1 Marzo 2021

De Chirico (FI) denuncerò Sala per omissione di atti d’ufficio

“Quanto avvenuto ieri sera alla Darsena è scioccante, ma assolutamente prevedibile. Domani presenterò una denuncia contro il sindaco Sala per omissione di atti d’ufficio in piena pandemia”, lo annuncia Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. “Solo 12 ore prima del folle rave-covid party Sala ha registrato un video per chiedere più controlli sulla Darsena. – continua l’azzurro –  E dov’erano questi controlli? A chi li chiedeva? È ancora lui il primo cittadino, nonché la prima autorità della salute dei milanesi, come spesso ha ricordato mentre criticava le altre Istituzioni, e che come tale deve agire per governare al meglio Milano. Queste scene sono indecenti, c’è una chiara responsabilità politica nell’incapacità di gestire l’ordine pubblico. Se la Scavuzzo, con delega alla Polizia Locale, non ha mandato ordine di intervenire deve essere immediatamente rimossa dall’incarico. Se l’ordine di servizio è stato mandato e il comandante Ciacci non ha impiegato sul posto un equo contingente di Vigili per chiudere la Darsena deve essere immediatamente sostituito. Il Prefetto è stato avvisato del pericolo assembramenti dal sindaco oppure Sala si è limitato a fare il suo video da influencer e basta? Il Questore era stato informato? Il ministro”. “Lamorgese deve prendere seri provvedimenti e commissariare il Comune di Milano per manifesta incapacità. Non possiamo più permettere che l’episodio si chiuda in poche ore dopo le vibranti polemiche del giorno dopo e qualche scaramuccia politica. Questa volta qualche testa dovrà cadere per forza – conclude il Forzista – perché dopo un anno è inaccettabile vedere scene indegne come quelle di ieri sera!”.

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Sala cerca scuse per gli assembramenti in Darsena

01 ha dato alle critiche per quanto è successo ieri sui navigli con “migliaia e migliaia di persone”. “E, che piaccia o no – è sbottato su Facebook -, di più non si poteva metterne, perché la città è grande e va gestita nella sua interezza”. “Sarebbe stato meglio chiudere nel pomeriggio la Darsena? Ma secondo voi, chi stava in giro sarebbe stato a casa o sarebbe andato da qualche altra parte? – ha aggiunto -. Di fronte a questi dati di realtà, la maggior parte dei commenti sono sulla mancanza delle forze dell’ordine. Io però sto dalla loro parte, dalla parte di uomini e donne che sono lì a lavorare e non dalla parte di chi non tiene un comportamento adeguato alla grave crisi sanitaria che stiamo attraversando”. Anche perché “con questa terribile pandemia se non si rispettano le regole poi si paga pegno. Così probabilmente sarà e purtroppo – ha concluso – le conseguenze ricadranno su tutta la comunità”. ANSA

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Ingressi contingentati e senso unico in Darsena

Ingressi contingentati e ‘senso unico’ in Darsena: è questa la prima conseguenza della folla che si è ritrovata sabato sera per una sorta di rave party nell’ultimo sabato in zona gialla per evitare assembramenti anche semplicemente di famiglie a passeggio. Da ieri mattina sono state montate transenne e chiusi gli accessi laterali. In Darsena si entra quindi da piazza 24 maggio e si esce da piazzale Cantone. Mntre in molti si chiedono perché questi provvedimenti non siano stati adottati già da sabato, si stanno analizzando le immagini dei rave per identificare i partecipanti, che saranno sanzionati. Verso le 15 di ieri l’accesso è stato chiuso per una quarantina di minuti e in seguito scaglionato per evitare assembramenti.  

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Covid: oltre 1.000 casi a Milano e Brescia

Con 37251 tamponi eseguiti è di 3529 il numero di nuovi positivi registrato in Lombardia, una percentuale del 9,5%. Calano di nove i ricoverati in terapia intensiva (sono 426) e aumentano di 56 i pazienti negli altri reparti (4.118). Sono 37 i deceduti, che porta il totale da inizio pandemia a 28.361. Brescia e Milano superano i mille positivi al Coronavirus in un giorno. A Brescia sono stati 1016, a Milano 1003. Decisamente meno alti i contagi nelle altre province: a Bergamo 280. a Monza 187, a Como 175, a Cremona 169. a Mantova 153, a Pavia 144, a Varese 112, a Lecco 94, a Lodi 66 e a Sondrio 61.

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Rimbalzino Bitcoin

Rimbalzino Bitcoin. Stamattina le crypto sembrano voler finalmente riprendere la salita: dopo giorni di crolli verticali che hanno spaventato molti e probabilmente fatto ricco o povero qualcun altro, i segni sono positivi. Sala Bitcoin a buon ritmo, sale Ethereum e dietro di loro tutti gli altri. Persino COMP che era tra i più depressi dall’ultima discesa generale, oggi sale a doppia cifra. L’invito è sempre a essere prudenti, perché potrebbe essere solo un rimbalzino Bitcoin a cui seguirà un ulteriore crollo: pochi mesi fa il Bitcoin stava intorno ai 29mila euro. Ora a 38mila dopo essere risceso fino a 36mila. Il margine c’è dunque, ma nelle due direzioni.

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Sala guardi alla Scavuzzo nel suo occhio

Sala guardi alla Scavuzzo nel suo occhio. Perché è il momento di rendersi conto della necessità di criticare meno le pagliuzze altrui mentre si ha una trave nel proprio. Complice forse la stanchezza, Sala continua a inanellare errori su errori. E la corsa solitaria non lo aiuta, perché se ci fosse un avversario potrebbe sempre contare sugli sbagli degli altri. Invece no. Ma il problema della gestione della sicurezza a Milano per la sinistra non esiste, eppure molti cittadini hanno la sensazione di vivere in quartieri dove non si può vivere. Allora Sala guardi alla Scavuzzo nel suo occhio, perché è la giovane vicensidaco ad avere la relativa delega: e non sembra che vada tutto bene. E’ quasi una Granelli ormai, nel senso di uno che è lì nonostante i problemi che non riesce a risolvere e che prosegue a creare. Non c’è un singolo quartiere di Milano dove si possa dire che la percezione della sicurezza sia cambiata davvero. Se almeno ce ne fosse uno, si potrebbe convenire che almeno un tentativo c’è stato. Invece no. Perché già solo il tema fa venire l’orticaria a chi vive nei bei palazzi dove la sicurezza è garantita da molteplici livelli. Posti dove vivono Scavuzzo e Sala, impossibilitati dunque a comprendere il problema. Allora prima Sala guardi alla Scavuzzo nel suo occhio, poi torni a parlare di questo e di altri temi, perché gli ultimi assembramenti in Darsena dimostrano come non ci sia nemmeno l’intenzione di gestire la sicurezza. Almeno non prima che il danno sia fatto.

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