26 Maggio 2021

Sgombero via Malipiero, Pozzani (FI): “Al Sindaco dico che le periferie vanno difese così!”

Sgombero via Malipiero, Pozzani (FI): “Al Sindaco dico che le periferie vanno difese così!”. Questa mattina in via Malipiero, 4 la Polizia di Stato ha provveduto a sgomberare lo stabile occupato abusivamente alcuni giorni fa da gruppi di “antagonisti”. La promessa che mi aveva fatto il Questore di Milano dott. Petronzi quando venerdì scorso 21 Maggio c. a. mi aveva ricevuta con una piccola delegazione di un comitato di zona è stata mantenuta. Col Questore avevamo concordato sul fatto che queste operazioni cosí delicate vanno fatte appena l occupazione abusiva viene posta in essere altrimenti poi la situazione si aggrava col rischio che si incancrenisca come in altre situazioni, v. ad es. Macao. Più passa il tempo e più poi diventa difficile ristabilire la legalità e restituire gli stabili alla legittima proprietà. Ringrazio il Questore per l’intervento così tempestivo e soprattutto per essere stato interlocutore credibile, fattivo e concreto. Là dove l’ amministrazione Sala continua a fare melina, il Questore in pochi giorni, con decisione operativa, ha evitato un altro Macao in via Malipiero. Le periferie vanno difese così!

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Artisti di strada in piazza contro Palazzo Marino

Artisti di strada in piazza contro Palazzo Marino. Dopo mesi senza potersi esibire, gli artisti di strada a Milano scendono in piazza e chiedono alle istituzioni di rompere il muro di gomma. L’ Associazione ASM Confesercenti Artisti di Strada a Milano, FNAS e AleaCaM indicono una manifestazione pubblica per chiedere la ripartenza dell’Arte di Strada a Milano. La manifestazione si svolgerà mercoledì 26 maggio, dalle ore 11 alle ore 13, in Piazza della Scala a Milano Nelle “Zone Gialle” molte attività sono ormai ripartite, compresi gli spettacoli dal vivo al chiuso e all’aperto, ma a Milano l’Arte di Strada è ancora bloccata. Eppure si tratta una delle attività più sicure in assoluto dal punto di vista sanitario: si svolge all’aperto, non incrementa la mobilità dei cittadini e permette all’artista un controllo diretto del comportamento del pubblico. L’Arte di Strada è inoltre una risorsa fondamentale per segnare il ritorno alla normalità della città, creare un clima positivo e contribuire a rilanciare il turismo, strumento fondamentale per la rinascita economica del nostro paese. Milano è una delle poche città in Italia che ancora non autorizza l’Arte di Strada. Le istituzioni milanesi si palleggiano le responsabilità: il Comune di Milano interpella la Regione Lombardia, che interpella la Prefettura Di Milano, che interpella il Ministero degli Interni, che non risponde. Le disposizioni previste dal vigente Decreto Legge sono estranee all’arte di strada, le cui reali specificità vengono ignorate dalle istituzioni italiane. Le associazioni riconoscono con dolorosa consapevolezza la gravità della pandemia ma, con l’attuale progressivo miglioramento della situazione sanitaria e l’allentamento delle misure di contenimento, il perdurare delle restrizioni per la sola Arte di Strada a Milano contraddice ogni logica. Ecco perché questo mercoledì gli artisti faranno sentire la propria voce. Confesercenti Milano Confesercenti Nazionale Anva Confesercenti AssoArtisti Assoartisti Dell’Adriatico Beppe Sala Anna Scavuzzo Laura Galimberti Filippo Del Corno Angelo Turco Elena Buscemi Rosario Pantaleo Anita Pirovano Alessandro Giungi, politico Gianluca Comazzi Terry Schiavo Ale e Franz Moni Ovadia (Pagina Ufficiale) Andrée Ruth Shammah Sky TG24 la Repubblica Corriere della Sera Fabio Mantegna Fotografo ANSA.it il manifesto Radio Popolare Il Fatto Quotidiano Il Giorno Il Giornale Radio3 Rai Rai3 Rai2 Rai1 Che tempo che fa Radio Marconi FM 94.8 Radio Lombardia Lo Stato Sociale Edoardo Bennato

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Stresa non si ferma

Stresa non si ferma. Perché se c’è qualcosa di appena emerso dalle indagini sulla strage della funivia del Mottarone, è che l’impianto è stato manomesso apposta per evitare che si stoppasse. Perché? Perché si rischiavano disservizi durante la stagione delle riaperture, perché Stresa non si ferma è diventato un must da milanese imbruttito. Come Beppe Sala rilanciava Milano non si ferma nel pieno dello scoppio della pandemia, pare che abbiamo pensato le stesse idiozie anche a Stresa e sono morte 14 persone. Un bambino è senza famiglia, ma vuoi mettere come ha viaggiato bene il turismo per famiglie a Stresa? Ieri sera i gestori dell’impianto sono crollati di fronte alle domande serrate degli investigatori ammettendo il sospetto che avevano in molti: sono andati oltre le prescrizioni di sicurezza per guadagnare più soldi possibile. Perché se la funivia si fosse fermata per un guasto, avrebbero dovuto rifondere i biglietti a chi restava bloccato sulla funivia e avrebbero perso diverse corse mentre i tecnici rimettevano a posto le cose. E allora hanno preferito rischiare la vita dei turisti, manomettendo l’impianto. Così anche in caso di guasto non avrebbero avuto problemi particolari a farlo ripartire. Perché l’essenziale è Stresa non si ferma. Cosa vuoi che sia il rischio della vita altrui, in fondo avranno pensato: “Non mi ricordo di una funivia caduta”. Eh già, perché magari quelli prima di voi un filo di morale lo avevano. E pur avendo meno mezzi, non avrebbero messo in pericolo le persone per avidità. O almeno non così stupidamente. E allora ecco che arrivano le vendette e le richieste di vendette, come se 14 persone potessero tornare in vita se piazziamo una palla in testa ai responsabili della funivia. Quello che andrebbe appreso da questa ennesima tragedia è che Stresa, come Milano, se necessario si ferma. Altrimenti si muore in modo stupido. Molto stupido. E che non possiamo più permetterci di vivere in un Paese che funziona per eccezioni ed aggiustamenti. Servono leggi chiare ed applicabili, serve uscire da una nazione retta dal decreto milleproroghe perché continuiamo a rimandare un presente normale con deroghe e rinvii. Con frasi imbecilli come “qui si è sempre fatto così” o “Stresa/Milano non si ferma”.

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Covid: 505 positivi e 17 decessi

Con 32.446 tamponi effettuati è di 505 il numero di nuovi positivi al Coronavirus registrati in Lombardia con una percentuale in calo all’1,5% (ieri era 1,8). Si conferma la riduzione dei ricoveri: i pazienti in terapia intensiva sono 272, 12 meno di ieri, e negli altri reparti 1.453 (-20). E’ di 17 il numero dei decessi che fa salire il totale da inizio pandemia a 33.495. I dati di ieri:  i tamponi effettuati: 32.446 (di cui 16.081 molecolari e 16.365 antigenici) totale complessivo: 10.461.328  i nuovi casi positivi: 505 (di cui 22 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 763.768 (+1.550), di cui 3.276 dimessi e 760.492 guariti  in terapia intensiva: 272 (-12)  i ricoverati non in terapia intensiva: 1.453 (-20)  i decessi, totale complessivo: 33.495 (+17) I nuovi casi per provincia: Milano: 149 di cui 71 a Milano città; Bergamo: 28; Brescia: 45; Como: 57; Cremona: 7; Lecco: 4; Lodi: 2; Mantova: 37; Monza e Brianza: 11; Pavia: 10; Sondrio: 4; Varese: 133.

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Le collezioni uomo tornano protagoniste a Milano

La Milano Fashion Week Men’s Collection, in programma dal 18 al 22 giugno 2021, segna un graduale ritorno alla normalità in città attraverso una formula ibrida che include eventi fisici e digitali. La settimana della moda uomo prevede 48 appuntamenti, 10 presentazioni su appuntamento e 5 eventi per un totale di 63 marchi in calendario. Quattro le sfilate in presenza: Dolce & Gabbana il 19 giugno, Etro il 20 giugno e Giorgio Armani il 21 Giugno con una doppia sfilata. “In occasione di questa edizione, dedicata alla moda uomo, si rinnova l’impegno congiunto di Camera Nazionale della Moda Italiana e Comune di Milano nel porre in essere un cauto ma costante percorso verso una ritrovata normalità della moda in città, dopo l’emergenza Covid – dichiara l’assessora al Commercio, Moda e Design Cristina Tajani –. Un percorso reso possibile grazie alla costante attenzione per la sicurezza di ospiti e operatori ma soprattutto grazie alla realizzazione di un ricco calendario che coniuga maison, attenzione alla sostenibilità e promozione delle tante realtà artigiane che contraddistinguono il nostro Made in Italy. Una manifattura e una creatività che saranno raccontate attraverso tanti appuntamenti digital e live, che dimostrano come sia fondamentale investire nel digitale e nei nuovi linguaggi ma ancor di più nel valorizzare la manualità e la creatività del nostro saper fare italiano”. “Ci avviciniamo a questa nuova settimana della moda con un’attitudine positiva e ottimista. Il fatto che il governo abbia accolto le nostre richieste poste durante il Tavolo tessile e moda del MISE, autorizzando lo svolgimento di fiere in presenza dal 15 giugno, ci ha permesso di confermare le date di Milano Moda uomo, dando un segnale importante di ripartenza. È un segnale positivo che ci dà modo di organizzare una settimana della moda non solo digitale ma anche con eventi in presenza. Siamo pronti ad accogliere in tutta sicurezza gli operatori di sistema che potranno ricominciare a viaggiare già dal mese di giugno, anche dando la possibilità di effettuare dei tamponi per la stampa e i buyer accreditati – commenta Carlo Capasa, Presidente della Camera nazionale della Moda italiana –. Ringrazio il Comune di Milano che da anni è al nostro fianco come partner istituzionale, con cui condividiamo una grande attenzione rispetto a tematiche come sostenibilità, inclusione e diversità, valori sempre più rappresentati nella nostra città. Grazie alla fruttuosa cooperazione con Confartigianato, continuiamo anche a dare sempre maggiore risalto alla preziosissima componente artigianale che caratterizza il sistema della moda italiano. Ringrazio inoltre ICE-Agenzia e il Ministero degli Affari esteri per il continuo supporto nella realizzazione e nella promozione delle nostre iniziative”. Quest’edizione della Milano Fashion week, realizzata in collaborazione con Confartigianato Imprese e con il supporto del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE-Agenzia e del Comune di Milano, ancora una volta dimostra la continua attenzione di Camera nazionale della Moda italiana verso tematiche di rilevanza globale, tra cui sostenibilità e supporto ai giovani talenti, attraverso una proposta di progetti di grande rilevanza. Durante la Fashion week, sarà presentato un progetto di WHITE, con il format WSM (White sustainable Milano), in collaborazione con la Camera nazionale della Moda italiana, per supportare in modo concreto le nuove generazioni di creativi. White attiverà una donazione al Camera Moda fashion trust e promuoverà, attraverso un evento dedicato negli spazi di Fondazione Sozzani Tazzoli Milano, che resterà aperto durante i giorni della Fashion week uomo, dieci designer italiani e internazionali (Froy, Lessico Familiare, Mishimi, Oh Carla, Gin Salemo’, Bayria Eyewear, Kids Of Broken Future, Marcello Pipitone, Simon Cracker e Zerobarracento), gli ultimi cinque selezionati da CNMI tra i partecipanti al progetto Designer for the planet. Gli appuntamenti della Milano Fashion week Men’s collection saranno amplificati in tutto il mondo, coprendo così in contemporanea tutte le time-zone, grazie a prestigiosi partner internazionali: Kommersant publishing house per la Russia; Tencent Video per la Cina continentale (escluse Hong Kong, Macao e Taiwan); The Asahi Shimbun per il Giappone; con la partecipazione di The New York times per gli Stati uniti. Mentre, l’OOH streaming partner italiano, Urban vision, diffonderà i contenuti attraverso un maxischermo posizionato in città. In quest’ottica di collaborazione, Camera nazionale della Moda italiana, Comune di Milano e Yes Milano hanno realizzato la nuova campagna di comunicazione per promuovere la Milano Fashion week Men’s collection. Veicolata sugli schermi e le affissioni del Comune di Milano dal 14 giugno al 22 giugno realizzata dal fotografo Stefano Guindani. Il calendario completo di Milano Fashion week Men’s collection è consultabile su www.cameramoda.it.

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Consegnati i premi di laurea in memoria di Giorgio Ambrosoli

Si è tenuta oggi, durante una cerimonia in Sala dell’orologio a Palazzo Marino, la consegna dei due premi di laurea in memoria dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, promossi da quasi vent’anni dall’Amministrazione comunale e assegnati a giovani laureati o ricercatori che abbiano approfondito il tema dell’etica applicata all’attività economica, attraverso una tesi di laurea magistrale o di dottorato. Alla cerimonia ha preso parte per il Comune la vicesindaco Anna Scavuzzo, insieme ai membri della commissione, gli avvocati Umberto Ambrosoli e Tiziano Barbetta e il professore Vittorio Coda; presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé e il Segretario generale del Comune Fabrizio dall’Acqua. I due premi, del valore di cinquemila euro ciascuno, sono andati a Beatrice Fragasso, Università degli studi di Milano, Laurea magistrale in Giurisprudenza, per la tesi dal titolo “Provocazione poliziesca e responsabilità penale: Europa, Italia, Stati uniti” e a Vincenzo Costa, Università LUISS Guido Carli di Roma, Laurea magistrale in Giurisprudenza, per la tesi dal titolo “L’impiego elusivo e fraudolento delle società di comodo nel diritto penale tributario”. “Questo premio – ha detto la Vicesindaco Scavuzzo – è per l’Amministrazione un impegno che si rinnova ogni anno con convinzione: la vicenda umana e professionale di Giorgio Ambrosoli ha segnato la storia della nostra città e del Paese, è un esempio di amore per le istituzioni, rettitudine e integrità morale che lo confermano un punto di riferimento per tutti”. Per l’edizione 2020 sono arrivate 17 tesi (14 tesi di laurea e 3 di dottorato). La Commissione ha deciso di premiare le due tesi vincitrici del bando con le motivazioni riportate di seguito. COSTA VINCENZO – Università LUISS Guido Carli di Roma – Laurea magistrale in Giurisprudenza. “L’impiego elusivo e fraudolento delle società di comodo nel diritto penale tributario”. Relatore: Prof. Filippo Sgubbi – Correlatrice: Prof.ssa Elisa Scaroina. MOTIVAZIONE: Trattasi di una tesi in Diritto penale dell’economia che analizza la realtà delle società di comodo e i possibili utilizzi nel campo del diritto tributario e del diritto penale. Il candidato esamina con approccio sostanziale le diverse tipologie e patologiche funzioni di tali società. Egli offre una panoramica che consente di cogliere anche le difficoltà con le quali l’ordinamento (in prospettiva normativa, applicativa e interpretativa) è chiamato a fronteggiare le violazioni tributarie che si realizzano per il tramite di questo genere di veicoli, la cui operatività ha spesso natura transfrontaliera. L’analisi di concetti quali elusione, fraudolenza e abuso di diritto è realizzata con nitore e contributo proprio, senza lasciarne la spiegazione al dettato normativo o al riferimento giurisprudenziale. La tesi merita di essere premiata per la rilevanza della problematica affrontata, la profondità di analisi, la chiarezza espositiva e la capacità di sintesi. FRAGASSO BEATRICE – Università degli Studi di Milano – Laurea Magistrale in Giurisprudenza. “Provocazione poliziesca e responsabilità penale: Europa, Italia, Stati Uniti”,  Relatore: Prof. Gian Luigi Gatta – Correlatrice: D.ssa Alessandra Galluccio. MOTIVAZIONE: La tesi di Beatrice Fragasso riguarda aspetti della disciplina processualpenalistica di notevole delicatezza e di grande rilievo sotto il profilo delle garanzie da assicurare alle persone coinvolte nelle indagini. Il tema dell’agente provocatore è trattato con rigore scientifico, in una visuale comparatistica che comprende una puntuale analisi delle prassi giurisprudenziali. Il problema della distinzione della figura dell’agente provocatore da quella dell’agente sotto copertura è affrontato con competenza. L’apporto personale è notevole anche con riferimento alle prospettive di evoluzione della normativa vigente.

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