27 Giugno 2021

Pedemontana, Onlit: stralcio Vimercate-Bergamo ennesimo trucco

Pedemontana, Onlit: stralcio Vimercate-Bergamo ennesimo trucco. I dubbi sollevati da alcuni autorevoli organi d’informazione ripropongono ancora una volta il tema della sostenibilità finanziaria di Pedemontana. L’escamotage di stralciare la tratta D da Vimercate verso Bergamo per ridurre il costo dell’opera, è una scelta disperata che sfida la legittimità della concessione e che comunque non basterà per sostenere il finanziamento di 2 miliardi (3 con gli interessi). Questo vero e proprio trucco, che si somma alla forzata ed impropria aggiudicazione della gara al consorzio Webuild-Pizzarotti, non rappresenta un passo avanti ma dieci indietro, perché non tiene conto del raddoppio del costo dell’acciaio, rendendo l’offerta insostenibile e l’eventuale firma del contratto un pericolo per Pedemontana e un rischio per le banche che dovessero finanziarlo. Assegnare i lavori prima di aver ottenuto la provvista finanziaria di 2 miliardi è contro la legge ed è una scelta irresponsabile. Pedemontana continua ad essere nulla più che uno strumento di propaganda e di consenso per la regione Lombardia, basta vedere l’esorbitante numero di addetti (oltre un centinaio per 20 km di rete) e le promesse non mantenute dell’ex Governatore Maroni di rendere gratuito il pedaggio per i residenti locali. Anziché liberare dai vincoli cui sono sottoposti da 12 ani i 25 mila proprietari dei terreni dove dovrebbe passare la Pedemontana, la Regione insiste con un progetto fallimentare che prima o poi verrà valutato dai giudici contabili della Corte dei Conti: allora saranno dolori per la politica che ha fatto finta di non vedere.

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Rimbalzino del fine settimana

Rimbalzino del fine settimana. Il Doge continua a salire di percentuali insolitamente basse (tra l’1 e il 3 per cento) da un paio di giorni. Di solito infatti ha oscillazioni molto rilevanti, questa volta invece no. Anche molte altre crypto stanno seguendo la stessa tendenza, con il Bitcoin e l’Ethereum che si stanno lievemente riprendendo dopo un collasso incredibile che aveva portato la prima a 26mila euro e la seconda quasi a 1400. Quanto durerà resta come sempre un mistero ma il rimbalzino del fine settimana è una realtà.

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Covid, Cisl: “Visite in RSA ancora in salita”

Covid, Cisl: “Visite in RSA ancora in salita”. “La strada è ancora in salita, per parenti e ospiti delle RSA Lombarde. Ordinanza del ministro Speranza e indicazioni dell’assessore Moratti, per molte farmacie della regione, sono lettera morta. Troppe non sono attrezzate, molte chiedono il pagamento del tampone necessario per la visita del proprio caro all’interno delle strutture”. Emilio Didonè, segretario generale di FNP CISL Lombardia, lancia l’ennesimo attacco contro il lassismo imperante in Regione, ATS e RSA nella gestione delle aperture delle strutture per anziani e per disabili. Secondo Regione Lombardia, i parenti possono entrare con il “Green Pass” (o Certificato di vaccinazione) o in alternativa sottoponendosi almeno 48 ore prima a un tampone che abbia esito negativo. E per fare il tampone ai potenziali visitatori, Regione Lombardia ha autorizzato le stesse RSA, oppure la rete ambulatoriale degli erogatori pubblici e privati accreditati presenti nel territorio, o le farmacie. Il costo è del tampone è a carico del servizio sanitario, e il visitatore deve semplicemente compilare un apposito modulo di autocertificazione. Queste indicazioni sono già operative e vincolanti, come confermato dalle stesse ATS. “Da una nostra verifica, invece, emerge che la stragrande maggioranza delle farmacie, private o comunali che siano, non applica questa delibera, anche se è attrezzata per fare i tamponi con tanto di cartello esposto. Li fanno pagare, e quindi non svolgono questo servizio indicato da regione Lombardia. Le RSA, inoltre, potrebbero, all’ingresso, sottoporre a tampone i visitatori utilizzando i loro kit, originariamente destinati a dipendenti e ospiti, ma per quanto ne sappiamo sono poche quelle che lo fanno. Nella maggior parte dei casi, senza la certificazione richiesta, i parenti non possono entrare nelle strutture. Insomma, l’annuncio alla stampa è stato fatto, la delibera è stata inviata, tutti l’hanno letta, ma non viene applicata. E tutto tace. Perché le farmacie, anche quelle pubbliche, si rifiutano di fare i tamponi gratuiti? Perché ATS, ASST, Direzione Generale Welfare non intervengono, e non prendono provvedimenti?”. L’8 maggio scorso, l’Ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza consente le visite in piena sicurezza in tutte le strutture residenziali sanitarie e sociosanitarie nel rispetto delle indicazioni formulate nel documento. Il 14 giugno successivo, dopo più di un mese, anche Regione Lombardia finalmente recepisce l’ordinanza del Ministro per il via libera alle visite di familiari agli ospiti ricoverati presso le circa 670 strutture residenziali lombarde. “Con enfasi e molto risalto – continua Didonè -, l’Assessore regionale al Welfare e vice Presidente di Regione Lombardia non perde l’occasione per annunciare ai quattro venti che: “Le RSA devono aprire, non possono più rifiutarsi di far entrare i parenti. Abbiamo notificato le istruzioni a tutti gli istituti che si stanno organizzando. D’ora innanzi nessuna RSA potrà rifiutarsi di far entrare i parenti in visita ai propri congiunti perché la direzione generale Welfare di Regione Lombardia ha inviato istruzioni precise a tutte le ATS che, a loro volta, le hanno comunicate alle direzioni delle strutture protette”. Ancora una volta, invece, le conseguenze di disorganizzazione e pressapochismo le pagano i più fragili e famiglie. “In questo caso gli anziani e disabili che con impazienza attendono da troppo tempo di poter rivedere i volti dei loro cari. Una situazione paradossale che pretendiamo venga risolta in tempi brevissimi da Regione Lombardia, che ha ormai un indice di gradimento e credibilità sempre più vicino alla zero. È ora di finirla-conclude il segretario regionale dei Pensionati della CISL- di prendere in giro le persone con la politica degli annunci che poi non trovano mai riscontro nella realtà. Basta promesse ai cittadini per cercare di tranquillizzare la popolazione a cui però seguono sempre gravi ritardi nell’applicazione concreta dei provvedimenti. È ora di finirla con questa caratteristica comune in Italia dell’eccessivo intervallo di tempo che trascorre tra l’annuncio di un provvedimento e la sua effettiva applicazione”.  

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Candidato dentrodestra: ipotesi Farinet

Arriverà la prossima settimana la scelta del candidato sindaco del centrodestra per le prossime elezioni comunali a Milano e tra i possibili nomi che potrebbero mettere d’accordo Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi c’è quello di Andrea Farinet. Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, docente della Bocconi per 24 anni e professore di Economia e Gestione delle imprese presso l’Università Cattaneo-Liuc, quello di Farinet “è uno dei nomi civici che stiamo valutando”, spiegano da Forza Italia, ed “è un nome apprezzato”, secondo fonti della Lega, anche perchè corrisponde all’identikit fatto ieri da Salvini: candidato civico che “unisce il mondo dell’insegnamento a quello dell’impresa e all’attenzione al sociale”, con “due lauree e che ha insegnato e insegna in due prestigiose università”. Farinet è laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi ed in Scienze Politiche presso l’Università Statale di Milano, è partner ed advisor di realtà come l’Istituto Italiano di Tecnologia, l’Istituto Mario Negri e la Fondazione Bracco e nel 2015 ha pubblicato il libro “Socialing – Un nuovo equilibrio tra consumatori, imprese e mercati”, edito da Franco Angeli con prefazione di Carlo Petrini. Le sue grandi passioni, si legge sul sito della Fondazione Pubblicità Progresso, sono i figli, la poesia, l’alta montagna e il thai chi. ANSA

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Arrestato spacciatore marocchino

Ieri, la Polizia di Stato ha arrestato per detenzione ai fini di spaccio un cittadino marocchino di 44 anni, per detenzione e spaccio di stupefacenti. Gli agenti della Squadra Investigativa Commissariato Centro, al termine di un’articolata attività di osservazione in strada in viale Marche hanno individuato il 44enne , dedito allo spaccio. L’uomo alla vista dei poliziotti ha cercato di scappare, ma è stato subito bloccato. A seguito della perquisizione è stato trovato in possesso di 10 panetti di sostanza stupefacente di tipo hashish (riportante etichetta con dicitura TOP) per un peso complessivo di 1 kg e di 90 euro in banconote di diverso taglio. L’uomo, che era già stato indagato, circa un mese fa, per il possesso di un ingente somma di denaro (6620 euro) profitto dell’attività illecita, è stato quindi arrestato è condotto al carcere di San Vittore in attesa di udienza di convalida.

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