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Isola. De Corato: residenti e commercianti contrari. Sala green sulle loro spalle

“In un paese normale prima di creare problemi nuovi, si risolvono quelli già esistenti. A Milano, non è così. Le zone della movida, per i pochi controlli, la sera continuano ad essere gioia e dolore per i residenti, e allora la Giunta pensa bene di far patire allo stesso modo di chi vive nelle altre zone di vita notturna anche i residenti di Isola”, commenta con queste parole la decisione di Palazzo Marino di istituire la ZTL in zona Isola, l’assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato. “La Giunta- aggiunge l’assessore- continua a dire favorevoli i residenti e i commercianti, ma mi interesserebbe capire a quali si riferisce, considerato che i 150 ristoratori della zona hanno sempre contrastato il progetto. Martedì scorso ero al mercato in via Borsieri e molti cittadini e negozianti mi hanno manifestato le loro perplessità, per usare un eufemismo, sulla nuova ZTL. Proprio come ribadisce oggi Confcommercio che parla di attività del quartiere ‘isolate’ nell’Isola. Ci troviamo davanti a una Giunta che governa interrottamente la città da 10 anni e in questo periodo non ha saputo gestire la risorsa della movida. Quella di oggi ne è un esempio: nata senza una progettualità. Con la pandemia, poi, il centrosinistra è riuscito a dare il meglio di sè creando plateatici e togliendo i posti auto ai residenti. Adesso, non potendo fare marcia indietro creano una mega isola pedonale.  Nella delibera si parla di convenzioni con i parcheggi limitrofi alla zona senza quantificare il numero di parcheggi a disposizione e le tariffe orarie. Sono certo che tra qualche mese i residenti inizieranno a lamentarsi per i pochi controlli e per la situazione che ogni sera si creerà. Di fatto diventerà una zona a food & drink con tutti i problemi legati al caso. Sala continua a fare il green sulle spalle dei milanesi, realizzando, in questo caso, una vasta zona a traffico limitato utile solo a far cassa sulle spalle dei milanesi. È evidente: ormai per Palazzo Marino i Municipi sono diventati gli utili idioti, senza deleghe ma utili a far passare quello che vogliono, come la futura pedonalizzazione di Buenos Aires o l’ultima delibera della pedonalizzazione/ciclabilità del cavalcavia Bacula. Meno di un anno fa il vecchio municipio aveva espresso il suo parere contrario, ora con arroganza degna della sinistra sono riusciti a cambiare le carte in tavola dimenticandosi del 51% dei milanesi che non è andato a votare. Conclude De Corato: “Non mi stupirei se la prossima pedonalizzazione riguardasse via Lecco e le zone limitrofe, magari con una delibera del municipio a fare da apripista”.

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Piscina (LEGA): Garantire ingresso in Area C ai residenti con diesel Euro5

“Dopo l’approvazione dell’Ordine del Giorno in Consiglio di Municipio 1, votato trasversalmente da maggioranza e opposizione escluso il gruppo dei Verdi, torno alla carica presentando in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno per garantire l’accesso in Area C ai residenti nel centro di Milano possessori delle vetture Euro 5 diesel”, interviene Samuele Piscina, Consigliere Comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega. “Si tratta di una battaglia che porto avanti da mesi contro la miopia di una giunta comunale che pensa solo a chi può permettersi di comprare auto ogni mese, anche a fronte di spese effettuate pochi anni fa e per auto decisamente poco inquinanti. Peccato che in Municipio 1 ci siano anche case popolari, cittadini che hanno semplicemente ereditato la prima casa e molti altri che sicuramente non hanno redditi di diverse migliaia di euro mensili. Insomma, il Municipio 1 non è solo un posto per ricchi”. “La bocciatura delle richieste che già presentai per chiedere il rinvio del divieto di accesso in Area C deciso dall’amministrazione Comunale per le autovetture Euro 5 diesel è stato evidentemente un voto senza senso logico, soprattutto in questo momento di crisi economica, e a certificarlo è proprio l’approvazione del testo in Zona 1”, conclude Piscina. “Per questo motivo presento un testo simile a quello approvato in Municipio 1, nella speranza che il PD e la lista Sala possano, per una volta, garantire una coerenza che raramente hanno mostrato negli anni”.

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Nuova manifestazione dei residenti di piazzale Loreto

I residenti del quartiere Loreto sono tornati nuovamente a manifestare in via Costa contro il degrado che da ormai troppo tempo caratterizza la zona. Questo sit-in fa seguito al corteo di pochi giorni fa, giovedì 2 luglio u.s., quando un centinaio di persone partite da Piazzale Loreto hanno percorso via Padova e via Bambaia per poi tornare in via Costa dove hanno simbolicamente impacchettato le panchine dei giardinetti, diventate ormai il rifugio di sbandati. I cittadini scesi in piazza chiedono: 1) la presenza costante e continuativa nel quartiere, specialmente negli orari serali e notturni e durante i fine settimana, delle forze dell’ordine e della Polizia Locale, anche nella strada interna relativa ai numeri dispari di via Costa. 2)  controllo e verifica dei documenti e delle licenze degli esercizi commerciali etnici della zona, in particolar modo quelli di via Bambaia e della parte iniziale di via Padova. 3) Rimozione delle panchine di via Costa ormai ad uso esclusivo di balordi e sbandati che popolano il quartiere. Alla manifestazione ha partecipato anche l’Assessore alla Sicurezza di regione Lombardia, Riccardo De Corato che ha sottolineato: “questa è la seconda manifestazione che si tiene in pochi giorni per denunciare una situazione di degrado e di presenza, soprattutto negli orari serali e notturni, di stranieri, in maggior parte di nazionalità sudamericana, dediti all’alcool che fanno rifornimento al market afro-asiatico di via Bambaia nel totale silenzio di Palazzo Marino pur trattandosi di una zona centrale di Milano a due passi dal Duomo“. Presente anche il presidente del Municipio 2, Samuele Piscina.

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Manifestazione contro il degrado dei residenti nei dintorni di piazzale Loreto

Si è svolta ieri in via Andrea Costa la manifestazione dei residenti della zona contro il degrado che da ormai troppo tempo la caratterizza. I partecipanti si sono mossi in corteo partendo da piazzale Loreto, percorrendo via Padova e via Bambaia per poi tornare in via Costa, dove hanno simbolicamente impacchettate le panchine dei giardinetti, rifugio di balordi. I cittadini scesi in piazza chiedono: 1) la presenza costante e continuativa nel quartiere, specialmente negli orari serali e notturni e durante i fine settimana, delle forze dell’ordine e della Polizia Locale, anche nella strada interna relativa ai numeri dispari di via Costa. 2)  controllo e verifica dei documenti e delle licenze degli esercizi commerciali etnici della zona, in particolar modo quelli di via Bambaia e della parte iniziale di via Padova. 3) Rimozione delle panchine di via Costa ormai ad uso esclusivo di balordi e sbandati che popolano il quartiere. I commercianti della zona affermano che la vivibilità di un quartiere vale di più di ogni aiuto economico a loro dato e le molte donne presenti alla manifestazione sostengono di aver paura di tornare a casa già alle 17 di pomeriggio. Timore, il loro, che si amplifica con il calar del sole. I residenti promotori della manifestazione scenderanno ancora in piazza sabato 4 luglio p.v. con l’intento di richiamare e far porre l’attenzione delle Istituzioni su questa problematica. Alla manifestazione erano presenti l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato (FdI), il presidente del Municipio 2 Samuele Piscina (Lega) e il Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 2, Riccardo Truppo (FdI).

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Mercato del rubato-usato di Viale Puglie: appello dei residenti alle Istituzioni

Sono oramai 5 lunghissimi anni che i residenti della zona di Corvetto, viale Lucania, viale Puglie, via Sulmona, Quartiere Grigioni, Quartiere Bacchiglione, Piazzale Cuoco, viale Molise, Piazzale Bologna e buona parte di Corso Lodi, combattono l’illegalità, il degrado e l’abusivismo del mercato dell’usato tristemente famoso in tutta Italia e che si trova nell’area adiacente a Viale Puglie e Via Tertulliano. Il lungo elenco dei quartieri interessati ci fa capire la vastità di disagio che interessa la zona; 1560 persone hanno partecipato a una raccolta firme per chiedere la chiusura del mercato, ritrovo di delinquenti, spacciatori, ricettatori, ladri e nullafacenti. L’appello è stato indirizzato al Sindaco, Questore e Prefetto di Milano. Fa impressione vedere come ogni domenica centinaia di persone arrivino di proposito per acquistare merce rubata, di qualsiasi genere: che si tratti di alimentari, attrezzi da lavoro, apparecchiature elettroniche, sigarette, vestiti; ciò che non si riesce a vendere all’interno del mercato e nelle altre bancarelle abusive appena fuori dallo stesso, viene venduto in maniera fugace e astuta all’interno della ferrovia che collega lo scalo di Porta Romana a diverse cittadine lombarde. Fa ancora più impressione vedere come il faticoso lavoro dell’unica pattuglia della polizia locale diventi in poche ore oggetto di scherno da parte di tutti i presenti, venditori e acquirenti che in barba alle più normali norme di sicurezza, igiene, decoro e molto altro, smerciano tutto ciò proprio sotto i loro occhi. È inaccettabile che i residenti, che segnalano ogni problematica da tempo alle Istituzioni, facendo anche illimitate chiamate allo 020208, il numero della Polizia Locale, non vengano ancora ascoltati; niente è stato fatto per i cittadini che ogni domenica assistono ad uno spettacolo vergognoso indegno per Milano. La fiducia nelle Istituzioni è venuta meno per ovvi motivi, la documentazione che testimonia quanto i residenti lamentano e denunciano riempie oramai un armadio intero eppure va bene così, va bene chiudere la porta di casa e dire “Tanto non abito lì”. Forse è questo che pensa il nostro Sindaco che non ha mai fatto nulla per aiutare i residenti che aspettano invano una risposta. Com’è possibile che in una città meravigliosa come Milano esistano ancora posti del genere sotto gli occhi di tutti, in pieno giorno, che costringono le famiglie a chiudere bene le porte di casa, box e cantine, oggetto di furti da molti anni e sempre nelle giornate immediatamente prima del mercato. Com’è possibile che sia stato autorizzato uno smercio del genere indegno anche per i peggiori bassifondi di qualunque città? Il mercato va chiuso, bisogna ridare dignità e decoro a un’ampia area della città. Quella località potrebbe essere uno splendido parco, così come previsto già da molti anni con l’ampliamento del Parco Alessandrini con il secondo lotto (per un importo di €5.874.000) scritto in tutti i documenti programmatici triennali. L’ultimo, scritto esattamente il 2 febbraio 2020. Oggi, 25 maggio 2020 “ringraziamo” l’emergenza sanitaria che senza fare alcuna manifestazione, alcun presidio e bandiere, ha riqualificato la zona in soli 60 giorni! I quartieri sono più sicuri, le persone escono di casa e finalmente percepiscono una maggior sicurezza, gli spazi di confine con il mercatino dove ci sono alcuni giardini pubblici e privati sono tornati ad essere frequentati durante la giornata da anziani e bambini con genitori, mattina e sera sono rientrati nel circuito dei runner che in questi anni avevano scelto percorsi più sicuri. I residenti che abitano vicino al mercato non sono piu svegliati alle quattro del mattino da schiamazzi, urla e fumate puzzolenti di fuochi che bruciano chissà che cosa; non si sente più neanche la sirena dei treni costretti a rallentare per evitare di investire persone sulle rotaie. I quartieri sono tornati a vivere, poca è la presenza delle carovane di rom che stanziavano degradando le vie più nascoste dei quartieri Incredibile ma vero, anche la natura si sta riappropriando dei suoi spazi, si vede spesso volare una coppia di falchi, anche un picchio sembra essersi stabilizzato nelle vicinanze e altri volatili sembra abbiano fatto il campo volo proprio sopra quei maledetti spazi. Grazie Coronavirus, hai dimostrato quanto noi residenti sosteniamo da tempo che i nostri quartieri, a quattro km dal centro di Milano, sono gioielli senza la presenza del mercato della domenica! Purtroppo il sogno sta per finire, le Istituzioni sono assenti, nessuna informazione arriva dal Comune, nessuna azione per una chiusura definitiva, il Coronavirus se ne sta andando e i primi movimenti sospetti per una prossima riapertura del mercato sono in corso. Dal 25 maggio riapriranno tutti i mercati all’aperto e cosa succederà? Aspettiamo senza cedere di un millimetro perché l’unica cosa certa è che nessun residente smetterà di dare battaglia al degrado e illegalità fino alla chiusura definitiva del mercato delle pulci di viale Puglie. – Comitato di quartiere Grigioni Gruppi residenti di: – Corvetto Lucania – Sulmona, Tertulliano, Bacchiglione, Puglie, – Comitato di Quartiere Insubria-Molise-Varsavia

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Residenti beffati: via Lecco pedonalizzata

Residenti beffati: via Lecco pedonalizzata. Questa è la sensazione dei residenti della zona della movida omosessuale che sembra stia portando a una pedonalizzazione che nei fatti è già avvenuta: chiunque sia passato in una serata in quella zona, può constatare che come tutte le zone in cui ci sono locali particolarmente apprezzati dal pubblico è difficile passare in macchina – Capannelli di persone, auto in doppia fila e così via. Dunque la pedonalizzazione sembra solo una presa d’atto degli amministratori meneghini. I residenti però si sentono beffati: “Veniamo ad apprendere con sgomento e rabbia della proposta, avanzata da non meglio identificati soggetti, di pedonalizzazione di via Lecco nel tratto fra via Panfilo Castaldi e via Lazzaro Palazzi. Questo nel più totale disprezzo del buon senso e in un ancora più totale disinteresse delle ragioni cittadini, che non solo si sono sempre opposti compatti a questa sciagurata idea, ma che continuano anche a segnalare, inascoltati, la situazione d’invivibilità che si è creata in queste vie. A questo poi va aggiunta la beffa di assistere allo spettacolo indecente degli amministratori che hanno pure l’ardire di indicare l’esempio di via Lecco come un caso virtuoso, in cui residenti e commercianti hanno trovato un equilibrio, attraverso un patto. Tale patto, ossia qualche parola al vento per esprimere buoni sentimenti, è stato disatteso fin da subito, visto che nessuno si è premurato di farlo rispettare. Grida,schiamazzi, musica sparata ad alto volume, strade inagibili, spaccio continuano imperterriti notte dopo notte. Il Comitato dei Residenti del Lazzaretto esprime con forza e chiarezza il proprio dissenso nei confronti della pedonalizzazione. Basta giocare sulla pelle dei cittadini, pensando solo al profitto dei soliti quattro amici. Comitato Residenti del Lazzaretto”. Niente accordo dunque, solo un patto che non esiste. Almeno non per tutti a sentire il comitato.

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