3 Aprile 2021

Quell’incrocio pericoloso tra pm e politica fa male a Milano

Quell’incrocio pericoloso tra pm e politica fa male a Milano. Ricordate sotto Pisapia come venne abbattuta la fama della Procura di Milano? Un cambio d’epoca dovuto allo scontro tra Alfredo Robledo e Edmondo Bruti Liberati. Casus belli fu il fascicolo SEA, dimenticato in un cassetto da Bruti Liberati per mesi. Tanti da veder evaporare qualunque rischio di coinvolgimento del Comune in uno scandalo da 300 milioni di euro. Robledo è tornato in Lombardia in questo periodo tra l’altro come consulente dell’assessore al Welfare della Regione Letizia Moratti, ma all’epoca era il magistrato ribelle. Nello scontro come sempre persero tutti: Bruti Liberati andò in pensione senza troppe lodi, Robledo fu trasferito e poi lasciò la toga, ma soprattutto la Procura di Milano perse l’aurea di santità che si era guadagnate con l’inchiesta Mani Pulite dei primi anni Novanta. Un bel danno, ma attutito dagli effetti benefici di Expo che aveva arricchito ancora di più la borghesia cittadina e pure gli altri. Anche allora si parlò di rapporti privilegiati tra gli ambienti politici di sinistra e alcuni magistrati. E come allora anche oggi quell’incrocio pericoloso tra pm e politica fa male a Milano. Perché se vanno Milano e la Lombardia, va male tutto il Paese come ha ricordato il commissario nazionale per l’emergenza Covid Figliuolo. Se ogni ombra sul servizio delle Iene e il caso Barbato non sarà fugata quanto prima sarà tutta la città a soffrirne. Sala tra l’altro ha l’indubbio vantaggio di non avere un competitor che può trasformare la vicenda in una vittoria politica, dunque ha tutto il tempo per chiarire ogni aspetto della vicenda anche perché pare che le Iene non vogliano mollare l’osso. L’occasione per fornire una versione dei fatti convincente può scrollargli di dosso l’immagine di sindaco in mano alla magistratura.

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Le Iene rilanciano il caso Barbato

Le Iene rilanciano il caso Barbato. Ieri sera un servizio giornalistico di Fabio Agnello ha riportato in prima pagina il caso di Antonio Barbato, l’ex comandante della Polizia locale di Milano, defenestrato e sostituito da Marco Ciacci. Il servizio mette in relazione il fatto che prima di assumere l’incarico Ciacci era un investigatore della Procura di Milano, la stessa che stava indagando sul sindaco Giuseppe Sala. Anzi, sempre stando al servizio delle Iene, sembra che il cambio sia avvenuto perché Sala non poteva dire di no alla Procura proprio in virtù della sua delicata situazione giudiziaria. Agnello e il suo team hanno sentito tanto Barbato, quanto l’ex magistrato Gherardo Colombo che però non pare intenzionato a rilasciare dichiarazioni in merito. Anche Sala ha risposto semplicemente che la procedura è stata corretta, dunque non c’è altro da dire. Eppure secondo il servizio delle Iene, Sala avrebbe ignorato la disponibilità e le competenze di altri membri della Polizia locale per nominare il comandante. Praticamente una storia di poteri forti, come piacerebbe definirli a qualche complottista, che si aiutano a vicenda. Tanto è vero che nella manovra, secondo il servizio di Mediaset, sarebbe coinvolti anche membri della stampa. Perché su Barbato furono scritte paginate e paginate su Repubblica, eppure non risulta che sia mai stato imputato di nulla in merito alle vicende di ‘ndragheta, solo sentito come testimone in merito a un colloquio avvenuto con un uomo poi finito in manette. Ora che le Iene rilanciano il caso Barbato potrebbero esserci molte reazioni nella comunità politica meneghina, ma non dal candidato del centro destra perché ancora non esiste.

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Cede balaustra su un ponte della Martesana: 40enne in coma

Un uomo di 40 anni è ricoverato in coma e in condizioni gravissime dopo essere caduto da un ponte sul Naviglio della Martesana, a seguito del cedimento di una balaustra. Il ferito era in compagnia di un amico coetaneo che è rimasto quasi illeso ma è stato trasportato all’ospedale San Raffaele in stato di choc. Secondo la ricostruzione della polizia locale, il 40enne sarebbe finito in acqua dopo la rottura della balaustra alla quale si sarebbe appoggiato. Cadendo avrebbe battuto la testa su un muretto di pietra, riportando un grave trauma cranico. Al momento è al Niguarda in condizioni gravissime, i medici non si sbilanciano sulla prognosi. ANSA

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Due latinoamericani aggrediti nel Parco Martesana

Intorno all’1.30 di ieri mattina, i sanitari del 118 hanno soccorso un 20enne salvadoregno, ubriaco in via Giulio Perticari, nei pressi del parco della Martesana di Milano. Secondo quanto riferito dall’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu), il giovane presentava ferite multiple alla testa, al collo e all’orecchio sinistro, ed è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Niguarda. I carabinieri intervenuti in via Perticari, hanno spiegato che il ferito si trovava in compagnia di un 17enne peruviano incensurato residente a Sesto San Giovanni (Milano), talmente ubriaco da non riuscire sul momento a spiegare chi fosse la vittima. Da ulteriori accertamenti svolti dai militari, è emerso che i due erano stati aggrediti poco prima per strada da altre persone non meglio identificate. La vittima, un disoccupato residente nel Novarese con precedenti di polizia per lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale, rissa e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, è stato medicato e dimesso dall’ospedale nel pomeriggio di oggi con una prognosi di 10 giorni per una “ferita da taglio al cuoio capelluto, al collo e a un dito, nonché da contusione alla piramide nasale”. Il 17enne è stato invece denunciato a piede libero per porto abusivo di arma bianca perché trovato in possesso di un coltello a serramanico.

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Covid: calano ancora i ricoveri

Con 57.421 tamponi effettuati è di 3.941 il numero di casi positivi registrati in Lombardia, una percentuale quindi del 6,8%. Continuano a diminuire i ricoverati: sono 857 in terapia intensiva, quindi tre meno di ieri, e 6.703 negli altri reparti (-120). I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 57.421 (di cui 37.409 molecolari e 20.012 antigenici) totale complessivo: 8.286.122  i nuovi casi positivi: 3.941 (di cui 197 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 616.293 (+3.221), di cui 6.068 dimessi e 610.225 guariti  in terapia intensiva: 857 (-3)  i ricoverati non in terapia intensiva: 6.703 (-120)  i decessi, totale complessivo: 30.959 (+97) I nuovi casi per provincia: Milano: 1.273 di cui 537 a Milano città; Bergamo: 264; Brescia: 656; Como: 299; Cremona: 137; Lecco: 97; Lodi: 84; Mantova: 217; Monza e Brianza: 389; Pavia: 195; Sondrio: 63; Varese: 164.

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Il Comune partecipa al Bando del Governo per interventi di rigenerazione

Importanti risorse economiche, fino a 100 milioni di euro, a favore di interventi di rigenerazione del tessuto abitativo, sociale e ambientale nei quartieri Lorenteggio e Giambellino potrebbero arrivare dal Governo grazie alla partecipazione del Comune di Milano al Bando del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQua). Con questa finalità la Giunta ha approvato la proposta relativa al progetto pilota “Milano, metropoli di quartieri. Infrastruttura per l’abitabilità nei quartieri della città pubblica” che mette in stretta connessione una serie di progetti già previsti nei due quartieri del quadrante sud-ovest della città. Le finalità del progetto che concorrerà al Bando ministeriale riguardano la rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri connotati da profili di disagio abitativo e socioeconomico, la riqualificazione e la riorganizzazione del patrimonio edilizio esistente destinato all’edilizia residenziale sociale, una capillare trasformazione della rete di spazi pubblici che muove dalla prossima entrata in esercizio della nuova linea della metropolitana M4 che attraversa ed innerva l’ambito interessato, l’incremento della qualità dell’ambiente naturale. “Milano ha in questi anni consolidato una strategia chiara sui finanziamenti ministeriali – dichiara l’assessore all’Urbanistica e Verde Pierfrancesco Maran – concentrandoli in alcune zone, come appunto Giambellino e Lorenteggio. Sommandosi possono fare la differenza e cambiare radicalmente alcuni quartieri così importanti della nostra città. È una doppia sfida: di qualità dell’abitare a favore dei residenti e di sostenibilità ambientale per tutta la comunità milanese”. Nel dettaglio la proposta riguarda dieci progetti. Per i primi sette si richiede il finanziamento governativo e riguardano: demolizione e ricostruzione integrale degli edifici di edilizia residenziale pubblica di via dei Giaggioli 7/9/11 ed opere connesse (48 milioni); sistemazioni superficiali Linea M4 tratta Ovest (20 milioni); sistemazioni superficiali Linea M4 tratta Centro (23,5 milioni); sistemazioni superficiali Linea M4 zona San Cristoforo, area sbarco passerella e collegamento ciclopedonale (2,8 milioni); masterplan MUST: riqualificazione di via Olona e della pista ciclabile Olona-Modestino-Solari (850.000 euro); piano dei Trasporti Linea Circolare 90-91 – Sede riservata da piazza Zavattari a piazza Stuparich (3,5 milioni); nuova Biblioteca Lorenteggio (1,35 milioni). Il progetto è il risultato del Concorso Internazionale di Progettazione indetto nel novembre 2017 nell’ambito del Piano Periferie e darà vita a una biblioteca di nuova concezione in grado di coniugare le tradizionali funzioni di supporto allo studio e alla lettura con una grande apertura al territorio, mettendo a disposizione laboratori e spazi di partecipazione attiva per tutto il quartiere. Per le case popolari di via dei Giaggioli 7/9/11 – 210 ‘case minime’ costruite nel Dopoguerra per i senzatetto – il progetto prevede una ristrutturazione completa. I sei edifici (raggruppati su tre stecche gemelle) verranno abbattuti e ricostruiti con una soluzione tecnologicamente avanzata di prefabbricazione per sei piani fuori terra più uno interrato: in particolare pilastri, solai, travi, facciate e pareti verticali verranno realizzati ‘off-site’, cioè altrove, e in seguito assemblati e montati in cantiere. Il modulo di progetto previsto è un bilocale, che può facilmente, attraverso lo spostamento di pochi elementi costruttivi e quindi la combinazione del modulo base, diventare monolocale o al contrario tri o quadrilocale, a seconda delle esigenze abitative. Una soluzione vantaggiosa in termini sia economici sia prestazionali, che garantisce, oltre all’efficienza energetica, sicurezza, facilità di manutenzione e suo mantenimento nel tempo. “È l’occasione – spiega l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – per realizzare le case popolari di domani. Edifici semplici ma di qualità, efficienti dal punto di vista energetico, accessibili e facilmente riconfigurabili nella loro composizione, grazie all’adozione del modulo di progetto: i locali possono diventare il doppio o la metà a seconda delle necessità delle famiglie. Il progetto prevede una tecnologia ‘off-site’, ovvero una prefabbricazione intelligente, in cui il cantiere viene dedicato solo all’assemblaggio e al montaggio: un’attività rapida, in sicurezza, a basso impatto ambientale, con disagi ridotti al minimo. Questa proposta, infine, amplifica l’operazione già in essere di riqualificazione dell’area Giambellino-Lorenteggio, aggiungendo risorse e opportunità di sviluppo in questo quartiere popolare”. La qualità dell’abitare passa necessariamente anche da interventi sullo spazio pubblico. Per questo i progetti di edilizia residenziale pubblica sono stati abbinati a quelli di riqualificazione di strade, piazze, marciapiedi, ciclabili e spazi verdi, con l’obiettivo di aumentare lo spazio fruibile e più accessibile per tutti, più sicuro per gli utenti della strada a partire da pedoni, famiglie e ciclisti. “La strategia è quella di connettere tra loro i quartieri della parte ovest di Milano valorizzando gli spazi di strade e piazze interessate dalla linea M4 – continua l’assessore alla Mobilità Marco Granelli – realizzando così un percorso di qualità dove lo spazio pubblico aiuta a migliorare la qualità dei quartieri e di chi ci abita. Un percorso che unisce questi luoghi anche con il centro della città, a partire da piazza San Babila, lungo la Cerchia dei Navigli, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, le vie Solari, Foppa, Lorenteggio, le piazze Frattini e Gelsomini, fino a piazza Tirana e Ronchetto sul Naviglio. Se la M4 permetterà di spostarsi più velocemente dal centro della città ai quartieri viaggiando sottoterra, in superficie lo spazio diventa più vivibile realizzando uno spazio rigenerato e di qualità per tutti”. Altri tre interventi formano un quadro sinergico complessivo del Progetto, pur non essendo oggetto di richiesta di finanziamento ministeriale perché già finanziati integralmente con risorse proprie o altre fonti statali o europee: riqualificazione ambientale del quartiere Lorenteggio: nuovo verde attrezzato in via Giambellino 129.  Si tratta di un’area di 27mila mq, per lungo tempo abbandonata che, dopo un intervento di bonifica, verrà trasformata in un parco culturale incentrato sulla relazione tra uomo e natura nell’ambito del progetto europeo Clever Cities; itinerario ciclabile piazza Napoli-Giambellino; Scuola media di via Strozzi 11 (Zona 6): ricostruzione dell’edificio scolastico. La proposta verrà presentata al Ministero, per essere successivamente sottoposta alla valutazione di finanziamento, entro il 15 aprile.

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