23 Settembre 2019

Via Lorenteggio, mezzi di soccorso bloccati dal cantiere M4

“In via Lorenteggio, per la seconda volta in pochi giorni, i mezzi dei Vigili del Fuoco sono rimasti incastrati tra i cantieri della M4 a causa dei restringimenti della carreggiata” denuncia Silvia Sardone, Consigliere Comunale della Lega, chiedendosi “Ma è normale che i pompieri debbano fare mille manovre e perdere tempo preziosissimo per intervenire sul posto in cui sono stati chiamati?“ “Un ritardo, anche di pochi secondi, potrebbe essere fatale in caso di incendio: l’amministrazione comunale, sempre pronta a modificare la viabilità cittadina tra urbanistica tattica e zone 30, come ha fatto a non prevedere uno scenario simile? – prosegue – “Dopo aver messo in ginocchio i commercianti della zona, che si sono visti riconoscere dal Comune pochissimi incentivi per le loro attività, ora i cantieri colpiscono anche i mezzi dei Vigili del Fuoco: assurdo! – quindi conclude – Mi auguro che non ci sia una terza volta e il Comune intervenga per risolvere i problemi di viabilità senza far finta di nulla”.  

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Forza Italia e Fratelli d’Italia contro il blocco dei diesel Euro 4

“Questa mattina, parlando del blocco ai diesel Euro 4 a partire da ottobre imposto con Area B, il sindaco Sala ha affermato serafico che ‘quella è la via’ intrapresa dalla sua amministrazione. In questo modo la giunta milanese mette in difficoltà centinaia di migliaia di automobilisti che non hanno avuto tempo a sufficienza per sostituire il proprio veicolo“. Commenta Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Regione Lombardia, in merito a quanto dichiarato dal Sindaco Sala su Area B, la grande Ztl che circonderà interamente Milano e che, dal 1° ottobre vieterà l’accesso in città anche ai diesel Euro 4. Comazzi ha qundi sottolineato quanto fatto da Regione Lombardia con Move-In, “una politica lungimirante e di buonsenso, contro un approccio ideologico e approssimativo del Comune. Con Move-In, la Regione consentirà ai cittadini che percorrono meno di 9mila chilometri all’anno di ottenere una deroga alle limitazioni previste nell’Accordo di Bacino Padano con l’installazione di una scatola nera“. Sul tema, il capogruppo azzurro in Comune, Fabrizio De Pasquale, ha sottolineato come “a Milano, questa Ztl non abbia prodotto alcun abbattimento delle polveri, come testimoniano i dati Arpa, rispetto a fuori di Area B. Eppure il Comune si ostina a ad applicarla e a spendere per le telecamere, mentre regna la massima confusione sulle deroghe e sugli ingressi consentiti, poiché Milano applica regole diverse dalla Regione e non consente l’uso delle scatole nere“. De Pasquale conclude chiedendo “una deroga di un anno in considerazione della crisi economica in arrivo che non consentirà a famiglie e imprese di spendere per mezzi nuovi“. Andrea Mascaretti, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia si è rivolto ai milanesi con un post su Facebook iannunciando: “è in arrivo un nuovo REGALO della Giunta Sala: dal 1° ottobre non possono più circolare in AreaB i veicoli: Euro 4 diesel senza Fap, Euro 3-4 diesel con Fap di serie e campo V.5 maggiore di 00045 g/Km, Euro 4 diesel con Fap di serie e campo V.5 senza valore“. “Se le case automobilistiche producono auto inquinanti è colpa loro e dei governi che lo hanno consentito – prosegue – non dei cittadini che, fidandosi le hanno acquistate! Non possono ricadere sui milanesi tutti i costi, bisogna risarcirli per questo danno economico!” “Chi è ricco ha sempre l’auto nuova, chi ha un’auto vecchia è perchè non può permettersi di cambiarla – concludendo – le pubbliche amministrazioni devono fare la loro parte: non consentire di produrre mezzi inquinanti (in tutto il ciclo di vita) e dare incentivi ai cittadini affinchè aquistino mezzi di trasporto a basso impatto ambientale“. In merito alla questione si è espresso anche il Presidente dell’Automobile Club di Milano, Geronimo La Russa: “Si introduca subito la ‘scatola nera’ che possa consentire un limitato chilometraggio, e non il blocco totale, a chi utilizza poco la propria auto considerata inquinante” ha detto, sottolinenado, “Assicurare la mobilita’ a chi percorre limitate distanze nel corso dell’anno evita di penalizzare fasce di popolazione pesantemente colpite da questo provvedimento. E’ un modo per tutelare chi non ha le risorse per provvedere al cambio dell’auto“.  

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Niguarda compie ottanta anni

Il 10 ottobre 1939 veniva inaugurato a Milano il nuovo ospedale Niguarda. Da allora, in questi ‘primi 80 anni’, ha saputo crescere e rinnovarsi, affrontando importanti trasformazioni strutturali e organizzative che lo hanno reso un ospedale di riferimento regionale e nazionale. Ecco perché l’anniversario é stato celebrato ieri mattina a Palazzo Lombardia alla presenza del presidente lombardo Attilio Fontana, del sindaco Giuseppe Sala e dal direttore generale della struttura, Marco Bosio. Ottanta anni “di una grande storia per la sanità lombarda“, ha affermato Fontana, sottolinenado come “tutta la sanità lombarda” sia nata “dalla volontà del popolo di avere delle strutture e dalla grande disponibilità economica, dall’impegno che le famiglie più abbienti e il popolo in genere ponevano per tutelare questi movimenti di grande civiltà“. L’ospedale di Niguarda, ha aggiunto, “nasce da un’opera di beneficienza e incarna perfettamente lo spirito milanese e lombardo, improntato alla generosità. Ha saputo mantenere un rapporto diretto e particolare con il cuore delle persone di questo territorio, sviluppando contestualmente rapporti di collaborazione con le migliori strutture del mondo“. Le oltre 4.500 persone che ogni giorno lavorano in questi reparti “stanno dimostrando, insieme a molti altri colleghi dei presidi socio-sanitari della Lombardia, un grande affetto verso la sanitaàpubblica, sottoponendosi a turni pesantissimi, determinati soprattutto dai vincoli molto rigidi che, a livello nazionale, imbrigliano l’assunzione di personale adeguato“. L’assessore al Welfare Giulio Gallera ha sottolineato come “il percorso storico del Niguarda, che ha accompagnato per 80 anni la città e i milanesi, sia una chiara e concreta testimonianza del valore universalistico del nostro sistema socio-sanitario“.Questa Regione, ha proseguito, “possiede un’innata capacità di rigenerarsi per mantenere la barra di navigazione su livelli di eccellenza. Niguarda ne è l’esempio, perché ha saputo modificare negli anni l’offerta clinica e alberghiera, adeguandole ai nuovi bisogni di una societaà in continua evoluzione. Le migliori tecniche di cura e assistenza si abbinano a un’organizzazione efficiente e moderna“. Per Sala invece, “Queste celebrazioni rappresentano l’occasione per conoscere gli uomini e le donne che fanno grande l’ospedale: la qualità del capitale umano è decisiva“. Gli 80 anni di Niguarda, ha il direttore generale Marco Bosio, “raccontano una storia unica nel suo genere, affascinante, coraggiosa. Una storia che porta con se’ l’elemento che ha determinato le sue origini: la generosità. La capacità di innovare ha sempre caratterizzato l’attività dell’ospedale: la prima costruzione ha infatti abbinato i padiglioni tradizionali con l’architettura a monoblocco. La sfida dell’innovazione ha contaminato le attività cliniche e specialistiche, per le quali i professionisti e i ricercatori di Niguarda hanno raggiunto storici traguardi nel corso dei decenni“. Nato come ‘costola periferica’ del Policlinico di Milano, la sua costruzione si inserisce in un complesso di operazioni economico infrastrutturali che miravano alla trasformazione del volto della città ed erano finalizzate a dotare la regione di una rete sanitaria efficiente, basata su strutture moderne ed efficienti. Fin dalla sua origine, l’ospedale Niguarda ha voluto rappresentare un modello di qualità e innovazione in campo medico nel contesto regionale e nazionale. Negli anni ’50 fu eseguito a Niguarda il primo intervento in Italia in circolazione extracorporea e, nello stesso anno, aprì qui la prima divisione italiana di Chirurgia toracica. Negli anni ’70 venne realizzato il primo intervento in Italia di applicazione di pacemaker artificiali, mentre negli anni ’60 nell’ospedale milanese aprì la prima banca dei tessuti italiana, anticipatrice di tutte le terapie attualmente in uso. Pochi anni dopo venne realizzato il primo trapianto italiano di rene da vivente e fu istituita la prima Neurorianimazione italiana, mentre negli anni ’80, sempre a Niguarda, aprì la Divisione Oncologica medica Falck, fra le prime oncologie mediche ospedaliere in Europa e il primo centro in ospedale di riabilitazione equestre. Negli anni ’90 fu fondato il Centro di Chirurgia dell’Epilessia, unica struttura in Italia. E’ di pochi giorni fa, invece, il traguardo trapianto numero 2.000 di fegato (nel 2018 Niguarda è stato il primo centro di Lombardia per questo tipo di trapianto). Oggi, dopo una serie di trasformazioni strutturali e organizzative importanti che ne hanno modificato la geografia e il modo di lavorare, il Niguarda continua ad essere un ospedale di grandi eccellenze. Centro di riferimento nazionale e regionale per diverse patologie, comprese varie malattie rare, è sede di tutte le specialità cliniche e chirurgiche per l’adulto e il bambino, e la vera identità che lo contraddistingue è la vocazione per il trattamento delle patologie ad elevata complessità, grazie alle competenze sull’urgenza e sul trauma, alla presenza di attività ultra specialistiche ed all’approccio multidisciplinare della presa in carico. Dire.it  

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Ladro sorpreso da un bambino e bloccato dal padre

Trovano un estraneo nella loro casa a Milano lo bloccano e fanno arrestare. E’ stato arrestato un uomo sorpreso da un bambino di 9 anni a rovistare nella borsa della madre, nel soggiorno di casa. Il figlio ha notato la presenza dell’uomo e ha avvertito subito la madre, che stava accudendo il fratellino di pochi mesi nella camera da letto. La donna si è precipitata in soggiorno e alla vista dell’uomo ha iniziato a urlare chiedendo aiuto al marito. L’uomo ha bloccato velocemente il ladro, spingendolo fuori dalla casa, e ha chiamato subito la polizia. Probabilmente l’uomo era entrato in casa dal cortile facendo ingresso dalla porta principale che non era chiusa a chiave.  

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Donna precipita dall’ottavo piano con la figlia neonata

Una donna di 43 anni con la sua bambina di due anni è precipitata dall’ottavo piano nella tromba delle scale di un palazzo di viale Regina Margherita. La donna è morta mentre la piccola è stata trasportata in ospedale in condizioni gravissime. L’episodio è avvenuto poco prima delle 15. Le indagini sono affidate alla polizia ed è stato informato anche il pm di turno. La bambina ha fratture al bacino, lesioni alla milza e contusioni polmonari. I medici dell’ospedale Niguarda stanno facendo gli accertamenti sulla piccola che si trova in prognosi riservata e che poi sarà operata. ANSA  

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Libico e marocchino arrestati per furto in stazione centrale

Sabato pomeriggio la Polizia di Stato ha arrestato un cittadino libico di 29 anni per furto aggravato presso la Stazione di Centrale. L’uomo, salito su un treno Frecciarossa aveva rubato il bagaglio di un passeggero, tentando di allontanarsi rapidamente dal convoglio. I poliziotti lo hanno subito bloccato e arrestato per furto aggravato, restituendo il bagaglio al passeggero. Ieri pomeriggio invece, sempre in Stazione Centrale, gli agenti del Settore Operativo della Polizia Ferroviaria hanno arrestato un cittadino del Marocco di 29 anni che tentava di allontanarsi da un negozio di abbigliamento, occultando sotto i vestiti che indossava un giubbotto, provvisto di placca antitaccheggio.  

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