24 Aprile 2021

Covid: 2.304 i nuovi positivi e 57 decessi

Con 46.840 tamponi effettuati, sono 2.304 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività stabile al 4.9% (ieri 4.8%). Continuano a calare i posti letto occupati sia in terapia intensiva (-9, 644) che negli altri reparti (-167, 4.185). I decessi sono 57 per un totale complessivo di 32.569 morti in regione dall’inizio della pandemia. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 46.840 (di cui 30.166 molecolari e 16.674 antigenici) totale complessivo: 9.171.176  i nuovi casi positivi: 2.304 (di cui 97 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 702.119 (+3.545), di cui 4.221 dimessi e 697.898 guariti  in terapia intensiva: 644 (-9)  i ricoverati non in terapia intensiva: 4.185 (-167)  i decessi, totale complessivo: 32.569 (+57) I nuovi casi per provincia: Milano: 645 di cui 242 a Milano città; Bergamo: 236; Brescia: 295; Como: 158; Cremona: 70; Lecco: 57; Lodi: 40; Mantova: 115; Monza e Brianza: 222; Pavia: 111; Sondrio: 35; Varese: 267.

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Immigrato somalo aggredisce una bambina di 7 anni

Immigrato somalo aggredisce una bambina di 7 anni. Un immigrato somalo di 33 anni, che si trovava in fila al Pane Quotidiano di viale Toscana, ha avuto un raptus di follia e ha cominciato a minacciare i presenti con un coltello. E’ accaduto Intorno alle 8 di ieri mattina e secondo la ricostruzione della polizia, ha dato in escandescenze per futili motivi, non avendo trovato di sua soddisfazione il cibo ricevuto. Dopo che aveva minacciato loro e altre persone in fila con un coltello, sono  stati gli stessi volontari del Pane Quotidiano a chiamare il 112. All’arrivo di una volante l’uomo si è dato alla fuga continuando a minacciare i passanti che incontrava sulla sua strada, ha anche tentato di salire su un filobus della linea 91, ma raggiunto dagli agenti è sceso e ha ripreso a correre con loro ad inseguirlo. Dopo aver percorso la corsia riservata agli autobus fino ad arrivare in corso Lodi ha imboccato via Tertulliano dove ha incrociato una bambina di 7 anni in bicicletta, che ha preso per i capelli facendola cadere, per poi colpire con un pugno il padre che è intervenuto per difenderla, gettandolo a terra dove è rimasto ferito. Poco dopo l’uomo è stato raggiunto dagli agenti con cui ha ingaggiato una colluttazione ferendone due, fino a quando sono riusciti ad immobilizzarlo e a trarlo in arresto. Ora si trova in carcere in attesa di giudizio e dovrà rispondere alle accuse di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Immediate le reazioni politiche. “Nella Milano di Sala anche chi è in fila per un pasto alla mensa di Pane Quotidiano può ritrovarsi in pericolo. Quello che è successo fra viale Toscana e via Tertulliano, con una bambina di sei anni e il suo papà aggrediti da un somalo armato con un coltello, conferma ancora una volta che la città è allo sbando, ridotta a Far West grazie alle politiche buoniste del centrosinistra. Il sindaco potenzi subito il controllo della polizia locale in questi luoghi sensibili, affollati più che mai a causa della pandemia”. Così l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza commenta l’aggressione avvenuta questa mattina fra viale Toscana e via Tertulliano. “L’episodio di oggi in via Tertulliano che ha visto protagonista un immigrato somalo che dopo aver dato in escandescenza in coda al Pane Quotidiano ha persino aggredito una bambina di 6 anni prendendola per i capelli oltre a colpire il padre è di una gravità estrema. Queste purtroppo sono le conseguenze delle politiche targate Pd, secondo cui l’immigrazione incontrollata è un valore aggiunto per la nostra città. I fatti dicono invece il contrario. L’accoglienza senza freni tanto cara alla sinistra porta violenze, illegalità e degrado. Il Comune dovrebbe sorvegliare meglio la zona del Pane Quotidiano, soprattutto per contrastare chi riceve il cibo e poi lo rivende, una pratica squallida da interrompere il prima possibile”. Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega a Milano

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Atm: da lunedì 10% di mezzi più

“Da lunedì metteremo in campo ulteriori potenziamenti. Aumenteremo il numero delle navette per le scuole punto a punto e i mezzi di rinforzo sulle linee tradizionali, inoltre 400 persone presidieranno i punti di maggior congestionamento”. Lo ha detto Arrigo Giana, direttore generale di Atm, nel corso di una conferenza stampa alla stazione di Cadorna di Milano, a proposito del potenziamento del trasporto pubblico, in vista del probabile passaggio alla zona rossa da lunedì. “In Metropolitana ci saranno 8 treni in più, pari a un potenziamento del 10%, mentre in superficie si aumenteranno il numero dei mezzi di circa il 10/15% – ha aggiunto il dg della società dei trasporti milanesi -. Avremo 20 navette in più a servizio delle scuole e una trentina di mezzi in più sulle linee con più passeggeri. Questi mezzi li abbiamo recuperati, affidando ai privati alcune linee non centrali che possono essere gestite con bus turistici”. Giana ha inoltre spiegato come l’azienda si comporterà nel caso in cui la capienza dei mezzi dovesse raggiungere il 50%. “Per le Metropolitane abbiamo affinato un algoritmo che garantisce gli ingressi scaglionati nelle stazioni e quindi il limite del 50% di capienza – ha commentato -. Sui mezzi di superficie, l’autista quando il limite del 50% viene superato, ha una serie di procedure: invita a scendere e nel caso in cui non ci sia collaborazione da parte dei passeggeri, il mezzo si ferma in attesa delle Forze dell’Ordine. Ma devo dire che la collaborazione dei passeggeri è sempre stata molto alta e se è successo che si richiedesse l’intervento delle Forze dell’Ordine, sono stati casi molto isolati”. ANSA

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Inaugurato monumento per le donne protagoniste della Resistenza

“Una serie di grandi campane tubolari, sollecitate dal soffio del vento, si muovono e fanno riecheggiare la memoria delle donne di cui portano inciso il nome di battaglia”. Si chiama Fischia il vento ed è l’opera artistica inaugurata oggi in piazzale delle Donne partigiane e a loro dedicata. Allo svelamento, che anticipa le iniziative per il 25 aprile, Anniversario della Liberazione, hanno preso parte Santo Minniti, Presidente Municipio 6, Luca Gibillini, Milano è memoria, Didi Gnocchi, Direttore editoriale associazione Chiamale storie, Daniela Volpi, architetto, Roberto Cenati, Presidente ANPI provinciale Milano e Ada Gigli Marchetti, Presidente Istituto lombardo di Storia contemporanea. Con le testimonianze di Lydia Franceschi, Ebe Bavestrelli e Luara Wronowski. L’installazione degli architetti Angelo M. Gulino e Claudio Ravazza è la vincitrice del concorso promosso a fine 2019 dall’associazione Chiamale storie, in collaborazione con la piattaforma del Comune Milano è memoria, l’Ordine degli architetti, P.P.C. di Milano, Sky Arte, ANPI provinciale di Milano e Istituto lombardo di Storia contemporanea, con l’intento di dare alla piazza della Barona un monumento in memoria delle partigiane. Una iniziativa nata con il progetto Partigiane 2.0, ideato e promosso dall’associazione Chiamale storie nell’ambito di MemoMI, con l’obiettivo di rafforzare la memoria storica legata alle vicende delle donne milanesi nella Resistenza. L’opera Fischia il vento è stata scelta dalla giuria del concorso presieduta da Francesca Gori (ass. Chiamale storie) e composta da Daniel Libeskind (architetto), Francesco Bonami (storico dell’arte e curatore), Enrico David (artista), Liliana Moro (artista) e dai rappresentanti degli enti partner, che ha selezionato tre progetti vincitori. Primo classificato Arch. Angelo M. Gulino, Claudio Ravazza Una serie di grandi campane tubolari, sollecitate dal soffio del vento, si muovono e fanno riecheggiare la memoria delle donne di cui portano inciso il nome di battaglia. Il fischio del vento riporta così alla mente le voci delle donne, il loro spontaneo aggregarsi per lottare contro il nemico, ma pure un anelito di libertà, suggerito anche dallo slancio della struttura verticale, racchiusa tra due cubi riportanti le date convenzionali di inizio e fine della Resistenza. La musica oggi come ieri fa il resto: unisce donne e uomini attorno a ideali comuni. Secondo classificato  Arch. Valentina Spataro, Maria B. Pisciotta, Renée Soleti, Margherita Valente In un loro scambio epistolare, Natalia Ginzburg e Alba De Céspedes usano l’immagine di un pozzo per indicare quella “cattiva abitudine” delle donne di cascare in uno stato di soggezione, schiavitù e paure. Il progetto parte da questa idea: ciò che a prima vista sembra solo un grande ombrello vegetale, avvicinandosi a uno specchio collocato intorno al pilastro centrale, si rivela un pozzo inverso, brulicante di forza e di passione. Come il pozzo attraversa con forza la terra, la donna partigiana può riscoprire il valore della propria forza interiore. Terzo classificato Arch. Paolo Aina Una rappresentazione semplice e immediata, comprensibile davvero a tutti: il girotondo. Partendo da una fotografia d’epoca che ritrae le donne partigiane strette in un abbraccio, il progetto veicola i valori di forza, coesione, amicizia in uno dei simboli universali di aggregazione e pace. La sagoma femminile replicata sette volte, come il numero di colori dell’arcobaleno, richiama il vecchio gioco del ritagliare da un foglio di carta l’immagine di donne che si tengono per mano. Pensata per essere completato da rose rampicanti, l’installazione ricorda i colori della bandiera italiana, un ulteriore invito a una Resistenza da rinnovare sempre.

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Per gli over 65 corse in taxi dedicate a vaccini e visite mediche

Il servizio di trasporto pubblico gratuito ‘Taxi solidale’ al servizio della tutela della salute e del programma di vaccinazioni per le persone anziane. Viste la difficoltà di molte di loro a muoversi autonomamente per tratte medio-lunghe e l’esigenza di ottimizzare delle risorse, le associazioni di categoria del settore taxi, la Fondazione europea Guido Venosta, che finanzia il progetto, e il Comune di Milano hanno deciso di riorientare l’offerta del servizio per gli over 65 che, d’ora in avanti, sarà dedicata esclusivamente alle corse verso i centri vaccinali o verso gli ospedali per effettuare visite mediche. L’iniziativa ‘Taxi solidale’, partita ai primi di marzo, rimarrà attiva anche per tutte le altre fasce di cittadini individuate attraverso Milano aiuta, volontari attivi nella rete, persone con disabilità, con gravi difficoltà socio-economiche, minori accolti in comunità che hanno bisogno di trasferimenti. L’utilizzo è semplice: basta chiamare Milano aiuta attraverso il contact center del Comune allo 02 02 02 (ad ogni richiesta corrisponde una sola corsa) per essere messi in contatto diretto con il numero unico cui fanno riferimento i tre radiotaxi che provvedono, subito oppure su appuntamento, a mettere a disposizione un’auto. Per ‘Taxi solidale’ la Fondazione Guido Venosta ha messo a disposizione un budget di 1 milione di euro, che serve a coprire l’intero costo delle corse. Il servizio di taxi gratuito è attivo tutti i giorni fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

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Nuova stazione del BikeMi in via Crespi

È attiva una nuova stazione del BikeMi, il servizio di biciclette in sharing di Clear channel gestito da ATM, nel Municipio 9. La stazione 503 – Crespi-Bovio, dotata di 39 stalli per accogliere le biciclette e interamente finanziata da Clear channel Italia, si trova in prossimità dell’headquarter della media company, in via Bovio angolo con via Benigno Crespi. Brandizzata con i colori aziendali, azzurro e bianco, è collocata in un’area molto frequentata grazie alla presenza di un’alta densità di uffici e aziende multinazionali. La stazione 503 si aggiunge alla rete di bikeMi che oggi conta 321 unità ed è a disposizione di tutti i cittadini che usufruiscono del servizio. “Oggi facciamo un nuovo passo in avanti – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità – nella diffusione sul territorio del bike sharing. Una distribuzione estesa e ramificata che ne facilita l’utilizzo, rendendo questo mezzo sempre più comodo e adatto agli spostamenti in tutta la città. Ringrazio Clear channel per aver finanziato questa nuova stazione, particolarmente utile in una zona che ospita molti uffici. Un nuovo tassello della collaborazione tra pubblico e privato che si mette al servizio dei cittadini milanesi per una mobilità green”. “Questa stazione è un’ulteriore dimostrazione di come la collaborazione fra privato e pubblico garantisca alla città un servizio efficiente, sostenibile e all’avanguardia – commenta Eszter Sallai, Managing director di Clear channel Italia –. Rappresenta inoltre un nuovo tassello per la crescita di BikeMi in termini di capillarità e ampliamento del servizio. Negli ultimi due anni abbiamo avviato, in accordo con ATM e Comune di Milano, un’operazione di espansione, rinnovamento e innovazione. Un esempio è il recente cambio di software che ha reso il servizio tecnologicamente più avanzato al pari dei più importanti sistemi di sharing europei”. Costituita complessivamente da 321 stazioni, la rete BikeMi è gestita in esclusiva da Clear channel Italia e conta 4.280 bici a pedalata muscolare e 1.150 a pedalata assistita di cui 150 dotate di seggiolino per bambini. BikeMi è uno tra i più avanzati esempi in Europa di bike sharing integrato con i mezzi di superficie e le metropolitane, un mezzo di trasporto pubblico su due ruote. È un sistema facile, pratico ed ecologico che aiuta a migliorare la qualità dell’ambiente e il benessere fisico. Attivo 365 giorni l’anno, BikeMi è operativo dalle 6 alle 24.

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