7 Giugno 2021

Bar aperto alle due di notte: chiuso per 30 giorni

Era ancora aperto alle 2 di notte e al suo interno c’erano 12 persone che stavano mangiando e bevendo, con musica ad alto volume: è stato quindi chiuso per 30 giorni dalla Polizia il bar tavola calda Afandina in viale Monte Ceneri a Milano, dato che è la seconda volta che viola le norme anti covid. A maggio, infatti, la Polizia Locale aveva già trovato il locale aperto oltre gli orari consentiti e il suo titolare, un egiziano di 30 anni, era già stato multato con la chiusura per 5 giorni. Sempre alla 2 la Polizia è intervenuta anche in via Senofonte dove era stata segnalata musica alta e schiamazzi provenienti da un appartamento. Gli agenti hanno infatti trovato 8 ragazzi sui 20 anni che sono stati tutti identificati. ANSA

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Nuovo bando per concessioni di car sharing Station based

Avanti con la raccolta di proposte da parte di nuovi operatori di car sharing in sistema ‘station based’. La Giunta ha approvato le linee di indirizzo del nuovo avviso pubblico che sarà pubblicato nelle prossime settimane e che, in linea con il precedente, consentirà di raccogliere manifestazioni d’interesse per lo svolgimento del servizio di sharing station based (a stallo fisso) a Milano e nella Città metropolitana. Il sistema ‘station based’ è basato sulla presenza di stazioni in cui il noleggio viene avviato e concluso grazie al posizionamento delle auto in stalli predefiniti. Pertanto il bando del Comune prevede di mettere a disposizione degli operatori interessati appositi stalli su suolo pubblico, che saranno assegnati in concessione onerosa a seguito di procedura ad evidenza pubblica. Il bando prevederà inoltre che i veicoli delle flotte ‘station based’ siano elettrici plug-in o range extended, ibridi, alimentati a metano (anche bimodali), a GPL (anche bimodali), a benzina, rispettando lo standard di inquinamento più performante al momento dell’immissione in servizio. Il parco veicoli dovrà essere periodicamente rinnovato, in modo da essere sempre in linea con le norme comunitarie in materia di emissione di inquinanti e di CO2, e dovrà avere le caratteristiche richieste per la circolazione senza deroghe in Area B e Area C. Il servizio di car sharing dovrà essere assicurato continuativamente per tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24 con una flotta minima di 100 veicoli, con 153 stalli a disposizione distribuiti su 100 località. L’operatore dovrà garantire un idoneo servizio di assistenza attraverso un call center operativo per tutta la durata del servizio. “Il potenziamento del sistema di car sharing – evidenzia l’assessore alla Mobilità Marco Granelli – si inserisce nell’ampia offerta di mezzi in condivisione disponibile in città ed è coerente con gli obiettivi che questa Amministrazione ha fissato nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e confermato attraverso provvedimenti come Area B. Misure che hanno l’intento di ridurre le emissioni inquinanti, diminuendo la circolazione dei mezzi privati e favorendo il trasporto pubblico o l’uso dello sharing. E per la fine di questo bando, ovvero a partire dal 2024, è previsto un altro ambizioso passo avanti: l’immissione di flotte esclusivamente elettriche per una Milano sempre più verde”.

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Brera, Bovisa e Porta Venezia i quartieri da scoprire a giugno

La città è i suoi quartieri. Continua il viaggio – iniziato a maggio con Baggio, Isola e Chiaravalle – che YesMilano con la campagna Neighborhood by Neighborhood propone a milanesi, city user e turisti che stanno tornando in città, per (ri)scoprire ricchezze e identità del territorio cittadino. A giugno i tre quartieri sotto i riflettori sono: Brera, Bovisa e Porta Venezia. “Prosegue il viaggio alla scoperta dei quartieri della nostra bella Milano – dichiara l’assessora al Turismo Roberta Guaineri – con l’obiettivo di valorizzare e promuovere tutto quel patrimonio di bellezze architettoniche e artistiche e tutte quelle eccellenze locali per un turismo ‘slow’ e sostenibile, che rispecchi il nostro progetto di sviluppo di una città a 15 minuti, policentrica e accogliente. Questa campagna rappresenta un’occasione preziosa per valorizzare il territorio e al contempo per rinnovare lo spirito d’identità dei milanesi”. Brera, l’Art District di Milano con la sua atmosfera bohémien che resiste e si respira ancora oggi. Sono tante le attività che animeranno il quartiere durante il mese, con le visite alla palazzina Appiani curata da FAI, il ricco palinsesto culturale di Casa degli Artisti, le tante mostre degli atelier presenti, e non possono mancare i palinsesti dei cinema e teatri che da sempre caratterizzano il quartiere e che tornano proprio in questi giorni ad accogliere il proprio pubblico. Bovisa, un quartiere che da motore industriale della zona nord della città è diventato un polo universitario grazie alla presenza del Politecnico, che con gli oltre 25mila studenti del Campus Bovisa anima la zona durante tutto l’anno. Il quartiere apre il mese di giugno con dieci giorni di “Poli Urban Colors”, rassegna internazionale che richiama urban artists e writers di fama che per una settimana coloreranno i muri del campus lungo via Schiaffino, inaugurazione delle opere prevista per l’11 giugno. Proprio all’interno del Poli Urban Colors prende il via il progetto ‘Un nome in ogni quartiere’, ideato e curato in collaborazione con l’ufficio Arte negli Spazi Pubblici del Comune di Milano e realizzato grazie al contributo di Fondazione Comunità Milano, che lascerà ai quartieri milanesi un dipinto murale che riporterà il nome stesso del quartiere, col fine di segnare, anche graficamente, l’identità propria delle tante anime della città. Porta Venezia, il quartiere afro-milanese e queer che ti saluta con la bandiera arcobaleno già dalla fermata della metro e che saprà colorarsi ancora di più con le decine di iniziative previste per il mese del pride, che vedranno il loro culmine durante la pride week a partire dal 18 del mese. Il 24 giugno una proiezione straordinaria, grazie alla collaborazione con Cineteca Milano MEET, del documentario ‘Porta(le) Venezia’ che attraverso la voce dei suoi abitanti, famosi e sconosciuti, racconta come negli anni la zona si sia affermata sempre più come un quartiere dove la sperimentazione e la commistione sono caratteristiche distintive. Anche a giugno i quartieri interessanti avranno le loro colonne sonore, grazie alle playlist ideate e create in collaborazione con i quartieri stessi. La colonna sonora di Brera è stata curata da Atelier Musicale di Casa degli Artisti e i suoi suoni raccontano non solo i luoghi ma anche le persone che hanno reso Brera ritrovo per artisti e intellettuali dal mondo; saranno proprio alcuni di questi artisti insieme ai protagonisti di Atelier Musicale a raccontarci il quartiere in una giornata speciale a Casa degli Artisti. Bovisa vede invece la collaborazione con l’etichetta discografica indipendente Artetetra specializzata in suoni esotici, etnici e tropicali, suoni che accompagneranno il quartiere verso l’estate. E infine Porta Venezia, fedele alla sua vocazione di inclusione, ha come curatrice del progetto Nava, cantante iraniana che proprio nel quartiere ha deciso di mettere le sue radici. Continuano anche i tour alla scoperta dei quartieri, sempre grazie al contributo dell’Assessorato al Turismo del Comune di Milano in collaborazione con le guide turistiche professioniste di GITEC, che sabato 19 giugno illustreranno le bellezze della città a coloro che si saranno prenotati gratuitamente dal sito YesMilano.it. Sempre nel mese di giugno prendono il via le iniziative di sostenibilità ambientale, sociale e culturale di Milano IS Goood, la community di goooders impegnati per migliorare la città. Il nuovo gioco sviluppato per scoprire quale dei tre quartieri è più in linea con il proprio mood e la propria voglia di conoscere, nel mese di maggio sono stati oltre 23 mila i cittadini che hanno “testato” la loro affinità con i quartieri proposti: Baggio è risultato il quartiere più seguito, sia in termini di playlist che di visite sul sito yesmilano.it. Infine i tre volti dei quartieri, Lea, Monica e Shumin con le loro storie tutte da scoprire, sempre su yesmilano.it. La campagna di comunicazione Neighborhood by Neighborhood, lanciata con il brand YesMilano, è un progetto di Milano&Partners – l’agenzia di promozione della città di Milano, promossa dal Comune di Milano e dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – nata a seguito di una Design Marathon organizzata da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti che ha visto il coinvolgimento di 50 studenti delle Aree Communication and Graphic Design, Design e Media Design and New Technologies dell’Accademia. Ed è proprio col supporto creativo degli studenti che sono stati ideati i manifesti che da lunedì 7 giugno coloreranno Milano, così come i precedenti manifesti dedicati agli altri quartieri, e come l’idea di sviluppare una playlist per ognuno di essi perché diventi la colonna sonora della città. “Si tratta di un’importante opportunità – afferma Donato Medici, Managing Director di NABA – per gli studenti dell’Accademia coinvolti nella campagna Neighborhood by Neighborhood, di vedere le loro idee prendere forma una settimana dopo l’altra nelle strade della città”. I quartieri protagonisti di giugno: Brera Bovisa Porta Venezia La campagna Neighborhood by Neighborhood continuerà sino al mese di settembre, con altri quartieri protagonisti. Tutte le collaborazioni, i palinsesti di quartiere e i progetti attivi sono costantemente aggiornati e implementati sull’hub dedicato presente sul sito yesmilano.it. Hanno collaborato allo sviluppo della campagna: Francesco di Rosa, Alberta Schiatti, Olimpia Vianini Tolomei, Luca Galli. Martina Cannizzaro, Emanuele Rotoli, Francesco Gigante, Marco Petrone, Magda Cicchitti, Davide Fraterno,

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Tra le tante Milano qualcosa, che ne dite di Milano Sicura?

Tra le tante Milano qualcosa, che ne dite di Milano Sicura? Perché andiamo verso le elezioni comunali e come ogni primavera fioriscono i vegetali, così si risveglia la comunità politica milanese inventandosi diversi generi di liste elettorali. Milano concreta, unita, merita, e via dicendo. Allora visto che oggi si parla di movida pericolosa al punto da convincere l’Amministrazione Sala tra le tante Milano qualcosa, che ne dite di Milano Sicura? Non tanto come lista, ma come obbiettivo a cui tendere tutti. Perché ogni volta che una comunità straniera si organizza e occupa di fatto pezzi di quartieri, deve sempre diventare un luogo con leggi alternative? L’esempio del piazzale della stazione Centrale ne è un esempio: i rastrellamenti organizzati negli ultimi anni hanno prodotto poco o nulla. Perché il tema non è militarizzare tutto, ma trovare idee per far sì che chi arriva per vivere in pace e benessere non scavi nicchie dove lo Stato pian piano svanisce. In primis proprio perché senza Stato l’unica alternativa sono le organizzazioni malavitose. Dunque perché lo Stato ad esempio sopporta le moschee abusive in città parlando di diritto di culto? Nessuno ha mai sostenuto (talvolta qualche esigua minoranza) che le altre religioni non possano avere dei luoghi di culto. Ciò che non si vuole sono scantinati in cui senza nessun rispetto per le norme di sicurezza e controlli si affollano centinaia di persone. Dove è impossibile distinguere chi crede e chi vuole morire martire. Nell’ombra delle vie, degli scantinati, degli angoli sociali prosperano mafiosi e terroristi. Dove c’è luce è impossibile. Per arrivare a una Milano Sicura serve che sia impossibile vivere in Italia per decenni senza imparare la lingua del luogo. Ed è solo un esempio. Scardinare certi limiti è l’unico modo per impedire che le Colonne e tutta Milano diventino un calderone di bande di strada stile Gangs of New York.

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Scontri in Colonne tra nigeriani e rapinatori arabi

Scontri in Colonne tra nigeriani e rapinatori arabi. a raccontarlo un commerciante esausto per l’ennesimo episodio di violenza nella sua zona. A quanto racconta, in Colonne ora ci sono gruppetti di arabi che con l’ausilio di cani e coltelli rapinano le persone. Peccato che come recita la legge della strada trovi sempre uno che ti mena. E così è successo: un senegalese prima ha consegnato i propri soldi, poi però è tornato con una ventina di amici a regolare i conti a colpi di sassi e bottiglie. L’ennesimo episodio di violenza in uno dei luoghi simbolo della rinascita milanese post Expo. Giusto pochi giorni fa un carabiniere aveva dovuto sparare a un cane utilizzato per rapinare i passanti: il proprietario infatti glielo aveva scatenato addosso. Un video che ha fatto il giro della stampa locale e non solo, ma quanti episodio di violenza invece non vengono filmati? Noi vi proponiamo un video dei risultati degli scontri in Colonne tra nigeriani e rapinatori arabi. Una di quelle scene a cui i vecchi commercianti si stanno abituando sempre di più, ma di cui sono sempre più studi. D’altronde l’emergenza movida è stata accettata anche dal Comune come un dato di fatto su cui intervenire, tanto che ha annunciato di aver pronta una task force (quanto piace l’espressione task force ai politici e giornalisti italiani?). Un gesto che giustifica i mille appelli sulla sicurezza in certe zone spesso bollati come allarmismi ingiustificati. Qui trovate il video relativo alla foto :

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