8 Gennaio 2021

Medici di base: vaccinate anche noi

Sono più di 1600 i professionisti iscritti alla pagina facebook ‘Medici ed Odontoiatri liberi professionisti per vaccinazione Covid 19’ che chiedono di poter essere inclusi nella Fase 1 della somministrazione insieme ai colleghi impiegati nelle strutture del SSN e convenzionate. “Fermo restando l’ovvia, giusta e sacrosanta precedenza a chi è di fatto in prima linea ed esposto a rischi maggiori, constatiamo con profondo sconcerto – spiegano i medici – che in molte aziende sanitarie si sta erogando prioritariamente il vaccino anche al personale amministrativo e che nelle tabelle di priorità di alcune regioni gli odontoiatri addirittura seguono farmacisti, veterinari e personale religioso”. I medici raccontano che alcuni ordini professionali “riferiscono di non essere stati coinvolti nella valutazione della pianificazione della distribuzione vaccinale”, mentre “alcuni Ordini al contrario stanno provvedendo a stilare elenchi di prenotazione per il vaccino per i propri iscritti, anche in libera professione; altri hanno raccolto le adesioni per poi ritrattare sulla disponibilità delle dosi; altri ancora attendono una delibera parlamentare”. “In questa giungla di disparità nei comportamenti e difformità, per non dire assenza, di criteri – scrivono i medici – riteniamo sia oltremodo urgente palesare nelle sedi dovute la necessità di una seria pianificazione e ridistribuzione delle dosi vaccinali a disposizione”. Per questo hanno scritto alle istituzioni, “al momento senza riscontri formali”. “Crediamo sia doveroso – concludono i medici in libera professione – che la pianificazione della distribuzione vaccinale segua dei principi univoci su territorio nazionale e soprattutto giusti ed equi rispetto al rischio concreto di esposizione al contagio”. ANSA

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I saldi partono con il freno a mano tirato

E’ un inizio a rilento quello dei saldi, che oggi cominciano in Lombardia. Sono infatti poche le persone che si sono riversate nelle vie dello shopping meneghino. Corso Vittorio Emanuele II nella mattinata si presenta semideserto. Non occorre nessuna fila ordinata fuori dai negozi, nonostante le regole sul distanziamento sociale per il Covid-19. I commercianti concordano sulla straordinarietà della situazione dovuta sia alla crisi economica derivante dalla pandemia, sia dal fatto che i saldi in via straordinaria non sono iniziati di sabato; ma soprattutto, secondo alcuni esercenti, dovuta alla paura dei cittadini che preferiscono mantenersi a distanza da possibili assembramenti. Chi passeggia tra le vie milanesi lo fa più per approfittare del fatto che oggi e domani si sia in zona gialla che per dedicarsi agli acquisti. Una scusa per poter uscire di casa e ritrovare una parvenza di normalità, piuttosto che una corsa affannata alla ricerca dell’affare. ANSA

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Arrestati due rapinatori egiziani

Nella notte di martedì due cittadini egiziani di 22 e 23 anni sono stati arrestati per rapina. I poliziotti della volante dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di perlustrazione in via Nazario Sauro, hanno visto i due ragazzi che si davano alla fuga. Appena sono stati bloccati dagli agenti, i due egiziani sono stati trovati in possesso di una borsa che era stata asportata poco prima alla vittima, un cittadino dello Sri Lanka, mentre si trovava alla fermata del bus. Restituita la refurtiva al malcapitato, i due ventenni sono stati arrestati per rapina in concorso.

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Commercialisti, pubblicati i nuovi principi di attestazione dei piani di risanamento

Commercialisti, pubblicati i nuovi principi di attestazione dei piani di risanamento. Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha pubblicato i nuovi Principi di attestazione dei piani di risanamento, che aggiornano quelli approvati nel 2014. Il documento era stato posto in pubblica consultazione lo scorso anno ed è ora disponibile sul sito del Consiglio Nazionale dei commercialisti (www.commercialisti.it). Revisionati nell’ambito dell’area di delega “Procedure concorsuali e risanamento di impresa” dei consiglieri nazionali dei commercialisti Andrea Foschi e Sandro Santi, i Principi sono stati curati da AIDEA (Accademia Italiana Di Economia Aziendale), FNC (Fondazione Nazionale Commercialisti), ANDAF (Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari), APRI (Associazione Professionisti Risanamento Imprese) e OCRI (Osservatorio Crisi e Risanamento delle Imprese). I Principi sono stati rivisti e aggiornati per tener conto degli indirizzi giurisprudenziali, delle novità del Codice della Crisi (limitandosi a quanto utile e necessario visto la frammentazione delle norme entrate in vigore rispetto al testo definitivo), ma anche delle conseguenze dell’emergenza sanitaria Covid-19, trasformatasi ormai anche in emergenza economica per molte imprese. Riguardo al contenuto dei Nuovi Principi di attestazione, lo schema di base delle attività che deve svolgere il professionista esperto incaricato resta sostanzialmente quello preesistente, ma le innovazioni apportate sono significative in particolare tema di indipendenza e compenso dell’attestatore, di definizione del perimetro delle verifiche, delle successive modifiche del piano e delle attività di monitoraggio dello stesso. Particolare attenzione viene infine riservata al tema della valutazione del miglior soddisfacimento dei creditori in caso di concordato preventivo in continuità alle “utilità” esterne in relazione alle quali l’attestatore dovrà esprimersi in modo circostanziato. I Nuovi Principi di attestazione affrontano, poi, il rilevante tema dell’incertezza sanitaria ed economica causata dalla pandemia Covid-19 proponendo suggerimenti di ausilio alla fattibilità del Piano, compreso quello di ricorrere, ove occorra, ad una pluralità di scenari e all’ampliamento, anche oltre i cinque anni, dell’orizzonte temporale del Piano di risanamento, a condizione che sia adeguatamente motivato dal debitore e ritenuto giustificato dall’attestatore. Il lavoro è, infine, completato dalle attestazioni speciali di cui agli artt. 182-ter, 182-quinquies e 186-bis l.fall. e dalla cosiddetta attestazione di uscita dalla crisi, non prevista dalla normativa, ma alla quale le imprese già ricorrono per porre la parola “fine” al processo di risanamento.

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