite duramente dal lockdown e penalizzate fortemente dalle disposizioni del governo meriterebbero oggi un’attenzione particolare da parte delle istituzioni locali. A fronte dei maggiori costi per la costante igienizzazione degli ambienti e delle attrezzature vedranno ridursi i frequentatori a causa della limitazione degli orari – affermano Andrea Mascaretti Capogruppo FdI Palzzo Marino e l’onorevole Marco Osnato Resp Nazionale Commercio FdI – Questa imposizione non ha senso e sembra colpire più alcune categorie che altre. Ci si chiede perché, se su un aereo i passeggeri sono obbligati a stare per ore uno a contatto con l’altro, sebbene nelle palestre siano rispettate le distanze, debba pesare su queste ultime un limite orario che ha l’effetto di condensare i frequentatori in una fascia oraria ridotta? Pretendiamo provvedimenti in aiuto della categoria: dalla riduzione delle tasse locali alla concessione di spazi all’aperto, fino alla possibilità di ampliare gli orari di apertura”.

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Sede ALER imbrattata. Osnato (FdI): solidarietà ai lavoratori colpiti da pseudorivoluzionari

Questa notte, ignoti hanno tracciato delle scritte contro gli sgomberi sui marciapiedi e lanciato vernice contro la sede ALER di viale Romagna L’episodio è stato commentato dall’Onorevole milanese, Marco Osnato, di Fratelli d’Italia:  “Ancora una volta qualche pseudorivoluzionario, convinto di risolvere i propri problemi a scapito dei cittadini per bene, prende di mira Aler Milano e soprattutto i lavoratori dell’azienda che ancora una volta sono riusciti a portare a termine degli attesi sgomberi di abusivi in alloggi del Lorenteggio!”, ha detto il deputato, per poi aggiungere, “La capacità e la professionalità degli operatori capisco possa dare fastidio a chi vive di soprusi e violenze, fiancheggiando il racket delle occupazioni, ma il ripristino della legalità è irrinunciabile per Milano e particolarmente per il suo patrimonio immobiliare”. “Esprimo la mia solidarietà – ha concluso Osnato – al Presidente Sala e a tutti i lavoratori di Aler Milano per il vile gesto compiuto nei confronti della sede dell’azienda!”.

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