14 Marzo 2021

A Crescenzago lo Stato entra in azione pure di notte

A Crescenzago lo Stato entra in azione pure di notte. I cittadini della zona hanno segnalato in gran numero la presenza di una vasta operazione notturna nella zona degli orti e della colonia felina diventata famosa per i continui incendi. Una serie di fiammate che a quanto pare erano in parte colpa dei primi, in parte dei curatori della seconda. Sono entrambi abusivi e questo dimostra come persino gli orti dovrebbero essere regolamentati perché la prepotenza dell’abusivismo è da sempre fonte di altra violenza. Ma dopo gli ultimi episodi, compresi i sei giorni di follia in zona, a Crescenzago lo Stato entra in azione pure di notte. Ed è una buona notizia, perché non c’è nulla da fare se non affrontare il problema che si è creato. E tentare di risolverlo. Tanto le periferie alla politica interessano solo in periodo elettorale, poi se ne dimentica perché tanto lì vivono i poveri. Dunque non è il caso di parlarne troppo. Ai cittadini allora resta solo lo Stato che invece è in servizio 24 su 24, 7 giorni su 7. L’ultima risorsa per evitare che alcune zone diventino zone franche. E che succedano cose gravi perché è solo un caso fortunato se questa guerra del fuoco non ha toccato il benzinaio adiacente. Per fortuna però ora a Crescenzago lo Stato entra in azione pure di notte.

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De Corato ricorda Sergio Ramelli

“Sono passati 46 anni dalla scomparsa di Sergio Ramelli. Oggi, come allora, si ripete un dolore che non si affievolisce con il passare degli anni”. Lo ha ricordato in una nota Riccardo De Corato,  consigliere comunale di Fratelli d’Italia, in occasione del 46esimo anniversario dell’aggressione a Sergio Ramelli, picchiato vicino casa sua da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare il 13 marzo 1975. Ramelli morì in ospedale a Milano il 29 aprile successivo a causa dei traumi riportati durante l’aggressione dopo giorni di agonia. “Sergio – ha continuato De Corato – era un giovane militante del Fronte della Gioventù, massacrato il 13 marzo del 1975 a Milano ad appena 18 anni a colpi di chiave inglese per la sola colpa di aver scritto un tema sui crimini delle Brigate Rosse e morto in ospedale dopo 47 giorni di agonia”. De Corato ha ricordato aggiunto di aver conosciuto Ramelli “nella sede di via Mancini della Federazione dell’MSI, quando ero un giovane dirigente del partito. Ramelli pagò con la vita per le sue idee come accadde esattamente un anno dopo, il 29 aprile 1976, a Enrico Pedenovi ucciso da un commando di Prima Linea. Erano gli anni di piombo, una pagina terribile della storia di Milano che mi auguro non torni più”, ha concluso De Corato.

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Covid: crescono i ricoveri 66 i decessi

Continuano a crescere i ricoveri per Covid in Lombardia dove con 59.378 tamponi eseguito si sono registrati 5.809 nuovi casi positivi. I pazienti in terapia intensiva sono 694, 25 più di ieri, e negli altri reparti sono 6.068, (+159), 66 i decessi. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 60.954 (di cui 40.976 molecolari e 19.978 antigenici) totale complessivo: 7.229.002  i nuovi casi positivi: 6.262 (di cui 202 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 535.077 (+2.116), di cui 5.083 dimessi e 529.994 guariti  in terapia intensiva: 667 (+22)  i ricoverati non in terapia intensiva: 5.909 (+191)  i decessi, totale complessivo: 29.093 (+89) I nuovi casi per provincia: Milano: 1.617 di cui 592 a Milano città; Bergamo: 467; Brescia: 1.118; Como: 507; Cremona: 250; Lecco: 197; Lodi: 90; Mantova: 382; Monza e Brianza: 449; Pavia: 348; Sondrio: 96; Varese: 610.

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Ridipinto il murale per Dax in Darsena

Il comitato ‘LiberAzione Milano’ ha ricordato l’omicidio di Davide Cesare detto Dax frequentante del centro sociale Orso, ucciso a 27 anni a coltellate nella notte fra il 16 e il 17 marzo del 2003, nella zona della Darsena del capoluogo lombardo. Ieri, come tradizione che si ripete anno dopo anno, il murale in memoria del giovane è stato ridipinto – viene poi sempre cancellato perché non autorizzato – e sono stati accesi alcuni fumogeni rossi. Il tutto si è svolto regolarmente tanto che nonostante la zona fosse particolarmente sotto controllo, contro gli assembramenti pericolosi per il Covid, non si sono riscontrati rilievi per l’ordine pubblico. All’iniziativa – da quanto si è appreso – hanno preso parte poche persone che hanno rispettato le regole. Tutto si è svolto nell’ambito di un presidio di commemorazione preannunciato. “In tante e tanti oggi, lungo le acque della Darsena, abbiamo deciso di riprenderci un piccolo spazio di agibilità fisica e politica – hanno sottolineato gli aderenti al comitato in una nota -. Stiamo attraversando una fase storica complessa e senza precedenti, stiamo rinunciando a quello che ci è più caro: stare insieme, fare aggregazione e stare in strada per dare voce e forma alle nostre idee, proiettate verso un mondo migliore. Oggi i muri dei Navigli si tingono di nuovo con i nostri colori e valori, per Dax, assassinato 18 anni fa da un gruppo di fascisti; per Carlo, assassinato durante il G8 di Genova esattamente 20 anni fa; per le partigiane e partigiani”. ANSA

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Decine di multe per feste e assembramenti

Cene e feste in casa, anche con il karaoke aperitivi in strada e giri in centro a Milano nell’ultimo venerdì prima del nuovo lockdown da zona rossa: i carabinieri sono stati impegnati in una serie di controlli che hanno portato a decine di multe per il mancato rispetto delle norme anticovid. Nel pomeriggio, in un servizio straordinario i militari della Compagnia Carabinieri Milano Duomo e del 3° Reggimento Lombardia hanno controllato 90 ragazzi, di cui 17 fra i 16 e i 20 anni sono stati multati perché erano fuori dal loro Comune senza giustificato motivo. In serata invece hanno ricevuto molte segnalazioni dai residenti dell’area di piazzale Archinto, zona movida nel quartiere Isola, e quando sono arrivati i carabinieri hanno trovato 23 giovani, fra i 20 e i 28 anni, che stavano bevendo alcolici che il proprietario di un pub vendeva contravvenendo alle regole. Per questo sono stati identificati e segnalati. Nella notte  i militari hanno fatto tornare a casa 21 studenti fra i 20 e i 24 anni che stavano facendo una festa nell’appartamento in via Appiani, in centro, della madre di uno di loro che al momento era assente. Tutti multati, come sono state multate le sei persone che stavano facendo una cena rumorosa in corso Vercelli. Ma ancora più rumorosa una festa in via Melzi d’Eril, vicono all’Arco della Pace. Qui i militari hanno trovato la proprietaria e sei trentenni intenti a fare una gara di karaoke.

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Nuovi record per Bitcoin, però forse ora frena

Nuovi record per Bitcoin, però forse ora frena. Ieri il Bitcoin è arrivato a superare i 51mila euro di valore, mentre stamattina anche se il trend sembra in salita è sceso ai 50,900. Una piccola differenza, ma spesso è il segno che la corsa è finita. Come sempre: finita solo per il momento. Intanto tutte le altre crypto continuano la loro ascesa, perché l’ultimo rally ha causato un entusiasmo su tutte le valute. L’unica a scendere è Xem.

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