urbanistica tattica

A Nolo l’urbanistica tattica è andata a sbattere

A Nolo l’urbanistica tattica è andata a sbattere. Gli stessi cittadini stanno pensando a come difendersi dall’improvviso degrado in cui è caduta la zona di via Martiri Oscuri. Nelle ultime notti di agosto i residenti si sono resi conto che la chiamavano piazza, ma richiamava pazzi. Una nottata con due sballati li ha convinti a pensare all’autodifesa: “Sta notte in piazza arcobalena due ubriachi, dopo aver urlato tutta la notte, hanno cominciato a prendere le bottiglie di vetro dalla spazzatura e lanciarle contro i palazzi, poi hanno buttato giù un motorino davanti alla lavanderia. La piazza, la Via Spoleto e la Via Martiri Oscuri solo piene di vetri. La polizia é uscita alle 7.15, le nostre prime chiamate sono state alle 5. Cerchiamo insieme un modo per proteggere e difendere la nostra piazza”. Piazza Arcobalena, così pare la chiamino alcuni, è in pericolo dunque? L’argomento è stato dibattuto in 193 commenti. “Io farei mettere degli orari perché alcune sere devo chiudere le finestre per il casino che fanno in quella piazza”, commenta un’altra donna. Qualcuno se la prende con lo Stato, ma la piazza l’ha decisa il Comune senza evidentemente pensare alle conseguenze: “mah, il fatto è che nonostante le 330mila divise (100mila più che in francia) questi non escono. non è che devi “difenderti” tu, sono loro che dovrebbero lavorare”. In ogni caso sono pochi gli entusiasti: “Durante la settimana gruppetto di ragazzi che arrivano verso l’una e rimangono in piazza almeno fino alle 4. Non fanno nulla di che ma urlano tutto il tempo, urlano le cose normali e banali dei ragazzi ma a decibel impressionanti. Io continuo ad essere convinta che è solo questione di educazione senza la quale nulla serve. Per i casi spot di ubriachi dobbiamo solo augurarci che siano pochi ” commenta un altro residente. E qualcun altro si è già mosso con la polizia: “Ero presente questa mattina e ho parlato personalmente con i poliziotti intervenuti. Unica soluzione proposta è quella di fare un’ esposto di tutti i condomini della zona al commissariato, solo così prendono in considerazione il problema per intervenire. Quindi se veramente vogliamo fare qualcosa dobbiamo muoverci ognuno magari sentendo il proprio amministratore per poi accordarci”. Insomma a Nolo l’urbanistica tattica è andata a sbattere. Prima hanno festeggiato l’area relax con i tavolini. Ora non dormono e alcuni hanno già proposto di riaprire l’incrocio. Cosa farà il Comune in periodo di campagne elettorali? Perché alcuni residenti sembrano sapere come trattare con la politica: “Abbiamo fatto esposto e incontro con le forze dell’ordine – commenta una signora – Chiesto incontro con rappresentanti della giunta che sono responsabili dell’ordine pubblico. Nessun cenno della risposta. Dovete aggregarvi in gruppi e fare arrivare alle forze politiche che ci governano il messaggio che avete bisogno di vivere in condizioni umane. Unico linguaggio che capiscono è purtroppo ricatto politico”.

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Piazza Belloveso: rivolta contro Granelli

Piazza Belloveso: rivolta contro Granelli. L’appello ai cittadini del quartiere arriva da una donna che invita i residenti a scrivere in massa all’assessore alla Mobilità Marco Granelli. Lo scopo è fermare il progetto di urbanistica tattica che vorrebbe migliorare la viabilità e invece sembra destinato a peggiorarla. “Vogliamo una Niguarda più bella No alla nuova piazza Belloveso – Maria Cristina Sculco – Crea soltanto enormi disagi in primis alla scuola di via Passerini, a chi frequenta la Chiesa, a chi accompagnata i bambini all’asilo, alla viabilità ancor più limitata, a chi prima parcheggiava in piazza, a chi deve andare in farmacia etc Tutti i negozianti sono contrari MA ancora una volta questa Giunta del Comune IGNORA i Cittadini. Vi chiedo gentilmente di mandare all’assessore Granelli via mail il Nostro desiderio di una Niguarda più bella!!! No alla nuova piazza Belloveso. Grazie è importantissimo!!! Assessore.granelli@comune.milano.it GRAZIE”. Ma la piazza sta creando anche critiche dal versante politico: Andrea Pellegrini, consigliere leghista di Municipio 9, ha contestato le modalità della nuova sistemazione della piazza incitando Palazzo Marino ad ascoltare i cittadini: “Ecco qualche immagine che mette a nudo la scellerata decisione di Granelli &C di modificare la viabilità della Piazza Belloveso mettendo a rischio i tanti pedoni tra cui bambini e anziani che frequentano l’Oratorio e la Parrocchia di San Martino. Ma perché tanta fretta? Perché non ascoltare i pareri della Comunità e delle Istituzioni minori?“. Sarà una battaglia difficile in ogni caso però: la nuova giunta ha scoperto questo sistema dell’urbanistica tattica per cambiare con poco sforzo l’immagine della città. E difficilmente lo lascerà andare per le proteste dei cittadini: Pisapia insegna, i comitati servono solo prima delle elezioni. Poi si governa.  

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Urbanistica tattica verso Bruzzano a causa del traffico

Urbanistica tattica verso Bruzzano a causa del traffico. C’è chi ha già disegnato la piantina e che la presenta come una soluzione per il traffico in tilt che si osserva giorno per giorno. Le strade dei quartieri di periferia sono strette come quelle del centro storico, quindi gli autobus come quelli in servizio sulla linea 70 faticano a passarci. C’è poi un problema storico di parcheggio selvaggio come ricorda un ex autista Atm: “Da ex autista atm (ho fatto anche la 70 e mi sono incagliato almeno una decinadi volte) potrei raccontarne un’infinità – racconta Luca Di Pinto – Quel tipo di parcheggio selvaggio li, negli ultimi 20 anni, c’è sempre stato (prima nn saprei) e a mio parere nn c’è mai stata la volontà di debellarlo. Dico anche che, visto le strade abbastanza strette e vista la maleducazione nel parcheggiare le auto nel quartiere di Bruzzano la 70 con i suoi 18 metri di lunghezza nn dovrebbe passarci così come la 40 anche se di metri ne ha “solamente” 12. Ho sempre pensato che il capolinea naturale della 70 sia al cimitero e giù dal ponte che sovrasta l’Enrico Fermi dovrebbe andar dritta e nn svoltare a sinistra. All’interno del quartiere dovrebbero mettere un servizio di collegamento con minibus e si risolverebbero almeno gli incagli. Poi, per quel che riguarda i parcheggi selvaggi ci vuole più civiltà e più controlli da parte delle forze dell’ordine”. Ma ecco che nella discussione pubblica ricompare l’urbanistica tattica come soluzione: pedonalizzare la piazza per evitare i parcheggi. I suoi sostenitori ne sono convinti e sembrano intenzionati a non ascoltare chi solleva dei dubbi sulla possibilità che curve così strette siano ancora più impossibili da affrontare per i mezzi del trasporto pubblico. Sembra dunque molto probabile che l’urbanistica tattica va verso Bruzzano a causa del traffico. Ma davvero non esistevano altre alternative? Il Comune non è stato in grado di creare delle alternative alla gestione del traffico che non comprendessero l’eliminazione della strada? Sembra una di quelle soluzioni simili a abbattere un palazzo perché non c’è una soluzione semplice per renderlo classe A++.

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Urbanistica tattica, Municipio 9: “No ai progetti onirici di Sala”

Urbanistica tattica, Municipio 9: “No ai progetti onirici di Sala”. Nel mese di ottobre, il Comune di Milano attuerà due interventi di “Urbanistica tattica” nel Municipio 9: uno in piazza Bruzzano e uno in piazza Belloveso, a Niguarda, nonostante il parere contrario espresso dalla maggioranza del Consiglio di Municipio. Premesso che saranno realizzati comunque, poiché il parere richiesto era consultivo e non vincolante, riteniamo doveroso motivare le ragioni di questo diniego. Per quanto riguarda Piazza Bruzzano, il progetto elimina circa 50 posti auto nel centro commerciale del quartiere, creando un danno evidente al le attività commerciali che vi insistono. Inoltre, i cambi di sensi di marcia, e la creazione di nuovi sensi unici, costringeranno i residenti nel quartiere a modificare abitudini consolidate negli anni, che in alcuni casi non possono essere modificati, trasformando, soprattutto per chi ha difficoltà motorie, questo intervento in un ostacolo da superare quotidianamente. Palliativi come il senso unico in via del Volga, per permettere il parcheggio su entrambi i lati, quando ciò avviene già ora, risultano del tutto inefficaci per compensare i disagi causati. Per questo in commissione avevamo richiesto ulteriori e più approfondite valutazioni sulla modifica della viabilità:, ricevendo in risposta un parere negativo e un invito all’inaugurazione nel giorno probabile della Sagra della Suca di Bruzzano. Valutando con attenzione il progetto, è evidente l’assenza di interventi strutturali permanenti, in favore di quelli provvisori, come la vernice colorata usata per dipingere l’asfalto e gli elementi di arredo urbano di bassa qualità. Una sperimentazione voluta dal Comune che peserà sulle spalle dei residenti, in attesa che venga valutato l’esito della sperimentazione, probabilmente anche in questo caso senza tenere conto il parere del Municipio, l’istituzione più vicina ai cittadini. Stesso metodo adottato per l’intervento in piazza Belloveso, progetto a sua volta bocciato dal Municipio, dove le modifiche della viabilità andranno ad aggravare situazioni per le quali abbiamo richiesto da anni interventi mai realizzati, come il rifacimento di marciapiedi, la tracciatura delle strisce pedonali, la revisione della viabilità e la riqualificazione dei giardini. Per entrambe le piazze avevamo chiesto interventi migliorativi e strutturali, presentando anche un progetto di riqualificazione, questa definitiva per Piazza Bruzzano, mai preso in considerazione, per dare spazio a questi interventi estemporanei e avulsi dal contesto urbano e dalle esigenze dei cittadini. Un metodo, quello adottato dal Comune, cui non ci possiamo opporre, ma che non intendiamo avallare. Per questo abbiamo dato parere negativo pur sapendo non sarebbe stato vincolante. Quello che conta è sia rimasta a verbale che quando è stato il momento non ci siamo schierati a favore dei progetti onirici della Giunta Sala, ma al fianco dei cittadini.

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L’urbanistica tattica agita la città

L’urbanistica tattica agita la città. Se da un lato, il Sindaco, l’amministrazione di sinistra e i loro sostenitori gioiscono per l’inaugurazione dell’intervento realizzato in via Venini, dall’altro, opposizione, cittadini e commercianti che sono contrari a queste iniziative, protestano per i disagi e si preoccupano davanti alla prospettiva che presto ne sopravvengano altri a rendere più difficoltoso muoversi e sostare in tutta la città. Una prospettiva per niente remota visto l’annuncio fatto ieri dal Comune dell’avvio di un “avviso pubblico per coinvolgere cittadini e associazioni nella realizzazione dei nuovi interventi” di urbanistica tattica, per un totale di 54 località, che subiranno la stessa sorte di Piazza Dergano, Piazza Angilberto, Via Rovereto, Porta Genova… dando probabilmente il colpo di grazia definitivo alla circolazione in città. Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, che in mattinata aveva definito l’intervento di via Venini degno di “Bogotà”, realizzato “nonostante le proteste di un intero quartiere“, appreso del bando è nuovamente intervenuto rincarando la dose. Secondo l’azzurro infatti “la divulgazione del bando pubblico per la realizzazione di Piazze Aperte” è il frutto del “delirio di chi non fa altro che gettare fumo negli occhi ai milanesi“. L’azzurro sottolinea il passaggio in cui l’Amministrazione Comunale s’impegna a valutare “le proposte, che potranno contenere obiettivi e suggerimenti per rendere le piazze più vivibili, verdi e decorose, e dovranno dimostrare di offrire supporto sul territorio per poi procedere alla fase di co-progettazione, cui seguirà la firma di un patto di collaborazione”, definendolo risibile visto che secondo lui la Giunta Sala spererà “come al solito nella complicità di gruppi di cittadini politicizzati che useranno come alibi per non ascoltare i molti di più che saranno contrari”. A testimoniare i disagi che questo genere di interventi realizzati senza studiare i flussi del traffico per motivi meramente ideologici in mattinata c’era stato anche un post di Salvatore Basile, animatore del comitato che si batte contro l’intervento di urbanistica tattica realizzato in via Rovereto, per discutere del quale ha organizzato un incontro pubblico alcune settimane fa: “Qualcuno continua a non capire il disagio che provocano in via Rovereto ogni santo giorno, – spiega Basile su Facebook, allegando le foto che o testimoniano – non solo il venerdì, però abbiamo quattro foglie di basilico e due bancali,un paio di striscie colorate per terra, chiedo a chi si erge a pseudo ecologista tutto questo inquina di più o di meno, il nostro caro assessore Marco Granelli ha detto in politichese che non gli interessa di tutto quello che subiamo anche proponendogli di piantumare i marciapiedi (e li avrebbe un senso) e di riportare la viabilità come era, caro assessore il 2021 – conclude Basile – è molto vicino, continua così andrai lontano senza i voti di Rovereto vie limitrofe e da oggi anche Spoleto Popoli Uniti e commercianti di Venini, politiche fascistoidi di gente travestiti da comunisti“. Quello che però dovrebbe preoccupare di più tutti quelli che sperano nella provvisorietà di questi interventi è quanto scritto nel post sulla pagina Facebook del Comune di Milano: “Dergano e Angilberto II diventano più verdi con tanti nuovi alberi: per queste due piazze è pronto il progetto definitivo che renderà permanente il restyling avviato un anno fa“. Come al solito, quando non piace, nulla è più definitivo del provvisorio, soprattutto se si definisce “tattico” ciò che in realtà è “strategico”, che poi per molti si tratti di “strategia del degrado” evidentemente a Palazzo Marino non interessa.    

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Urbanistica tattica a NoLo: partono i lavori e le contestazioni

Urbanistica tattica a NoLo: partono i lavori e le contestazioni. L’annuncio su Facebook lo ha dato Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica del Comune: “Lavori in corso tra Via Venini e Via Spoleto che tra dieci giorni diventerà una nuova piazza (chissà forse bisognerà anche trovargli un nome). È una richiesta nata dai genitori della scuola che devono poter entrare ed uscire in uno spazio sicuro. L’intervento è stato studiato anche tenendo conto di diverse segnalazioni critiche giunte dal territorio e, essendo urbanistica tattica, ha il vantaggio che è facilmente modificabile anche in corso d’opera. Nei prossimi giorni arriveranno panchine, vasi e gli altri elementi di arredo urbano. Sappiamo che è partita una raccolta di firme contro, incontreremo con Marco Granelli i proponenti di nuovo molto volentieri, come già fatto sapendo che, come in ogni progetto, non si possono accontentare tutti, ma tutti vanno ascoltati e i suggerimenti buoni ben integrati”. L’apertura a discutere con i contestatori era già arrivata nella riunione pubblica convocata pochi giorni fa dal Comitato cittadini di via Rovereto, incontro al quale si era presentato l’assessore Granelli che aveva ascoltato le voci favorevoli e contrarie al nuovo intervento. Il Comitato, guidato da Salvatore Basile, aveva espresso molte perplessità, specialmente in merito alla “movida” notturna facilitata dalle nuove panchine e tavoli installati da Palazzo Marino. Proprio nelle scorse settimane si era reso necessario un intervento in forze dei carabinieri: tra i frequentatori notturni dell’area relax c’era chi girava armato di machete. Non proprio una situazione felice per chi vive in una via che aveva avuto il pregio di essere tranquilla. L’unica speranza di chi dissente è l’apertura a una nuova discussione pubblica, dove i cittadini potranno incontrare nuovamente i politici fautori degli interventi di urbanistica tattica. Noi abbiamo partecipato come moderatori al primo incontro, per questo motivo ci sentiamo impegnati con chi ci ha onorato dell’invito: per questo proponiamo un nuovo incontro, possibilmente con tutti e due gli assessori coinvolti nel progetto, per i primi giorni di ottobre. Più avanti sarebbe troppo tardi per apportare modifiche al progetto che è  sperimentale fino a fine anno. Questo genere di lavori infatti necessitano di un passaggio con la burocrazia pubblica, dunque serve tempo. Raccoglieranno l’invito Maran e Granelli?

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