20 Settembre 2022

Dal 29 settembre al 2 ottobre arriva il Festival della Missione

Dal 29 settembre al 2 ottobre, il Festival della Missione porta in piazza a Milano, in particolare alle Colonne di San Lorenzo, l’impegno missionario della Chiesa italiana e accoglie le testimonianze di tanti uomini e donne impegnati nel prendersi cura di un mondo ferito. Giunto alla sua seconda edizione dopo quella a Brescia nel 2017, il Festival, promosso da CIMI (Conferenza degli Istituti Missionari in Italia) e Fondazione Missio (organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana) in collaborazione con l’Arcidiocesi di Milano, è stato presentato questa mattina nella Cappella di sant’Aquilino, nella Basilica di San Lorenzo. Dopo i saluti dei due soggetti promotori, rappresentati da padre Fabio Motta (rappresentante CIMI nel Consiglio Direttivo del Festival della Missione, missionario del PIME) e don Giuseppe Pizzoli (Direttore dell’Ufficio nazionale per la Cooperazione missionaria tra le Chiese e della Fondazione Missio), sono intervenuti per illustrare obiettivi e programma del Festival il direttore operativo, padre Piero Masolo (missionario del PIME e collaboratore dell’Ufficio per la pastorale missionaria della Diocesi di Milano), la direttrice artistica, Lucia Capuzzi (giornalista di Avvenire) e mons. Luca Bressan (Vicario episcopale della Diocesi di Milano per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione sociale). Tre dei numerosi ospiti dei giorni di Festival hanno poi portato la loro testimonianza su alcuni dei temi portanti dell’evento: padre Sebastiano D’Ambra, missionario del PIME noto per il suo impegno nel dialogo interreligioso tra cristiani e musulmani nelle Filippine; Kindi Taila, fuggita da bambina dalla guerra in Repubblica democratica del Congo grazie all’aiuto di alcuni missionari italiani, laureatasi in Medicina nel nostro Paese e poi tornata più volte in Africa per esperienze missionarie; Adriano Karipuna, figura simbolo della resistenza dei popoli indigeni dell’Amazzonia contro la deforestazione. Sono infine intervenuti Massimo Minelli, presidente di Confcooperative Lombardia, che insieme a Federazione Lombarda BCC e a Fondosviluppo è main partner del Festival, e i rappresentanti delle due principali realtà sostenitrici: Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo, e Agnese Nascosto, Coordinamento progetti e struttura operativa di Associazione Cuore Amico. IL PROGRAMMA E GLI OSPITI Più di 100 gli ospiti, italiani e internazionali, che interverranno nei 29 eventi del programma principale con il titolo “Vivere per dono” e nel ricco calendario del “Festival è anche”; oltre 150 i testimoni missionari che animeranno aperitivi ai bar e bistrot del centro; 200 volontari ad aiutare nella gestione delle oltre 30mila persona attese; oltre 20 strutture religiose e parrocchie ad accogliere le 1.500 persone che da tutta Italia hanno già segnalato richiesta di ospitalità. La location scelta come polo dell’evento sono le Colonne di San Lorenzo, un luogo storico e caratteristico della città, da sempre ritrovo della movida milanese e dei più giovani. Ma sono previsti incontri anche in altri luoghi significativi, come la Casa Circondariale San Vittore e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, così come la Messa domenicale in Duomo, con i cori di giovani di diverse realtà della diocesi di Milano. Il filo rosso della missione connetterà anche la stessa Basilica di Sant’Eustorgio, dove i missionari cureranno momenti di spiritualità, con la Basilica di Santo Stefano, dove sarà allestita per i giorni del Festival la mostra Missio Milano; Palazzo Lombardia, per una mostra e spettacoli teatrali, con la sala conferenze del Museo diocesano, che ospiterà presentazioni di libri e un incontro sulla moda etica, e la Chiesa di S. Giorgio, con i laboratori su giustizia riparativa e Agenda 2030. E piazza Vetra (dietro alla Basilica di S. Lorenzo) ospiterà i due eventi in cui è attesa la presenza più numerosa: sabato 1 ottobre, alle 21.30, “Alzati e #ViviPerDono”, per guardare già alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, nel 2023: una serata che alternerà buio e luce, silenzio e musica, alla presenza dell’Arcivescovo Mario Delpini. Domenica 2 ottobre, alle 17, l’atto finale del Festival, dove la pace sarà il motivo che accompagnerà le musiche e le testimonianze del “Missio Contest – Concerto di pace”, con la presenza delle artiste Liza Miller e Anna Tchikovskaya, rispettivamente russa e ucraina. Nella giornata di apertura del Festival, giovedì 29 settembre, Diego Cugia, alias Jack Folla, in collegamento con l’attivista egiziano Patrick Zaki, accompagnerà in un viaggio tra carcere e riscatto, a “Ora d’aria” (ore 19). Nella stessa serata, il giornalista e scrittore Mario Calabresi e don Luigi Ciotti, che ha fatto della strada la sua parrocchia, contrastando le mafie e le disuguaglianze, dialogheranno nell’incontro “Frontiera missione: memoria e giustizia” (ore 21.30). Venerdì 30 settembre, sarà presente anche il Presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, nel convegno “Far fiorire la vita – La missione Maddalena” (ore 11), sull’annuncio della Buona Notizia in un mondo ferito, mentre durante il convegno “Giustizia e con-dono” (ore 18), la Ministra della Giustizia Marta Cartabiaapprofondirà, con il criminologo Adolfo Ceretti e la cappellana del carcere femminile di Santiago del Cile Nelly León, il tema dei percorsi di giustizia riparativa. Economisti di differenti scuole si confronteranno sulle vie per un mondo più equo e solidale, sabato 1 ottobre, durante il convegno “Oltre l’economia che uccide”. Saranno significative le parole di suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, del senatore a vita Mario Monti e dell’attivista indigeno contro la deforestazione in Amazzonia, Adriano Karipuna. Tra gli ospiti protagonisti ai vari convegni e incontri, chiamati a declinare il significato del titolo “Vivere per dono”, nella sua doppia accezione di gratuità e perdono, segnaliamo padre Christian Carlassare, missionario comboniano e vescovo di Rumbek, in Sud Sudan, dove è sopravvissuto a un attentato; il religioso camilliano, padre Bernard Kinvi, che nel Centrafrica sconvolto dalle violenze arrivò a proteggere fino a 1.500 musulmani; padre Pier Luigi Maccalli, missionario della SMA, e suor Gloria Cecilia Narvaez, francescana di Maria Immacolata, accomunati dall’esperienza di un lungo rapimento in Africa; Zakia Seddiki, che prosegue, con l’associazione Mama Sofia, la missione del marito Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso in Congo. Alle proposte del programma principale si affiancano quelle del “Festival è anche”: 4 musei convenzionati, 27 bar e bistrot per gli “aperitivi missionari”, incontri con gli autori e presentazione di 14 libri, 5 proiezioni di film, 11 chiese aperte per percorsi artistici e visite guidate, 4 spettacoli, diversi laboratori per bambini, ragazzi, giovani e adulti e tornei di calcetto. Tutte le informazioni utili, gli aggiornamenti e le modalità per

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Feltrinelli e Radio Deejay presentano Read like e deejay

Feltrinelli e Radio Deejay presentano Read like e deejay. Scrittori e sportivi a confronto con gli speaker di Radio Deejay e Radio Capital sulle rispettive passioni sportive, in un percorso che idealmente condurrà all’appuntamento con la “Deejay Ten” l’evento di running simbolo di Radio Deejay, che si correrà il 9 ottobre a Milano.  Live da Piazza Piemonte a Milano e in diretta streaming sui canali social di laFeltrinelli mercoledì 21 settembre Davide Chinellato e Gianluca Gazzoli sul basket giovedì 22 settembre Domenico Procacci con Stefano Meloccaro sul tennis Nell’ambito di ALLENA-MENTI, il mese di iniziative, promozione esclusive e appuntamenti dedicato alla passione sportiva, in programma in tutte le oltre 100 librerie Feltrinelli d’Italia fino al 9 ottobre, laFeltrinelli in collaborazione con Radio Deejay e Radio Capital presenta “Read Like a Deejay”, l’inedito format di incontri che vede speaker e scrittori “insospettabilmente” appassionati di sport ma anche sportivi prestati alla penna, dialogare attorno alla comune passione sportiva. In presenza alla Feltrinelli di Milano Piazza Piemonte e in diretta streaming sui canali social di laFeltrinelli, dopo il primo incontro tenutosi giovedì 15 ottobre tra Giuseppe Catozzella e Linus che si sono confrontati sulla corsa, l’iniziativa prosegue mercoledì 21 settembre alle 19.30 con Davide Chinellato, autore di King. La biografia di LeBron James e Senza filtro, l’autobiografia di Kevin Garnett (Libreria Pienogiorno), e Gianluca Gazzoli che parleranno di basket, delle emozioni che questo sport suscita e dei miti che ha consacrato. Così descrive il basket Davide Chinellato: “È il brivido di una schiacciata, l’emozione inattesa di un tiro da tre, l’adrenalina di una stoppata. E poi gli eroi che inventano questi gesti ogni volta unici, sia su un parquet di una mitica Arena NBA sia sui campetti di ogni città del mondo.” Giovedì 22 settembre alle 18.30, si tiene invece l’incontro tra Domenico Procacci e Stefano Meloccaro sul tennis a partire da “Una Squadra” (Fandango) il racconto dei quattro talenti del tennis che hanno condotto l’Italia alla vittoria della Coppa Davis nel 1976. Procacci sintetizza così il suo rapporto con il tennis: “È una lotta con se stessi: spesso perdi prima contro di te che contro gli altri”. Il 26 settembre alle 18.30 il palcoscenico di Piazza Piemonte ospita l’incontro tra il celebre allenatore americano Dan Peterson, autore di Tutto il basket (Centauria), e Guido Bagatta. Un confronto a due voci su questo sport spettacolare che Dan Peterson definisce “uno sport di squadra, quindi uno sport ’sociale.’  C’è un ’team,’ una squadra.  Per di più, c’è il ‘gruppo.’  Cioè, la gente che sta insieme per realizzare un obbiettivo: vincere una partita, arrivare ai playoff, fare la finale, vincere il titolo. Il basket fa parte di questo concetto. Poi, aggiungiamo il gesto fisico.  Qualcuno ha definito il basket, “L’atletica leggera … giocata.”  Qualcuno l’ha definito, “Il balletto sul parquet.”  Anni fa, uno studio ha definito il basket il più difficile degli sport di squadra: piedi, gambe, corpo, testa, mani, tutto. Metti tutto insieme e hai lo sport più spettacolare, gesti atletici, genio sportivo, gesti tecnici, e l’allenatore che ha la partita in mano per cambi di giocatori e tattica.”. Il primo di ottobre alle ore 18.00 va in scena il dialogo tra Enrico Brizzi, in uscita con L’imprevedibile mare di Milano (Ponte alle Grazie), e Vic dove il trekking diventa strumento per scoprire la bellezza della natura che ci circonda. “Camminare – afferma Brizzi – per me è più che un’attività sportiva, è uno stile di vita. Camminare attraverso un luogo è il modo migliore per conoscerlo e nei tempi in cui viviamo, tempi in cui ognuno è spesso dentro una grande solitudine, l’opportunità di fare strada insieme, di camminare spalla a spalla, di condividere la fatica e la meraviglia è in un certo senso il lusso più sfrenato che ci possiamo regalare”. Infine, il 5 ottobre alle 18.30 alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano a confrontarsi sul calcio, sugli algoritmi e le variabili che si nascondono dietro a ogni azione in campo, saranno Nicola Savino e Marco Malvaldi, che sintetizza così quello che è considerato lo sport per antonomasia: “Novanta minuti di pura, incalcolabile irrazionalità all’interno di una settimana già decisa da qualcun altro”. Il percorso di incontri del format “Read Like a Deejay” condurrà idealmente all’appuntamento sportivo che è un po’ il simbolo di Radio Deejay, ovvero la Deejay Ten, l’evento di running ideato da Linus nel 2005 e che quest’anno a Milano si corre il 9 ottobre. Scopri tutte le iniziativi di ALLENA-MENTI a questo link https://www.lafeltrinelli.it/offerte/libri-film-eventi-sullo-sport

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Trasporti: ancora una ripartenza a ostacoli per gli studenti lombardi

Trasporti: ancora una ripartenza a ostacoli per gli studenti lombardi. Pur senza i limiti di capienza dello scorso anno dovuti alla pandemia, anche quest’anno raggiungere la scuola è un percorso ad ostacoli soprattutto per gli studenti delle medie superiori che abitano nella provincie lombarde. E’ mancato nuovamente il coordinamento tra Istituti scolastici, le agenzie della Mobilità (l’Ente di programmazione dei servizi) e le aziende di trasporto. Se i pendolari di Trenord piangono, quelli delle autolinee non ridono. Sono già stati segnalati, la settimana scorsa autobus stracarichi, corse saltate delle numerose linee nel varesotto a Montale di Tradate, Castiglione Olana, Venegono, quindi studenti rimasti a terra. Stessa cosa nel cremonese dove il problema non riguarda solo gli autobus extraurbani, ma anche alcuni urbani, che, negli orari d’uscita da scuola, sono pieni costringendo i ragazzi ad aspettare i bus successivi, se ci sono, o dipendere dai genitori o ricorrere all’autostop. Ragazzi a terra, ritardi, disservizi anche a Como. Si tratta di bus troppo affollati che, in prossimità della città, saltano le fermate essendo già pieni. Stessi disagi a Paullo nel milanese. Ad Ostiglia (MN) i trasporti per studenti partiranno solo da ottobre per un grave ritardo organizzativo. Nel bresciano gli studenti della linea Rovato-Iseo sono costretti a fare due abbonamenti perché la tratta è gestita da due operatori diversi, Arriva al mattino e FNMA nel pomeriggio. A Polaveno (BS) per 5 mattine consecutive la corriera non è proprio passata. Le aziende, nonostante i ricchi contributi pubblici, i ristori del Covid, la cassa integrazione e i risparmi nel costo del lavoro ( i nuovi autisti hanno stipendi da fame) non producono un servizio capace di soddisfare le esigenze di mobilità degli studenti lombardi e di molti pendolari. “Dulcis in fundo” sono arrivati gli aumenti delle tariffe, ma i servizi restano inefficienti. Altro che transizione ecologica con il trasporto sostenibile. Federalismo lombardo dei trasporti bocciato anche nei servizi bus, oltre che in quelli ferroviari di Trenord.

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Alternanza scuola-lavoro: un’altra vittima adolescente

Alternanza scuola-lavoro: un’altra vittima adolescente. Intervento dell’ingegnere Mauro Rossato, Presidente Vega Formazione e Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering È morto venerdì pomeriggio a 18 anni Giuliano De Se20a di Ceggia, colpito da una lastra di metallo che non gli ha lasciato scampo. Ed è successo nell’ultimo giorno del proprio stage per il progetto di alternanza scuola – lavoro in un’azienda di Noventa di Piave. Così un’altra giovane vita è stata spezzata. Così quello che per l’adolescente del veneziano avrebbe dovuto essere il debutto nella propria vita professionale si è trasformato nell’epilogo di una tragedia. Un dramma che il nostro Paese conosce già molto bene. Le morti sul lavoro sono diventate quotidianità in un’emergenza che coinvolge ogni anno oltre un migliaio di lavoratori e le loro famiglie. E le cause dei decessi sono spesso riconducibili ad un inadeguato percorso formativo o di aggiornamento. Morti annunciate che addolorano chi, come noi, si occupa di sicurezza sul lavoro da quasi tre decenni. E il dolore diventa rabbia quando a perdere la vita, o a rimanere gravemente feriti, sono giovani studenti impegnati in progetti di alternanza scuola – lavoro. È accaduto a Giuliano De Seta venerdì pomeriggio a Noventa di Piave ma, prima di lui purtroppo, è successo ad altri coetanei nel nostro Paese. Lorenzo Parelli è morto a 18 anni in un incidente avvenuto lo scorso 21 gennaio in un’azienda di Lauzacco, in provincia di Udine. Una putrella è caduta addosso al ragazzo e lo ha ucciso. Mentre nel mese di febbraio a Fermano, Giuseppe Lenoci, 16 anni, è deceduto a seguito di un incidente stradale mentre era a bordo del furgone aziendale condotto da un collega. Altri ancora, poi, sono gli studenti che nei progetti di alternanza scuola lavoro, negli ultimi anni sono finiti in terapia intensiva per una caduta dall’alto o per essere stati travolti da cancelli o a causa di gravi ustioni. E c’è anche chi nell’utilizzo di un trapano o di una macchina ha subito l’amputazione di un dito o ha rischiato l’amputazione di una mano. Verrebbe da pensare che non ci sia fine a questa emergenza. Ma, verrebbe anche da dire che la parola “fine” sia già scritta da tempo nell’ampia e dettagliata disciplina che regola la tutela e la sicurezza sul lavoro nel nostro Paese così come quella che guida l’alternanza scuola – lavoro. L’art. 5 comma 2 del D.M. 195/2017 dispone che: “è di competenza dei dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado l’organizzazione di corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza e svolti secondo quanto disposto dal D. Lgs. 81/2008 e successive modificazioni. In ogni caso l’azienda ospitante verifica con l’istituto le ore di formazione già erogate allo studente e, se necessario, provvede ad integrare la formazione rispetto ai rischi specifici”. Ciò significa che accanto ad ogni giovane vittima, si coglie sempre una responsabilità adulta. I colpevoli, dunque, ci sono e sono coloro che dovrebbero tutelare ed accompagnare i giovanissimi nei loro primi passi nel mondo del lavoro. Per questo, alludere alla fatalità o alla sorte avversa nei casi di infortuni che coinvolgono ragazzi impegnati nell’alternanza scuola – lavoro, appare assolutamente inopportuno e poco serio. Significa solo scrollarsi dalle spalle ogni responsabilità, ogni senso di colpa per ripulirsi la coscienza. Ma non possiamo permettere che siano questi i contorni del racconto delle tragedie. Basterebbe invece poco, pochissimo, per non assistere ad altri drammi sul lavoro che coinvolgano i ragazzi. Le regole per la sicurezza dei giovani in alternanza scuola lavoro ci sono e devono essere rigorosamente rispettate.

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Riccardo De Corato ha confermato le dimissioni da Consigliere regionale

Riccardo De Corato ha confermato le dimissioni da Consigliere regionale. Riccardo De Corato ha confermato e protocollato le dimissioni da Consigliere regionale. Le dimissioni depositate fanno seguito a quelle già rassegnate a fine agosto e, in occasione della seduta dello scorso 8 settembre, respinte dall’Assemblea parlamentare regionale con 32 voti contrari, 4 astenuti e 1 voto a favore: nell’occasione, i rappresentanti dei gruppi di minoranza non avevano partecipato al voto. Le dimissioni non dovranno più essere ora sottoposte alla votazione del Consiglio regionale che sarà chiamato a una semplice presa d’atto. A norma di regolamento, la presa d’atto deve avvenire nella prima seduta di Consiglio regionale utile, già calendarizzata per il prossimo 4 ottobre. In tale data le dimissioni saranno esecutive e a De Corato subentrerà come Consigliere regionale Franco Lucente.

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