14 Ottobre 2019

Tunisino muore dopo avere ingoiato della cocaina per nasconderla

Non appena ha visto avvicinarsi gli agenti della Polizia di Stato, è scappato mettendosi qualcosa in bocca. Era droga ed è stata fatale per un tunisino di 46 anni che è poi è morto ieri all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Intorno alle 18 in via Cermenate una volante lo ha notato in atteggiamento sospetto e, dopo un breve inseguimento, è riuscito a bloccarlo dopo aver notato che l’uomo si era portato la mano alla bocca. Non avendo documenti, è stato portato in questura per il fotosegnalamento. Lì ha dichiarato le sue generalità ed è risultato destinatario di un provvedimento di espulsione ma ha poi iniziato a sentirsi male, con forti dolore all’addome e schiuma dalla bocca. Portato in ospedale da un’ambulanza che si trovava in quel momento nel cortile nella questura milanese, è poi morto attorno alle 19.30. Il magistrato ha disposto l’autopsia ma, secondo fonti della Questura, dalle prime analisi nel sangue risultano tracce di stupefacente che probabilmente gli è stato fatale. ANSA  

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Polizia Locale. Cinque arresti in tre giorni. Sequestrati shaboo, marijuana e 9 passaporti falsi

L’Unità Contrasto Stupefacenti della Polizia locale, coordinata dal Comandante Marco Ciacci, in tre diversi interventi ha arrestato cinque persone e posto sotto sequestro 59 grammi di shaboo, 390 di marijuana, 63,5 di hashish, 9 passaporti falsi e quasi quattromila euro, frutto dell’attività di spaccio. Il primo intervento risale al 9 ottobre, quando alcune segnalazioni di spaccio in strada condotto da persone dai tratti somatici orientali, hanno portato gli agenti fare dei controlli in via Scarlatti, in zona Stazione Centrale. Dopo un breve periodo di osservazione gli agenti hanno notato un ragazzo, in seguito identificato in C. H. di 17, italiano di origine cinese, uscire da uno stabile. Il giovane fermato aveva con sé tre bustine con circa 11 grammi di metanfetamina, chiamata comunemente shaboo. Nel corso della seguente perquisizione domiciliare, gli agenti hanno sorpreso un altro minorenne italiano di origine cinese, poi identificato in F.J. di 17 anni, mentre tentava di nascondere una bustina con 48 grammi di shaboo. Nell’appartamento sono stati inoltre trovati e sequestrati oltre 550 euro, frutto dell’attività di spaccio. I due diciassettenni, portati il centro di prima accoglienza dell’Istituto penale minorile Cesare Beccaria di Milano, dovranno rispondere di spaccio di droga in concorso di reato. Il secondo intervento, avvenuto la sera successiva, ha portato all’arresto di due cittadini cinesi, un uomo e una donna, rispettivamente di 50 e 43 anni, per possesso di documenti di riconoscimento falsi. Anche in questo caso gli agenti della Polizia locale sono intervenuti per una segnalazione di spaccio in un appartamento in zona gallaratese. Gli agenti, questa volta, non hanno trovato droga, ma otto passaporti contraffatti (tre del Giappone, due di Singapore, uno di Hong Kong, uno della Malesia e uno di Macao), un passaporto con timbratura interna contraffatta e cinque visti dell’Inghilterra con accesso all’area Schengen, anche questi contraffatti. Durante la perquisizione dell’alloggio gli occupanti, W.L. nata nel 1976 e S.Y nato nel 1969, entrambi di origine cinese, hanno tentato di darsi alla fuga e hanno opposto resistenza agli agenti e per questo sono stati accusati anche di resistenza a pubblico ufficiale. L’ultimo intervento in ordine di tempo è avvenuto nella notte tra giovedì 10 e venerdì 11 ottobre e ha portato all’arresto di un italiano di 31 anni per spaccio. Il continuo via vai di persone che frequentavano un appartamento in via Moretto da Brescia ha insospettito alcuni cittadini, che hanno fatto una segnalazione alla Polizia locale. Gli agenti, in seguito alla perquisizione dell’alloggio, hanno sequestrato oltre 390 grammi di marjuana e 63,5 grammi di hashish, oltre a una somma di 3.235 euro frutto dell’attività di spaccio e arrestato in flagranza G.B. nato a Milano nell’87, mentre stava consegnando la sostanza stupefacente a due acquirenti.  

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Marocchino sfonda la vetrina di una farmacia, arrestato

Tenta di rubare in una farmacia e la Polizia di Stato lo arresta. Ieri notte gli agenti delle volanti della Questura hanno arrestato un cittadino marocchino di 38 anni per tentato furto aggravato. L’uomo, con un tombino stradale in ferro, ha sfondato la vetrina di una farmacia in via delle Forze Armate con l’obiettivo di rubare il fondo cassa. Era ancora dentro la farmacia quando sono arrivati i poliziotti che lo hanno arrestato.  

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Commemorazione del decennale della Beatificazione di Don Carlo Gnocchi

La sera di sabato 12 settembre sì è tenuta a Milano nella Basilica di S. Stefano nell’omonima piazza, la commemorazione del decennale della beatificazione di Don Carlo Gnocchi organizzata dalla sezione di Milano dall’ANA (Associazione Nazionale Alpini). Presenti molti milanesi, Alpini e no, hanno potuto godere di una serata molto particolare: si sono alternate letture di scritti e memorie di Don Gnocchi: oltre a fondare l’Opera Mutilatini, da lui chiamata La mia baracca, Don Gnocchi è stato cappellano degli Alpini durante la campagna di Russia, incoraggiando tutti e assistendo con la sua grande umanità e con il conforto dei sacramenti i tantissimi feriti e moribondi durante la ritirata, ritirata che il gelo proverbiale di quelle regioni, gli attacchi dell’esercito russo, la carenza di viveri e munizioni, le dotazioni inadeguate al clima hanno reso epicamente tragica. Si sono alternati ben quattro cori alpini: di Gessate, Limbiate, Abbiategrasso e Melzo; ciascuno si è esibito con quattro canzoni alpine tra le più popolari, riscuotendo generosi applausi. Quando è stata intonata la canzone Il ponte di Perati, omaggio al pesante tributo di sangue pagato dagli Alpini in Grecia: “Sui monti della Grecia c’è la Vojussa, col sangue degli Alpini s’è fatta rossa” tutti gli astanti – senza che nessuno abbia impartito l’invito – si sono spontaneamente alzati in piedi, molti sull’attenti. Particolare commozione ha suscitato l’ingresso nella basilica di due importanti simboli: prima il Cappello alpino di Don Gnocchi e poi i suoi scarponi della ritirata di Russia. Ha chiuso la manifestazione il canto di due brani simbolo: Stelutis alpinis e Signore delle cime, cantati dai quattro cori riuniti. Un evento perfettamente riuscito sotto il profilo musicale, ampiamente apprezzato dal pubblico con numerosi e vibrati applausi, ma soprattutto una rievocazione che ha suscitato grande emozione e commozione. Un evento che ha saputo far vibrare corde autenticamente profonde nella Milano disincantata del sabato sera.  

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Oltre 100mila presenze per il Milano Linate Show

Si è concluso con un bilancio di più di 100mila spettatori il Milano Linate Show. Un “omaggio” che Sea ha voluto fare alla città prima della riapertura ufficiale dello scalo, prevista per il prossimo 27 ottobre. Le piste dell’aeroporto di Linate si sono animate per tutto il giorno con l’Air Show che si è concluso con il volo delle Frecce Tricolore sul cielo della città, lo spettacolo di cabaret di Zelig, il concerto di Cristina d’Avena e l’esposizione di aerei storici.  Sabato sera molto apprezzate le esibizioni di Rockin’ 1000, la più grande cover band del mondo, di Manuel Agnelli e dei Subsonica. ANSA  

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