programma

Programma delle celebrazioni pasquali

Iniziano nel pomeriggio di giovedì 28 marzo i riti del Triduo Pasquale, per i cristiani cuore di tutto l’anno liturgico, preceduti al mattino dello stesso giorno dalla Messa crismale, a cui sono invitati tutti i membri del clero diocesano (presbiteri e diaconi) e durante la quale il vescovo consacra gli oli santi: il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi. L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, presiederà le seguenti celebrazioni in Duomo: . 28 marzo, Giovedì Santo: ore 09.15, Celebrazione dell’Ora Terza e Messa Crismale; ore 17.30, Rito della Lavanda dei piedi e Celebrazione della Messa nella Cena del Signore. Il Rito della Lavanda dei piedi coinvolgerà dodici membri dei Consigli Pastorali delle parrocchie e comunità pastorali di Milano: un gesto di ringraziamento per lo spirito di servizio con il quale i consiglieri hanno vissuto questo compito, ormai prossimo alla scadenza, e nel contempo un invito a tutti nel rendersi disponibili per questo servizio in vista del rinnovo dei Consigli che avverrà, per la maggior parte delle parrocchie e comunità pastorali della Diocesi, il prossimo 26 maggio. I rappresentanti saranno scelti tra i 12 decanati in cui è suddivisa la città di Milano, anche per sottolineare e ricordare la visita pastorale che l’Arcivescovo ha terminato da pochi mesi nella metropoli. . 29 marzo, Venerdì Santo: ore 8.15, Ufficio delle Letture, Lodi Mattutine e Ora Terza; ore 17.30, Celebrazione della Passione e della Deposizione del Signore. . 30 marzo, Sabato Santo: ore 8.15, Ufficio delle Letture, Lodi Mattutine e Ora Terza; ore 21, solenne Veglia Pasquale di Resurrezione e celebrazione dei sacramenti di Iniziazione Cristiana. Durante la Veglia sette catecumeni riceveranno il battesimo in Duomo. Sono in totale 83 le persone nella Diocesi che hanno intrapreso un percorso di fede in età adulta che li porterà a ricevere i sacramenti dell’iniziazione cristiana. . 31 marzo, Domenica di Pasqua, ore 11, Messa Pontificale; ore 16, Secondi Vesperi Pontificali. Inoltre: . Venerdì 29 marzo, ore 15, l’Arcivescovo presiederà all’Istituto dei Tumori (via Venezian 1) la celebrazione della Passione del Signore. . Domenica 31 marzo, ore 8.45, l’Arcivescovo presiederà la Messa nella Casa circondariale “Francesco Di Cataldo” e, alle ore 13, parteciperà al pranzo di Pasqua all’Opera Cardinal Ferrari (via Boeri 3, Milano), la storica onlus milanese che offre sostegno alle persone in grave marginalità sociale. Le celebrazioni principali in Duomo saranno trasmesse in diretta su Telenova (canale 18 del digitale terrestre) e in streaming su www.chiesadimilano.it e su Youtube.com/chiesadimilano.

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Presentato il programma delle mostre dell’autunno 2021

“Presentiamo oggi un nuovo calendario che, già a partire da questa estate, presenta esposizioni di alto profilo scientifico e valore curatoriale, rendendo questa stagione milanese ancora più ricca di proposte e quindi attrattiva sia per i milanesi sia per i visitatori della nostra città”. Così l’assessore alla Cultura Filippo del Corno che oggi ha presentato il programma delle mostre per il prossimo autunno. “La situazione straordinaria che stiamo vivendo – ha proseguito l’assessore – ha causato, di necessità, un ripensamento della programmazione espositiva precedentemente annunciata, ma il lavoro mai interrotto e l’attenzione costante di tutti gli istituti civici sull’evoluzione dell’emergenza sanitaria hanno consentito di riprogrammare i progetti espositivi, conservandone la quasi totalità e proponendone di nuovi. L’autunno ripartirà quindi con molti progetti, che spaziano dall’arte antica al contemporaneo, dall’affondo monografico su un artista all’affresco di un’epoca, dallo sviluppo di un tema lungo la storia dell’arte al gemellaggio con i musei del mondo, dalla scultura alla pittura, dall’installazione alla performance, dalla fotografia alla grafica”. Già a luglio vediamo l’apertura di due grandi mostre, una allestita nelle sale viscontee del Castello, l’altra negli spazi espositivi del Museo del Novecento. Il Castello Sforzesco dal 21 luglio ospiterà nelle sale viscontee la grande mostra dedicata alla scultura italiana del Rinascimento. L’esposizione, studiata e progettata congiuntamente da Castello Sforzesco e Louvre, è intitolata “Il corpo e l’anima, da Donatello a Michelangelo” e costituisce un affondo su oltre sessant’anni di storia dell’arte, in particolare dalla seconda metà del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, quando in Italia lavoravano Donatello, Leonardo e Raffaello, perfetti interpreti del Rinascimento. Il 23 luglio sarà la volta del Museo del Novecento, che aprirà nelle sale dedicate alle esposizioni temporanee la grande retrospettiva dedicata a Mario Sironi, esplorando i principali periodi creativi dell’artista: quello giovane simbolista, la stagione futurista, il momento metafisico, la stagione classica e la fondazione del Novecento italiano, la decorazione degli anni ’30, il dialogo con l’informale dell’ultimo periodo della sua vita. La stagione espositiva riprende poi in settembre con altre grandi mostre: apre infatti il 18 settembre a Palazzo Reale la mostra dedicata a Claude Monet. L’esposizione rientra nel progetto “Musei del mondo a Palazzo Reale” e il gemellaggio quest’anno è con il Museo Marmottan di Parigi, che possiede la più ampia collezione di opere di Monet, da cui sono stati selezionati 50 dipinti per un approfondimento sul tema della luce. Tra le opere esposte, capolavori come “Ninfee”, “Passeggiata ad Argenteuil”, “Sulla spiaggia di Trouville” e “Riflessi sul Tamigi. Charing Cross”. Sempre in autunno, in particolare il 19 ottobre, Palazzo Reale apre al pubblico un’altra grande mostra, quella dedicata al Realismo magico, un importante filone della pittura italiana che si è sviluppato negli anni Venti e Trenta del Novecento. Protagonisti della poetica di questo movimento artistico sono, tra gli altri, Felice Casorati, Giorgio de Chirico, Carlo Carrà e Gino Severini. Le inaugurazioni autunnali si concludono a Palazzo Reale con una grande mostra collettiva da titolo “Corpus domini”, il cui percorso esplora – attraverso le opere di artisti contemporanei, molte delle quali mai esposte in Italia – la molteplicità della rappresentazione dell’essere umano attraverso l’esibizione del corpo e, soprattutto, la sua sparizione. Un progetto raffinato e ambizioso che indaga il rapporto tra arte e corpo, tema caro a Lea Vergine, che viene ricordata in mostra con un omaggio particolare. Riprende a settembre anche la stagione espositiva del Museo delle culture (Mudec) che il 2 settembre inaugura la mostra “Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo”, che mostra lo straordinario talento degli artisti degli Studios Disney nell’arte di trasformare favole antiche in storie affascinanti e attuali, offrendo la possibilità di esplorare il dietro le quinte dei capolavori Disney e di comprendere come nasce un film di animazione. Sempre in autunno, negli spazi espositivi del Mudec apre la prima monografica dedicata a Milano a Piet Mondrian, centrata sulla sua pittura di paesaggio. La mostra, realizzata in collaborazione con Kunstmuseum de L’Aia, illustra il passaggio del maestro olandese dalla fase figurativa all’astrattismo ed è quindi un invito a scoprire un Mondrian “altro” rispetto a quello più conosciuto, e a riscoprirne i capolavori. La luce è protagonista anche alla Galleria d’Arte moderna (GAM) e i suoi riflessi vengono indagati nella mostra “Divisionismi. Due collezioni”, attraverso il confronto tra alcuni capolavori divisionisti appartenenti alla collezione del Museo e una selezione di opere provenienti dalla Pinacoteca della Fondazione Cassa di risparmio di Tortona. L’esposizione apre al pubblico il 19 novembre. Il Padiglione d’Arte contemporanea (PAC) si presenta nella stagione autunnale con un nuovo progetto espositivo che apre al pubblico il 24 novembre: si tratta della prima personale in Italia dell’artista e attivista cubana Tania Bruguera, che metterà il pubblico a confronto con una serie di installazioni e performance centrate sull’esplorazione delle strutture di potere e dei modi in cui l’arte può essere applicata alla vita politica quotidiana. Palazzo Dugnani apre straordinariamente al pubblico per un progetto speciale legato al tema del cambiamento climatico. “Planet. Il mondo, l’emergenza climatica, le soluzioni” è infatti il titolo della mostra che propone una serie di fotografie di grandi artisti – tra cui Sebastiao Salgado, Frans Lanting, Paolo Pellegrin – che hanno immortalato situazioni e luoghi del mondo interessate dai grandi cambiamenti climatici. Le immagini sono commentate da studenti o ricercatori universitari che stanno acquisendo le competenze per potere nel 2050 farsi carico di un pianeta profondamente trasformato. La mostra si inserisce nel palinsesto di eventi collaterali alla conferenza Pre-COP 26. Molti i progetti espositivi allestiti durante il prossimo autunno anche nelle case museo. In particolare, Casa della memoria ospita dal 4 settembre la mostra fotografica “Home less home” di Paola Di Bello, una serie di fotografie delle “case” dei “senzacasa”; Casa Boschi Di Stefano propone (dal 23 novembre) un affondo sull’opera della padrona di casa, Marieda, presentando le sue sculture di ceramica realizzate nel laboratorio della Casa stessa; mentre in dicembre lo Studio museo Francesco Messina espone i presepi espressionisti di Salvatore Incorpora. L’anno si chiude con la tradizionale mostra di Natale a Palazzo Marino, quest’anno dedicata

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Majorino pubblica il programma, a destra si attende il Salvini dimezzato

Majorino pubblica il programma, a destra si attende il Salvini dimezzato. L’europarlamentare del Partito democratico si conferma come uno dei politici più accorti della scena milanese, terreno su cui mantiene una solida presa: mentre nel centrosinistra si discute del futuro di Giuseppe Sala, lui pubblica il programma della prossima giunta. Un testo condiviso sul suo profilo Facebook dove elenca temi e priorità che difficilmente potranno essere ignorati dal prossimo candidato sindaco. L’uomo bandiera è secondario se si sa già cosa bisogna fare e dire. Con Sala non ci sarebbero problemi: da sempre è un uomo senza temi. L’uomo simbolo della città del cazzeggio che per definizione è il nulla. Se invece la coalizione sosterrà qualcun altro, lei o lui dovranno confrontarsi con il programma di Majorino. Ma mentre Majorino pubblica il programma, a destra si attende il Salvini dimezzato. Il Capitano è sotto scacco, ma non tanto per i processi. La Lombardia è in crisi d’immagine ed economica e al Sud la Lega sembra tornata al percentuali minime. Ma la forza del salvinismo sono sempre stati i clamorosi risultati elettorali. Senza quelli, in tanti rialzerebbero la testa chiedendo una gestione diversa internamente e patti più equi con gli alleati. Dunque a destra si aspetta che vadano male le elezioni, ma è un piano fallimentare: si basa tutto sui continui sondaggi. Se ogni volta che c’è un’elezione significa un test per il governo, non ci sarà mai un governo stabile. Servono accordi chiari per arrivare in Parlamento con i numeri per governare, ma se ogni volta che si rinnova una Regione o una serie di Comuni cambiano i rapporti di forza, vuol dire che i patti stretti non valgono la carta su cui sono scritti. Ma la politica ha le sue regole, quindi sono tutti in attesa. Ecco il testo pubblicato da Majorino: MILANO TRA FAME DI FUTURO E FUTURO DA FAME. (Post lungo su elezioni e dintorni, con alla fine un appuntamento) Da giorni si alternano pareri su quando Sala scioglierà la riserva oppure su quando debba farlo. Non mi pare, quella dei tempi, una questione tanto dirimente, di certo non la più importante. L’importante (ovviamente!) è che è alla fine si candidi…. L’urgenza non credo sia quella della “data”. Oggettivamente c’è ancora un poco di tempo e ci sono enormi questioni quotidiane da gestire, in queste settimane (settimane molto ben “presidiate” localmente: la Giunta comunale sta facendo tanto). Quindi come ha scritto Silvia Roggiani, la Segretaria del PD milanese, il Sindaco potrà prendersi il tempo che desidera. La necessità semmai, uscendo dalle ritualità, è quella di discutere di quale MILANO SARÀ. Le ricette immaginate nel pre-Covid, anche alcune grandi partite strategiche, non bastano più. Lo tsunami c’è, ed è in corso. Se questo è vero non basterà tirare avanti dicendo quel che si è fatto (tante cose di cui siamo stati in molti giustamente orgogliosissimi, intendiamoci). Alcune chiavi di lettura, per la verità, proprio Beppe Sala le ha già offerte in alcune uscite pubbliche. E le ha pure scritte nel (bel) libro che, sinceramente, non riporrei nel cassetto. Penso, ad esempio, a come NON ritenere magicamente definita nel tempo la curva del LAVORO. Anche Milano, per non girarci attorno, può ricevere sberle potenti sul piano degli occupati. E certamente su quello degli impoveriti. Il dibattito sullo smart working, se posso, non va assolutamente relegato al passato. Serve una città-laboratorio, capace di fare rete con le altre, che tenga insieme la trasformazione e quel che è offerto dal digitale e i diritti e la lotta alla precarietà (se non nella nostra città dove?). O penso alla scommessa sulla lotta alle povertà. A quella partita da giocare NON ritenendo che la logica compassionevole possa essere la chiave giusta. Laddove invece servono più risorse pubbliche e grande innovazione perché le persone più fragili siano rese autonome (a tale proposito: l’obiettivo deve essere quello di non avere senzatetto nelle strade. E di avere posti letto e appartamenti dignitosi. Dopo gli sforzi di questi anni è evidente che servono passi ancora più coraggiosi, un piccolo ma rilevante esempio potrebbe essere costituto da ciò che è stato fatto dal Comune con l’Hotel Michelangelo, durante la chiusura). O alla questione ENORME della Casa, assolutamente per me il problema principale sia sul piano del costo irrisolto degli affitti che su quello della qualità dell’offerta pubblica, in una città dalla quale gli amministratori di ALER andrebbero cacciati a pedate (politiche, ci mancherebbe). O ancora: salute e medicina territoriale per TUTTE (a proposito, ne parlavamo in questi giorni qua su fb, ma è mai possibile che i consultori sulla salute della donna siano stati tanto massacrati!?) e per tutti, e non solo per chi può pagare per superare le liste d’attesa (mi direte: la competenza su questi punti è della Regione. Vero, ma come nel caso dell’ALER se la Regione è un disastro la città DEVE intervenire). Sostegno alle famiglie e riorganizzazione dei servizi per l’infanzia (Milano ha una grande tradizione su questo terreno. Tuttavia sono troppe le famiglie smarrite in un periodo come quello che viviamo). Scali ferroviari come enorme partita ancora in gran parte da re-inventare. Città senz’auto (e per farlo serve un rilancio ancora più poderoso del trasporto pubblico di superficie). Nuova offerta di politica culturale (come ha giustamente ricordato Filippo Del Corno, di recente). E potrei proseguire citando alcuni aspetti trasversali a tante delle “cose da fare”. Penso alla centralità dell’area metropolitana, dopo i fallimenti delle riforme fatte; alla rivoluzione ambientale come chiave per interpretare lo sviluppo (e non come spunto per aggiungere qualche metro di verde). E, inevitabilmente, all’utilizzo da parte di Milano delle risorse EUROPEE, innanzitutto quelle legate alla generazione di LAVORO. -Partita tutt’altro che chiusa, ne scrive spesso Carmine Pacente dal punto d’osservazione dei Comuni – Insomma lo sforzo che viene richiesto (a tutte e tutti: non solo al Sindaco o al Comune) è quello di definire una fase NUOVA ed è lo sforzo che le città sono chiamate a svolgere in questo tempo. E non credo sia un caso, peraltro,

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Programma delle celebrazioni per il 25 aprile

Il Comune ha comunicato il programma delle celebrazioni previste per domani, giovedì 25 aprile, 74esimo anniversario della Liberazione, alle quali parteciperanno i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Milano. La deposizione delle corone sarà alle ore 9.00 in Piazza Tricolore – Monumento alla Guardia di Finanza; alle ore 9.15 a Palazzo Isimbardi – Lapide dedicata ai Caduti; alle ore 9.30 a Palazzo Marino – Lapide che riporta la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare; alle ore 10.00 Largo Caduti Milanesi per la Patria – Sacrario dei Caduti di tutte le guerre; alle ore 10.30 Campo Giuriati – Lapide dedicata ai Caduti; alle ore 10.45 Piazzale Loreto – Monumento in ricordo dei Quindici Martiri; alle ore 11.00 Via Cascina Bellaria – Cimitero inglese di Trenno. Alle 14.30 infine la manifestazione con il corteo che partirà alle 14.30 da Corso Venezia, angolo via Palestro per concludersi poi in Piazza Duomo. Il sindaco Giuseppe Sala in particolare sarà presente in mattinata alla deposizione delle corone a Palazzo Marino (ore 9.30) e in Largo Caduti Milanesi per la patria al Sacrario dei Caduti (ore 10) e nel pomeriggio al corteo.  

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Concerto di Capodanno, programma, ospiti e divieti

Francesco Gabbani e la sua band, preceduti da The Bluebeaters, saranno i protagonisti del concerto di Capodanno  in piazza Duomo. Tra gli ospiti anche Dario Vergassola e lo speaker di RDS Paolo Piva che animeranno la serata che inizierà alle ore 20 con il dj set Discoradio Party. Dalle ore 21 al via con la musica dal vivo con i The Bluebeaters e poi Francesco Gabbani che accompagnerà il pubblico verso il countdown ripercorrendo i suoi ultimi due anni di successi musicali. Previsto il collegamento in diretta dalla piazza con RDS, Radio Dimensione Suono. Inoltre, fa sapere il Comune, “tutti gli spettatori in piazza sono invitati a partecipare all’evento con l’iniziativa RaccontaMI2019, condividendo sul proprio profilo Instagram scatti, video e pensieri dedicati alla città di Milano nell’attesa del nuovo anno utilizzando gli hashtag #raccontaMI #CapodannoMilano2019t”. Palazzo Marino ricorda che “per garantire la sicurezza dell’evento la piazza sarà presidiata dalle forze dell’ordine. Al fine di agevolare le operazioni di controllo e sicurezza si consiglia di presentarsi con adeguato anticipo in area concerto e, per velocizzare gli ingressi, evitare di portare borse e zaini. L’ingresso in piazza Duomo sarà consentito fino alla capienza massima di circa 20mila persone. Il concerto si chiude alle ore 00.15, per consentire ai partecipanti di utilizzare il trasporto pubblico per gli spostamenti. Per la sera di Capodanno il servizio delle linee metropolitane M1, M2, M3 e M5 è prolungato (solo sulle tratte urbane: fino a Molino Dorino sulla M1 e tra Cascina Gobba e Abbiategrasso sulla M2) con gli ultimi passaggi in centro alle 2 di notte circa. Mentre le linee sostitutive notturne (NM1-NM2-NM3) iniziano il servizio intorno all’1.30. Dalle ore 17.00 saranno chiusi gli accessi alla fermata Duomo sia per M1 sia per M3; si consiglia, dunque, l’utilizzo delle fermate più vicine, Cordusio e San Babila (M1) e Missori e Montenapoleone (M3)”. L’amministrazione ricorda che “è assolutamente vietato introdurre nell’area concerto bottiglie in vetro, petardi, fuochi pirotecnici e spray urticante“. La zona del sagrato del Duomo sarà riservata a persone con disabilità e ai loro familiari con accesso consigliato dal varco di piazza Fontana.

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Hangar Bicocca, presentato il programma dei prossimi due anni

Otto personali dedicate ad artisti internazionali e prodotte specificamente per uno dei maggiori spazi per l’arte contemporanea in tutta Europa. La programmazione dei prossimi 24 mesi di Pirelli HangarBicocca è stata presentata oggi dal suo Presidente, Marco Tronchetti Provera, e da Vicente Todolí, Direttore Artistico dell’istituzione milanese. Il biennio 2019-2020 presenterà al pubblico artisti di provenienza, generazione e cultura differenti, capaci di offrire nuove visioni del mondo attraverso una pluralità di medium e temi. Nello spazio delle Navate: Sheela Gowda (Bhadravati, Karnataka, India, 1957), Cerith Wyn Evans (Llanelli, Galles, Regno Unito, 1958), Chen Zhen (Shanghai, 1955 – Parigi, 2000) e Steve McQueen (Londra, 1969). Nello spazio dello Shed: Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979), Daniel Steegmann Mangrané (Barcellona, 1977), Trisha Baga (Venice, Florida, USA, 1985) e Neïl Beloufa (Parigi, 1985). “In Pirelli HangarBicocca realizziamo mostre site-specific dove le opere entrano a far parte di un contesto industriale inalterato. Nelle Navate (5.500 mq) espongono artisti più storicizzati, nello Shed (1.400 mq) artisti più giovani o “mid-carreer”, presentando mostre personali che permettono al visitatore di approfondire le loro tematiche. Continueremo a proporre mostre pensate interamente per questi spazi, senza rifarci a modelli precostituiti, ma impegnandoci a creare nuovi modelli espositivi. Per i prossimi due anni abbiamo concepito un programma con artisti di differenti paesi, capaci di portare prospettive inedite, interessanti e probabilmente in anticipo rispetto ai nostri tempi” ha spiegato Vicente Todolí. “L’attitudine all’innovazione anima da sempre lo spirito imprenditoriale di Pirelli e ne assicura il futuro. Attraverso il sostegno a Pirelli HangarBicocca, l’azienda ribadisce la sua costante attenzione alle trasformazioni e ai cambiamenti della società che l’arte sa cogliere in anticipo, alimentando un confronto capace di produrre nuovi valori e generare nuovi pensieri. Grazie al lavoro del Direttore Artistico Vicente Todolí e del suo staff prenderemo parte a progetti unici come quelli realizzati fino ad ora e come quelli che continueremo a vedere” ha dichiarato Marco Tronchetti Provera, Presidente di Pirelli HangarBicocca e Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli. Per il pubblico si preannuncia una proposta densa di visioni e voci differenti, data non solo dai paesi di residenza degli artisti, ma anche dalle loro origini eterogenee – Italia, India, Spagna, Regno Unito, Filippine, Cina, Algeria – e dalla loro pluralità di culture. Un’offerta ad ampio raggio geografico che presenterà diversi medium come scultura, installazione, video e film. In linea con la missione di Pirelli HangarBicocca di rendere l’arte accessibile a tutti, riassunta nell’hashtag #ArtToThePeople che molti dei suoi visitatori hanno ormai fatto proprio – si legge nel comunicato di Hangar Bicocca -, l’accesso alle mostre rimarrà completamente gratuito e la programmazione si accompagnerà con un ampio lavoro di divulgazione, svolto attraverso la produzione di apposite guide alle mostre, l’attività editoriale che prevede la pubblicazione di un catalogo per ogni mostra e l’attività dei mediatori culturali presenti nelle sale e disponibili per dialogare sul lavoro degli artisti. Completerà la proposta 2019 e 2020 il Public Program, un palinsesto culturale di conversazioni, momenti di approfondimento, proiezioni film e video, tra cui progetti musicali commissionati e realizzati in dialogo con le mostre e gli artisti. Le attività per il pubblico comprenderanno anche visite speciali dedicate ad approfondire tematiche storico-artistiche relative alle mostre. Pirelli HangarBicocca, inoltre, amplierà le proposte e le attività concepite dal Dipartimento Educativo dedicate al pubblico più giovane e alle famiglie. Ogni anno, in media, Pirelli HangarBicocca attrae 260mila visitatori, realizza 40 eventi culturali e coinvolge 10.000 bambini e ragazzi con le attività del Dipartimento Educativo rivolte alle famiglie e agli studenti, attraverso 600 laboratori. Il calendario 2019-2020, messo a punto dal Direttore Artistico Vicente Todolí e dal dipartimento curatoriale da lui guidato, alternerà nei 15.000 metri quadrati di Pirelli HangarBicocca ogni anno due mostre di artisti più affermati nelle “Navate” e due di artisti più giovani nello “Shed”.

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