9 Maggio 2020

Liberata la volontaria milanese Silvia Romano

Silvia Romano, la volontaria milanese di 25 anni rapita in Kenya il 20 novembre del 2018, è stata liberata. “Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia“. Queste le prime parole di Silvia, liberata in un’operazione dell’intelligence scattata la notte scorsa. L’operazione dell’Aise, diretta dal generale Luciano Carta, che portato alla liberazione della volontaria, è stata condotta con la collaborazione dei servizi turchi e somali ed è scattata la scorsa notte. La volontaria si trova ora in sicurezza nel compound delle forze internazionali a Mogadiscio. L’annuncio è stato dato dal premier Conte – “Silvia Romano è stata liberata! Ringrazio le donne e gli uomini dei nostri servizi di intelligence. Silvia, ti aspettiamo in Italia!“, ha scritto su twitter il premier Giuseppe Conte. “Lasciatemi respirare, devo reggere l’urto. Finché non sento la voce di mia figlia per me non è vero al 100%”, ha detto incredulo  all’ANSA Enzo Romano, il papà di Silvia. “Devo ancora realizzare, mi lasci ricevere la notizia ufficialmente da uno dei mie referenti” ha aggiunto.  

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Crolla ramo e sfiora persone sdraiate in un prato nonostante i divieti

Attimi di paura ai giardini di Porta Venezia intitolati a Montanelli a Milano, dove si è spezzato un ramo di un albero secolare cadendo a pochi metri da dove erano sdraiate alcune persone, nonostante i richiami continui di polizia locale e guardia di finanza per i divieti legati all’emergenza coronavirus. Il rumore del legno che si staccava dal tronco e cadendo a terra per qualche metro si è udito dall’altra parte del parco, uno dei polmoni verdi della metropoli. Intorno all’albero, altro 20-30 metri, erano sdraiate da sole o a coppie una ventina di persone. Subito sono intervenuti vigili e finanzieri che hanno sgomberato e isolato l’area. ANSA

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Sala: raccolti 14 milioni per famiglie e cultura

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sulle sue pagine social ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno donato al Fondo di mutuo soccorso istituito dal Comune per fare fronte all’ emergenza economica dovuta all’epidemia di Covid. “Ringrazio i donatori che hanno contribuito al Fondo di mutuo soccorso del Comune di Milano, abbiamo raccolto 14 milioni – ha detto – . La giunta ieri ha deliberato che 4 milioni li daremo per il bisogno immediato delle famiglie più in difficoltà, 2,5 milioni a nidi e materne privati che completano l’offerta pubblica e che oggi sono in difficoltà. Altri 2 milioni li diamo alle piccole iniziative nel mondo della cultura che sono in una difficoltà estrema, sono chiusi non sanno quando apriranno e sono parte fondamentale del nostro tessuto sociale“. Il resto “lo consegneremo al Consiglio comunale che aveva già a disposizione 3 milioni di euro e a questo punto avrà una cifra significativa per sostenere le piccole iniziative economiche di Milano – ha concluso -. È il momento in cui davvero chi ha di più sostenga chi ha di meno perché siamo tutti sulla stessa barca“. ANSA  

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La Milano Digital Week sarà totalmente online

Torna Milano Digital Week, la manifestazione promossa dal Comune di Milano – Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici – e realizzata da IAB Italia, Cariplo Factory e Hublab. Un’edizione completamente online a tema “Città trasformata”. Da lunedì 25 a sabato 30 maggio 2020, Milano Digital Week riparte dalle riflessioni sulle trasformazioni del vivere quotidiano, con una possibilità ridotta di fruire fisicamente gli spazi, di vivere le relazioni interpersonali, di far parte di una comunità. Da qui la necessità di riformulare l’evento, in modo ancora più̀ collettivo: un progetto sulla capacità connettiva di trasformazione della città. L’edizione, che conta già oltre 200 eventi in programma, si svolgerà interamente online sulla piattaforma www.milanodigitalweek.com e rappresenta un’opportunità di riflessione e confronto per cittadini, istituzioni, aziende, università e centri di ricerca, studenti e millennials con particolare attenzione ai temi contemporanei e a quelli di prospettiva. “In questi due mesi la nostra vita e le nostre abitudini sono state completamente stravolte – commenta l’assessora alla Trasformazione digitale e Servizi Civici Roberta Cocco – È innegabile che il digitale abbiamo giocato un ruolo fondamentale nel consentire al Paese di non bloccarsi del tutto ma di trovare nella tecnologia e nelle soluzioni innovative la formula vincente per continuare a lavorare, studiare, relazionarsi e vivere in un quotidiano diverso. Proprio questo racconteremo nella Milano Digital Week online, un’edizione che oltrepassa i confini della città per lanciare un messaggio a tutta l’Italia: il digitale non è un accessorio ma una risorsa imprescindibile”. Il “digitale” è entrato in maniera pervasiva in questi ultimi tre mesi nella vita di tutti i giorni. In un mondo che ha improvvisamente ridotto le sue tante relazioni, a partire da quelle fisiche, il digitale ha messo a disposizione i suoi asset per attivare un paradigma diverso, che partiva da necessità che non potevano più̀ venire soddisfatte e trasformando le connessioni dell’intero Pianeta. Il lavoro, la formazione, le relazioni, appunto, e ancora il tempo libero nei luoghi di cultura e intrattenimento, all’aperto, e tanto altro: tutti i pilastri portanti di una vita attiva che, da un momento all’altro, sono stati azzerati nelle forme che conoscevamo finora. Il digitale, già essenziale per molti aspetti a partire dal tessuto produttivo, si è rivelato provvidenziale per la vita quotidiana. I temi della terza edizione: il Lavoro, quello che arriverà e quello che forse non ci sarà più, le competenze trasversali necessarie e le nuove economie, le governance e le ipotesi di Sviluppo (geopolitica, innovazione sociale e progettazione), 8 Hackathon focalizzati su otto dei 17 challenge legati ai Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, supportati da otto aziende: una vera e propria assemblea di confronto – patrocinata da SDG Global Action – per vedere come il pensiero e la conoscenza ci potranno aiutare nel definire i nuovi paradigmi che ci aspettano o che probabilmente dovremo inventarci. L’Educazione, legata principalmente al mondo delle Università e alla formazione permanente, Sostenibilità e Ambiente (nuovi ecosistemi e strategie urbane), Salute e Privacy (accesso, etica e tecnologie necessarie), Disuguaglianze (modelli e pratiche per un futuro più equo, mappe delle disuguaglianze sociali e digitali), Arte, Musica e Cultura (nuovi mercati dell’arte, live performance, concert e live cinema), Media (Infotainment, Fake news, nuovi linguaggi). Se la protagonista resta Milano e le molte connessioni dentro e fuori Italia, sarà però una piattaforma e una regia digitale a creare un palinsesto con format diversi: talk, conference, Lectio magistralis, webinar, Hackathon oltre all’accesso all’Archivio della MDW con approfondimenti sul sito o su piattaforme esterne (blog, articoli). Una maratona di sei giorni – ideata e curata appositamente per la manifestazione – rivolta a cittadini, professionisti, giovani imprenditori, addetti ai lavori, curiosi e appassionati di tutte le età che vogliono scoprire i tanti volti della Milano digitale, o del mondo digitale in generale. La MDW, solo due mesi fa, era concentrata su “Città aumentata”, un laboratorio di una transizione sostenibile, con oltre 600 eventi già definiti da una call di grande partecipazione. Da questa call una buona parte parteciperà ancora confrontandosi con le trasformazioni in atto e gli scenari che collettivamente dovranno essere disegnati. A fine anno, verrà lanciata la call per la prossima Milano Digital Week, prevista per marzo 2021: un progetto per riannodare le fila del vecchio e del nuovo dentro questo nuovo Millennio già profondamente mutato al suo inizio.  

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De Corato: assembramenti davanti ai consolati di Marocco e Cina

L’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato denuncia che ieri davanti al consolato Cinese in via Benaco 4 era presente un assembramento formato da, “un grande numero di persone in coda, prive di mascherine e senza rispettare le distanze di sicurezza“, segnalazione che ricalca quella fatta il giorno precedente dallo stesso De Corato per un episodio simile avvenuto davanti al consolato del Marocco. “Un affollamento non solo pericoloso – sottolinea De Corato –  ma anche insensato, visto che l’accesso e ai consolati è regolato da appuntamenti. Mi stupisco di come la comunità cinese, maestra nel gestire il contagio nel proprio paese, in questo caso non sia stata ligia alle regole”. “Né ieri né oggi, ci sono visti interventi della polizia locale o delle forze dell’ordine per far rispettare le norme anticontagio nelle code – prosegue l’assessore De Corato – eppure i marciapiedi dei consolati sono ancora suolo italiano e non extra territoriale come il loro interno. La mia proposta è che il prefetto insieme al questore e al sindaco organizzino squadre miste, pronte a intervenire H24 per disperdere sul nascere ogni tipo di assembramento”. “Mi auguro che dopo la giusta sfuriata di oggi del sindaco Sala – conclude De Corato – anche i consolati, luoghi in cui dovrebbero essere presenti l’esercito o le forze dell’ordine, vengano maggiormente presidiati”.  

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All’anagrafe riprendono i matrimoni civili

Da ieri a Milano le coppie sono tornate a dire sì. Sono ripresi questa mattina i matrimoni e le unioni civili, dopo lo stop imposto dall’emergenza Covid, con le prime quattro coppie che si sono sposate nella Sala formazione di via Larga, sede dell’anagrafe di Milano. Si tratta di matrimoni in forma ristretta a cui partecipano gli sposi, i testimoni e l’ufficiale di Stato civile che celebra, tutti rigorosamente con mascherina. Nella sala, dove di solito si svolgono le aste del Comune, c’è anche il gel disinfettante per le mani. La sala di Palazzo Reale dedicata ai matrimoni, come spiegano dal Comune, deve ancora essere sanificata e quando l’operazione sarà terminata le celebrazioni si potranno svolgere lì come da tradizione. Oggi toccherà ad altre quattro coppie pronunciare il sì mentre altre che avevano in programma le nozze sabato hanno preferito disdire. ANSA

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