1 Febbraio 2022

Roma, nella notte ambulanza coinvolta in un incidente. Ugl Salute: “Tragedia sfiorata, sicurezza sul lavoro sia priorità”

Roma, nella notte ambulanza coinvolta in un incidente. Ugl Salute: “Tragedia sfiorata, sicurezza sul lavoro sia priorità”. Nelle scorse ore un mezzo dell’emergenza-urgenza su cui era impegnato un delegato della Ugl salute è rimasto coinvolto in un incidente stradale. “L’intera Federazione – dichiarano il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano e il Segretario Provinciale di Roma Valerio Franceschini – esprime solidarietà e vicinanza al nostro iscritto Massimiliano Scermino e a tutto l’equipaggio coinvolto nella notte appena trascorsa in un incidente con il ribaltamento dell’ambulanza. Fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze per gli operatori coinvolti. In attesa di sapere gli esiti dei rilievi effettuati – proseguono i sindacalisti – occorre ancora una volta evidenziare quello che abbiamo denunciato più volte: le ambulanze rimangono bloccate per ore davanti ai nostri pronto soccorso, con colleghi molto provati e stremati da oltre due anni di estenuanti turni per fronteggiare la pandemia. La sicurezza sui posti di lavoro è una battaglia priorità di tutta la nostra organizzazione. Quanto accaduto, fortunatamente, è solo un’altra tragedia sfiorata” concludono Giuliano e Franceschini.  

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Il Prefetto Saccone bacchetta i giornali sulla sicurezza a Milano

Il Prefetto Saccone bacchetta i giornali sulla sicurezza a Milano. Ieri infatti la Prefettura milanese ha diramato una nota: “In relazione ad alcuni articoli apparsi oggi sulla cronaca locale de Il Giornale Milano e Il Giorno Milano, riferite alle rapine in farmacia, il Prefetto Renato Saccone dichiara: “Fa bene Federfarma, nel solco di una consolidata collaborazione con le Istituzioni, a richiamare l’attenzione sulla sicurezza delle farmacie, in un periodo in cui la categoria sta dando un contributo importante per il contrasto alla pandemia. Avremo modo di operare insieme per una prevenzione sempre più efficace, attenzione però ad una distorta e non voluta lettura dei dati diffusi. Per i reati predatori nessun raffronto è serio, in rapporto ad un anno tragicamente straordinario come il 2020. Non si borseggia in strada quando la strada è deserta. La sequenza delle rapine nelle farmacie milanesi nell’ultimo quinquennio è: 186 nel 2016, 146 nel 2017, 111 nel 2018, 106 nel 2019, 92 nel 2021 (63 nel 2020). Il picco nel decennio è stato nel 2013 con 270. Sempre troppe ma sempre meno. Ai buoni risultati del 2021 ha contribuito l’elevato livello della risposta investigativa con il 77% delle rapine già attribuite ad un autore individuato, arrestato o deferito all’Autorità Giudiziaria. Attenzione, dunque, alla lettura dei dati ma anche a dichiarazioni precipitose da parte di chi ha responsabilità istituzionali””.

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Venerdì 4 febbraio cena con cabaret a La Tela di Rescaldina

Venerdì 4 febbraio cena con cabaret a La Tela di Rescaldina. Quattro comici in scena alla serata “Non ci resta che ridere” con Domenico Peloso, Ambra Fenice, Aurelio Cammarata e Davide Magagnino. Inizio alle 20, prenotazione obbligatoria. Quattro comici, tre portate per una serata all’insegna della risata. L’osteria sociale del buon essere La Tela di Rescaldina (MI), che sorge in uno stabile sottratto alla criminalità organizzata, propone venerdì 4 febbraio alle 20 la cena con cabaret “Non ci resta che ridere”, un momento di socialità dedicato al cibo, ma soprattutto al sorriso perché dopo due anni complessi e difficili, quello che serve è sorridere un po’. Sul palco si alterneranno quattro cabarettisti spavaldi e di lungo corso, formati alle migliori scuole comiche e cresciuti con alcuni tra i più grandi maestri della risata: Domenico Peloso, Ambra Fenice, Aurelio Cammarata e Davide Magagnino hanno in comune la passione della comicità e quell’Accademia del comico che ha dato il via percorso di ciascuno. Domenico Peloso ha frequentato per tre anni l’Accademia del comico di Milano da cui ha ottenuto il diploma di stand-up comedy & cabaret, e seguito per un anno un corso di comicità con il maestro Eugenio Chiocchi, autore di tanti comici ormai celebri (Zelig e Colorado Cafè). Grazie a queste formazioni è riuscito a ottenere ottimi risultati: si è esibito in festival, teatri, locali, talent, feste di paese (di cui una con Marco Della Noce, il mitico meccanico Ferrari) esperienze che l’hanno fatto crescere sempre di più fino a diventare organizzatore di eventi e scrittore. Dalla comicità elegante, Davide Magagnino colora i suoi testi con tante battute divertenti, ama raccontare il suo punto di vista sulla quotidianità. Organizza e presenta serate a Milano e si esibisce in Festival, teatri, locali sempre riscontrando un grande affetto dal pubblico. Ambra Fenice si diverte a raccontare gli “strani” episodi che le succedono nella vita. Un esempio? Il matrimonio. Capace di coinvolge il pubblico con la sua ironia e il suo sarcasmo, è decisamente suscettibile quando le si dà della signora. Come Davide Magagnino, colleziona le sue esperienze tra teatri e locali. È presenza fissa nello staff di “Cabarazze”, format di Sonja Collini dedicato alla comicità al femminile al teatro Zelig di viale Monza a Milano. Aurelio Cammarata si presenta come un vero mattatore. Dice di essere venuto “al Nord” per imparare l’Italiano, anche se i suoi personaggi sono profondamente legati alle regioni del Sud: il calabrese, il napoletano, il pugliese, per lui non hanno segreti. Schietto e diretto, guarda sempre in faccia il pubblico con la minaccia: “o ridete o me ne vado” . Fino a oggi però, è sempre rimasto sul palco. Colleziona grandi collaborazioni con i big della comicità italiana quali, ad esempio, Max Cavallari, Angelo Pintus e Francesco Rizzuto. Ad accompagnare le esibizioni del quartetto, un menù gustoso: tagliere di salumi del salumificio Bustese, lasagne di verdure e casera, e per concludere Millefoglie (costo 22 euro, acqua e caffè compresi). Previste anche proposte vegetariane. Inizio alle 20. Ingresso con prenotazione obbligatoria e green pass rafforzato. La Tela è un bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e gestito in ATI dalle cooperative La Tela e Meta insieme con altre associazioni del territorio. È ristorante e centro di aggregazione e di promozione sociale e culturale. Info: Osteria sociale del buon essere “La Tela” Strada Saronnese, 31 – Rescaldina (MI) Tel: 0331.297604 www.osterialatela.it Facebook:  https://www.facebook.com/osterialatela/

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Il circolo vizioso delle case popolari

Domenica sera è andato in onda, su Rete Quattro, un servizio sulle case popolari in cui si vedeva chiaramente una cosa che è stata più volte denunciata: MM non riesce ad assegnare gli alloggi a chi ne ha diritto. E lascia dentro quelli che diritto non ne hanno. C’è molto da dire, come ci ha segnalato Franco Vassallo, già consigliere di Municipio 7 con delega alla casa. “Come si apprende dal servizio del TG4 secondo una anonima impiegata di MM la colpa delle mancate ristrutturazioni sarebbero gli inquilini morosi. Questo capro espiatorio riemerge ogni volta che la partecipata del Comune non riesce a fare quello che dovrebbe. Cioè quasi sempre. Quello che non si dice mai è che l’intero sistema non è sostenibile. Facciamo due conti: con una lista d’attesa di decine di migliaia di persone, i primi hanno ISEE zero. Per forza. Queste persone non sono abusive, sono letteralmente autorizzate a non pagare. Quindi quando il Direttore Generale Cetti dice di aver ristrutturato (e speriamo anche assegnato) più di 4 mila case ammette di aver fatto entrare qualche migliaio di persone che non devono pagare. Allora delle due l’una: o ha ragione l’impiegata e il problema è che non paga. E allora il Comune deve bloccare gli ingressi. Oppure non è vero che il problema è chi non paga. Forse, magari eh, il problema è chi amministra. Volete due esempi? In via San Romanello al 34 c’è un signore che da tre anni attende che MM sistemi il soffitto che ha delle infiltrazioni. Non ha bisogno che qualcuno gli costruisca e dedichi una basilica, che gli venga regalato un grattacielo o chissà che altro. Sono infiltrazioni. È umidità. Bene. Per non ottenere nulla, l’inquilino ha fatto non meno di diciassette segnalazioni. DICIASSETTE. È colpa degli inquilini morosi se non gli hanno sistemato il soffitto? È colpa degli abusivi? E a lui, di preciso, cosa dovrebbe fregare del numero di case vuote ristrutturate? Nulla, ovviamente. Ma al Comune di Milano piace immensamente quando MM ristruttura e poi assegna. Quello che odia è prendersi cura del proprio patrimonio finché non inizia letteralmente a cadere a pezzi. Non gli importa nulla delle case che potrebbero essere messe a posto con poco sforzo e pochi lavori. Devono essere vuote e cadere a pezzi. Ovviamente il giochino ha un costo. Ed è questo costo che manda fuori asse i conti. Ma Sala e Cetti non lo ammetteranno mai. Quindi sotto con le ristrutturazioni ed assegnazioni. Per poi lasciar andare tutto in malora e lamentarsi dei costi di ristrutturazione”.

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