1 Giugno 2019

Piano del Comune per aumentare le licenze dei Taxi

Cinquecento nuove licenze, Taxi sharing, Seconde guide e Monitoraggio del servizio: sono le quattro misure proposte dall’Amministrazione per incrementare il servizio Taxi nelle fasce orarie in cui la domanda dei clienti supera l’offerta delle macchine disponibili. A presentarle è stato l’assessore alla Mobilità Marco Granelli nel corso di un incontro con le associazioni dei tassisti. Il servizio taxi è una delle eccellenze della mobilità milanese, fondamentale per offrire opportunità a chi vive in città e per chi la frequenta per lavoro, studio, turismo, cultura e divertimento o accedere ai servizi. MIilano vuole combattere la congestione del traffico e l’inquinamento, e in questa sfida i taxi sono una parte essenziale. Il traffico sicuramente penalizza la qualità della vita e la crescita della città, e anche lo stesso servizio taxi, compresso anch’esso negli spazi saturi della città. L’esigenza di potenziare il servizio pubblico offerto ai cittadini in alcune fasce orarie dei giorni feriali e festivi emerge da uno studio condotto dal Comune sulle chiamate inevase. All’interno delle quattro misure, il monitoraggio del servizio permette di analizzare in maniera costante lo svolgersi del sistema dei turni, facendo in modo che le sue variazioni e la sua articolazione possa permettere il miglior funzionamento. Poi i titolari di licenza potranno richiedere l’attivazione della seconda guida associata alla propria licenza senza oneri. Questo permetterà di aumentare l’offerta di servizio taxi e, estendendo l’orario di lavoro associato ad ogni licenza, contribuirà a coprire maggiormente gli orari, soprattutto quelli serali/notturni. Si potranno impiegare due conducenti con impegno orario complessivo di 16 ore, con turni da otto ore o da dieci piu’ sei. Il Taxi sharing, invece, permetterà al singolo taxi di portare più persone, sia dirette allo stesso luogo, o anche con percorsi parzialmente differenti ma integrati o integrabili. Anche qui si massimizza l’utilizzo dello stesso veicolo, facendo risparmiare i clienti, migliorando il traffico, aumentando l’offerta e quindi anche le opportunità di lavoro dei taxisti. Infine la proposta del Comune prevede 500 nuove licenze taxi, tutte elettriche, metà attrezzate per disabili, l’altra metà con un vincolo orario, per favorire una maggiore adeguatezza dell’offerta alla domanda. Ci sarà un bando e chi vi accede dovrà acquistare le licenze per un valore che sarà determinato dal Comune. Le risorse ricavate saranno destinate, secondo quanto prevede la norma, in parte a tutti i taxisti e in parte per investimenti in città finalizzati a migliorare il servizio. Italpress  

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Sudamericano accoltellato al volto in Porta Venezia

Un sudamericano di 22 anni è stato gravemente accoltellato nel corso di una lite con un altro straniero, un africano di 36, che si è verificata in centro, a ridosso di un’area verde già al centro di problemi per bivacchi e degrado vicino a Porta Venezia. Il giovane è stato colpito con un taglierino ed ha riportato una profonda lesione al viso. L’aggressore, un liberiano irregolare con precedenti, aveva dormito nello stesso luogo con la vittima, originaria di El Salvador, e con altri due senzatetto. Alle 12 il 118 è intervenuto sul posto, viale Vittorio Veneto, ricoverandolo al Fatebenefratelli, dove la lesione e’è stata giudicata di tipo permanente. La polizia ha arrestato l’accoltellatore, che ha precedenti per furto e resistenza a pubblico ufficiale. ANSA  

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Peruviano investe ladro marocchino, arrestato per tentato omicidio

Un uomo di origini peruviane di 37 anni e’ stato arrestato per tentato omicidio dopo che ha investito volontariamente un ladro, che poco prima gli aveva rubato il cellulare. Il fatto è avvenuto alle 5.30 circa di stamattina in Ripa di Porta Ticinese, in zona Navigli a Milano. Il ladro, un marocchino di 44 anni pluripregiudicato, ha rubato il cellulare passando in bicicletta strappandolo dalle mani al 37enne. Il derubato, che era vicino alla sua auto, è  salito a bordo e ha inseguito il ladro, suonando più volte il clacson per cercare di fermarlo; poi però, arrivato vicino a un furgoncino, è finito contro i dissuasori di traffico investendo il ladro e facendolo cadere dalla bici. A seguito della caduta il marocchino ha subito la frattura dell’osso sacro ed e’ stato portato in ospedale in codice giallo, ma non e’ in pericolo di vita: i danni saranno guaribili in 40 giorni. AGI  

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Cannabis, De Chirico: bigottismo di Stato

“Ha destato molto stupore la sentenza della Corte di Cassazione che vieta la vendita di prodotti derivati dalla cannabis. Sono stato contattato da molti imprenditori attivi nella Grande Milano, e non solo, preoccupati per quanto accaduto ieri. Agricoltori che due anni fa si sono licenziati per realizzare qualcosa in proprio, persone che si sono indebitate per realizzare serre a norma, ragazzi che hanno investito centinaia di migliaia di euro in un settore che sembrava florido. Si parla di una fetta di mercato che in Italia si aggira intorno ai 150 milioni di euro all’anno. Addirittura c’è chi questa mattina doveva andare in una fiera florovivaistica in Brianza, ma che ha preferito evitare onde evitare sequestri e ipotetiche denunce. Premesso che poco ha a che vedere con la cannabis terapeutica e con la battaglia che porto avanti affinché l’Italia possa produrre da sola i quantitativi di cannabis necessari alla cura di chi soffre senza continuare ad acquistarla dalla Germania e dall’Olanda ad un prezzo doppio rispetto alle stime per la produzione autoctona“. Lo ha dichiarato il Consigliere Comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico. “Il mercato nero della marijuana – ha quindi spiegato De Chirico –  vale 12 miliardi di Euro l’anno, soldi che finiscono puntualmente nelle tasche delle mafie. Da quando sono stati aperti, si stima che i negozi che vendono cannabis light abbiano fatto perdere alla mafia introiti per una cifra che va dai 90 ai 170 milioni di euro. Vietando la vendita di cannabis light non si diminuirà la richiesta di marijuana, il divieto aiuta solo la mafia a riprendersi una fetta di mercato che esiste. È inutile negarlo. Ed è perfettamente inutile anche che i bigotti urlino alla vittoria, perché gli spacciatori sono sotto casa nostra ed in questo momento si stanno sfregando le mani! Si parla tanto di riqualificazione delle periferie, di lotta allo spaccio e al degrado, ma sentenze come queste a mio avviso favoriscono solo gli spacciatori che occupano i parchetti e le piazze dove dovrebbero giocare i nostri figli“. “Sono dalla parte di tutti quegli agricoltori ed imprenditori che chiedono chiarezza e che lo Stato regolamenti, senza poi tornare sui suoi passi, un settore che rivitalizza il settore agricolo dando opportunità in più” ha quindi concluso De Chirico.  

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Marco Carta arrestato per furto alla Rinascente, ma viene scagionato

Il cantante Marco Carta è stato arrestato ieri sera, insieme a una donna di 53 anni, per furto aggravato alla Rinascente di piazza del Duomo. Stava uscendo dal grande magazzino con sei magliette del valore di 1.200 euro a cui aveva tolto l’antitaccheggio, ma non la placchetta flessibile che ha suonato all’uscita. Arrestato dalla Polizia locale, per il vincitore di Sanremo, Amici e Tale e Quale Show, 34 anni, ieri sera sono stati disposti gli arresti domiciliari. In seguito il giudice non ha convalidato dal giudice l’arresto del cantante. Al contrario, la misura cautelare è stata convalidata per la donna di 53 anni fermata assieme all’artista. La borsa contenente le 6 magliette rubate dal negozio, e del valore di circa 1200 euro, sarebbe infatti di proprietà della donna. L’ex vincitore di “Amici” risulterebbe quindi estraneo all’accusa di furto. ANSA  

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La grande Milano passa dal ferro

La grande Milano passa dal ferro. Il sogno anni ’60 di una mobilità principalmente su gomma può finalmente  essere accantonato grazie all’ultimo progetto di cui si parla: Next, un unico sistema di trasporti tra Milano, Monza, Lodi e Pavia. La gran parte dei territori coinvolti sono già di fatto connessi socialmente e a volte anche con infrastrutture di diverso tipo: ci sono le strade, ma anche un sistema ferroviario di base nonché un sistema di vie d’acqua. E presto sarà disponibile anche un vero aeroporto cittadino con l’ammodernamento di Linate e la sua connessione via ferro alla città. Si potrebbe quindi ipotizzare davvero una grande Milano con una molteplicità di sistemi di spostamento di velocità differenti a disposizione di 4,5 milioni di abitanti delle tre province. Per non parlare di quelli che sarebbero attirati da un sistema integrato del genere che solo per come è impostato ora vale 1 miliardo di euro all’anno. La cordata di privati c’è e si dichiara pronta a partire, ma il dubbio resta: finirà in nulla come spesso accade o l’unico effetto sarà veder lievitare ancora le tariffe del trasporto pubblico locale? Il futuro della grande Milano passa dal ferro, questo è fuor di dubbio: solo le metropolitane hanno davvero trasformato le periferie in nuovi centri città. Solo il trasporto su ferro efficiente può favorire un vero sviluppo territoriale. Le auto private servono più a inquinare che a trasporti su lunga percorrenza. La Pianura Padana è stretta e lunga e su ferro la si può percorrere tutta in tre ore. Così come Linate sarà presa d’assalto ancora di più dopo la riapertura se ci si potrà arrivare in metro con due euro. Magari senza limiti di orario, speriamo noi: il ferro garantisce la possibilità di spostarsi con costi sostenibili, oltre a permettere un minor inquinamento ambientale rispetto ad altri sistemi di trasporto. La grande Milano passa dal ferro per questo: sono le rotaie a svolgere il ruolo di infrastruttura delle infrastrutture, una base in grado di sostenere milioni di persone.

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