La sicurezza urbana in ogni municipio nel Lazio. Con varie famiglie e clan della criminalità organizzata identificate nella Camorra, ‘Ndrangheta, Siciliana (due Famiglie) e quella autoctona. La sicurezza urbana a Roma è fortemente influenzata dalla presenza di numerose organizzazioni mafiose e gruppi criminali, sia storici che autoctoni. Secondo l’ultimo rapporto della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), nella Capitale operano circa 50 clan, tra cui Camorra, ’Ndrangheta, Cosa Nostra e gruppi autoctoni come i Casamonica e i Gambacurta. Clan storici e loro aree di influenza Camorra romana (Senese) originaria della Campania, la famiglia Senese ha esteso la sua influenza a Roma, operando principalmente nel quadrante sud-est della città, tra cui Tuscolano, Cinecittà, Centocelle e Quadraro. La ’Ndrangheta con la sua presenza in Calabria è significativa, con famiglie come i Piromalli, i Bellocco e i Mancuso attive in vari settori, tra cui il commercio, l’edilizia e il riciclaggio di denaro. Le loro attività si concentrano principalmente nelle zone nord e ovest di Roma. Cosa Nostra è la mafia siciliana ed è meno visibile, ma comunque sempre presente, con attività legate principalmente a riciclaggio e infiltrazioni in attività economiche. Clan autoctoni e loro aree di influenza con i Casamonica il clan più noto e radicato, di origine sinti, che controlla ampie zone del quadrante sud-est di Roma, come Romanina, Anagnina, Porta Furba, Tuscolano e Spinaceto. Le loro attività includono estorsioni, usura, traffico di droga e infiltrazioni in appalti pubblici. I Gambacurta sono attivi principalmente nel quartiere di Montespaccato e nelle zone limitrofe come Boccea e Aurelia, il clan è noto per il controllo delle piazze di spaccio locali e per la sua forza intimidatoria. Infine, le famiglie Spada e Fasciani questi due clan dominano il litorale romano, in particolare Ostia, dove gestiscono attività legate alla balneazione, estorsioni e traffico di droga. Le forze dell’ordine hanno più volte condotto operazioni contro di loro, confermando la loro natura mafiosa. La criminalità organizzata a Roma non si limita a controllare il territorio fisico, ma si estende anche al “perimetro dei mercati”, influenzando settori economici come edilizia, ristorazione, gioco d’azzardo e servizi pubblici. In alcuni quartieri, come Ostia, San Basilio, Romanina e Tor Bella Monaca, il controllo è particolarmente evidente, con le organizzazioni mafiose che gestiscono direttamente le piazze di spaccio e le attività economiche locali. Le alleanze tra diversi clan, anche di origini diverse, sono frequenti e mirano a consolidare il potere e a gestire in modo più efficiente le attività illecite. Queste alleanze possono includere scambi di know-how criminale e divisione dei mercati, creando una rete complessa di interessi che rende difficile l’intervento delle forze dell’ordine. Per terminare, la sicurezza urbana a Roma è minata dalla presenza di numerose organizzazioni mafiose e gruppi criminali, che operano in modo diversificato e spesso in alleanza tra loro. Il controllo delle piazze di spaccio, l’infiltrazione in settori economici e la gestione di attività illecite rendono complesso il panorama della criminalità nella Capitale. Le forze dell’ordine e le istituzioni locali sono chiamate a un impegno costante per contrastare queste realtà e garantire la sicurezza dei cittadini.
Massimo BLANDINI