24 Gennaio 2020

Magrebino rapina e ferisce un barbiere

E’ successo in viale Fulvio Testi dove, un magrebino ha chiesto a un barbiere di potere andare in bagno, cosa che ha effettivamente fatto, ma una volta uscito ha estratto un coltello con cui ha minacciato il titolare facendosi consegnare circa 2.000 euro in contanti. Il rapinato però non si è dato per vinto e si è messo ad inseguire il rapinatore, che avendo messo via il coltello ha raccolto una bottiglia da terra e ha colpito violentemente l’inseguitore al capo. La vittima, un cittadino egiziano di 43 anni, ha chiamato i soccorsi e sul posto è intervenuto il personale del 118 che lo ha trasportato in codice giallo all’ospedale Niguarda, dove è stato medicato e interrogato dalla polizia che ne ha raccolto la testimonianza. Gli inquirenti stanno cercando di individuare il rapinatore. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

Magrebino rapina e ferisce un barbiere Leggi tutto »

PM10 a gennaio sforato 18 volte il limite consentito

Cinque città italiane – Frosinone, Milano, Padova, Torino e Treviso – hanno sforato per ben 18 volte, a gennaio, i limiti di Pm10, le polveri sottili. E’ quanto emerge dal rapporto ‘Mal’aria’ di Legambiente, che precisa come si piazzino male anche Napoli (16 giorni) e Roma (15). Nel 2019, ricorda l’associazione, sono stati 26 i centri urbani fuorilegge sia per polveri sottili (PM10) sia per l’ozono (O3). Prima Torino con 147 giornate fuorilegge (86 per il PM10 e 61 per l’ozono), seguita da Lodi e Pavia. ANSA Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

PM10 a gennaio sforato 18 volte il limite consentito Leggi tutto »

L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi al Castello Sforzesco

Dal 24 gennaio al 19 aprile 2020, la Sala dei Ducali del Castello Sforzesco di Milano accoglie la mostra “L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi”. Dallo scorso 16 maggio, più di 300mila visitatori hanno già preso parte alle iniziative legate al programma “Leonardo mai visto” al Castello Sforzesco di Milano, che oggi riserva una nuova scoperta. Recentemente, a seguito di uno studio, un foglio custodito presso il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco e mai presentato al pubblico, è stato attribuito con certezza alla bottega di Leonardo. “Una piccola ma originale e stimolante mostra – afferma Pietro C. Marani, curatore della mostra – che evidenzia l’elaborazione del Salvator Mundi all’interno dell’atelier di Leonardo intorno al 1510-13 e le modalità di copia dei suoi disegni anatomici da parte degli allievi. Questa esposizione aggiungerà nuovi elementi alla fortuna cinquecentesca del Salvator Mundi in ambito lombardo grazie alla presenza di alcuni fogli inediti delle collezioni del Castello Sforzesco”. “Con l’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi – dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno – il palinsesto per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci si arricchisce di una nuova occasione per conoscere e apprezzare la straordinarietà dell’opera del genio vinciano e della sua cerchia. Siamo orgogliosi dell’enorme lavoro di ricerca e valorizzazione del patrimonio milanese di opere leonardesche che stiamo portando avanti e della risposta di pubblico che queste celebrazioni stanno riscuotendo”. L’esposizione, curata da Pietro C. Marani e Alessia Alberti, presenta al pubblico il foglio ri-scoperto, affiancandolo ad altre opere del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco e ad importanti prestiti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Il disegno oggetto della mostra, che viene qui presentato all’interno di una teca in modo da consentirne la visione di entrambi i lati e dopo un intervento di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è entrato nelle collezioni civiche nel 1924 tramite un importante acquisto dal santuario milanese di Santa Maria presso San Celso. Sul recto del foglio sono disegnate figure copiate da studi anatomici di Leonardo risalenti a differenti epoche e cronologie, dal 1487 circa al 1510-13. L’attribuzione del foglio dimostra come gli originali del Maestro si trovassero ancora tutti nella bottega e potessero essere variamente copiati dagli allievi. Non solo, ma un paio di questi disegni anatomici, quelli rifiniti a penna e inchiostro, sono di buona qualità e sono stati tracciati seguendo un disegno sottostante a matita rossa, che potrebbe far pensare ad un primo labile tracciato di Leonardo. Sul verso del foglio, invece, una scritta a matita nera o carboncino rimanda a uno dei dipinti più dibattuti di Leonardo: “SALV<A>TOR MUNDI”. Forse si tratta di un primo abbozzo per un’epigrafe o una scritta esplicativa da includere eventualmente nel dipinto del “Salvator Mundi” a cui Leonardo stava lavorando proprio intorno al 1510-13 circa. È questa l’epoca a cui possono perciò risalire anche alcune delle repliche del “Salvator Mundi”, fra cui quella, parziale, firmata da Gian Giacomo Caprotti detto il Salaì, datata appunto 1511, custodita oggi dalla Biblioteca Ambrosiana. Gli studi di figure e i particolari anatomici rappresentati insieme al tipo di carta, antica ma purtroppo senza filigrana, permettono di collocare la sua realizzazione nell’ambito dell’atelier di Leonardo da Vinci e di fissarne l’epoca di esecuzione verso l’inizio del secondo decennio del Cinquecento, in un momento in cui il maestro e la sua bottega stavano evidentemente elaborando il motivo iconografico del Salvator Mundi. Ne è una prova l’iscrizione sul retro del foglio, tracciata forse nel tentativo di mettere a punto un’epigrafe o un cartiglio in caratteri romani, per l’identificazione del soggetto del dipinto. Attorno al disegno sono esposti, con riferimento ai soggetti sviluppati sul recto, studi cinquecenteschi di anatomia, mentre per il soggetto a cui rimanda la scritta sul verso l’accostamento che si propone è con la variante del Salvator Mundi dipinta nel 1511 dall’allievo di Leonardo Gian Giacomo Caprotti detto Salaì e oggi conservata alla Pinacoteca Ambrosiana. Collocandosi accanto alla Sala delle Asse, la mostra vuole permettere al pubblico di immergersi all’interno dell’organizzazione del lavoro e del cantiere che ha realizzato anche la decorazione della grande Sala, dove sicuramente sono stati all’opera alcuni dei migliori allievi del Maestro. “L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi” fa parte del palinsesto “Milano Leonardo 500”, promosso dal Comune di Milano | Cultura in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, e rientra nel programma Leonardo mai visto, che racchiude tutte le iniziative realizzate presso il Castello Sforzesco, realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo, Intesa Sanpaolo, Huawei e Regione Lombardia in stretta connessione con il Comitato territoriale “Milano e l’eredità di Leonardo 1519 – 2019” e in collegamento con il Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, ed è prodotto da Civita Mostre e Musei. Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

L’atelier di Leonardo e il Salvator Mundi al Castello Sforzesco Leggi tutto »

Eventi in tutta la città per il Giorno della memoria

Ventotto nuove Pietre d’inciampo, la chiusura del progetto internazionale “FREE, non c’è futuro senza memoria” e una serie di appuntamenti tra seminari, mostre, film e testimonianze: Milano celebra il Giorno della memoria, lunedì 27, con un programma diffuso che nel corso di gennaio ha interessato tutta la città. Diversi gli attori coinvolti nel palinsesto coordinato dalla piattaforma del Comune Milano è memoria: Associazione Figli della Shoah, Conservatorio G. Verdi di Milano, Fondazione CDEC, Fondazione Memoriale della Shoah, Sea, municipi, Parco nord Milano, Fondazione Giorgio Perlasca, ANPI, FAP, ANED, ANPC, ANPPIA, Università Bicocca e associazione Giardino dei Giusti. “È importante vedere come all’impegno dell’Amministrazione corrisponda una grande partecipazione da parte dei cittadini e delle associazioni, sempre più coinvolti nella promozione di incontri e momenti di riflessione sui temi della memoria – dichiara il Presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolé -. Quest’anno, in modo particolare, gli eventi del palinsesto del Giorno della memoria chiudono un mese intenso di iniziative dedicate al ricordo delle storie individuali di tante persone che, per aver fatto una scelta o per la “sola colpa di essere nati”, non hanno fatto più ritorno alle loro case. È stato un modo di contrastare, a tanti anni di distanza, il disegno di spersonalizzazione operato dal nazifascismo e per combattere ogni tentativo di rimozione o negazionismo”. Dopo la posa delle 28 nuove Pietre d’inciampo, il 15 e il 17 gennaio, la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre ai ragazzi delle scuole riuniti nel Teatro degli Arcimboldi e la due giorni di chiusura del progetto internazionale FREE, tra domani e dopodomani, che ha visto Milano capofila nella costruzione  di una rete istituzionale tra diversi paesi europei che dialoga con i giovani sul tema della memoria, il palinsesto prevede per il Giorno della memoria una serie di iniziative che vedranno la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti dell’Amministrazione. Il programma completo sul sito Milano è memoria. 27 gennaio – Giorno della memoria Partecipa al sondaggio Per quale partito voterai alle elezioni amministrative di Milano  VOTA

Eventi in tutta la città per il Giorno della memoria Leggi tutto »