6 Settembre 2020

Tribunale Brevetti, Meloni: “Roma tagliata fuori da tutto”

Tribunale Brevetti, Meloni: “Roma tagliata fuori da tutto”. La leader della destra ha affidato all’Ansa un duro colpo alla storia della candidatura di Milano a sede per il Tribunale dei Brevetti: “Anche Fratelli d’Italia ha sostenuto la candidatura di Milano ad ospitare il Tribunale europeo dei brevetti, però bisogna considerare l’equilibrio generale e capire in questo contesto qual è il ruolo di Roma, che rischia di essere la grande dimenticata. Lo dice in un’intervista in apertura di prima pagina al Messaggero Giorgia Meloni. La Capitale “è assente da ogni partita per colpa di un sindaco inadeguato al suo ruolo e che ha fatto piombare la città nell’immobilismo assoluto”, aggiunge. La Roma “governata dai Cinquestelle è paralizzata, non attrae investimenti e non ha alcuna visione di sviluppo. Il risultato è “che la nostra città è tagliata fuori da tutto, con la complicità del governo giallorosso”. E “da una parte il sindaco e il M5s stanno dimostrando di essere preoccupati “più delle loro sorti personali” mentre il segretario del Pd “è ben felice di assistere al tracollo grillino a Roma”, pensando ne venga “un vantaggio per il suo partito”. E’ “un’ignobile guerra tra bande” sulla pelle di Roma”. Il declino della Capitale “è inaccettabile, e non intendiamo più sopportarlo”, dice Meloni. I fondi europei, potrebbero essere un’occasione per progetti su Roma ma “non credo affatto che la Raggi e i Cinquestelle siano all’altezza di questa sfida””. Un intervento non contro Milano dunque, ma contro un’Amministrazione romana che appariva indifendibile da tutti fino al colpo di scena della ricandidatura di Virginia Raggi.

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Medici in fuga dalla Gran Bretagna: importiamoli in Italia

Medici in fuga dalla Gran Bretagna: importiamoli in Italia. I fondi del recovery fund finiranno in buona parte in sprechi, inutile negarlo. L’unico modo per evitarlo è trovare sistemi per usare i fondi prima dei mariuoli. E uno potrebbe essere questo: un piano per importare cervelli già abituati a un servizio pubblico ampio come quello italiano. Non potremmo convincerli solo con lo stipendio perché deve essere un piano sostenibile sul lungo periodo, ma la vita in Italia è senz’altro più attraente anche solo per il clima. Perché non portare via gli scontenti agli inglesi? I dati ci sono: oltre 1.000 medici in Gran Bretagna stanno pensando di mollare il servizio sanitario nazionale (NHS) e trasferirsi all’estero a causa della cattiva gestione della pandemia di coronavirus da parte del governo di Boris Johnson. Lo rivela un sondaggio pubblicato dal Guardian secondo il quale tra i dottori è forte il senso di “frustrazione” e “disincanto”. Chi non intende trasferirsi all’estero, sta pensando ad un periodo di pausa dal lavoro o a trasferirsi nel settore privato, rivela ancora l’inchiesta condotta dalla Doctor’s Association UK. Dei 1.758 medici intervistati tutto il Regno Unito quasi sette su dieci – 1.214 (69%) – hanno risposto che “la pandemia e il trattamento da parte del governo dei medici in prima linea li stanno spingendo a lasciare” la sanità pubblica. Alla domanda “dove ti vedi a lavorare nei prossimi uno o tre anni?”, quasi due terzi – 1.143 (65%) – hanno risposto fuori da NHS, un sistema già in crisi con oltre 8.000 dottori in meno di quanti ne servirebbero. Il piano può funzionare perché lo stipendio è solo uno dei tre motivi principali della voglia di mollare dei camici bianchi: gli altri due riguardano la mancanza di dispositivi di protezione personale e il divieto di parlare pubblicamente. Qui in Italia è innegabile che parlino tutti: persino quelli come Zangrillo che prima danno sponda ai negazionisti e altri soggetti bisognosi di supporto dai servizi sociali, poi dicono “ops”. Inoltre si mangia bene e l’essere umano viene ancora prima. E per una volta importeremmo medici per il servizio pubblico invece che braccianti per i caporali.

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Manifestazione anti-Pd nel Municipio 1

Manifestazione anti-Pd nel Municipio 1. Ecco il comunicato diffuso dalle due associazioni che si intestano il momento di contestazione contro il partito democratico. “La Associazione Milano Vapore e la Associazione radicale “Myriam Cazzavillan” hanno manifestato insieme ieri alle 15 presso il Circolo Aldo Aniasi in Corso Garibaldi, 75 a Milano, per chiedere che fine ha fatto il Partito Democratico dato che non si presenta alle tribune referendarie e non ha una posizione sul referendum costituzionale a pochi giorni dal voto. l’avvocato Giampaolo Berni Ferretti, Presidente di Milano Vapore ha ricordato che prossime tappe di questo impegno sul referendum saranno la maratona oratoria di 10 ore sabato 12 in piazza San Babila (sede provvisoria) a Milano e un incontro sul tema organizzato da Milano Vapore il 15 settembre. “E’ indecente” ha dichiarato Berni Ferretti, che è anche Consigliere del Municipio 1 di Milano per Forza Italia “che a fronte di una riforma che va a rivedere l’impianto della vita democratica e istituzionale del nostro paese il partito che governa l’Italia con i 5 stelle si sottragga ad un confronto democratico con i cittadini e le altre forze politiche” “Forse” continua Berni Ferretti “hanno paura di non saper spiegare che intere regioni come la Val D’Aosta, con tutta probabilità, perderanno la loro rappresentanza al Senato della Repubblica, in sfregio al complesso dell’impianto costituzionale” “Come diceva Cetto La Qualunque, nuovo punto di riferimento attuale del PD “prima vota e poi rifletti” e quindi il PD un anno fa ha votato il taglio dei parlamentari e ora sta decidendo con calma se è d’accordo o no con quello che ha votato e quindi non partecipa alle tribune elettorali” ha dichiarato Gianni Rubagotti segretario della Associazione radicale “Myriam Cazzavillan” “Questa idea di democrazia ricorda più che quella del Partito Democratico americano quella della Repubblica Democratica Tedesca, forse a questo ci si riferisce quando poi per la legge elettorale si parla di modello tedesco anche se con la legge attuale tedesca la proposta in discussione in parlamento c’entra poco.” L’Associazione per l’Iniziativa Radicale ‘Myriam Cazzavillan’ è una associazione radicale nata il 3 ottobre 2015 a Milano. E’ transpartitica e transterritoriale e promuove le battaglie radicali a Milano e in altri territori dove ha o trova militanti.  

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Sequestrati 400 grammi di cocaina e 138mila euro

Due uomini italiani residenti a Milano di 39 e 46 anni sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio venerdì sera, rispettivamente a Pieve Emanuele e Milano, e gli agenti del Nucleo Contrasto stupefacenti della Polizia Locale di Milano hanno trovato e sequestrato oltre 400 grammi di cocaina. L’operazione è nata il 3 settembre quando, a seguito di una segnalazione, gli agenti hanno effettuato un servizio in borghese per tenere sotto controllo due auto – una Suzuki e una Smart – appartenenti ai due arrestati (G.C. e V.L.). Seguendo i due uomini, gli agenti sono arrivati a un capannone situato nel comune di Pieve Emanuele dove, in una perquisizione il giorno successivo, sono stati trovati la cocaina, un chilo di sostanza da taglio, 43 grammi di hashish, una macchina per il confezionamento in sottovuoto, un bilancino,  diverso materiale per il confezionamento delle dosi, una pistola calibro 22 con le relative munizioni e 138mila in contanti. I due uomini sono stati fermati separatamente per un controllo venerdì pomeriggio e, in seguito alle perquisizioni personali e domiciliari, sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di cocaina e hashish e, per quanto riguarda il 46enne, anche per vendita di sostanza stupefacente dopo che un terzo uomo ha dichiarato di aver comprato da lui la droga trovata nella sua auto, fermata per un controllo.

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Truffa dello specchietto: arrestati due truffatori

Venerdì sera la Polizia di Stato ha arrestato due cittadini italiani, un uomo di 38 anni e la sorella di 24 anni, per il reato di truffa aggravata, in concorso, con la tecnica cosiddetta della “truffa dello specchietto”. Alle ore 20.00 di ieri sera, un Ispettore della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Bonola della Questura di Milano, libero dal servizio, mentre era in sosta con la propria vettura in via Novara, ha notato una vettura Toyota Yaris di colore nero in sosta lungo la strada, con a bordo due persone sui sedili anteriori ed altre su quelli posteriori. Il poliziotto insospettitosi per l’atteggiamento del conducente, si è posto in osservazione per capire cosa stesse accadendo. Dopo alcuni minuti, la Yaris improvvisamente si è messa in marcia suonando il clacson per alcune decine di metri, fino ad affiancare una Renault Koleos, giunta in via  Via Chinotto angolo via delle Forze Armate. Qui, i conducenti delle due auto hanno avuto un breve colloquio per poi raggiungere con le auto un’area di sosta, in via Primaticcio, sempre seguite a vista dall’Ispettore. A questo punto, il conducente della Yaris ha fatto scendere dall’auto l’occupante della Renault, un cittadino italiano di 75, e gli ha mostrato lo specchietto retrovisore esterno sinistro della propria auto, danneggiato, sostenendo che il danno sarebbe stato provocato dal precedente impatto con la sua Renault. Il truffatore ha chiesto pertanto che gli venisse pagato immediatamente il danno per non ricorrere alle assicurazioni, riuscendo a carpire all’anziano al somma di 150 euro. Una volta intascato il denaro, il truffatore si è rimesso immediatamente alla guida della sua auto e ha consegnato il denaro alla sorella seduta sul sedile posteriore la quale ha nascosto le banconote all’interno della propria maglietta: il tutto sempre sotto lo sguardo dell’Ispettore di Polizia appostato poco distante. Il truffatore, tuttavia, si è accorto di essere stato scoperto dall’Ispettore il quale ha iniziato a inseguirlo a bordo dell’auto, mantenendosi in stretto contatto con la Centrale Operativa della Questura, che nel frattempo stava inviando i rinforzi. Ha così tentato di allontanarsi a bordo dell’auto, terminando la propria fuga in via Novara all’altezza del civico 120, grazie anche all’intervento dei colleghi della Volante del Commissariato Bonola giunta in ausilio. All’interno della vettura, oltre ai due fratelli truffatori, erano presenti anche la figlia minore della donna di appena 4 anni, l’anziana madre dei due e un ragazzo 15enne, estranei ai fatti. A seguito dei controlli, gli agenti del Commissariato Bonola hanno anche sorpreso la sorella del truffatore mentre tentava di spostare nel proprio portafogli due mazzi di banconote che aveva addosso. Il fratello è risultato anche sprovvisto di patente di guida. I poliziotti hanno così sequestrato il denaro sottratto all’anziano, vittima della truffa, e le altre banconote in possesso dei truffatori, per un totale di circa 1700 euro, verosimilmente provento di altri fatti analoghi e, con l’ausilio della Polizia Locale, è stato eseguito il fermo amministrativo della vettura. I due fratelli sono stati arrestati per truffa aggravata in concorso e, per aver minacciato i poliziotti, il truffatore è stato anche indagato in stato di libertà per minacce a Pubblico Ufficiale mentre il denaro, sottratto poco prima, è stato restituito alla vittima.

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Arrestato spacciatore di shaboo recidivo

Venerdì pomeriggio la Polizia di Stato ha arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti un cittadino filippino di 39 anni, con precedenti per lo stesso reato. Le indagini della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. Mecenate, svolte nell’ambito dei servizi di contrasto al traffico di droga, hanno condotto i poliziotti a individuare lo spacciatore il quale, impiegato come magazziniere in un supermercato, al termine della giornata di lavoro di ieri, ha tentato di raggiungere i suoi clienti ai quali avrebbe consegnato la droga. Durante il tragitto, tuttavia, nei pressi della stazione della linea metropolitana MM2 di Vimodrone, è stato bloccato dagli agenti del Commissariato Mecenate. Ai poliziotti, al momento del controllo, ha consegnato 5 bustine contenenti 21,3 grammi di shaboo, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e circa 450 euro suddivisi in banconote di diverso taglio. Nel corso della perquisizione effettuata presso la sua abitazione, l’uomo ha consegnato agli agenti una somma di denaro del valore complessivo di 8.375 euro, provento della sua attività di spaccio.

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