22 Ottobre 2020

Albanese nascondeva 20 kg di droga in un magazzino

Lunedì pomeriggio la Polizia di Stato ha arrestato un 61enne cittadino albanese, con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Lorenteggio, a seguito di una scrupolosa indagine sul territorio, in via Cusago, verso le ore 13 di lunedì scorso, hanno notato l’uomo muoversi con sospetto nei pressi del magazzino di un’azienda dismessa. Dopo un servizio di osservazione e pedinamento, i poliziotti hanno fermato il 61enne per un controllo: l’uomo aveva con sé una dose di cocaina da 1 grammo, tre telefoni cellulari, 185 euro e un mazzo di chiavi grazie alle quali i poliziotti hanno fatto ingresso nel magazzino dal quale l’uomo era stato visto entrare ed uscire più volte. Sotto la ruota di un’autovettura parcheggiata nei pressi dell’ingresso nel magazzino gli agenti del Commissariato Lorenteggio hanno rinvenuto un sacchetto con 11 grammi di cocaina e, nella successiva perquisizione della struttura, hanno rinvenuto e sequestrato 18,6 chili di eroina, mezzo chilo di cocaina, 9 grammi di marijuana e 8,5 chili di sostanza da taglio. Nel magazzino, infatti, l’uomo aveva installato un vero e proprio laboratorio della droga con frullatori, fornelli, pentole a pressione, una pressa idraulica artigianale per il confezionamento della droga in “panetti”. Oltre all’ingente quantità di stupefacenti,i i poliziotti di via Primaticcio hanno rinvenuto la somma di 48.350,00 euro suddivisa in mazzette. La perquisizione si è, infine, estesa anche all’abitazione del 61enne dove gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato l’ulteriore somma di duemila euro in banconote di piccolo taglio, diversi appunti block-notes riportanti cifre inerenti l’intensa attività di spaccio, un altro telefono cellulare e un bilancino di precisione.

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Arrestata con la cocaina nel reggiseno

Martedì mattina, in via Padova, gli agenti delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno notato una donna che, alla guida di un’automobile, effettuava manovre pericolose zigzagando nel traffico cittadino. I poliziotti si sono posti all’inseguimento della vettura e, una volta raggiunta, le hanno imposto l’alt. La donna ha assunto un atteggiamento nervoso, insospettendo ulteriormente gli agenti. La perquisizione, compiuta da una poliziotta, ha portato al rinvenimento e sequestro di 108 grammi di cocaina che la 43enne italiana nascondeva nel proprio reggiseno. Incensurata, è stata arrestata per detenzione e spaccio di stupefacenti.

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Eritreo arrestato per violenza sessuale

Mercoledì 14 ottobre, la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di un cittadino eritreo di 34 anni, indiziato dei delitti di sequestro di persona e violenza sessuale ai danni di una connazionale. La vittima, una donna di 45 anni titolare di un ristorante etnico in zona Porta Venezia, aveva denunciato agli agenti del Commissariato Città Studi che il giorno prima, martedì 13, verso le ore 23.30 un suo connazionale si era presentato per cenare permanendo sino alle ore 04.30. A quell’ora, invitato più volte dalla donna a uscire considerato l’orario di chiusura, l’uomo aveva cominciato, con insistenza, a chiedere la sua compagnia tentando un approccio e minacciandola qualora avesse chiamato la polizia. Subito dopo, il 34enne aveva abbassato la saracinesca dall’interno del locale manifestando l’intenzione di avere un rapporto sessuale con la donna, l’aveva afferrata per un braccio e, minacciata con un coltello da cucina, l’aveva condotta in un magazzino ricavato nel ristorante dove l’aveva violentata. Dalle descrizioni fornite all’atto della denuncia, i poliziotti del Commissariato Città Studi impegnati nel servizio di controllo del territorio mercoledì 14 nella serata hanno rintracciato l’uomo che, privo di documenti d’identità, è stato accompagnato in Questura per gli accertamenti ed è risultato sprovvisto del permesso di soggiorno, senza precedenti in banca dati Polizia e richiedente asilo. Il Pubblico Ministero dr Scudieri Adriano, concordato con il fermo di indiziati di delitto operato dai poliziotti nella tarda serata, ha assunto la direzione delle indagini, disponendo ulteriori attività di indagine rivolte ad acquisire altri elementi di prova e l’uomo è stato condotto presso il carcere di San Vittore. Sabato 17, infine, il fermo è stato convalidato dal GIP presso il tribunale di Milano, per l’ipotesi di violenza sessuale.

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