24 Gennaio 2020

Tre filippine arrestate per spaccio

La Polizia di Stato, nell’ambito dei servizi disposti per il contrasto dello spaccio di droga, ha arrestato tre cittadine filippine di 58, 51 e 30 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti del Commissariato “Lambrate” della Questura di Milano, a seguito di un’attività d’indagine, hanno monitorato piazza Durante, zona interessata dalla spaccio di shaboo, per risalire a due donne filippine ritenute responsabili dello spaccio di stupefacente. Ieri pomeriggio i poliziotti hanno notato le due donne asiatiche scendere da un taxi in piazza Durante e dirigersi a piedi in piazza Loreto, per poi prendere un secondo taxi. I poliziotti, insospettiti dalla condotta delle donne, le hanno seguite fino al momento in cui si accingevano ad entrare all’interno di uno stabile in via Mambretti. Le due donne sono state fermate e, da un controllo, sono stati rinvenuti 7 grammi di shaboo in 11 involucri celati nella borsa di una donna e nascosta sotto gli abiti della 30enne. Le due donne, pluripregiudicate, sono state, quindi, arrestate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Successivamente l’attività investigativa dei poliziotti del Commissariato Lambrate si è sviluppata sull’individuazione di un’altra donna filippina nota per detenere lo shaboo ai fini di spaccio. Gli agenti hanno individuato l’appartamento in via Omodeo, ove la donna lavorava come badante, e, da un controllo effettuato, hanno rinvenuto, all’interno della camera in uso alla donna, un involucro con 0.9 grammi di shaboo trovata sulla scrivania, bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. La perquisizione ha permesso di rinvenire un ulteriore confezione della medesima sostanza per un peso di 9.2 grammi all’interno di un cassetto e di un altro involucro del peso di 11.10 grammi contenuto all’interno della borsa. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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Centinaia di nuovi poveri a causa dei videopoker

Sono 162 le persone che hanno confidato di essersi impoverite a causa del gioco d’azzardo praticato da loro stessi o da un loro familiare nel biennio 2017-2019. Altre 200 sono state costrette a chiedere aiuto in parrocchia per lo stesso identico motivo, anche se non lo hanno dichiarato esplicitamente. È quanto emerge da dall’ultima indagine sul gioco d’azzardo problematico realizzata dall’Osservatorio della Povertà e delle Risorse della Caritas ambrosiana elaborando i dati raccolti nel biennio (2017-2018) tra un campione di 115 centri di ascolto della Diocesi di Milano. Dalla ricerca emerge che i giocatori problematici sono con maggiore frequenza uomini più che donne, appartengono soprattutto alla fascia di età tra i 50 e i 70 anni e si concentrano prevalentemente a Milano (seguono Monza, Varese, Sesto san Giovanni, Lecco, Melegnano, Rho). A segnalare il problema ai volontari sono in primo luogo il coniuge, in seconda battuta lo stesso giocatore o un altro familiare. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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#sindacodiMilano2021 che ne pensate di Del Debbio?

Il suo nome era entrato nella lista dei possibili candidati anche nel 2016, ma aveva declinato fin da subito l’offerta.  Ad alcuni però, soprattutto fra il suo affezionato pubblico, non è ancora passata la voglia di vederlo seduto sullo scranno del Sindaco di Milano e c’è chi rilancia la proposta sperando che questa volta sia disposto ad accettarla. Parliamo comunque di un volto noto e gradito al centrodestra ma senza il peso di una carriera in uno schieramento politico definito. Giornalista, conduttore televisivo e attore cinematografico. Ha ottenuto Ha ottenuto il baccellierato in filosofia  in filosofia presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma e la licenza in filosofia presso la Pontificia università urbaniana. Dal 1988 al 1993 ha lavorato presso Fininvest Comunicazioni, una società di “relazioni esterne ed istituzionali” del gruppo Fininvest, dapprima come “coordinatore del centro studi”, poi anche come assistente dell’amministratore delegato Fedele Confalonieri. È docente a contratto di etica ed economia all’Università IULM di Milano. È stato tra i promotori della fondazione di Forza Italia nel 1994, di cui è stato direttore dell’Ufficio Studi nazionale. In occasione delle elezioni regionali in Toscana del 1995, è stato candidato dalla coalizione del Polo per le Libertà per la presidenza della regione, risultando sconfitto. In seguito è stato assessore per le periferie e la sicurezza nella giunta comunale milanese guidata da Gabriele Albertini dal 1998 al 2001. “Conducendo i due programmi nazionalpopolari “Quinta colonna ” e  “Dritto e rovescio” è diventato il begnamino del pubblico di centrodestra.  Lui non ha mai detto sì alle proposte di candidatura, ma in questi giorni lo si è visto di nuovo in giro per i quartieri per realizzare altri servizi televisivi, forse è solo lavoro, ma potrebbe anche essere un suggerimento indiretto a chi ha iniziato a domandarsi su chi puntare sull’ormai stanco Giuseppe Sala. Precedenti: #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Maroni? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Morelli? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di De Corato? #sindacodiMilano2021 che ne pensate della Sardone? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Gallera? #sindacodiMilano2021 che ne pensate di Giachetti?

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L’impero immobiliare degli egiziani nelle case Aler

L’impero immobiliare degli egiziani nelle case Aler. Il Corriere svela una realtà di cui molti si erano accorti da  anni, ma che ora è certificata da un’indagine degli ispettori Aler e che è raccontata da un ottimo pezzo di Giampiero Rossi che riportiamo in parte, per il resto vale la pena di comprare il Corriere: Un piccolo impero immobiliare fondato sulle occupazioni abusive di case popolari e su mutui bancari generosi. Un business vivace e in costante sviluppo che prospera lungo l’asse che unisce due province egiziane e il quadrilatero Aler della zona San Siro, ma che non avrebbe potuto decollare senza la benedizione di istituti di credito da Paese di Bengodi e di qualche compiacenza strategica. Sono stati necessari tre mesi di lavoro, negli uffici di viale Romagna, dove la squadra addetta alla sicurezza ha incrociato dati su dati, mettendo insieme un puzzle che ha rivelato un disegno sconcertante: alcune famiglie di inquilini abusivi sono proprietarie di 130 appartamenti sparsi in tutta Milano, comprati alle aste pubbliche, oltre ai 130 in cui abitano irregolarmente. L’hanno chiamata operazione «Sharkia’s home», prendendo il nome dal governatorato egiziano a Nord del Cairo da dove provengono molti dei protagonisti. Tutto è cominciato con una di quelle percezioni che maturano a sensazione, a colpo d’occhio, osservando tabelle, elenchi e numeri. Parlando con i responsabili della sicurezza, il presidente di Aler, Angelo Sala si è soffermato sulla casella relativa alle origini di diverse famiglie che occupano abusivamente decine di alloggi dell’Azienda regionale per l’edilizia popolare tra via Tracia, via Abbiati, via Preneste, piazza Selinunte, via Morgantini , via Gigante, via Civitali, via Paravia e — in misura minore — altre strade del vecchio quartiere San Siro. Molte di quelle persone arrivavano dall’Egitto. Ma considerando che si tratta di un Paese che si avvicina rapidamente alla soglia dei cento milioni di abitanti era ancora poco per tentare di individuare un legame tra quelle famiglie. Qualcosa di più, tuttavia, lo suggeriva la riga successiva: il governatorato, cioè la provincia di provenienza. La grande maggioranza si concentrava su due località: Sharkia e Asyut.  

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Coronavirus cinese, Gallera: attivato il sistema di prevenzione

“Il sistema di prevenzione e di sicurezza sanitaria è stato attivato ed è pronto ad intervenire. In Lombardia e in Italia, però, non c’è nessun allarme e non è stato segnalato alcun caso di contagio da Coronavirus”. Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, illustrando il piano d’azione messo in atto in applicazione delle indicazioni internazionali di salute pubblica. “Siamo in stretto e costante raccordo con il Ministero della Salute – spiega Gallera – per le azioni da attivare a cura delle Regioni. Si è svolto a Palazzo Lombardia un incontro fra i rappresentanti dell’Unita operativa Prevenzione della Direzione generale Welfare e i responsabili delle Unità di Malattie Infettive delle Asst, i responsabili della rete di Sorveglianza delle Malattie Infettive di Ats. Sono stati condivisi con tutti gli operatori sanitari i criteri per l’individuazione di casi sospetti. Vengono da oggi attivate negli ospedali le procedure per la presa in carico dei pazienti sospetti (percorso dedicato e presidi per ridurre la trasmissione per via aerea), in coerenza con le indicazioni Ministeriali. È prevista inoltre la definizione di un raccordo operativo con i Medici di Base e i Pediatri a cura delle Ats”. “Negli aeroporti lombardi e attraverso le compagnie aeree stiamo diffondendo informazioni utili per i viaggiatori – continua l’assessore – anche se non vi sono voli diretti dal nostro Hub di Malpensa diretti e provenienti dalle aree a rischio della Cina. Teniamo alta l’attenzione. Il sistema di sorveglianza e controllo delle malattie infettive di Regione Lombardia è di assoluta qualità e complessivamente capace di identificare l’insorgenza di casi sospetti; è quindi importante per tutti i cittadini mantenere la giusta serenità, rivolgendosi sempre per ogni necessità o segnalazione ai riferimenti autorevoli in campo sanitario, in primis il proprio medico curante”. “Lo sviluppo dell’epidemia da Coronavirus in Cina è una emergenza internazionale – conclude Gallera – pertanto le azioni sono coordinate dall’Organizzazione Mondale della Sanità che si raccorda con le Nazioni anche tramite il supporto del ECDC per le nazioni europee“. Il Ministero della Salute italiano, a sua volta, coordina le azioni di competenza delle Regioni e fornisce gli indirizzi per la sanità di frontiera (USMAF). Fermo restando che, a oggi, non sono presenti casi, in Italia, di riferimento per l’aggiornamento delle informazioni è il sito del Ministero della Salute. http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4015 Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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Nel Municipio 6, tre consiglieri passano da Misto e Forza Italia a Fratelli d’Italia

Il passaggio dei tre consiglieri del Municipio 6, Gaetano Bianchi (ex FI), Antonella Buro (ex FI) e Stefania Carnevali (ex Misto) a Fratelli d’Italia, è stato annunciato ieri nel corso di una conferenza stampa svolta in via Marina, cui erano presenti l’Onorevole Carlo Fidanza, la Senatrice Daniela Santanchè, l’Assessore Regionale Riccardo De Corato, l’Onorevole Paola Frassinetti e il Consigliere Comunale Andrea Mascaretti. “Siamo particolarmente felici di aver compiuto la scelta di unirci a Fratelli d’Italia a cui da stasera daremo voce nel nostro Municipio. Lo straordinario lavoro che Giorgia Meloni sta conducendo a livello nazionale, oltre alla fiducia che riponiamo nell’onorevole Carlo Fidanza e nei dirigenti milanesi di FdI, ci hanno convinto a fare questo passo per dare voce a una destra moderna e capace di intercettare il consenso di un numero sempre maggiore di milanesi”, hanno dichiarato i tre nuovi consiglieri. “La nascita del gruppo consiliare al Municipio 6 è un ulteriore tassello nel rafforzamento di Fratelli d’Italia a Milano. La composizione del gruppo rispecchia bene le tre direttrici su cui si sta sviluppando la forza di aggregazione di FdI sui territori: la ricomposizione della Destra, l’apertura a chi viene da altre esperienze di centrodestra, l’attenzione alle esperienze civiche“, ha dichiarato invece dichiarato l’Onorevole. Carlo Serini, dopo avere visto ingrossarsi le fila del partito nel Municipio 5, dove è Capogruppo, accoglie con soddisfazione la nascita di un gruppo consiliare anche nel confinante Municipio 6. “Innanzitutto bene arrivati (ai tre, ndr), per qualcuno bentornato, da pregresse esperienze della destra sociale, per altri ben trovati, alcuni addirittura da liste civiche inizialmente lontane dalle nostre posizioni, ma evidentemente attratti dalla coerenza delle posizioni di Fratelli d’Italia e dalla sostanzialità delle proprie proposte” ha dichiarato Serini, aggiungendo, “Municipio 6 e municipio 5 dono confinanti, e confinanti sono i problemi da risolvere, citando ad esempio la complicata gestione dei lavori della linea metropolitana, il traffico trattato con soluzioni ideologiche, e la problematica realtà di via Gola tra case occupate e centri sociali abusivi e violenti. – concludendo – Fratelli D’Italia c’è, cresce, e vince!“. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

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