1 Novembre 2020

Prove solo orali per il concorso comunale

Prove solo orali per il concorso comunale. Si svolgeranno on line, attraverso singoli colloqui, per arginare l’emergenza Covid, tutte le prove orali dei candidati ammessi alla seconda fase dei concorsi di selezione per i nuovi organici dell’Amministrazione comunale milanese. “Una scelta coraggiosa e in linea con tutte le prescrizioni a tutela della salute attualmente necessarie – dichiara l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Risorse Umane Cristina Tajani -, che mostra appieno la volontà dell’Amministrazione di proseguire nel suo progetto di ampliamento e ricambio generazionale del proprio organico al fine di garantire servizi in linea con le esigenze della città, anche in questa particolare situazione di emergenza sanitaria che sta modificando le nostre vite e i nostri modi di interagire”. ” Questa nuova modalità da remoto – conclude Tajani – può rappresentare un primo passo per sperimentare nuove modalità concorsuali che permettano di sfruttare appieno l’apporto delle nuove tecnologie e dell’innovazione, evitando ai candidati costi di trasferte e spostamenti”. La modalità telematica – spiega la nota di palazzo Marino – consente ai candidati in eventuale isolamento fiduciario di partecipare alla selezione nonché procedere con le normali fasi del concorso anche in caso di lockdown locale o nazionale.

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Coronavirus : 8.919 i nuovi positivi e aumentano i decessi

Aumentano i decessi che passano da 48 a 73 per un totale di 17.535 morti in regione ma per il resto sono molto simili a ieri i dati della pandemia in Lombardia: 8.919 i nuovi positivi con 46.781 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 19%, in linea con quella di ieri (19,1%). I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 46.781, totale complessivo: 2.944.616  i nuovi casi positivi: 8.919 (di cui 421 ‘debolmente positivi’ e 70 a seguito di test sierologico)  i guariti/dimessi totale complessivo: 96.198 (+2.064), di cui 4.265 dimessi e 91.933 guariti  in terapia intensiva: 392 (+22)  i ricoverati non in terapia intensiva: 4.033 (+335)  i decessi, totale complessivo: 17.535 (+73) I nuovi casi per provincia: Milano: 3.730, di cui 1.553 a Milano città; Bergamo: 243; Brescia: 413; Como: 475; Cremona: 184; Lecco: 228; Lodi: 151; Mantova: 248; Monza e Brianza: 1.207; Pavia: 387; Sondrio: 133; Varese: 1.202.

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Positivo l’arcivescovo Delpini

Nel pomeriggio di ieri, l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, si è sottoposto alla verifica di infezione da Covid-19. La prova del tampone ha dato esito positivo. Lo rende noto l’Arcidiocesi. “L’Arcivescovo – che non presenta alcuna sintomatologia – ha dunque iniziato il periodo di quarantena previsto dai protocolli. Contestualmente sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti- è scritto in una nota -. Nelle principali celebrazioni che dovevano essere da lui presiedute nei prossimi giorni, l’Arcivescovo sarà sostituito dai suoi Vicari. Gli altri appuntamenti pubblici previsti in agenda per il periodo di quarantena sono invece rinviati”. ANSA

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Un giardino dedicato a Ilaria Alpi

Il consiglio del Municipio 8 ha deciso di dedicare un giardino in via Mario Borsa ad Ilaria Alpi, giornalista Rai uccisa a Mogadiscio nel 1994 insieme al collega Miran Hrovatin, durante un’inchiesta per il Tg3 sul traffico di rifiuti in Somalia. Ma la scelta non è stata unanime: durante la seduta di consiglio, tre consiglieri della Lega si sono astenuti dichiarando che Ilaria Alpi “è morta sul lavoro” e che “non aveva rapporti con Milano”. “Motivazioni pelose, quelle dei tre consiglieri leghisti – commenta il presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini – in certi casi è meglio dire un secco no che trovare scuse. Anna Politkovskaya, uccisa a Mosca nel 2006, è morta anche lei sul lavoro? Aveva a che fare con Milano? Eppure Milano le ha intitolato un giardino proprio sotto piazza Gae Aulenti. Milano, capitale dell’editoria italiana, dedica da molti anni giardini e spazi verdi ai giornalisti. Senza guardare alla milanesità e nemmeno a come sono morti. Piuttosto, al loro valore, alla dedizione con cui hanno svolto il loro mestiere che qualche volta, come nel caso di Ilaria e Anna, hanno pagato con la vita”. “Intitolare lo spazio verde di via Borsa a Ilaria Alpi è un gesto di forte sensibilità nei confronti di tutti i giornalisti che quotidianamente, con il loro lavoro, illuminano territori, periferie e situazioni dove il malaffare, le mafie, o, in alcuni Paesi, poteri ancora più forti, operano indisturbati. In questo senso, i giornalisti come Ilaria svolgono un ruolo sociale che deve essere universalmente riconosciuto”, ha concluso Perucchini. Oltre al giardino dedicato a lei, l’ Associazione Lombarda dei Giornalisti si augura che nelle prossime settimane si concretizzi anche l’idea di una speciale panchina del Parco Solari, dedicata a Walter Tobagi (nel 40° anniversario del suo omicidio). Un progetto condiviso a maggio scorso dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, su proposta di Alg e Federazione Nazionale della Stampa. ANSA

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Lavoratori dello sport protestano in Duomo e al Cimitero Maggiore

Una sessione di allenamento sotto la Madonnina accompagnati dalla musica. Così il mondo dello sport, gestori di palestre e piscine, personal trainer ma anche frequentatori e appassionati di sport, hanno protestato contro il decreto del governo che ha portato alla chiusura degli impianti. I lavoratori sportivi “sono spesso inquadrati con contratti di collaborazione e non hanno ammortizzatori sociali – ha spiegato Matteo Bovi, personal trainer che ha guidato la sessione di ginnastica in piazza Duomo -. La nuova chiusura rappresenta la fine per molti centri che stavano in piedi per miracolo e nello stesso tempo pensiamo che si comprometta la salute e il benessere delle persone”. Quella di chiudere palestre e piscine inoltre “è una scelta che non si giustifica con nessun dato scientifico concreto e anche il ministro Spadafora – ha proseguito – ha evidenziato che non ci sono evidenze su focolai nati nelle palestre e nelle piscine”. I lavoratori aderenti ad Arisa (Associazione Regionale Imprese dello Sport e delle Arti) hanno invece protestato davanti al cimitero monumentale. Il presidente di Arisa Mario Contardi ha spiegato che “a rischio è la nostra esistenza: dopo aver preso tutte le misure, aver preso provvedimenti puntigliosi, dopo aver subito i controlli doverosi, siamo risultati perfettamente allineati e a disposizione, ma tutto ciò ha portato comunque a chiudere e questo è vergognoso e inaccettabile. Non possiamo accettare di esser condannati a morte per via dell’ignoranza di quanto abbiamo fatto”. I lavoratori delle impresi di sport e arte vogliono “leggi applicabili” , “altrimenti – hanno detto, senza di noi non ci sarà più sport”.

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Approvate le linee guida per il riallestimento del Museo egizio

Il Museo egizio, o meglio la sezione egizia del Civico museo archeologico, è uno dei musei del Castello più visitati di sempre, soprattutto dagli studenti. La collezione egizia milanese vanta una lunga storia – i primi materiali giunsero a Milano negli anni Venti dell’Ottocento – e fu esposta al pubblico per la prima volta in un percorso permanente nel 1973 nel sotterraneo del cortile della Rocchetta. L’esposizione venne poi riallestita all’inizio del 2003, in occasione della riorganizzazione degli spazi dell’intero Castello, nelle sale viscontee, dove sarà riesposta. Passata al Comune di Milano, come il resto delle collezioni artistiche e archeologiche di proprietà statale nel 1900, la raccolta egizia milanese si è arricchita nel corso del tempo grazie agli scavi condotti negli anni Trenta del Novecento da Achille Vogliano nel Fayyum,  alle donazioni di privati e collezionisti, e in virtù di acquisizioni mirate, contando attualmente circa 3.000 reperti, tra cui autentici capolavori, come il corredo funerario di Peftauajaset e una statua di Osiride in bronzo, ora visibili nella mostra temporanea “Sotto il cielo di Nut. Egitto divino”, allestita presso il Museo archeologico di Corso Magenta. Il rinnovamento del percorso espositivo si rende ora necessario per valorizzare la collezione con un allestimento di impatto visivo arricchito da supporti didattici anche multimediali all’avanguardia; il progetto prevede inoltre il superamento delle barriere architettoniche che impedivano l’accesso in sicurezza. Sono quindi state approvate dalla Giunta le linee guida per l’affidamento dell’appalto di fornitura e servizi necessario per il riallestimento. Mantenendo invariati gli elementi costruttivi delle sale viscontee, l’allestimento del Museo vedrà una rimodulazione di tutte le sezioni tematiche con la predisposizione di teche espositive su misura, dell’impianto di illuminazione generale e integrato nelle vetrine, la realizzazione dei supporti per la grafica e delle postazioni multimediali, oltre che il riallestimento della zona di ingresso. La spesa complessiva per l’affidamento di fornitura e lavori (appalto misto) è di 1.300.000 euro ed è finanziata grazie al contributo di Fondazione Cariplo tramite “Art bonus” a sostegno degli interventi per la valorizzazione del Castello Sforzesco. Dettagli all’indirizzo https://artbonus.gov.it/789-castello-sforzesco.html#intervento-2668. L’intervento potrà avere inizio nella seconda metà del 2021, dal momento che le sale viscontee in primavera saranno occupate dall’allestimento della mostra “Il corpo e l’anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento” – esposizione curata in tandem da Castello Sforzesco e Museo del Louvre e attualmente allestita a Parigi – che sarà aperta al pubblico dal 5 marzo al 6 giugno 2021.

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