23 Ottobre 2020

La Rete protesta con i ristoratori milanesi

La Rete protesta con i ristoratori milanesi. Sotto Palazzo Lombardia infatti si è tenuta una manifestazione di protesta contro le decisioni di Regione Lombardia che ha scelto di imporre un coprifuoco preventivo per tentare di limitare il contagio dilagante. Una mossa contestata dagli esercenti che hanno avuto il supporto della Rete: “Come avevamo promesso siamo presenti sotto la sede della regione Lombardia in supporto alla protesta dei ristoratori milanesi. Da oggi l’opposizione non mangia solo biscottini  – hanno affermato i responsabili del movimento – Da oggi esiste un’opposizione reale, al vostro fianco, per le strade. Noi non lanciamo slogan, noi diamo la parola. E per noi la parola è una promessa. Non vi lasceremo soli”.

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Assembramenti al concorso Trenord, M5S: “Salvini deve tacere”

Assembramenti al concorso Trenord, M5S: “Salvini deve tacere”. “Per una buona volta Salvini farebbe bene a tacere. Al concorso indetto da Trenord, azienda controllata dalla Lombardia della Lega, sembrava di stare alla Fiera degli Obei Obei. Prima di parlare della Ministro Azzolina si sciacqui la bocca e faccia il possibile quando incontra in vertici privati Fontana perché la Lombardia sia almeno responsabile nell’affrontare l’emergenza Covid”, il gruppo M5S Lombardia, commenta le parole di Salvini sul concorso scuola. Le immagini proposte nel video pubblicato dagli esponenti del Movimento 5 Stelle in effetti immortalano alcuno scene in cui si vedono gruppi di persone che non rispettano il distanziamento sociale. D’altronde in Lombardia la stessa Ats Milano ha ammesso che buona parte dei sistemi di tracciamento sono ormai fuori controllo.

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Covid: ancora 4125 casi, rapporto a 11.5%

Sono 4.125 i nuovi positivi con 35.715 tamponi effettuati, per una percentuale pari all’11,5. Il numero dei ricoverati in terapia intensiva ha superato oggi quota 150, indicatore oltre il quale era stato deciso di riattivare l’ospedale in Fiera a Milano. Per questo oggi la struttura inizierà ad accogliere i primi pazienti. I dati di ieri: i tamponi effettuati: 35.715, totale complessivo: 2.610.718  i nuovi casi positivi: 4.125 (di cui 202 ‘debolmente positivi’ e 29 a seguito di test sierologico)  i guariti/dimessi totale complessivo: 88.059 (+468), di cui 2.261 dimessi e 85.798 guariti  in terapia intensiva: 156 (+22)  i ricoverati non in terapia intensiva: 1.695 (+174)  i decessi, totale complessivo: 17.152 (+29) I nuovi casi per provincia: Milano: 2.031, di cui 917 a Milano città; Bergamo: 129; Brescia: 194; Como: 328; Cremona: 70; Lecco: 70; Lodi: 79; Mantova: 83; Monza e Brianza: 298; Pavia: 167; Sondrio: 95; Varese: 393.

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Migliaia di attività danneggiate dal coprifuoco

“Un provvedimento che danneggia migliaia di attività ristorative, senza però risolvere il problema dell’ aumento dei contagi”. Commenta così il coprifuoco, in Lombardia e in Campania, Lorenzo Ferrari, amministratore delegato di RistoratoreTop, agenzia che rappresenta, con la sua community, oltre diecimila ristoratori in tutta Italia. “Come categoria – prosegue Ferrari – non comprendiamo l’utilità di una misura restrittiva che costringe ristoranti e pizzerie a chiudere la cucina molto prima delle 23 e bar e pub a rinunciare alla fascia oraria più importante per la somministrazione di cibo e bevande, come se di giorno, con lavoratori, studenti, esercenti in circolazione, e con i mezzi pubblici tendenzialmente pieni, il virus non trovasse terreno più fertile. Sembra che si voglia chiudere il recinto quando i buoi sono già scappati. Di notte circolano meno persone e all’interno dei locali la maggioranza dei ristoratori ha finora dimostrato, vestendo anche i panni da ‘gendarme’, di essere in grado di mantenere e far mantenere le misure basilari di sicurezza e non abbiamo evidenze scientifiche del fatto che i contagi aumentino maggiormente in orario notturno piuttosto che diurno”. “Ci saremmo stupiti di meno di fronte ad una chiusura totale delle attività ristorative – conclude Ferrari – sulla falsa riga del lockdown della prima ondata di contagi, con i conseguenti supporti economici”. ANSA

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Al Trivulzio positivi 14 ospiti e 5 dipendenti

Quattordici ospiti del Pio Albergo Trivulzio sono risultati positivi al Coronavirus, dopo gli esami di screening eseguiti nella settimana dal 12 al 16 ottobre. Lo si legge nel bollettino pubblicato sul sito dell’istituto milanese per la terza età, già al centro di un’ondata di contagi e morti la scorsa primavera. Sono risultati positivi anche cinque dipendenti. Nella nota della struttura si legge anche che “stante l’incremento della curva epidemica a Milano, i ricoveri in cure intermedie sono temporaneamente sospesi sino al 25 ottobre e le palestre nelle sezioni di degenza sono temporaneamente chiuse”. Dei quattordici ospiti positivi, 11 sono persone ricoverate nel reparto cure intermedie e che “sono già stati inviate presso strutture ospedaliere”, di un paziente della rsa del Pat risultato “debolmente positivo”, anche questo “già inviato in struttura ospedaliera” e di due ospiti della comunità del Pat. Sul bollettino si legge anche che cinque dipendenti del Pio Albergo Trivulzio sono risultati positivi. Si tratta di tre lavoratori del Pat e due della struttura di Merate (Lecco), questi ultimi due “non in servizio, isolati al domicilio”.

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Ats: contagi mentre si è in coda per il tampone

“Una delle cose che abbiamo visto anche in questa ultima stagione è che l’eccessiva fiducia nel tampone provoca dei paradossi. Le persone si fanno il tampone e poi continuano a uscire prima dell’esito, le persone paradossalmente si contaminano facendo la coda per avere il tampone”. Lo ha sottolineato Vittorio De Micheli, direttore dell’Ats di Milano, alla trasmissione Prisma di Radio Popolare. Parlando della secondo ondata dell’epidemia De Micheli ha sottolineato come “la prima cosa da ricordare a tutti è che questa volta non è un problema solo milanese. Quando l’epidemia è partita lo ha fatto in Lombardia, ci siamo fermati, poi quando abbiamo ripreso le attività il contagio si è diffuso in tutto il Paese – ha aggiunto -. Durante il momento di minima questa estate le attività di prevenzione erano al massimo della loro potenza, ad agosto abbiamo tamponato centinaia di migliaia di viaggiatori in Italia, a Milano quasi 100 mila rientrati dalle vacanze. L’attività di prevenzione è stata espletata al massimo della sua potenzialità ma le attività che sono riprese evidentemente sono state più importanti di questo tentativo di contenimento”.

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