Silvia Candiani

OpenCortina, il progetto del governo e di Microsoft per i mondiali di sci 2021

OpenCortina, il progetto del governo e di Microsoft per i mondiali di sci 2021. Una buona pratica che potrebbe tornare utile anche per le Olimpiadi 2026. Un progetto innovativo a livello mondiale. Un esempio del proficuo connubio fra tecnologie digitali e opere pubbliche. Ecco cos’è OpenCortina, la piattaforma che ha visto la collaborazione tra la struttura del Commissario straordinario di Governo per i Mondiali di sci alpino Cortina 2021 e Microsoft, consentendo – nel rispetto di tutte le normative previste – l’effettivo completamento di tutte le opere indispensabili all’atteso appuntamento sportivo. Promosso nel 2018 dall’allora Commissario Luigi Valerio Sant’Andrea e confermato da Valerio Toniolo succedutogli lo scorso agosto, OpenCortina ha avuto come fine la trasformazione digitale delle modalità di realizzazione delle opere pubbliche. Queste le parole di Toniolo: «L’adozione della piattaforma digitale ci ha consentito di coordinare tutti i soggetti coinvolti, stazioni appaltanti, progettisti ed imprese, favorendo la collaborazione sinergica tra le parti. OpenCortina si è rivelata strategica in tempi di pandemia garantendo di fatto una operatività senza soluzione di continuità a tutti gli operatori coinvolti».  Dalla filiale Italiana di Microsoft arriva un moto di soddisfazione per l’importanza strategica del progetto, come testimoniano le parole di Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia: “OpenCortina è un progetto assolutamente innovativo a livello nazionale e destinato a diventare un punto di riferimento a livello globale nell’ambito dello sviluppo di eventi sportivi, anche in virtù dell’approccio volto alla valorizzazione dei  dati a beneficio della Pubblica Amministrazione e della collettività. Grazie all’uso delle più avanzate tecnologie digitali quali Cloud Computing e Intelligenza Artificiale è stato possibile gestire con la massima efficienza, trasparenza e sicurezza un progetto così articolato e strategico per il nostro Paese e per il mondo dello sport. Una prima esperienza, che ci auguriamo possa essere replicata anche in futuro, ispirando la gestione di molte altre manifestazioni ed eventi sportivi, che richiedono coordinamento e rigore in una logica di massima efficienza e semplificazione”. La piattaforma coniuga diversi concetti di vera trasformazione digitale. In primis, l’attenzione alla semplicità d’uso, grazie all’esperienza utente abilitata dalle soluzioni per la collaborazione, lo sviluppo applicativo e l’analisi dei dati Microsoft 365 e Power Platform. Strategica anche l’organizzazione delle informazioni in un ambiente Dati comune attraverso soluzioni di Cloud Computing, con la flessibilità di gestire sia dati strutturati sia elementi multimediali, sempre disponibili e protetti con i massimi standard di sicurezza. Infine, di primaria importanza il motore di Intelligenza Artificiale, basato su Microsoft Azure, che unisce aspetti di Machine Learning per l’analisi delle informazioni, con altri di Deep Learning per l’estrazione di contenuti chiave da documenti o immagini. Efficienza, velocità, risparmi. E controllo. Quest’ultimo ha portato a dicembre alla firma di un Protocollo fra la Prefettura di Belluno e il Commissario alle opere. Spiega Toniolo: «Opencortina si è rivelata anche uno strumento prezioso per monitorare aspetti legati alla sostenibilità e alla legalità delle opere in stretta collaborazione con la Prefettura di Belluno e le Stazioni appaltanti Provincia di Belluno, ANAS e la Fondazione Cortina 2021. La piattaforma ha favorito l’efficacia dell’azione tecnico-amministrativa consentendo un controllo costante per evitare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata. OpenCortina è stata messa cioè a disposizione della Prefettura di Belluno». Francesco Ruperto, che ha seguito l’ambizioso progetto per la struttura commissariale, aggiunge alcuni aspetti tecnici: «Coniugando un’organizzazione agile e una consapevole adozione di metodi e strumenti elettronici per la realizzazione dei lavori quali BIM-Building Information Modeling e CDE-Common Data Environment, si è riusciti a completare nei tempi tutte le opere indispensabili ai Campionati del mondo di sci alpino. OpenCortina è una best practice. Siamo certi che verrà seguita. Che sarà un modello operativo d’eccellenza da copiare».

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Covid19, Microsoft spinge la sanità del Centro-Sud

Covid19, Microsoft spinge la sanità del Centro-Sud. Grazie a piattaforme come Microsoft Teams, che nell’ultimo mese in Italia ha registrato un incremento del +775% in termini di chiamate e meeting, sta aiutando alcune strutture sanitarie italiane e in particolare al Cento-Sud- La piattaforma è già gratuitamente a disposizione di tutte le strutture e i professionisti della sanità per abilitare smartworking ed esperienze di telemedicina. Inoltre, grazie alla collaborazione con INAIL, Microsoft ha reso in questi giorni disponibile il proprio Healthcare Bot, che può essere facilmente adottato o personalizzato da istituti di qualsiasi dimensione per affrontare la pandemia attraverso una migliore autovalutazione dei sintomi. Facendo leva sulla piattaforma cloud Azure e sull’Intelligenza Artificiale di Microsoft, il Chatbot integra set di informazioni sul Covid-19 in riferimento a valutazione del rischio, triage clinico, FAQ e metriche globali e può rispondere in modo interattivo alle domande dei pazienti e aiutarli a discernere le azioni da intraprendere, liberando così il tempo del personale medico e ospedaliero ed evitando rallentamenti nell’erogazione delle cure. Se scriviamo per il Covid19, Microsoft spinge la sanità del Centro-Sud è perché in dieci giorni sono quasi 10.000 le persone che ne hanno già beneficiato in Italia – con una mole di oltre 42.000 messaggi – riconoscendo l’utilità dello strumento (89%). Covid19, Microsoft spinge la sanità del Centro-Sud: Tra le prime realtà del Paese ad attivare il Chatbot per supportare le persone nell’autovalutazione dei sintomi del Coronavirus spicca l’Istituto Nazionale Malattie Infettive IRCCS “Lazzaro Spallanzani”, che sulla sua home page ha reso accessibile il nuovo assistente virtuale. Eccellenza in ambito virologia, lo Spallanzani è stato da subito in prima linea nella gestione dei primi casi di Covid-19 in Italia e ha ricevuto un sempre crescente numero di richieste da parte dei cittadini. Per riuscire a offrire risposte immediate e a garantire un servizio puntuale ai pazienti, ha quindi scelto di introdurre il Bot come canale informativo a disposizione di tutti gli utenti online. Grazie al supporto degli esperti Microsoft in collaborazione con il team IT, è stato possibile attivare la soluzione in poche ore senza defocalizzare le risorse interne dalle priorità del momento. Nella fase attuale il focus della struttura resta sul servizio ai pazienti e sulla gestione dell’emergenza sanitaria in corso: nel giro di pochi giorni il Bot si sta già rivelando utile per offrire indicazioni su come comportarsi in caso di sospetto Coronavirus e sulle precauzioni che tutti, in particolare i soggetti a rischio, devono adottare. Quando i tempi lo consentiranno, il progetto evolverà a più ampio raggio e si prevede già di arricchire il Bot con informazioni utili per l’utenza tipica dell’istituto, come ad esempio gli immunodepressi. Il bot è estremamente discreto e, nel massimo rispetto delle norme su sicurezza e privacy, consente di ottenere informazioni chiave in pochi click. Un supporto strategico non solo nella relazione con i pazienti, ma anche in una prospettiva più ampia di valorizzazione del patrimonio informativo per l’analisi epidemiologica e la sorveglianza sanitaria proattiva. “Il Chatbot abilitato da Microsoft si è rivelato uno strumento semplice ma concreto. La standardizzazione delle informazioni è fondamentale per la gestione dell’emergenza, per ridurre gli accessi inutili alle strutture sanitarie e per ottimizzare il carico di lavoro. In questo modo è inoltre possibile abilitare l’analisi delle risposte al questionario che può rappresentare un’interessante base dati su cui sviluppare nuovi studi”, ha affermato l’ingegnere Gabriele Rinonapoli, U.O.S.D. Sistemi Informatici e Telecomunicazioni dell’IRCCS Lazzaro Spallanzani. “Ci aspettiamo che in poco tempo sempre più utenti possano utilizzarlo e in una prospettiva di più lungo termine questo ci porterà ad ottimizzarlo anche per altri servizi ospedalieri. Stiamo già valutando l’utilizzo di strumenti analoghi nella gestione di pazienti cronici coinvolti in percorsi clinici continuativi e immaginiamo che nei prossimi mesi il ruolo del Bot sarà sempre più centrale. Se tutte le aziende sanitarie si dotassero di tali strumenti, si garantirebbe l’uniformità delle informazioni fornite ai cittadini e si faciliterebbe la raccolta in tempo reale di dati utili anche per analisi epidemiologiche e per azioni di sorveglianza sanitaria proattiva”. Altro esempio virtuoso arriva dall’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, che, attraverso INAIL, ha potuto adottare rapidamente il Microsoft Healthcare Bot come ulteriore canale per l’autovalutazione del Covid-19, sia a vantaggio dei cittadini, sia a supporto degli operatori sanitari. Uno strumento che si è da subito rivelato efficace, perché in grado di gestire molte più richieste del call center e perché integra un meccanismo di verifica dei sintomi in linea con i protocolli medici. Il progetto del San Giovanni Addolorata va oltre il Chatbot e si articola su più fronti, grazie all’impiego estensivo della piattaforma per la collaborazione Microsoft Teams. La soluzione era già in uso ma in modo circoscritto, mentre in 3 giorni è stata estesa a tutto lo staff amministrativo: 170 persone sono ora attive attraverso Teams ed è stato possibile portare avanti in virtuale perfino i concorsi e le assunzioni di personale necessario in questa fase di emergenza. È inoltre la piattaforma cloud ad abilitare in modo sicuro l’Unità di Crisi attivata per gestire l’epidemia, una task force di 24 dirigenti sanitari e amministrativi che si confrontano ogni giorno attraverso riunioni online per decidere come affrontare la situazione e programmare le attività. Non solo, grazie a Microsoft Teams, e in particolare al modulo Bookings, è stata data vita a un’esperienza di Telenursing per seguire anche a distanza i pazienti risultati negativi a un primo tampone e che, in attesa di sottoporsi al secondo, devono rientrare al domicilio: un gruppo di infermieri resta in contatto con loro, offrendo sia supporto psicologico, sia indicazioni sui passi successivi. Interessante anche l’esperienza di TeleMidwifery, nata contestualmente, che vede un gruppo di ostetriche restare in contatto virtuale con le future mamme, dando seguito al corso di preparazione al parto in videoconferenza, proprio per non abbandonare le donne in un momento delicato come quello della gravidanza e per limitare i rischi legati a possibili contagi. “Stiamo affrontando una situazione senza precedenti, ma le nuove tecnologie si rivelano un alleato prezioso per aiutarci a rispondere in modo tempestivo e garantire una buona sanità. L’innovazione è una scelta di lungimiranza strategica”, ha commentato Massimo Annicchiarico, Direttore Generale dell’A.O. San Giovanni Addolorata. L’Ingegnere Francesco Saverio Emmanuele Profiti, Dirigente Responsabile UOSD ICT che ha

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