Ue

Vino, Ciocca (LEGA): “Che l’UE sia sostenitrice e non distruttrice del vino italiano”

“Basta ad un’Europa che insiste per l’aggiunta di zucchero per aumentare la gradazione alcolica, con il rischio di alterare il gusto e la tipicità dei nostri prodotti, basta ad un’Ue che spinge per il vino in polvere! Sì ad un’Europa che investe e si fa invece sostenitrice di un comparto che conta, solo in Italia, 870mila occupati e 570mila imprese. Un pilastro fondamentale dell’economia italiana con un fatturato di oltre 31 miliardi di euro ed esportazioni per oltre nove miliardi, il 22% del totale dell’export del Food & Beverage del Paese.” Lo ha dichiarato l’eurodeputato della Lega, Angelo Ciocca, membro titolare della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, che quest’oggi ha partecipato all’evento di Assoenologi al Brixia Forum a cui era presente anche il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida e l’assessore regionale all’ambiente e al clima Giorgio Maione. L’eurodeputato, tra i componenti della Commissione anticancro BECA all’eurocamera, ha inoltre espresso la sua contrarietà all’equiparazione del vino alle sigarette come causa di tumori, definendola “un’etichettatura folle e ingiusta per i nostri vini di qualità”. “Durante il mio mandato, ho sempre cercato di proteggere e promuovere l’industria vinicola italiana, difendendo la sua autenticità e il suo prestigio a livello europeo. E continuerò a battermi per questo! Dal 2024 rivoluzioniamo questa Europa!”, ha ribadito Ciocca. Nel 2022, l’export del vino Made in Italy ha raggiunto un nuovo record, toccando gli 8 miliardi di euro, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente, confermando l’Italia il primo paese produttore di vino al mondo. “Questi dati sottolineano l’importanza del settore vinicolo italiano non solo a livello nazionale, ma anche internazionale”, ha concluso Ciocca.

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Commercialisti: “L’UE approva un regime da 2mld per il 5G italiano”

Commercialisti: “L’UE approva un regime da 2mld per il 5G italiano”. Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Attività Internazionale”, una analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale, redatta dall’ Ufficio Tecnico Area Internazionale/Traduzioni del CNDCEC. La Commissione europea ha approvato un regime da 2 miliardi di euro che l’Italia ha messo a disposizione attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza per la diffusione di reti mobili 5G ad alte prestazioni. La misura rientra nella strategia messa in atto dal nostro paese per rispondere alle esigenze di cittadini e imprese nel campo della digitalizzazione. L’aiuto previsto nell’ambito del regime assumerà la forma di sovvenzioni dirette a favore dei fornitori di servizi di comunicazione elettronica. Scopo del regime è garantire un’ampia disponibilità di reti ad alte prestazioni in grado di fornire agli utenti finali servizi di accesso a comunicazioni elettroniche affidabili e di alta qualità e di soddisfare le loro esigenze attuali e future. La connettività a banda larga riveste un’importanza strategica per la crescita e l’innovazione in tutti i comparti dell’economia, così come ai fini della coesione sociale e territoriale. Nell’ambito dell’approccio globale alla migrazione, la Commissione europea propone una politica di ambiziosa e sostenibile, con iniziative giuridiche, operative e strategiche per favorire l’economia UE, rafforzare la cooperazione con i paesi terzi e, nel lungo periodo, migliorare la gestione dei flussi migratori. A tal fine, propone la creazione di un vero e proprio bacino di talenti della UE, che la renda più attraente per i cittadini stranieri in cerca di opportunità e aiuti i datori di lavoro ad individuare il personale con le giuste qualifiche e competenze. Le nuove decisioni di politica monetaria della BCE di aprile 2022 evidenziano come il conflitto in Ucraina e la conseguente incertezza influiscano in modo significativo sulla fiducia delle imprese e dei consumatori. L’andamento dell’economia sarà quindi fortemente condizionato dall’evoluzione del conflitto, dall’impatto delle sanzioni e dall’adozione di eventuali ulteriori misure, anche se l’attività economica continuerà ad essere sostenuta dalle riaperture post pandemiche. L’impatto del conflitto sulla ripresa economica globale al centro anche delle nuove previsioni del Fondo Monetario Internazionale pubblicate lo scorso aprile, che hanno rivisto fortemente al ribasso le stime di crescita dell’economia mondiale, l’avvento della guerra sta peggiorando un quadro già di per sé molto instabile, portandosi dietro una drammatica crisi umanitaria, una brusca frenata nella crescita e un aumento dell’inflazione. L’informativa segnala infine i numerosi eventi di interesse che si svolgeranno nel mese di maggio, dal Forum fiscale di CFE sulle problematiche legate alla proposta di Direttiva della Commissione europea per contrastare l’uso improprio delle società di comodo a fini fiscali, al webinar organizzato da Unioncamere per offrire alle donne imprenditrici un momento di dialogo e confronto su problematiche comuni e possibili soluzioni.  

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Commercialisti: “Dalla UE 5 miliardi per l’occupazione e i bisognosi”

Commercialisti: “Dalla UE 5 miliardi per l’occupazione e i bisognosi”. Il nuovo finanziamento è il risultato della modifica di due programmi operativi del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Il programma nazionale FSE dell’Italia dedicato alle “Politiche attive per l’occupazione” riceverà 4,5 miliardi di euro per sostenere l’occupazione nelle zone più colpite dalla pandemia. I fondi supplementari contribuiranno ad aumentare le assunzioni di giovani e donne, consentiranno ai lavoratori di partecipare alla formazione e sosterranno servizi su misura per le persone in cerca di lavoro. Contribuiranno inoltre a proteggere i posti di lavoro nelle piccole imprese delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Attività Internazionale”, una analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia. Con la quarta emissione di obbligazione per finanziare Next Generation EU, sono stati raccolti altri 9 miliardi di euro, la Commissione europea potrà così mantenere un flusso dei finanziamenti costante, utile all’economia e sostenere il rilancio di un’Europa più verde, resiliente e digitale. Inoltre con l’obiettivo di favorire una risposta più incisiva del nostro paese alla crisi e una ripresa socioeconomica sostenibile, la Commissione europea ha concesso all’Italia 4,7 miliardi di euro, a titolo di REACT-EU, il programma di Next Generation EU, che integra con 50,6 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi i programmi della politica di coesione, concentrandosi sul sostegno alla resilienza del mercato del lavoro, all’occupazione, alle piccole e medie imprese e alle famiglie a basso reddito. Il nuovo finanziamento è il risultato della modifica di due programmi operativi del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Il programma nazionale FSE dell’Italia dedicato alle “Politiche attive per l’occupazione” riceverà 4,5 miliardi di euro per sostenere l’occupazione nelle zone più colpite dalla pandemia. I fondi supplementari contribuiranno ad aumentare le assunzioni di giovani e donne, consentiranno ai lavoratori di partecipare alla formazione e sosterranno servizi su misura per le persone in cerca di lavoro. Contribuiranno inoltre a proteggere i posti di lavoro nelle piccole imprese delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Molti i temi affrontati dall’informativa. Sempre a sostegno del mercato del lavoro, nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato, la Commissione ha approvato un regime di aiuti da 1,24 miliardi di euro notificati dallo Stato italiano per sostenere le imprese che nel 2021 effettueranno nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato, esonerandole dal pagamento dei contributi previdenziali. La Commissione europea ha inviato nei giorni scorsi un parere motivato all’Italia per non aver notificato le misure di recepimento nel diritto nazionale della direttiva “soluzioni rapide” in materia di imposta sul valore aggiunto, che armonizza e migliora alcune norme sull’IVA, fornisce chiarimenti per arrivare ad una soluzione rapida di quelle situazioni che gli Stati membri trattano in modo diverso, al fine di evitare possibili doppie imposizioni o non imposizioni e migliorare la certezza del diritto per le imprese, l’Italia ha due mesi di tempo per attivarsi. Infine l’informativa analizza gli ultimi dati dell’Euobarometro. L’atteggiamento nei confronti dell’UE, misurato a giugno e luglio, resta sostanzialmente stabile e positivo. L’ottimismo sul futuro dell’UE ha raggiunto il livello più alto dal 2009 e la fiducia nell’UE rimane ai livelli più alti dal 2008. Il sostegno all’euro resta stabile al livello più alto dal 2004. L’indagine indica inoltre un significativo miglioramento della percezione dello stato delle economie nazionali. Per i cittadini europei la situazione economica è la principale preoccupazione a livello dell’UE, seguita dall’ambiente, dai cambiamenti climatici e dall’immigrazione. La salute costituisce ancora il problema principale a livello nazionale, leggermente al di sopra della situazione economica del paese. La maggioranza degli europei è soddisfatta delle misure adottate dall’UE e dai governi nazionali contro la pandemia di coronavirus e ritiene che il piano di ripresa Next Generation EU sarà efficace per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia. Quasi due terzi confidano che l’UE in futuro prenderà le decisioni giuste per rispondere alla pandemia. L’ottimismo sul futuro dell’UE è notevolmente aumentato dall’estate del 2020, con due terzi degli intervistati che esprimono ora un parere positivo (66%, +6 punti percentuali).

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L’Europa approva 430 milioni di aiuti in Italia al settore sciistico

L’Europa approva 430 milioni di aiuti in Italia al settore sciistico. La Commissione Europea ha diffuso oggi una nota nella quale comunica di aver approvato, nell’ambito della normativa Ue sugli aiuti di Stato, una misura italiana da 430 milioni di euro (contenuta nell’art.2 del DL Sostegno) per risarcire i gestori degli impianti di risalita per i danni subiti a causa delle misure restrittive introdotte dal Governo italiano per limitare la diffusione del contagio e far fronte all’emergenza pandemica tra il 4 dicembre 2020 e il 30 aprile 2021. “Un grande successo che premia il lavoro fatto da ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, da gennaio ad oggi a fianco del Governo e in particolare con il Ministro Garavaglia”, sottolinea Valeria Ghezzi, presidente Anef. L’erogazione dei 430 milioni di euro al settore sciistico nazionale è stata possibile grazie un impegno davvero trasversale in Parlamento e alla collaborazione concertata e costruttiva tra gli operatori del comparto e la politica, che ha compreso le enormi difficoltà delle aziende del settore impianti a fune. “È stato riconosciuto anche dalla Commissione Europea il danno economico alle imprese dalle misure per il contrasto alla pandemia. Ora serve – prosegue Ghezzi – un decreto attuativo che permetta l’erogazione di questi fondi con la massima urgenza, ci sono ormai molte aziende in una grave crisi di liquidità che meritano di essere aiutate e che hanno il diritto di ricevere il giusto indennizzo per il danno subito. Sono risorse indispensabili per permettere agli impianti di procedere con gli investimenti necessari e arrivare così pronti alla prossima stagione invernale, che sarà decisiva per la ripresa delle nostre montagne e di tutte le attività economiche correlate”.

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Commercialisti: analisi delle proposte antiriciclaggio della Commissione UE

Commercialisti: analisi delle proposte antiriciclaggio della Commissione UE. World Economic Outlook: per l’Italia il PIL quest’anno dovrebbe aumentare del 4,9%, quindi 0,7 punti percentuali in più rispetto al +4,2% previsto ad aprile. Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Attività Internazionale”, una analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia. Nel documento ci si focalizza su alcune proposte legislative presentate dalla Commissione europea, finalizzate al consolidamento della normativa UE per contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, con l’obiettivo di facilitare l’individuazione di operazioni e attività sospette e colmare le lacune che i criminali sfruttano per riciclare proventi illeciti o finanziare attività terroristiche utilizzando il sistema finanziario. I ministri dell’economia e delle finanze dell’UE hanno adottato il primo pacchetto di decisioni di esecuzione del Consiglio sull’approvazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza di 12 paesi, tra cui l’Italia, che hanno così ottenuto il via libera all’utilizzo dei fondi per la ripresa e la resilienza e potranno concludere convenzioni di sovvenzione e accordi di prestito e ottenere un prefinanziamento fino al 13% dell’importo totale. In merito agli aiuti di Stato, il 14 luglio, la Commissione europea ha approvato un regime da 2,5 miliardi di euro dello Stato italiano a sostegno dei lavoratori autonomi e di determinati operatori sanitari, che nel contesto della pandemia di coronavirus saranno parzialmente esentati dal versamento dei contributi previdenziali, fino a un massimo di 3.000 euro pro capite l’anno. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza della Covid-19. La Commissione europea ed il Servizio Europeo per l’Azione Esterna hanno inoltre pubblicato una guida alla due diligence per aiutare le imprese europee ad affrontare e contestualmente diminuire i rischi legati al lavoro forzato e allo sfruttamento nelle rispettive catene di approvvigionamento, siano esse interne o esterne all’Unione. L’azione rientra negli sforzi profusi per promulgare a breve una legislazione europea sulla governance sostenibile che introduca per le imprese l’obbligo di diligenza aziendale. Infine Il World Economic Outlook pubblicato nei giorni scorsi dal Fondo Monetario Internazionale conferma le previsioni dello scorso aprile con la crescita globale per il 2021 stimata al 6%, ma avverte sul rischio di frenata per la ripresa economica, qualora le vaccinazioni non dovessero riprendere a pieno ritmo. Per l’Italia le previsioni sono incoraggianti con un PIL che, dopo il crollo del 2020, quest’anno dovrebbe aumentare del 4,9%, quindi 0,7 punti percentuali in più rispetto al +4,2% previsto ad aprile. Ecco il report2021_08_01_International update n. 14_2021

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L’ultima settimana di passione

A guardare il meteo, non ci aspetta un gran risultato tra una settimana. Il maltempo associato a temperature abbastanza basse rispetto alle medie stagionali lasciano infatti presagire un parlamento europeo dirompente. Una specie di tempesta politica. Tralasciando però le ipotesi, rimane un fatto: ci aspetta una settimana di passione. Sono anche passati i tradizionali arresti in periodo elettorale, quasi un voto di parte dello Stato per ricordare alla politica la sua presenza. Ora ci sono gli ultimi metri di corsa e sarà curioso anche vedere chi arriverà fino in fondo. Persino i due ragazzi terribili della politica attuale, Salvini e Di Maio, sembrano a tratti avere il fiato corto. Arriverà davanti il milanese o il napoletano? Staremo a vedere, l’importante è che si fermi l’escalation di dichiarazioni e di prese di posizione forti: il rischio infatti è che a rimetterci siano poi tutti. Milano e l’Italia hanno bisogno di una guida seria, in grado di portarla fuori dalla secche economico-sociali dove sembra ancora impantanata. E se non c’è tale guida il rischio di trovarsi come l’Argentina o la Grecia è concreto: la benzina a due euro dalle parti del lago di Garda in realtà c’è da anni anche se tutti se ne sono stupiti ora, ma qui il rischio è di trovarla a cinque euro al litro ovunque. Per non parlare di ospedali e infrastrutture varie. Prima di sapere cosa sarà la nuova Unione Europea, dovremmo avere qualche tranquillità in più sul futuro dell’Italia. Difficile che ce la daranno perché le dichiarazioni forti sono utili per raccattare voti, quindi non sembra esserci scampo: ci aspetta una settimana di passione.  

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