Sabato 26 luglio 2025, alle ore 21, in Piazza Giovanni Paolo II a Pietrelcina (BN), verrà inaugurata Via Lucis, un’importante opera di arte pubblica realizzata da Liliana Moro nata il 2 gennaio del 1961 a Milano e ivi risiede, e lavora: un’artista di riferimento nel panorama dell’arte contemporanea internazionale. L’evento segna l’apertura ufficiale della prima edizione di Art Soul, festival d’arte e cultura concepito per creare un ponte tra le forme espressive del nostro tempo e la spiritualità, in una terra santa e profondamente segnata dalla figura di San Pio da Pietrelcina. Tale idea è nata dal giornalista e scrittore Luigi Ferraiuolo, direttore artistico del festival, la manifestazione intende promuovere un nuovo dialogo tra Arte e Fede, coinvolgendo alcune tra le voci più autorevoli e visionarie della cultura contemporanea. In questo contesto, la scelta di Liliana Moro, per firmare la prima opera del progetto, non è casuale: il suo lavoro, noto per la capacità di evocare senso, urgenza e umanità attraverso un linguaggio essenziale e diretto, bene si presta ad incarnare il senso profondo del festival. Liliana Moro è stata selezionata da una commissione tecnico-scientifica di altissimo livello, presieduta dal critico e storico dell’arte Vincenzo Trione, tra le personalità più influenti del panorama culturale italiano. La commissione ha voluto premiare un’artista capace di parlare alle coscienze attraverso forme simboliche e suggestive, ma mai retoriche, e di affrontare temi cruciali del nostro tempo: l’accoglienza, i diritti ed il cammino dell’essere umano, con sensibilità e rigore estetico. Un’opera diffusa: tre punti, tre messaggi ed una via di luce. Infatti, Via Lucis non è una scultura isolata, né un semplice oggetto monumentale. Si tratta di un’opera diffusa, installata in tre luoghi significativi del territorio sacro di Pietrelcina, pensata come un percorso ideale e reale, fisico e simbolico, che accompagna il visitatore in un cammino interiore con l’obiettivo di una crescita personale e di ricerca spirituale. Ogni punto dell’opera propone un messaggio universale tratto da tre fonti altamente evocative: la Carta dei diritti di Lampedusa,testimonianza per una nuova cittadinanza fondata sulla solidarietà e il rispetto della dignità umana, nata dal basso, simbolo dell’umanità migrante, ed aggiungerei anche che si manifesta come un invito all’accoglienza, al riconoscimento della dignità, di ogni essere umano, alla costruzione di un mondo senza confini, dove i diritti alla vita, alla libertà e alla speranza sono applicabili per tutti. Proseguendo con il pensiero di Václav Havel, scrittore, dissidente e presidente della Repubblica Ceca, la cui visione etica e politica continuano adispirare molte battaglie per la libertà, ed inoltre, la responsabilità individuale e collettiva capaci di “vivere nella verità”, anche nei momenti di crisi; l’ultimo dei tre messaggi sono le parole sacre di San Pio da Pietrelcina, figura spirituale di riferimento per milioni di persone, la cui presenza continua a irradiarsi dal paese natale verso il mondo, una chiamata alla spiritualità, alla fiducia nella provvidenza, alla compassione e alla preghiera come forza attiva nella vita quotidiana. Questi messaggi, collocati nel territorio pubblico, si offrono come intuizioni improvvise, parole guida capaci di orientare il cammino dell’Uomo in un tempo incerto, segnato da crisi e conflitti, ma anche da desideri di rinascita e riconciliazione. Con Via Lucis, Art Soul, essenza profonda e autentica dell’arte, quella che comunica emozioni vere, vissute. Tale Arte si propone di inaugurare un ciclo di opere ed interventi che renderanno Pietrelcina un laboratorio permanente di arte pubblica e di pensiero contemporaneo. L’intento è quello di saldare il legame tra le esigenze dell’anima e le espressioni artistiche del presente, attraverso l’incontro tra comunità locali, artisti di livello internazionale e luoghi simbolici. All’inaugurazione sarà presente Liliana Moro, che accompagnerà il pubblico in un incontro aperto per raccontare la genesi dell’opera e condividere il suo sguardo sul sacro, sul mondo e sul ruolo dell’arte nel tempo di oggi. L’intera cittadinanza, i visitatori e gli appassionati d’arte sono invitati a partecipare a questo evento che unisce memoria e futuro, spiritualità e pensiero, orizzonte globale e territorio sacro. In sintesi, i tre messaggi si possono leggere come un percorso integrato: accogli l’altro; assumiti la responsabilità di essere umano libero e giusto, e coltiva una vita interiore che generi speranza e amore.
Article Categories:
Senza categoria