4 Dicembre 2020

Fontana: divieto a spostamenti fra comuni a Natale fatto Lunare

Dura reazione del governatore lombardo sull’ipotesi del divieto di spostamenti durante le feste di Natale, contenuta nel nuovo Dpcm, per limitare la diffusione del Covid. “Leggere un Decreto Legge a sorpresa che impedirà nei giorni di Natale, il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, gli spostamenti dei cittadini fra Comuni della stessa regione anche solo per andare a visitare genitori e figli, mentre si discute di un Dpcm che non ha recepito nessuna delle indicazioni offerte dalle regioni, è un fatto ‘lunare’. In perfetta contraddizione con le dichiarazioni sulla leale collaborazione fra Stato e Regioni“. “Bene ha fatto la Conferenza delle Regioni – ha concluso Attilio Fontana – ad assumere una posizione di forte critica verso contenuti e metodo imposti dal Governo con un decreto legge notturno che impedisce di dare alcun parere su un Dpcm contraddittorio e non modificabile”.

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Approvata la variazione di bilancio 2020

Con 25 voti favorevoli e 14 contrari il Consiglio comunale ha approvato la delibera di Variazione del bilancio finanziario 2020. La manovra prevede minori entrate correnti per il Comune per 740 milioni di euro dovute all’emergenza sanitaria da Covid-19 e alle misure intraprese dall’Amministrazione per affrontarla. Si tratta di circa il 30 per cento delle entrate correnti complessive dell’Ente. Le minori entrate sono state compensate in buona misura da trasferimenti del Governo, congiuntamente a risparmi propri del Comune, provenienti dall’avanzo di bilancio, dal taglio di spese correnti e dalla rinegoziazione di mutui impostata con CDP.

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Prima donna nominata PG a Milano

Per la prima volta nella storia della magistratura è una donna il nuovo di procuratore generale di Milano. L’incarico – in passato ricoperto tra gli altri anche da Francesco Saverio Borrelli, “padre” del pool Mani Pulite- è stato assegnato dal plenum del Csm a Francesca Nanni, 60 anni, di origini liguri e attualmente Pg a Cagliari. Resta però ancora lunga la strada per la parità di genere in magistratura. Le donne costituiscono la maggioranza dei giudici , ma gli incarichi direttivi in 3 casi su 4 sono in mani maschili. E tra i procuratori generali le donne sono solo il 14%. ANSA

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Riapre Zumbimbi il servizio per accogliere minori positivi

Riaperto ‘Zumbimbi’, il servizio che accoglie minori e genitori soli con bambini risultati positivi al Covid che non hanno la possibilità di isolarsi nella propria abitazione. Saranno ospitati anche ragazzi segnalati dal Tribunale dei minorenni che vivono o stanno per entrare nelle strutture residenziali socio-educative della città, nel caso fossero positivi ma il loro isolamento non potesse essere garantito. Per il servizio è stato messo in sicurezza e isolamento un intero piano del residence sociale della cooperativa sociale La cordata di via Zumbini, per un totale di 12 stanze protette, cui si aggiungono quattro camere riservate agli operatori. La struttura potrà accogliere fino a un massimo di 24 minori tra i 6 e i 17 anni, garantendo tutte le procedure di tutela sanitaria sia per gli ospiti sia per gli operatori, educatori e psicologi opportunamente formati. Ad oggi sono 3 i ragazzi ospitati, segnalati dall’Amministrazione. Durante il lockdown di marzo e aprile furono in tutto 36. “Zumbimbi presta attenzione ai più piccoli ed entra nel più ampio sistema che, in collaborazione con ATS, segue le persone non autonome – interviene l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – ovvero i disabili in via Pusiano, gli anziani in Adriano e i senza dimora in viale Fulvio Testi. Sono tutti spazi di accoglienza per chi, già fragile, viene a contatto con il Covid e per questo necessita di attenzioni particolari. Questo di via Zumbini è un servizio che riteniamo molto utile, perché garantisce ai più piccoli in difficoltà un ambiente confortevole e rassicurante, oltre che sicuro dal punto di vista sanitario. È preziosa la collaborazione con La cordata che, anche in questa fase dell’emergenza, si è messa a disposizione dell’Amministrazione e dei nuovi bisogni della città”. “Come nello scorso lockdown – spiega il presidente de La cordata, Claudio Bossi – ci siamo messi a disposizione dell’Amministrazione e della città di Milano per riaprire Zumbimbi. Abbiamo una duplice responsabilità, la tutela sanitaria degli ospiti e quella di garantire loro, trattandosi di bambini e adolescenti, un’accoglienza e una protezione che guardi non solo agli aspetti sanitari ma anche a quelli educativi e psicologici. I bambini, come si può immaginare, subiscono un trauma importante con l’urgente allontanamento dalla propria casa. Abbiamo attivato anche una rete di volontari per il sostegno a distanza per le attività didattiche, i compiti, i contatti con gli insegnanti, le letture di racconti. Insomma, come a marzo riaccendiamo il fuoco della solidarietà dei milanesi per riscaldare il cuore dei bambini che accoglieremo”. In convenzione con il Comune di Milano e con ATS, Zumbimbi può contare anche sulla collaborazione con il Pronto soccorso pediatrico dell’ASST Santi Paolo e Carlo, che mette a disposizione i propri medici per consulenze sanitarie in caso di necessità.

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M4: presentati cinque progetti per il centro città

Sono stati presentati al Municipio 1 dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli i progetti per le sistemazioni superficiali di aree limitrofe ai cantieri della tratta centro Sforza-De Amicis di M4, la nuova metropolitana di Milano. “La costruzione della nuova linea della metropolitana – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità – è un’occasione per riqualificare pezzi di città. Restituire ai cittadini le aree occupate dai cantieri con più spazi vivibili, più verde, più mobilità sostenibile è importante. Sotto correranno i treni di collegamento tra Linate e San Cristoforo e in superficie ci immaginiamo la possibilità di una lunga passeggiata fra grandi aree pedonali, ciclabili e dedicate al verde”. Nel dettaglio gli interventi, firmati dall’architetto Loredana Brambilla del Comune di Milano in collaborazione con AMAT – Officine urbane, si riferiscono alle aree del manufatto Augusto (largo Augusto e via Verziere), stazione Sforza-Policlinico (via Francesco Sforza nel tratto da via Laghetto a corso di Porta Romana), stazione Santa Sofia (via Santa Sofia nel tratto da corso di Porta Romana a corso Italia), stazione Vetra (via Molino delle armi) e stazione De Amicis (piazza Resistenza partigiana e via De Amicis). Tutti gli interventi hanno alcuni obiettivi comuni: migliorare la qualità dello spazio urbano, ridisegnando e riqualificando gli spazi pubblici; potenziare il collegamento fra la nuova linea metropolitana e la città; ampliare le aree a chiara vocazione pedonale; realizzare nuove piste ciclabili (2 chilometri) per creare una rete estesa e omogenea destinata a rafforzare la sostenibilità ambientale e la mobilità efficiente della città, in particolare con il completamento da Sforza a De Amicis della ciclabile in entrambi i sensi di marcia della Cerchia dei navigli, dando compiutezza ad un itinerario molto utilizzato; aumentare la sicurezza degli utenti mediante la creazione di percorsi protetti ciclopedonali, regolazione della velocità di circolazione con la ricalibrazione delle sezioni stradali e la formazione di castellane in corrispondenza delle intersezioni più critiche per la sicurezza; incrementare in modo concreto la dotazione verde della città attraverso la riqualificazione e la creazione di 5.500 metri quadri di nuove aree verdi e la messa a dimora di 200 nuovi alberi e arbusti. In largo Augusto e via Verziere, oggi occupata dal cantiere del Manufatto Augusto, il progetto propone una completa pedonalizzazione e il ritorno alla posizione originaria della storica Colonna del Verziere. Il Comune propone di inserire due filari alberati, da largo Bersaglieri a largo Augusto, con una nuova pavimentazione lapidea continua e con le nuove alberature nello spazio pedonale riconquistato, così da ricordare gli ombrelloni del vecchio mercato. Largo Bersaglieri viene ridisegnato per potenziare il verde e il monumento esistente con nuove aree alberate arricchite da essenze arbustive. I materiali scelti sono: cubetti di granito nazionale posati a correre a file parallele mentre nuove alberature, circa 30 esemplari, saranno messe a dimora e protette da griglie orizzontali. Le sedute saranno posizionate in adiacenza delle nuove aree alberate. Per quanto riguarda via Francesco Sforza, nei pressi di del cantiere per la stazione Sforza-Policlinico, il progetto si focalizza sulla valorizzazione dell’area adiacente alla Cà Granda inteso come spazio di connessione con la nuova linea M4, la via Pantano e la Statale. In questo senso si prevede la realizzazione di un’apertura dello spazio di collegamento fra via Sforza e via Pantano. La sua nuova vocazione pedonale è enfatizzata dall’inserimento di una nuova pavimentazione lapidea sui marciapiedi in entrambi i lati e di nuovo verde con alberature e aree delimitate da cordonature in granito nazionale e arricchite con alberi e arbusti completi di impianto di irrigazione. Con il progetto si ripercorre via Santa Sofia da corso di Porta Romana a corso Italia, dove si sta realizzando la stazione M4 Santa Sofia, dimostrando come un ampio controviale che caratterizza la vecchia Cerchia dei navigli, da tempo coperti, può essere trasformato con l’inserimento di vasche verdi e nuove piantumazioni in un affascinante viale pedonale. Le vasche verdi delimitate da cordoni lapidei di diversa altezza caratterizzano il nuovo spazio urbano. I materiali, in continuità con gli altri interventi che precedono, sono lastre di Luserna posate nei nuovi spazi pedonali mentre le nuove aree verdi saranno arricchite da arbusti e alberature in continuità con via Sforza, con un nuovo effetto di foliage durante il cambio delle stagioni. Ove richiesti la riqualificazione potrà essere completata con l’inserimento di sedute, portabiciclette e dissuasori. Il successivo tratto interessato dai progetti di riqualificazione è via Molino delle armi dall’incrocio via De Amicis – corso di Porta Ticinese verso via Santa Croce / via della Chiusa. Quindi nei pressi del cantiere per la stazione M4 Vetra, il Comune prevede l’espansione del Parco delle basiliche verso via Molino delle armi, aggiungendo verde e spazi de-pavimentati e percorsi ciclabili e pedonali, continuando in questo modo il percorso paesaggistico di via Santa Sofia e via Sforza. I materiali di progetto sono anche qui, per continuità, lastre di Luserna posate a correre e cubetti di granito nei nuovi spazi pedonali mentre le nuove aree verdi saranno arricchite da arbusti e alberature. Completa l’intervento l’inserimento di sedute, portabiciclette e dissuasori, ove richiesto. Infine, il progetto di riqualificazione in piazza Resistenza partigiana e via De Amicis, nei pressi della futura stazione M4 De Amicis, prevede la creazione di un nuovo spazio pedonale, nuovo verde e alberature, trasformando questo luogo in nuovo spazio a vocazione pedonale. Anche qui i materiali di progetto sono lastre di Luserna posate a correre e cubetti di granito nei nuovi spazi pedonali mentre le nuove aree verdi saranno arricchite da arbusti e alberature anch’essi in continuità con via Santa Sofia. Completa l’intervento l’inserimento di sedute, portabiciclette e dissuasori, ove richiesto. Focus M4 Tratta centro, da Sforza a de Amicis Progetto Augusto Verziere – Progetto De Amicis – Progetto Molino delle armi – Progetto Santa Sofia – Progetto Sforza

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Reddito di cittadinanza: tre arresti per truffa

Mercoledì pomeriggio, in due distinti uffici postali di Milano, la Polizia di Stato ha arrestato 3 persone per il reato di tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Un 38enne, cittadino romeno, arrestato presso l’ufficio postale di viale Monte Ceneri, e due cittadine romene, di 44 e 63 anni, arrestate presso l’ufficio postale via Urbano III. Il primo episodio si è verificato intorno alle ore 12 presso l’ufficio postale di viale Monte Ceneri. Qui il 38enne si è recato presso uno degli sportelli nel tentativo di fare richiesta per l’erogazione del reddito di cittadinanza. L’operatrice, visionando il documento utile alla certificazione della residenza nel Comune di Milano presentato dall’uomo, si è insospettita in quanto l’atto presentava alcune caratteristiche di dubbia autenticità, tra queste, il timbro del Comune di Milano e la data di rilascio del documento stesso. Il direttore dell’Ufficio postale ha così allertato gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che sono giunti sul posto. I sospetti dell’operatrice si sono rivelati fondati in quanto l’analisi del documento ne ha confermato la falsità, in quanto interamente contraffatto, idoneo pertanto ad ingannare la pubblica fede. L’uomo è stato così arrestato dai poliziotti per tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indagato in stato di libertà per uso di atto falso. Due ore più tardi, presso la Centrale Operativa della Questura di Milano, è giunta la chiamata della direttrice dell’Ufficio postale di via Urbano III che segnalava un episodio simile. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno accertato come in questo ufficio postale, due donne di 44 e 63 anni, stessero provando, nello stesso momento ma in due sportelli diversi, a fare richiesta del reddito di cittadinanza utilizzando come certificazione alcuni documenti riportanti entrambi, firme, date di scadenza e timbri di dubbia attendibilità. I poliziotti, dopo aver identificato le donne, hanno preso visione di entrambi i documenti presentati, e l’analisi eseguita dall’Ufficio Falsi documentali della Polizia Locale, anche in questo caso, ne ha confermato la contraffazione. Le indagini hanno inoltre permesso di fare emergere che entrambe le donne avessero già percepito nei mesi scorsi somme previste come reddito di cittadinanza. La 44enne e la 63enne sono state arrestate per tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I dipendenti dell’Ufficio postale hanno poi riferito ai poliziotti che soltanto mezz’ora prima due uomini avevano provato a compiere le stesse operazioni presentando documenti di dubbia veridicità, ma che difronte all’appunto dell’operatore di sportello avevano desistito dalla richiesta e si erano allontanati. Gli agenti delle volanti hanno dunque acquisito le immagini dell’impianto di videosorveglianza, utili al prosieguo delle indagini per risalire all’identità dei due soggetti non più presenti al momento dell’intervento.

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