23 Settembre 2023

Anche a Milano Segrate ‘Dinosauri in città’

E se un gruppo di dinosauri sbarcasse improvvisamente in una metropoli? Dopo il successo registrato a Roma, Genova, Torino anche Milano si prepara ad ospitare un grande evento come “Dinosauri in città”, dal 30 settembre a Milano Segrate, accanto al Centro Esposizioni Novegro. C’è stato un tempo in cui sulla terra dominavano dinosauri e rettili. Milioni di anni fa questi animali popolavano anche il cielo e i mari fino alla loro estinzione, un mistero tra i più affascinanti della storia che ancora oggi è oggetto di studio da parte di numerose teorie scientifiche. Nessuno ha mai visto un dinosauro ma, grazie alla ricostruzione dei fossili rinvenuti, molti studiosi hanno potuto risalire alle loro dimensioni, forme ed abitudini. Ecco, quindi, che appassionati e curiosi potranno visitare ed ammirare la mostra dedicata a questi splendidi animali in oltre 1800 metri quadrati di esposizione con modelli robotizzati e a grandezza naturale. Un tour che ha registrato nelle sue varie tappe grandi consensi di pubblico ed entusiasmato le famiglie. Fino al 5 novembre la mostra sarà visitabile con orari feriali ,dalle 15 alle 20, mentre sabato e domenica (compresi i festivi)i dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 con orario continuato ed accessibile in qualunque momento. Per genitori e figli una giornata speciale intitolata “Family day” che solo il giovedì permetterà di accedere con ingresso speciale e ridotto a 8 euro.

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Studio AstraRicerche-Heineken: cosa si chiede all’azienda “ideale”

Il lavoro fonte di stress? Tutt’altro! Per 6 italiani su 10 è indice di felicità, soprattutto per i giovani. E’ quanto emerge dallo studio “Italiani e Lavoro: Cosa cerchiamo da un’azienda? Molto più di un semplice lavoro”, realizzata da AstraRicerche per Heineken Italia su un campione di oltre 1.000 lavoratori di età compresa tra i 18 e i 65 anni. La ricerca fa emergere un approccio nuovo da parte da parte degli italiani riguardo al mondo del lavoro – una tendenza maturata soprattutto negli ultimi 3 anni, dopo la pandemia – e consente di individuare le aspettative dei lavoratori verso “l’azienda ideale”, quella che appunto possa garantire “lo stare bene” sia nell’ambiente lavorativo, sia nella vita privata. All’azienda ideale, si legge nello studio AstraRicerche-Heineken, si chiedono condizioni economiche eque, certo, ma insieme a un ambiente di lavoro positivo (una priorità per quasi 5 lavoratori su 10), un buon work-life balance (citato dal 44% degli intervistati), oltre alla stabilità contrattuale (37%) e alla buona reputazione dell’azienda (31%) data principalmente dall’impegno nella sostenibilità (39%) e dall’attenzione alle tematiche legate alla Diversity, Equity and Inclusion (37%). Insomma, lo stipendio alto è importante, ma oggi da solo non basta più. “Heineken Italia ha da sempre a cuore il benessere delle persone, con cui condivide il piacere di stare insieme, la passione e la determinazione di guidare la crescita del mercato in maniera sostenibile. Un rapporto che si traduce in formazione, sviluppo della leadership diffusa a tutti i livelli dell’organizzazione, ma anche nella ricerca del benessere, per far crescere e valorizzare le risorse, dare loro stabilità e prospettive – dice Teresa Ferro, People Director di Heineken Italia – Per questo abbiamo voluto indagare come sono evolute le esigenze delle persone negli ultimi anni, per capire quali fossero le aspettative dei lavoratori e i risultati ci confermano che siamo sicuramente sulla strada giusta e ci rendono orgogliosi dei grandi passi avanti fatti sinora”. Secondo lo studio AstraRicerche- Heineken Italia oggi la maggior parte degli italiani (3 su 4) apprezza il proprio luogo di lavoro soprattutto per motivazioni legate principalmente al “benessere”: il 50% apprezza soprattutto l’ambiente, mentre il 46.3% il work-life balance. Il welfare è ormai così importante per i lavoratori da spingerne più di 1 su 2 a dirsi pronto a rinunciare a una parte dello stipendio per ottenere maggiori vantaggi nella sfera personale – dato particolarmente rilevante tra i 18-44enni – soprattutto riguardo la flessibilità di orario 44.6%, la flessibilità sui permessi e sui cambi di orario 40.7% e per la possibilità di lavorare per obiettivi senza vincoli di orari 33.0%. “I risultati della ricerca ci confermano che il nostro impegno nel mettere al centro il benessere delle persone è in linea con ciò che si aspettano i lavoratori – aggiunge Teresa Ferro – Credo fermamente che la vera forza delle aziende siano le persone e, oggi, più che mai, un’azienda per vincere sul mercato ha bisogno di team ingaggiati e motivati, che possono esistere solo in un ambiente di lavoro equo ed inclusivo. In Heineken stiamo lavorando per promuovere, da un lato, una maggior autonomia nella gestione della propria giornata, sia professionale che personale, incentivando una cultura aziendale che è sempre più indirizzata ai valori della responsabilità e della fiducia; dall’altro, per favorire il lavoro di squadra, lo scambio e la condivisione, e i momenti di incontro e celebrazione dei successi, fondamentali per crescere e arricchirsi”. Oltre alla tutela dell’ambiente e alla diffusione di comportamenti positivi, al centro del modo di fare impresa di Heineken Italia vi è sempre di più il benessere delle proprie persone. Un impegno che si vede concretizzato nel recente accordo integrativo di secondo livello, stipulato a giugno, che prevede più bonus economici e più welfare, a partire dallo smart-working reso a tempo indeterminato nella sede di Sesto San Giovanni fino all’aumento dei permessi a supporto della genitorialità e delle esigenze personali di tutti i dipendenti. Non mancano i progetti dedicati all’inclusione. Ad esempio, la collaborazione con Fondazione Libellula, per l’impegno nella parità di genere e contro ogni forma di violenza e discriminazione, con cui è in corso il “Programma Genitori”, una serie di incontri che si terranno da settembre a dicembre 2023, con l’obiettivo di promuovere la genitorialità condivisa e ogni tipo di famiglia. Ma anche la partnership con “Parks-Liberi e Uguali”, per rendere sempre più concreta l’inclusione delle persone LGBTQIA+ sul posto di lavoro; l’Inclusion Council e la Community di Ambasciatori e Ambasciatrici di Diversità, Equità e Inclusione del Gruppo. Vi sono inoltre le “Sessioni di Ascolto e Dialogo” strutturate, ossia dei momenti in cui i dipendenti raccontano le loro esperienze relative all’inclusione e alle varie dimensioni della diversità; è stato creato “Mix & Match” per favorire la conoscenza, la condivisione e il dialogo tra persone di generazioni diverse ed è stata completata dal 50% della popolazione interessata la formazione sulla Leadership Inclusiva per i People Manager, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro fine del 2023.

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Samuele Piscina (LEGA): “Proroghe Area B vittoria Lega”

“È un grande vittoria della Lega quella delle proroghe agli accessi in Area B per gli Euro 5 diesel degli automobilisti che hanno già comprato la nuova auto e sono in attesa della consegna e per le Forze armate, Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e medici che lavorano nelle ore notturne”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e Segretario Provinciale della Lega. “Si tratta ovviamente di una giustizia sociale che va a garantire la possibilità di circolazione a chi aveva già acquistato il nuovo veicolo e, per cause indipendenti, non gli era ancora stato consegnato. Lo stesso vale le categorie che garantiscono la sicurezza e la salute dei cittadini e che necessariamente devono lavorare nelle ore notturne, quando non ci sono alternative all’auto per la mobilità. La Lega aveva infatti presentato una mozione e due ordini del giorno a luglio per richiedere l’adozione di questo provvedimento, anche se in realtà nei documenti a mia prima firma avevo chiesto che la proroga si estendesse fino a ottobre 2024 e non giugno come è stato deciso dall’amministrazione”. “Bisogna però avere più coraggio e stabilizzare i 50 accessi gratuiti, sia per i residenti che per chi abita fuori dalla città, per quelle persone che possiedono un euro 4 e 5 diesel o euro 3 benzina e non hanno evidentemente le risorse finanziarie per potersi permettere il cambio mezzo. Per questo, nel prossimo Consiglio, chiederemo di mettere in discussione la mozione che abbiamo presentato”. “Leggo infine continue pressioni da parte delle lobby dei ciclisti e da alcuni consiglieri comunali per imporre in tutta la città il limite a 30 km/h. Ovviamente si tratta di una richiesta ideologica senza senso da parte di chi vorrebbe far sparire dalla circolazione ogni auto. Oltre a essere una proposta inattuabile per mancanza di controlli, esistono esigenze evidenti che vanno oltre chi ha tempo da perdere e necessità differenti, quindi chiedo all’amministrazione , ai ciclisti e ai consiglieri, rispetto e apertura mentale per tutti i cittadini. Casomai, si intensifichino i controlli, anche e soprattutto per biciclette e monopattini che puntualmente passano col rosso o in contromano, e si cambi strategia sulla mobilità! Non è possibile non valutare che da quando Sala ha realizzato le ciclabili insicure sui tratti più trafficati della città gli incidenti con le biciclette sono aumentati esponenzialmente”.

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Depuratore del Garda, Paola Pollini (M5S): “La risposta del Governo a FdI è la pietra tombale sulla possibilità di correggere la rotta”

Il Governo, attraverso il Sottosegretario al ministero dell’Ambiente, ha risposto ad un’interrogazione parlamentare di Fratelli d’Italia, in merito al depuratore del Garda. Paola Pollini (Consigliera regionale M5S Lombardia): “Affermare che lo studio eco fluviale, commissionato da Regione Lombardia sul fiume Chiese, sarà decisivo ai fini dell’ubicazione dei nuovi depuratori del Garda, significa prendere in giro i cittadini e i molti che ancora speravano in una soluzione giusta e sostenibile della vicenda. Cosa ha detto in realtà il Governo? In merito agli studi sullo stato ecologico, idrologico e morfologico del fiume chiese – che ricordiamo sono il frutto di un emendamento del M5S in Regione Lombardia – il Governo ha affermato che essi saranno sì fondamentali e propedeutici alla progettazione, ma non del nuovo sistema di collettamento e depurazione dei comuni del Lago, ma solo ad un “eventuale progetto integrato di riqualificazione del bacino del fiume Chiese”. In altre parole, gli studi non serviranno, come da noi richiesto, a stabilire se il Chiese è idoneo ad accogliere le acque depurate dei comuni gardesani, ma solo a mettere in atto le misure compensative per sopperire all’eventuale danno arrecato dagli stessi. Quello che afferma la deputata Almici, con fare compiaciuto e soddisfatto, è un’errata interpretazione della realtà. Le parole del sottosegretario sono state chiare: nessun passo indietro, si prosegue con l’attuale progetto e al più, ai Sindaci dell’asta del Chiese, si fornirà un contentino per attenuare o compensare eventuali e non certe noie che i depuratori potrebbero generare. Se a questo aggiungiamo il fatto che il Governo continui a non prendere posizione in merito alla rimozione del Commissario Straordinario, e alla stortura istituzionale creatasi con il commissariamento di fatto della Provincia, si chiude il cerchio attorno alle reali intenzioni del centrodestra: proseguire con il disegno originario sostenuto da tutti i partiti, tranne che dal M5S. Cade così definitivamente la maschera di chi in questi primi dodici mesi di governo ha solo preso in giro i cittadini» conclude Pollini.

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Milano Cortina, Sen. Floridia: “Territori non la vogliono, anche Zaia ammette fallimento”

“Il ministro dello sport Abodi sta evidentemente prendendo tempo, ma il tempo a disposizione per ricostruire la pista da bob Eugenio Monti per le Olimpiadi 2026 è finito. Mancano i requisiti di sostenibilità ambientale. Mancano i soldi. E mancano anche i costruttori. Sarebbe ora che Governo, Coni, Fondazione e Infrastrutture Milano Cortina ne prendano atto, visto che perfino Zaia ha ammesso il fallimento del progetto”. Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, a fianco delle comunità montane e delle associazioni, che domenica 24 settembre, alle ore 10.30, manifesteranno in piazza Dibona (Cortina) per dire No alla realizzazione della pista da bob per le Olimpiadi invernali 2026. “Il capo del dicastero dello sport non può continuare a fingere che non stia accadendo nulla. Ci sono nuovi e progressivi aumenti dei costi preventivati, anche per la gestione degli impianti, che implicano ulteriori finanziamenti a colpi di Dpcm, tutto a spese dei contribuenti. Dopo il fallimento del bando d’asta andato deserto già il 31 luglio e ora anche della procedura negoziata, senza gara, il ministro Abodi deve venire immediatamente in Aula al Senato a riferire su un’opera che i territori non vogliono, dannosa per l’ ambiente e per i conti pubblici e su cui – a quanto pare – nessuna impresa è disposta ad investire”, conclude Floridia.

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Politecnico di Milano: partiti i lavori del nuovo campus di Bovisa

La piantumazione di un albero al posto della tradizionale posa della prima pietra. Così il Politecnico di Milano dà il via ufficiale al cantiere del cosiddetto “parco dei gasometri”, un’area ex industriale alla periferia Nord della città che entro il 2026 ospiterà il nuovo campus universitario “Bovisa-Goccia” dell’ateneo milanese progettato dall’archistar Renzo Piano. “Un gesto carico di significato – lo ha definito la Rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, durante la cerimonia di inaugurazione -. Quest’albero indica il rispetto per la natura, elemento fondamentale di questo progetto di riqualificazione. Ma l’albero porta con sè anche un altro messaggio importante: è una metafora della vita e lo dedichiamo a Federico Bucci”, il prorettore del Polo Territoriale di Mantova travolto da un’auto il 2 settembre scorso mentre faceva jogging e morto dopo due settimane in ospedale. Il campus del Politecnico in Bovisa sarà “aperto, verde e permeabile” e si estenderà su un’area di 32 ettari (23,4 ettari di proprietà comunale e 9,1 ettari appartenenti al Politecnico). Il progetto prevede la costruzione di venti nuovi edifici di quattro piani, alti 16 metri, per una superficie totale di circa 105 mila metri quadrati. Saranno inclusi percorsi pedonali alberati che collegano il campus alle Scuole Civiche, mentre un ampio percorso ciclo-pedonale unirà le stazioni ferroviarie di Bovisa e Villapizzone, con una rinnovata interconnessione. Il piano preserverà un bosco di 24 ettari oltre il confine con la storica centrale termica e integrerà grandi alberi tra gli edifici, creando una connessione verde. Il piano terra degli edifici sarà completamente trasparente, offrendo un’esperienza immersiva nella natura circostante. L’obiettivo è raggiungere l’indipendenza energetica e zero emissioni di CO2, con la costruzione di edifici per aule, start-up, un’aula magna da 1.000 posti e due residenze universitarie con circa 500 posti letto. Così, ha sottolineato ancora la rettrice, “si apre una nuova fase per Bovisa: da quartiere operaio ad area universitaria, Bovisa si candida a una terza dimensione, quella del Distretto di Innovazione. Un intervento significativo che segna il ritorno delle fabbriche bianche, quelle che investono in innovazione, in ricerca e in startup ad alto potenziale. Un progetto che, grazie al coinvolgimento delle istituzioni, segna per Milano e per la Lombardia un passo in avanti verso l’Europa”. “Entusiasta” del progetto ancohe il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini: “Questo è uno dei più grandi interventi di natura urbanistico-edilizia e infrastrutturale, di rifunzionalizzazione e rispristino ambientale mai realizzati in Italia. Un vero parco scientifico, un polo dell’innovazione con aree dedicate a servizi per gli studenti, per le imprese e per la cittadinanza – ha commentato -. È un modo nuovo di vedere la città, è il futuro che diventa presente. Il tutto reso possibile grazie, soprattutto, alla immaginifica azione di Renzo Piano, che non finiremo mai di ringraziare a sufficienza per lo straordinario contributo di opere che ci ha donato, per la generosità con cui condivide sempre le sue idee e per l’attenzione vera, convinta e appassionata per i giovani”.

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