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Arrestate due rom per borseggio da 5.000 euro

Due  rom, di 33 e 18 anni, sono state arrestate per furto aggravato in concorso per avere commesso uno scippo sulla banchina alla fermata di Duomo della metro gialla. E’ successo alle 21 circa di domenica  sera quando una coppia di turisti libici che stavano salendo sul convoglio sono stati stato avvicinati dalle due donne. Le due hanno spinto l’umo, un 53enne, distraendolo in modo che la 18enne potesse sfilargli dalla giacca una busta contenente5.000 euro. Il malcapitato si accorto subito del furto ed ha bloccato le due ragazze. Purtroppo per lui, la più piccola delle due era riuscita a passare la busta ad altre complici che sono riuscita a scappare. Sul posto sono arrivati poi i Carabinieri del nucleo radiomobile che hanno arrestato le due scippatrici.

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Palazzo Marino: Rom e Sinti in preghiera per invitare i Consiglieri alla riflessione

Dal 18 al 25 novembre in tutta Europa si svolge una settimana di preghiera in tutte le religioni con rom e sinti per pace, giustizia e sicurezza. A Milano la preghiera, promossa dalla Pastorale Rom e Sinti della Diocesi, Mez-missione evangelica zigana, Alleanza romanì, Associazione Upre Roma, Consulta rom e sinti di Milano, si svolgerà domani, alle 16 in piazza San Fedele. “In questi ultimo tempi in Europa cresce il clima di insofferenza e intolleranza per chi viene vissuto come estraneo, sia esso un migrante, un musulmano oppure un rom – affermano gli organizzatori -. Nel nostro Paese questo clima viene alimentato da una propaganda politica che pensa che sicurezza per i cittadini sia chiusura agli altri, ruspe contro le fragilità sociali e non accoglienza e inclusione sociale”. “Con la nostra preghiera vogliamo stimolare le autorità, i pubblici amministratori perché il loro compito sia rivolto a garantire sicurezza a tutti i cittadini, non importa quale sia la loro provenienza, la loro religione, la loro etnia, il colore della loro pelle”. “Speriamo – aggiungono – che questa nostra preghiera collettiva, che si svolge contemporaneamente in tutti i Paesi d’Europa, dal Portogallo alla Bulgaria, possa mettere insieme persone e istituzioni contro le parole e gli atti di odio e che giustizia e sicurezza vengano garantite ai nostri fratelli rom e sinti”.

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Arrestate due borseggiatrici in Corso Vittorio Emanuele

Due borseggiatrici bosniache rom di 24 e 28 anni, entrambe incinte, sono state arrestate dalla polizia per aver derubato un turista cinese di 49 anni che stava passeggiando in corso Vittorio Emanuele, a Milano. Le due sono state notate attorno alle 10.45 da un agente in servizio in centro mentre avvicinavano la vittima e gli sfilavano il portafogli coprendo il movimento con un foulard. Il cinese aveva 200 euro e diverse carte di credito. Le due arrestate hanno precedenti specifici e ordini di cattura già passati in giudicato: la 24enne deve scontare un anno e 5 mesi, la 28enne è stata condannata dal tribunale di Venezia a 2 anni e 25 giorni. Nonostante la gravidanza, i medici e il magistrato non hanno evidenziato problemi di salute o rischi che impediscano la detenzione in carcere.

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Rom in fuga speronano auto dei Carabinieri, arrestati

Due rom del campo nomadi di Muggiano, sono stati arrestati dai carabinieri dopo aver speronato l’auto dei militari nel corso di un inseguimento avvenuto a Trezzano sul Naviglio. Ai militari diretti dal maresciallo Michele Cuccuru, era arrivata una segnalazione di un’auto sospetta, modello Skoda, che si aggirava in una zona residenziale del comune, nel hinterland meridionale di Milano. La Skoda è stata rintracciata in via Verdi dove i carabinieri hanno visto scendere dalla macchina due uomini che sono entrati e usciti in pochi minuti da uno stabile. Avevano forzato la persiana di una finestra pensando che non ci fosse nessuno in casa e invece si trovati davanti i proprietari. Una volta usciti, stavano per essere bloccati, ma i malviventi si sono accorti della presenza dei militari e si sono dati alla fuga. Ne è seguito un inseguimento ad alta velocità che si concluso quando la Skoda è andata a sbattere contro un pattuglia dell’Arma che si era messa di traverso in una via del centro. Il minorenne è stato subito bloccato mentre gli altri due occupanti della Skoda sono scappati a piedi. Il 38enne si è diretto verso il campo nomadi di Muggiano, ma è stato fermato all’interno del parco del Centenario. I due ladri sono stati arrestati furto aggravato in abitazione, uso distintivi in uso alle forze di polizia e resistenza a pubblico ufficiale. A seguito della direttissima il 38enne è stato portato a San Vittore. Nella Skoda, infatti, sono stati trovati e sequestrati due zaini contenenti vari attrezzi da scasso, una sirena, una paletta segnaletica, ricetrasmittente in grado di captare le frequenze delle forze dell’ordine e un congegno in grado di disturbare le frequenze. I carabinieri stanno indagando se la banda sia responsabile di altri colpi in Lombardia.  Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto, ha così commentato a caldo la notizia: “avendo visitato diversi campi rom della città e avendo toccato con mano l’illegalità e la criminalità che li accomunano, francamente fatico a stupirmi“. Proseguendo con il domandarsi: “per quale ragione il campo di Muggiano debba continuare a rimanere in piedi“. “Dopo gli arresti e i blitz nel campo di via Bonfadini  i campi rom continuano a far parlare di sé non per l’integrazione tanto sbandierata dalla sinistra, ma solo per reati ed episodi di delinquenza” ha concluso la Sardone.

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Blitz delle Forze dell’Ordine nel campo rom di via Bonfadini

Il primo a darne notizia è stato il Presidente del Consiglio di Municipio 4, Oscar Strano, scrivendo sulla propria pagina Facebook “Blitz al campo rom in via Bonfadini, questa mattina. Elicotteri, mezzi pesanti e un dispiegamento massicci di forze dell’ordine. Che sia la volta buona!“. Oltre alle forze dell’ordine la presenza di numerosi mezzi per la movimentazione della terra fa presumere che il campo sarà smantellato. In seguito Strano, sempre tramite Facebook, ha anche diffuso la notizia: “Tra gli arrestati anche il padre del giovanissimo rapper 500Tony, quello che alle Iene richiamava il figlio quando diceva siamo un clan. Evidentemente, invece, un clan lo sono“. Secondo quanto riferito, i Carabinieri impegnati nell’azione hanno effettuato numerosi arresti dando esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone accusate di “associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione“. Mandati scaturiti da un’indagine che due anni fa avevano fatto finire in manette più di trenta persone dopo il sequestro in via Giacosa di una fonderia di gioielli clandestina. Un gruppo che faceva riferimento ad alcuni sinti di origine abbruzzese residenti nel campo che si occupavano di ripulire il bottino di furti in ville e appartamenti. Primo a commentare la notizia il vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Alessandro De Chirico, auspicando che “che sia finalmente scritta la parola fine a una storia che agli abitanti della zona ha creato tanti disagi e preoccupazioni” e ricordando che si tratta di “una situazione di cui fui uno dei primi ad occuparmi insieme ad amici e militanti forzisti del posto“. Secondo l’azzurro “se oggi ci sarà una svolta non sarà certo grazie alle politiche attendiste della sinistra milanese che da sempre favoriscono il radicarsi di queste situazioni di criminalità, ma grazie alla svolta imposta dal nuovo Ministro dell’Interno” auspicando infine che “il piccolo rapper “500Tony” sarebbe meglio fosse affidato ai servizi sociali, piuttosto che lasciato nelle mani di genitori che gli insegnano valori, che possono al massimo garantirgli una rosea carriera nella criminalità organizzata“. Il coordinatore di Forza Italia a Milano, Fabio Altitonante, ringrazia “le forze dell’Ordine per lo straordinario lavoro che stanno facendo“, accusando “da quando il Pd governa Milano i rom si sentono tutelati e la nostra città è in mano alla delinquenza“, osservando infine “È urgente  un intervento straordinario in tutti i campi nomadi: laddove si riscontrino problemi per la sicurezza e per la salute l’unica soluzione auspicabile è la chiusura immediata, con l’allontanamento dai nostri quartieri di chi non rispetta le regole“. Secondo la Consigliera Comunale e Regionale del Gruppo Misto, Silvia Sardone: “Bene lo sgombero ma ora si proceda ad abbattere le villette abusive del vicino campo irregolare di via Bonfadini 38 e a sgomberare i rom rumeni insediati in una baraccopoli appena all’esterno del Cat di via Sacile voluto da Majorino in una zona purtroppo già sensibilmente colpita dai rom”, inoltre, l’ex azzurra, ricorda “al Comune anche le carovane in via dei Pestagalli, via Varsavia, via Medici del Vascello: cosa si aspetta a sequestrare i mezzi dei rom?”. Riccardo De Corato, Assessore a Sicurezza di Regione Lombardia commenta: “La mancanza di controlli e il lassismo delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi due mandati hanno permesso il sorgere di ‘attività’ come questa e chissà negli altri campi, regolari e abusivi, che il Comune continua a tollerare, cosa succede” per poi chiammare in causa il Sindaco “della ‘tolleranza zero e degli sgomberi annunciati da Sala il 18 maggio scorso nemmeno l’ombra” auspicando infine che i “campi rom vengano smantellati anche nel caso di carovane di poche roulotte accampate illegalmente nelle vie di Milano per mesi“. Anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Gianluca Comazzi, ringrazia le Forze dell’Ordine e auspica che “la sinistra abbandoni il suo approccio buonista e si metta in testa che queste zone vanno presidiate e smantellate il prima possibile“.

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Municipio 7, centrodestra unito contro le carovane Rom

Buona riuscita della manifestazione organizzata dal Presidente del Municipio 7 Marco Bestetti, che accusa la Giunta Sala di dormire profondamente “dimostrando la mancanza di volontà, o forse la sua totale incapacità, nel risolvere definitivamente il problema” delle carovane di rom presenti nel territorio che amministra, invitando il Comune ad “applicare immediatamente il DASPO urbano” e promettendo che “se la sinistra non si deciderà una volta per tutte ad assumere provvedimenti drastici contro questo quotidiano degrado, andremo in tutte le piazze per spianare la strada al ritorno del centrodestra alla guida di Milano“. Questa mattina era presente tutto il centrodestra unito per chiedere un giro di vite nei confronti delle carovane di rom che sostano senza autorizzazone nelle vie di Quarto Cagnino e in tutte le periferie Milanesi. Circa trecento i cittadini intervenuti per manifestare alle istituzioni i disagi causati all’occupazione da parte dei nomadi di spazi che dovrebbero essere di tutti, dal degrado che ne deriva e dal corollario di piccoli furti e accattonaggio che lo accompagna. Forte anche la componente politica presente sul posto, numerosi i militanti di Forza Italia, Lega, CasaPound, Fratelli d’Italia intervenuti sventolando le loro bandiere. Fra gli esponenti politici presenti all’evento, oltre allo stesso Presidente Bestetti insieme all’Assessore Antoni Salinari (FI) e componenti del Consiglio di Municipio 7, sono intervenuti anche il parlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, il Coordinatore Cittadino e Consigliere Regionale di Forza Italia, Fabio Altitonante, l’Assessore alla sicurezza di regione Lombardia di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato, l’esponente della Lega, Igor Iezzi, Il Consigliere Comunale e Regionale della Lega Massimiliano Bastoni, il consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, Silvia Sardone e l’esponente di CasaPound, Angela De Rosa, che si sono alternati sul palco ad arringare i cittadini. Presente anche il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, primo a commentare l’evento, considerandolo un successo grazie alla presenza dei “cittadini intervenuti in massa e la presenza di numerosi esponenti di tutto il cendrodestra unito“, ha quindi lanciato la proposta di portare la protesta “sotto casa del Sindaco Sala, riproponendo l’evento sotto Palazzo Marino“, invitando “tutti i comitati di cittadini che si stanno occupando del tema perché si coordinino per organizzare una grande manifestazione di protesta in Piazza della Scala”.  

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