22 Gennaio 2021

Zona rossa: il Tar per la Lombardia vuole i dati sui contagi

Zona rossa: il Tar per la Lombardia vuole i dati sui contagi. Perché dopo aver sbertucciato la Lombardia per aver chiesto in ogni sede la possibilità di calcolare i dati sui contagi degli ultimi giorni, Roma risponde che prima di decidere vuole vedere i dati sui contagi degli ultimi giorni. Non è una battuta, ma la tragicomica realtà dei rapporti tra Regione Lombardia e il governo. “Prendiamo atto del rinvio disposto dal Tar del Lazio sul ricorso presentato da Regione Lombardia e attendiamo l’udienza di lunedì” ha commentato il Pirellone. “I tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità e della Direzione Generale del Welfare – prosegue la Nota – hanno in corso una interlocuzione e, nelle prossime ore, valuteranno una serie di dati aggiuntivi da parte della direzione Welfare lombarda per ampliare e rafforzare i dati standard già trasmessi nella settimana precedente, ai fini di una rivalutazione in vista della Cabina di regia di venerdì 22 gennaio”. Come andrà a finire? Perché come hanno ricordato alcuni consiglieri regionali il primo a ricorrere al Tar per gestire la pandemia è stato proprio il governo con l’Abruzzo. Il vero governo, cioè Franceschini e Boccia, non si sono fatti scrupoli nel chiedere l’annullamento dei provvedimenti regionali. Trasformando di fatto il tribunale in un organismo politico, perché come ha dichiarato Crisanti non si capisce che competenze possa avere un giudice amministrativo in tema di salute pubblica. Eppure in questo strano periodo storico il governo può rivolgersi al tribunale amministrativo per gestire tutto, questioni sanitarie comprese. Perché se un governatore non è allineato, l’esecutivo può trovare strumenti legali efficaci per quanto singolari. D’altronde in questo periodo sono i medici del cts ad aver preso di fatto il controllo del Ministero degli Interni: è il comitato tecnico scientifico a decidere chi fa cosa in Italia, dunque è quasi normale che anche i giudici si esprimano su questioni sanitarie.

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Covid: tasso di posività stabile calano le terapie intensive

I nuovi casi di positività al coronavirus in Lombardia sono 2.234 di cui 119 ‘debolmente positivi’ a fronte di 37.713 (di cui 28.008 molecolari e 9.705 antigenici) tamponi effettuati per un rapporto del 5,9%. Si registrano 55 nuovi decessi. I nuovi guariti/dimessi da ieri sono 2.822 e le persone in terapia intensiva sono 411, 17 in meno di ieri. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 37.713 (di cui 28.008 molecolari e 9.705 antigenici) totale complessivo: 5.348.951  i nuovi casi positivi: 2.234 (di cui 119 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 440.880 (+2.822), di cui 3.516 dimessi e 437.364 guariti  in terapia intensiva: 411 (-17)  i ricoverati non in terapia intensiva: 3.644 (-6)  i decessi, totale complessivo: 26.460 (+55) I nuovi casi per provincia: Milano: 544 di cui 248 a Milano città; Bergamo: 106; Brescia: 436; Como: 202; Cremona: 83; Lecco: 102; Lodi: 62; Mantova: 132; Monza e Brianza: 85; Pavia: 123; Sondrio: 60; Varese: 223.

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Protesta dei ristoratori davanti alla Regione

Un centinaio di ristoratori, baristi e soprattutto proprietari di discoteche che dalla Brianza sono arrivati a Milano per partecipare oggi pomeriggio alla manifestazione sotto Palazzo Lombardia ha inscenato un corteo di auto a passo d’uomo, che ha rallentato la circolazione sulla Milano-Lecco. Suonando clacson e fischietti, sono entrati a Milano scortati da auto della polizia, in apertura e chiusura del corteo.  Poi hanno parcheggiato nella zona di viale Zara e sono arrivati sotto il palazzo della Regione in vista dell’appuntamento pomeridiano, “Abbiamo lasciato libera la corsa d’emergenza e quella di sorpasso – ha spiegato all’ANSA Mauro Meda, imprenditore di Seregno – in modo che potessero passare i mezzi di soccorso e siamo andati a circa 40 km all’ora. Qualcuno arriverà al lavoro dieci minuti in ritardo, così capirà come ci sentiamo noi che non possiamo andare a lavorare”. “Volevamo dare un segnale – ha aggiunto – far notare che siamo qua non per capricci ma perché non possiamo lavorare, perché da ottobre i nostri dipendenti non hanno ricevuto la cassa integrazione”. ANSA

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Occupato anche il liceo Einstein

Continua la protesta dei ragazzi delle scuole superiori a Milano e questa mattina è stato occupato il liceo scientifico Einstein con un gruppo di studenti che è entrato all’interno dell’istituto “riappropriandosi, in piena sicurezza e avendo svolto i tamponi risultati tutti negativi, di quello spazio che vivevano tutti i giorni”. In mattinata, spiegano, gli studenti seguiranno le lezioni in dad per poi svolgere un’assemblea pomeridiana in cui gli studenti “si impegneranno nell’immaginare un modello di scuola differente”. “Non dobbiamo chiedere la riapertura immediata ma dobbiamo richiedere che il modello di scuola cambi affinché la riapertura sia una naturale conseguenza di investimenti, politici e economici che colmino quei buchi che da anni vive la scuola pubblica, poiché i fondi ad ora ci permettono di farlo”. Rispetto al dibattito sulla didattica a distanza, gli studenti dell’Einstein spiegano che la divisione tra SiDaD e NoDaD è “una contraddizione che non pensiamo sia reale nel momento in cui investire sulla scuola comporterebbe un necessario e consequenziale rientro in sicurezza”. ANSA

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Muro gentilezza: donate 10 tonnellate indumenti

Oltre 10 tonnellate di indumenti usati, 400 coperte invernali, più di 13.000 libri e centinaia di giocattoli per bambini di tutte le età. A un anno dalla sua nascita sulla facciata esterna del Tempio del Futuro Perduto a Milano, in via Luigi Nono, il Muro della gentilezza ha raccolto una quantità considerevole di doni da parte dei cittadini. Gli oggetti e i beni regalati, vengono restituiti alla collettività e resi disponibili – spiegano i promotori dell’iniziativa – soprattutto per le fasce di persone più bisognose o per associazioni che si occupano di supporto ai meno abbienti o che collaborano con missioni umanitarie internazionali. “Nel corso del 2020 la risposta solidale dei milanesi è andata ad intensificarsi nonostante la pandemia – sottolinea Mariangela Vitale, segretaria di Nuovo Rinascimento, il collettivo di giovani che organizza e gestisce le attività culturali e solidali all’interno della struttura – dando vita ad una raccolta che abbiamo avuto non poche difficoltà a gestire. Inizialmente erano principalmente senza fissa dimora, famiglie in stato di necessità e anziani a usufruire dei doni dei milanesi, poi, complice l’arrivo dell’emergenza Covid-19, sempre più famiglie da tutta Milano e hinterland hanno iniziato a fare la fila per chiedere aiuto e sempre più donazioni sono arrivate spontaneamente”. ANSA

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Stazione Centrale e Bastioni Porta Venezia: 98 controllati e 3 arresti

Martedì 19 e mercoledì 20 gennaio la Questura di Milano ha effettuato dei servizi sistematici di controllo del territorio nella zona della Stazione Centrale e presso i Bastioni di Porta Venezia: 98 le persone controllate, mentre 3 sono state arrestate, a vario titolo, per droga e furto. Martedì pomeriggio, in Piazza Duca D’Aosta e presso i Bastioni di Porta Venezia, i poliziotti del Commissariato di PS Garibaldi Venezia, con il supporto di altri agenti della Questura e del Reparto Mobile di Milano, e delle unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno controllato 51 persone. Di queste 15 sono risultate con precedenti penali e 5 persone sono state accompagnate in Questura per accertare la loro identità e posizione sul territorio nazionale. Nello stesso contesto gli agenti del Commissariato hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio un cittadino gambiano di 22 anni trovato in possesso di hashish.  Un cittadino egiziano di 29 anni è stato inoltre segnalato alla Prefettura in quanto è stato trovato in possesso di cocaina per uso personale, mentre un cittadino marocchino 30enne è stato denunciato in quanto inottemperante all’Ordine del Questore di Milano di lasciare il territorio nazionale. Nel pomeriggio di mercoledì, invece, gli agenti del Commissariato di PS Garibaldi Venezia, con la collaborazione degli agenti del Reparto Mobile e della Questura, in Piazza Duca D’Aosta hanno controllato 47 persone, delle quali 31 risultate con precedenti penali dai controlli in banca dati. Gli agenti, durante il sistematico controllo, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga un cittadino senegalese di 27 anni trovato in possesso di 6.37 gr di marijuana e 3.36 gr di hashish, mentre un cittadino tunisino di 37 anni è stato arrestato per furto aggravato.

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