5 Dicembre 2020

Il Museo del Novecento festeggia i suoi primi dieci anni

Il 6 dicembre del 2010 il Museo del Novecento apriva le sue porte al pubblico: una folla entusiasta sfilava tra le sale ammirando i 400 capolavori esposti. Per mesi lunghe file di visitatori si sono formate fuori dalle sue porte in via Marconi per scoprire questo nuovo patrimonio collettivo. In questi dieci anni l’affaccio su piazza del Duomo, con il disegno luminoso del Neon di Lucio Fontana, è diventato un’icona internazionale. Sono oltre 4 milioni i visitatori che hanno percorso gli spazi museali, visitato le esposizioni temporanee e partecipato a concerti, conferenze, presentazioni di libri ed eventi; 70 le mostre realizzate nelle sue sale, 871 le opere donate al Museo da artisti e collezionisti, 405mila i followers sui social, 402 i capolavori della collezione che hanno girato il mondo in occasione di mostre, 243.230 i bambini che hanno partecipato a laboratori e visite di EDU900, oltre 250mila visite all’anno sul sito del Museo, innumerevoli i selfie scattati sotto il Neon di Fontana. “Il Museo del Novecento in dieci anni è diventato non solo un punto di riferimento per cittadini e turisti in visita nella nostra città, ma anche un centro di ricerca coraggioso e indipendente sulla storia dell’arte del secolo scorso, oltre che un’icona della Milano artistica e culturale ormai affermata in tutto il mondo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Come è giusto che sia, perché la storia dell’arte italiana del XX secolo è stata un fenomeno internazionale, che è stata spesso avanguardia per artisti e movimenti che si sono poi affermati in tutto il mondo, e la conoscenza della sua collezione, che accompagna il visitatore in un viaggio che va dalle Avanguardie storiche fino agli anni Ottanta, è un tassello fondamentale nella formazione di un pensiero critico consapevole, in Italia e non solo”. Il 2020, oltre a essere l’anno del centenario dell’acquisizione nelle collezioni civiche del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo che apre il percorso delle collezioni del ‘900, segna una tappa importante nel riallestimento del percorso espositivo. Il progetto “Nuovi Percorsi”, curato dal Museo diretto da Anna Maria Montaldo insieme al Comitato Scientifico, propone una nuova lettura delle collezioni, tematica oltre che cronologica. Alla sezione inaugurata nel 2019, dedicata alla seconda metà del secolo, con un’estensione del racconto fino agli inizi degli anni Ottanta, si aggiungono ora le sale rinnovate con i capolavori dagli anni Venti agli anni Cinquanta, che potranno essere visitate non appena l’emergenza sanitaria consentirà la riapertura. Il progetto sarà completato entro la fine del 2021 coinvolgendo gli spazi espositivi che ospitano il Futurismo. In mostra, oltre a preziose opere fino ad ora custodite nei depositi, nuovi comodati e donazioni. La collezione già composta da oltre quattromila lavori è stata arricchita in questi anni da più di 800 acquisizioni, una testimonianza dell’affetto costante di artisti e collezionisti. Domenica 6 dicembre il Museo del Novecento compie dunque 10 anni: in attesa di poter festeggiare con il pubblico nelle sale espositive rinnovate, il viaggio nel “secolo breve” si sposta sulla rete con progetti digitali che, dalla prima settimana di dicembre e per tutto il 2021, propongono approfondimenti nel mondo dell’arte, incursioni musicali e progetti aperti alla città. Il sito web del Museo, rinnovato nel 2015, registra oltre 250mila visite all’anno, con un incremento del 12,8% nel 2020, mentre i canali social hanno conquistato 405mila followers. In occasione del compleanno sul sito del Museo andrà in diretta streaming un ciclo di lectio magistralis #Raccontidel900, che vedrà storici e critici dell’arte presentare il lavoro degli artisti tra i più importanti in collezione. Il 9 dicembre, alle 18.30, il primo Art Talk, in cui Maria Grazia Messina, storica dell’arte e co-curatrice della mostra “Carla Accardi. Contesti”, racconta appunto Carla Accardi. Seguiranno, sempre alle 18.30, il 16 dicembre “Art Talk 02. Antonello Negri racconta Lucio Fontana”; 13 gennaio “Art Talk 03. Flavio Fergonzi racconta Giorgio Morandi”; 20 gennaio “Art Talk 04. Bruno Corà racconta Alberto Burri”. Inoltre importanti testimonial hanno deciso di festeggiare il compleanno del Museo descrivendo sui suoi canali social la propria opera del cuore: da Linus a Ester Viola, da Fabio Novembre a Italo Rota, da Oriella Dorella a Cristiana Capotondi. Un video realizzato per l’anniversario, con interventi del Sindaco Giuseppe Sala, dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno e della Direttrice del Museo del Novecento Anna Maria Montaldo, che sarà pubblicato domenica 6 sul sito del Museo, ricorda i primi 10 anni del Museo e la sua intensa attività sempre sostenuta dal nostro main sponsor.Nel programma dei festeggiamenti un’attenzione particolare è dedicata ai più piccoli. Il kit digitale KITEDU900, realizzato in collaborazione con STEMintheCity e lo Studio Susanna Legrenzi, scaricabile gratuitamente dal nostro sito, permette di scoprire il nostro museo e dieci suoi capolavori grazie ad animazioni e narrazioni a misura di bambino. Un invito a partecipare al rinnovamento del Museo è la call Museo Chiama Scuola dedicata alle scuole primarie che potranno contribuire alla realizzazione, nel corso del 2021, di un nuovo “percorso UNDER 10” nelle sale del museo. E proprio il via alle celebrazioni sarà dato da un breve video che anticipa un grande evento che sarà organizzato in presenza, appena sarà possibile, nelle nostre sale: un concerto dei giovanissimi musicisti della Ricordi Music School che eseguiranno partiture inedite composte per i dieci anni del Museo da tanti giovani compositori. DAL 2010 AL 2020, IL MUSEO DEL NOVECENTO IN NUMERI: 4.049.541 visitatori 34.572 ore di apertura 70 esposizioni temporanee 402 capolavori che hanno viaggiato in tutto il mondo in occasione di mostre 871 donazioni 323 concerti 230 conferenze, i convegni, la presentazione di libri 243.230 bambini che hanno partecipato a laboratori e visite di EDU900 405.000 followers sui social Nono museo più instagrammato in Italia (47.206 hashtag) 250.000 visite al sito all’anno 208 ombrelli abbandonati

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Piazzale Archinto e piazza Sant’Agostino riaperti dopo la riqualificazione

Più verdi, ordinate, vivibili. Così appaiono oggi piazzale Archinto e piazza Sant’Agostino, riaperti dopo i lavori di riqualificazione che ne hanno cambiato radicalmente il volto. “Questi interventi rientrano nel piano dell’Amministrazione per riportare le piazze al centro dei quartieri, incrementando lo spazio pubblico pedonale e il verde – afferma l’assessore all’Urbanistica e al Verde Pierfrancesco Maran -. Negli ultimi anni sono tanti i luoghi che hanno cambiato volto, da Rimembranze di Lambrate a Beccaria, da Negrelli a Leonardo da Vinci e Liberty, alle decine di interventi di urbanistica tattica e alla nascita di nuovi centri come piazza Olivetti e piazza Compasso d’Oro. È un lavoro che continuerà verso Milano 2030, che rigenererà sette piazze da elevata accessibilità poste sull’asse della 90/91, a partire da piazzale Loreto e piazza Trento”. Piazzale Archinto  Il quartiere Isola ha una nuova piazza verde e vivibile per tutti i cittadini. Piazzale Archinto ha cambiato volto grazie a una nuova pavimentazione in pietra di Luserna intervallata da nuove aiuole verdi per circa 880 metri quadrati che valorizzano le alberature esistenti. Al centro della piazza è stata realizzata una nuova area di 180 metri quadrati con pavimentazione antitrauma dedicata alla frequentazione post scolastica di genitori e bambini. La riqualificazione di piazzale Archinto non è l’unica novità nel quartiere: nelle scorse settimane, a poche centinaia di metri, due interventi di urbanistica tattica hanno ridisegnato gli spazi in via Toce e piazza Minniti. Nel primo caso è stato pedonalizzato il tratto compreso tra il parco Bruno Munari e il parco dell’asilo, dotandolo di panchine, tavoli da pic-nic e da ping-pong, mentre piazza Minniti è stata parzialmente pedonalizzata e nei prossimi giorni verrà completata con la colorazione. Piazza Sant’Agostino  Un assetto nuovo e ordinato per la piazza di 7mila metri quadrati, caratterizzato da 87 alberi tra ginko biloba e aceri protetti da griglie orizzontali e verticali, centinaia di arbusti, 5.000 metri quadrati di nuova pavimentazione a raso in asfalto levigato intervallato da fasce di granito e panchine. La nuova configurazione di piazza Sant’Agostino garantisce la coesistenza tra gli spazi urbani e il mercato del martedì e del sabato, conferendole armonia e vivibilità. Ai lati della piazza sono stati realizzati due ovali in pietra con funzione di spartitraffico, per anche per accogliere le alberature esistenti e le griglie della metropolitana. Sono inoltre stati rifatti i marciapiedi in granito nazionale. L’intervento si sviluppa anche nella porzione su via Numa Pompilio, dove sono arrivati alberi e panchine. Tutte le piante sono state sono oggetto di sponsorizzazione nell’ambito di “Cura e adotta il verde pubblico”: l’agenzia di comunicazione Zack Goodman se ne prenderà cura per i prossimi due anni. Le attività mercatali, che in questi mesi sono state temporaneamente dislocate tra viale Papiniano, via Numa Pompilio e via Bragadino, torneranno ad animare l’area tra qualche settimana, quando verranno posizionati i paletti a scomparsa che consentono l’ingresso nella piazza.

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Un arresto per spaccio e detenzione di materiale pirotecnico

Mercoledì la Polizia di Stato ha arrestato a Milano un cittadino italiano di 19 anni per spaccio di droga e lo ha indagato in stato di libertà per fabbricazione o commercio abusivi di materie esplodenti. Intorno alle 21.00, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Lorenteggio, a seguito di un’attività investigativa, in via degli Ontani hanno individuato le cantine di uno stabile dove presumibilmente si svolgeva un’attività di spaccio. I poliziotti sono entrati all’interno della cantina del palazzo e hanno trovato un ragazzo di 19 anni in possesso di 7 dosi di hashish per un totale di 8 grammi, 6 involucri di cocaina per un peso di 7,5 grammi, sostanza da taglio, 2 bilancini di precisione e 100 euro in contanti. Sempre nello stesso seminterrato, oltre alla sostanza stupefacente, gli agenti hanno trovato 431 ordigni pirotecnici contenenti un totale di 35 kg di polvere nera ed un elenco scritto a mano con i quantitativi ed i prezzi di ogni singolo tipo di esplosivo, il che dimostra il possesso finalizzato alla vendita in vista del capodanno. Tra i vari articoli esplosivi sono stati sequestrati 31 ordigni artigianali di tipo “micidiali” (nel gergo “cipolle”) e 189 “cipollotti” oltre a bombe da mortaio sferiche, petardi e razzi. Il materiale esplosivo sequestrato è stato catalogato dagli artificieri della Polizia di Stato in attesa della distruzione.

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