19 Marzo 2020

Gallera: 634 nuovi casi nel Milanese, dato che preoccupa

“Il vero tema, oggi, è quello del personale. Più volte abbiamo parlato della possibilità di collocare fuori dalle città strutture che possano aiutare la ricettività delle persone che hanno bisogno di essere curate, ma per poter offrire cure adeguate abbiamo bisogno di personale”, ha esordito oggi l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante la quotidiana conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza Coronavirus. “Stiamo esplorando tutte le strade – ha spiegato – e le attiviamo concretamente solo quando siamo in grado di portarle a termine, non lanciamo proposte per poi smentirle nei giorni successivi. Questa serietàci ha portato ieri a chiedere di differire l’attivazione del Punto Medico Avanzato (PMA) a Bergamo perchénon avevamo la certezza di reperire il personale”. L’assessore ha quindi annunciato che sono in arrivo “53 medici e infermieri cubani molto qualificati, che hanno combattuto l’Ebola. Saranno a Crema per alleggerire il lavoro”. Domani, inoltre, sarà inaugurato a Cremona l’ospedale da campo donato da Samaritan’s Purse. Il vice presidente della Croce Rossa cinese, poi, arrivato ieri a Milano, ha confermato che la Cina vuole sostenere la battaglia della Lombardia con un contingente di medici e infermieri la cui attività sarà coordinata di Areu. Gallera ha anche fatto sapere di aver incontrato, insieme al sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, Alan Rizzi, i 68 consoli presenti a Milano “ai quali ho chiesto di farsi portatori di un messaggio nei loro Paesi. Oggi la Lombardia ha bisogno, ma domani potremo aiutare noi. Tutti mi hanno confermato che ne parleranno con i loro Governi”. Ad oggi in Lombardia sono operativi 1250 i posti nelle terapie intensive (si partiva da 724) e quotidianamente arrivano 25 respiratori grazie alla collaborazione del Dipartimento nazionale della Protezione civile. I dati: casi positivi 19.884 (+2.171), ricoverati 7.387 (+102), in terapia intensiva 1.006 (+82), i dimessi e in isolamento domiciliare: 9.332, i deceduti 2.168.  I tamponi effettuati: 52.244. Milano e provincia 3.278 positivi (+634) di cui 1378 a Milano città (+287), “un dato che preoccupa“, ha detto l’Assessore Gallera, perché se cade Milano, cade tutto il paese.  

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Viola il decreto dopo esser evaso dai domiciliari, arrestato

Ieri mattina a Milano, nei giardini pubblici di via Tofane, la Polizia di Stato ha arrestato un 26enne per evasione dal regime degli arresti domiciliari. Gli agenti del Commissariato “Greco-Turro”, nel corso dell’ordinario pattugliamento del territorio, hanno sorpreso all’interno dei giardini pubblici di via Tofane, un gruppo di tre persone sedute su una panchina, a distanza ravvicinata, in evidente violazione dei dettami contenuti nel Decreto del Presidente del Consiglio, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. I tre giovani, un 26enne, un 19enne italiani ed una 17enne cittadina italiana,  incuranti delle misure restrittive per l’aggregazione nei luoghi pubblici, sono rimasti indifferenti anche difronte all’intervento dei poliziotti che richiedevano il motivo della loro presenza sul posto, minimizzando peraltro la propria condotta con scherno. Accertamenti più approfonditi effettuati sul posto dagli agenti del Commissariato Greco Turro hanno appurato che il 19enne, nel novembre 2018, era stato arrestato per il reato di rapina ai danni di un anziano, in concorso col 26enne. Quest’ultimo è risultato essere persona sottoposta agli arresti domiciliari, nonché inadempiente alle prescrizioni dell’ordinanza di misura cautelare emessa a suo carico. Il 26enne è stato pertanto arrestato per il reato di evasione, mentre gli altri due presenti denunciati per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità in materia di contrasto alla diffusione del Corona-virus.  

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Le violazioni saranno punite e resteranno sulla fedina penale

Ogni denuncia per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità“, a carico di coloro che vanno in giro in città senza un comprovato motivo, sarà valutata, caso per caso, e in caso di dolo, o anche solo di colpa, si infliggerà un decreto penale di condanna, che resta come un precedente penale. Così intende muoversi, da quanto si è saputo, la Procura di Milano nei confronti di chi viola le norme sull’emergenza Coronavirus. Solo ieri in Procura sono arrivate 80 segnalazioni di violazioni e gli inquirenti precisano che si sta parlando di reati, che come tali vanno puniti. ANSA  

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Tpl, garantito il trasporto pubblico locale

Tpl, garantito il trasporto pubblico locale. La rassicurazione è arrivata da un comunicato della Città metropolitana di Milano di ieri. Per capire quanto siano cambiati i tempi, poco tempo fa si discuteva delle nuove tariffe: La Città metropolitana di Milano e l’Agenzia di bacino per il TPL hanno condiviso, negli ultimi giorni, l’applicazione piena e mirata dell’ordinanza regionale dello scorso 4 marzo che prevedeva, da una parte, la riduzione delle corse del trasporto pubblico, e dall’altra, la garanzia della distanza di sicurezza necessaria per gli utenti all’interno dei mezzi. L’Agenzia, dopo aver valutato, insieme alla Città metropolitana, con attenzione alcune delle contraddizioni del decreto, ha però deciso per una applicazione “intelligente” che ha permesso di mettere in campo una rimodulazione del servizio che consente, in questi giorni, di avere un adeguato numero di corse in rapporto al fabbisogno dei singoli territori, in modo da rispettare sì l’ordinanza regionale, e garantire la distanza minima di sicurezza agli utenti, ma anche di evitare un peggioramento del servizio. “Si tratta – dichiara Siria Trezzi, consigliera delegata alla mobilità della Città metropolitana di Milano – di tenere conto delle esigenze dei territori in rapporto all’applicazione dell’ordinanza regionale. In questo modo, grazie alla collaborazione dei Comuni, si riesce a garantire sia un adeguato numero di corse, sia la distanza di sicurezza prevista.” “Stiamo vivendo tempi eccezionali – aggiunge Daniele Barbone, presidente dell’Agenzia per il TPL – e ognuno di noi è chiamato a dare il meglio. Il dialogo con la Città metropolitana , con i gestori dei servizi, con gli enti locali e con le rappresentanze dei lavoratori è lo strumento fondamentale da utilizzare. Agenzia in questo senso è a disposizione e metterà in campo tutte le risorse di cui dispone.” Oltre alla rimodulazione delle corse secondo le esigenze dei territori l’Agenzia del TPL ha anche messo in campo altri interventi, tra cui la richiesta alla aziende di trasporto di provvedere alle opportune sanificazioni dei mezzi e l’utilizzo, laddove possibile, degli autobus doppi.

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Coronavirus: Gruppo Cap sospende le bollette

Coronavirus: Gruppo Cap sospende le bollette. Gruppo CAP annuncia il rinvio dei pagamenti delle bollette. Per contrastare i disagi dei cittadini dovuti all’evoluzione dell’emergenza Coronavirus/Covid-19, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano mette in atto con effetto immediato misure concrete per agevolare i pagamenti azzerando ogni costo aggiuntivo. In particolare, le bollette in corso di emissione, che hanno come scadenza di pagamento il prossimo 15 aprile, potranno essere pagate entro il 1° giugno senza nessun costo aggiuntivo. Lo stesso termine sarà applicato inoltre a chi ha scelto la domiciliazione bancaria. Per i clienti che non avessero ancora provveduto al pagamento delle bollette con scadenza 28 febbraio 2020 non sarà prevista l’applicazione di interessi di mora, in caso di pagamento effettuato entro il 1° giugno 2020. Infine, è sempre possibile rateizzare le bollette di importo superiore a 80 euro facendone richiesta tramite il sito internet www.gruppocap.it oppure tramite mail a rateizzazioni@gruppocap.it oppure contattando il servizio clienti al numero 800. 428.428. Dalla scorsa settimana, a fronte dell’emergenza della pandemia in corso che ha costretto Gruppo CAP a chiudere gli sportelli aperti al pubblico, l’azienda pubblica ha annunciato il potenziamento dei canali telefonici e online a beneficio dei servizi destinati ai consumatori, garantendo inoltre gli interventi urgenti e le attività non rimandabili. Per le urgenze l’invito è di rivolgersi ai numeri verdi di assistenza e di pronto intervento. Numero verde Servizi al pubblico: 800.428.428 Numero verde Pronto Intervento: 800. 175.571 Sito web: www.gruppocap.it sezione clienti Gruppo CAP Gruppo CAP è la realtà industriale che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città Metropolitana di Milano secondo il modello in house providing, cioè garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Attraverso un know how ultradecennale e le competenze del proprio personale coniuga la natura pubblica della risorsa idrica e della sua gestione con un’organizzazione manageriale del servizio idrico in grado di realizzare investimenti sul territorio e di accrescere la conoscenza attraverso strumenti informatici. Per dimensione e patrimonio il Gruppo CAP si pone tra le più importanti monoutility nel panorama nazionale. Nel 2017 si è aggiudicato il premio assoluto Top Utility come migliore Utility italiana.

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Per favore manette per i medici traditori

Per favore manette per i medici traditori. Se come ha avvertito il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana siamo vicini al punto di rottura, è il momento di attuare a tutto campo le misure previste in caso di guerra. I medici del centro sud che si sono messi in malattia non meritano pietà perché non hanno avuto pietà: tantissimi loro colleghi, comprese le nuove generazioni non ancora pronte hanno risposto alla chiamata. Combattono con le scarpe di cartone della nostra epoca un nemico dotato di risorse illimitate, mentre il solito gruppo di furbi prende la via della casa al mare. Hanno pugnalato alle spalle un’intera nazione con le sue speranze proprio mentre era in difficoltà. Siccome le leggi di guerra non necessitano per definizione di durare oltre il conflitto, oggi abbiamo gli strumenti legali per fucilare alcuni medici. Non stiamo scherzando: qui non si tratta di quando c’è un picco di influenza normale ma gioca la squadra del cuore o è Natale e quindi si moltiplicano le assenze dagli sportelli pubblici, asl compresa. L’Italia è in Stato di guerra, i cittadini sottoposti a coprifuoco e senza stipendio se non per le funzioni fondamentali. Le fabbriche convertono la produzione come non si vedeva dai tempi delle guerre mondiali di inizio Novecento. I soldi presto mancheranno a tutti perché il contraccolpo mondiale del virus deve ancora arrivare, ma una congrega di traditori ha pensato bene di mettersi in malattia. A questo punto ai primi dieci che si sono messi in malattia per favore manette per i medici traditori: dieci vengano messi al muro come esempio, gli altri marchiati a fuoco come traditori e privati di diritti sociali e civili. Vivranno della pietà altrui, la stessa che loro hanno negato ai fratelli e sorelle che morivano sotto i colpi del Covid19.

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