27 Giugno 2023

L’alleanza PD-5Stelle è perdere ovunque per Roma

L’alleanza PD-5Stelle è perdere ovunque per Roma. Perché dall’inizio di questa esperienza, l’alleanza non ha mai funzionato. Reggeva in Parlamento perché la guida del non compianto Di Maio aveva portato i 5 Stelle oltre il 33 per cento dei consensi nazionali. Quindi aggiungendo una qualsiasi percentuale era possibile creare un governo, tant’è che quel Movimento 5 Stelle ha in effetti governato sia con la destra che con la sinistra. Fino a farsi ppi snaturare dai discorsi surreali che si sentono a Roma. Moderazione, centrismo e via così di idiozie: gli unici partiti che hanno raccolto percentuali decisive sono proprio quelli che veicolavano uno o due idee molto chiare. Molto decise. Mentre i centristi non hanno mai preso nulla a parte i posti di potere. Perché inevitabilmente i giornali di sistema iniziavano a sottolineare l’impreparazione, la poca educazione istituzionale e così via, mentre i loro referenti ne combinavano di ogni. E così i 5 stelle hanno seguito gli stessi percorsi della Lega e di altri prima di loro, vedendo erodere i propri consensi giorno dopo giorno nel segno della responsabilità e del rispetto istituzionale. Per non parlare del mitico campo largo. Il sistema con cui il Pd ha sistematicamente distrutto qualunque alleato, perché il PD più di altri è ormai forza di sistema. E dunque pensa solo a perdurare. Quale che sia la condizione. Infatti L’alleanza PD-5Stelle è perdere ovunque per Roma: perché in Parlamento esistono commissioni, sottocommissioni, presidenti di organismi sostanzialmente inutili come il Censis che possono creare problemi. E dunque conviene sempre essere alleati del Pd per le forze di opposizione. Almeno a Roma. Poi in tutte le altre situazioni puoi pure perdere, tanto il potere finale è a Roma. Questo alla fine sembra  il filo conduttore dei 5 Stelle che anche oggi applicano lo stesso schema pure in Lombardia: si vergognano così tanto di sè stessi da aver deciso di fare l’alleato minore in ogni occasione. Eppure una certa politica non funziona: altrimenti Michele Usuelli sarebbe ancora in Consiglio regionale: l’ex consigliere radicale era un maestro delle battaglie che piacciono alla gente che piace. Era quello che si inginocchiava in aula quando andava di modo in senso anti trumpiano. E i giornali ne parlavano. Era quello delle mozioni che obbligavano il PD a seguirlo pur essendo l’unico rappresentante della sua forza politica in Consiglio. Ecco: Usuelli è rimasto fuori. Segno che i politici nostrani sono vittime delle bolle in cui credono. Ma l’aspetto peggiore è che lo sono pure le idee per le quali le persone li hanno votati. Per carità, in tanti sarebbero pure contenti di vedere i 5 Stelle perdere sempre, ma ci si chiede se questo sia il destino che si sono scelti. Perché il Molise non è la Lombardia, eppure hanno perso pure lì.

L’alleanza PD-5Stelle è perdere ovunque per Roma Leggi tutto »

La riforma fiscale spiegata in Commissione Attività Produttive dal senatore Massimo Garavaglia

La riforma fiscale spiegata in Commissione Attività Produttive dal senatore Massimo Garavaglia. Silvia Scurati: “Sarà un sistema basato su fiducia, equità e trasparenza, con misure attese dal tessuto socio economico e finalizzate allo sviluppo”.  La riforma fiscale, attualmente alla prima lettura della Camera, ha una importanza epocale perché non interviene su un singolo settore ma riguarda tutto il sistema nel suo complesso, compresi gli aspetti procedurali. Il senatore Massimo Garavaglia, presidente della Commissione “Finanza e tesoro”, si è espresso in questi termini oggi in Commissione Attività produttive nell’audizione in cui era chiamato ad illustrare i contenuti della legge delega. “Ci auguriamo -ha aggiunto- che entro l’estate venga chiusa la terza lettura così da poter disporre di un quadro utile ai fini del bilancio dello Stato”. Garantire l’equità orizzontale tra i contribuenti (rivedendo l’aliquota irpef), introdurre meccanismi affinchè le nostre imprese non debbano seguire regole differenti da quelle degli altri stati e vengano premiate se favoriscono investimenti e occupazione, semplificare e basare su un rapporto di fiducia le procedure di riscossione e accertamento delle imposte e infine gestire il contenzioso attraverso una magistratura dedicata: sono questi i principi della riforma illustrati da Garavaglia durante i lavori della Commissione, presieduta da Marcello Ventura (FdI), e che ha visto intervenire numerosi i consiglieri regionali con domande su particolari aspetti. “La riforma del fisco -ha commentato la Vice Presidente della Commissione Silvia Scurati (Lega), che aveva proposto l’incontro,- contribuirà sicuramente a rilanciare il sistema economico perché valorizzerà quelle imprese che fanno della competitività e della capacità di investimento il loro primo obiettivo. E ne trarrà giovamento sicuramente la Lombardia, dove si registrano dati in costante crescita sopra i livelli pre-pandemia e della media italiana: +0,8% del PIL e 1,2% dell’occupazione previsti in Lombardia nel 2023. Oggi ho potuto constatare che l’esperienza virtuosa della nostra Regione sta consentendo al Governo, in un’ottica di grande collaborazione, di individuare le misure che il tessuto economico e sociale attende per poter proseguire sulla strada dello sviluppo”. Il senatore Garavaglia si è anche soffermato su aspetti a margine della riforma. Una volta introdotte le riduzioni dell’Irpef, ha spiegato, “occorrerà prevedere delle compensazioni per quelle regioni che ricavano proprio dall’irpef parte delle risorse per il Trasporto pubblico locale. La questione riguarda soltanto Lombardia ed Emilia Romagna e verrà adeguatamente affrontata anche perché è giusto e indispensabile garantire risorse a chi in questi anni ha ampliato notevolmente il servizio”.

La riforma fiscale spiegata in Commissione Attività Produttive dal senatore Massimo Garavaglia Leggi tutto »

Sangalli: TUB a Milano una notizia molto positiva. Vantaggi per le imprese e il territorio

Sangalli: TUB a Milano una notizia molto positiva. Vantaggi per le imprese e il territorio. “La scelta di Milano come sede della terza sezione del Tribunale Unificato dei Brevetti è una notizia molto positiva per il sistema imprenditoriale, per la nostra città e per il Paese – afferma Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Milano – Oltre ai vantaggi in termini di costi per le imprese italiane che operano nei settori di cui si occuperà la sezione, le ricadute economiche saranno significative in termini di indotto per l’economia locale e per la creazione di nuovi posti di lavoro. Nel complesso l’assegnazione del TUB è un’altra dimostrazione dell’efficacia del gioco di squadra tra istituzioni, accresce ulteriormente l’attrattività di Milano e ne rafforza il ruolo internazionale”.

Sangalli: TUB a Milano una notizia molto positiva. Vantaggi per le imprese e il territorio Leggi tutto »

Croci in montagna, Zamperini (FdI): “Basta polemiche, le croci non si toccano, CAI realtà meritevole da sostenere”

Croci in montagna, Zamperini (FdI): “Basta polemiche, le croci non si toccano, CAI realtà meritevole da sostenere”. Il Presidente Generale Antonio Montani chiarisce la posizione del Club Alpino Italiano. Quanto dichiarato dallo scrittore Marco Albino Ferrari al convegno sul tema organizzato all’Università Cattolica di Milano, non rappresenta certo un sentimento comune al CAI, ma frutto di dichiarazioni personali espresse durante la presentazione di un libro. Sul tema è intervenuto il Presidente della Commissione Speciale valorizzazione e tutela dei territori montani di Regione Lombardia, Giacomo Zamperini. «Come rimarcato anche dalla presa di posizione del Presidente Antonio Montani, abbiamo assistito semplicemente ad un grosso equivoco. Eravamo tutti certi che una realtà autentica come il CAI, che valorizza da sempre la cultura della montagna e lo spirito di sacrificio legato ad essa non volesse affatto rimuovere le croci dalle vette, ora basta con le polemiche: con il vero spirito della montagna, approfittiamo di questo scivolone per rialzarci e raggiungere insieme la comune meta.», dichiara il lecchese Giacomo Zamperini. «Apporre una croce in cima alla vetta è una tradizione secolare che ha a che fare con la storia d’Italia e tocca le più profonde radici della nostra identità. La vita in montagna, dalle sue origini ad oggi ha saputo strutturarsi e prosperare anche grazie a quei comuni valori, come la fede, il rispetto dell’altro, la forza d’animo, la sacralità della vita e lo spirito di sacrificio, quello spirito che ha trainato chi, nel raggiungere la vetta, si rivolgeva con riconoscenza al cielo e onorava al contempo i compagni caduti», continua il Consigliere Regionale. «Il CAI, che ufficialmente non ha preso alcuna posizione in merito alle croci esistenti né su eventuali installazioni future, si occupa invece, in caso di necessità, della loro manutenzione e restaurazione ripulendole dai troppi atti vandalici delle quali sono oggetto. È fondamentale sostenere il CAI vista l’opera meritoria di valorizzazione della cultura della montagna e le lodevoli iniziative che mette in campo per incentivare le persone a mantenere vivo lo spirito di fatica e di sacrificio che caratterizzano la montagna in tutti i suoi aspetti. Ed è proprio con questo spirito che bisogna interrompere ogni forma di polemica, rimboccarsi le maniche, mettere gli scarponi e dare manforte a questa bellissima realtà. Per esempio, sarebbe bello cogliere l’occasione della Giornata Regionale per le Montagne, una festa istituita con la Legge Regionale 3/2020 che verrà celebrata il 2 luglio, per poter condividere con chiunque si metta a disposizione contribuendo attivamente, un momento dedicato alla manutenzione e pulizia dei sentieri. Basta un piccolo gesto come raccogliere una lattina od un rifiuto abbandonato per dare un significato propositivo a questa festa facendo anche un gesto concreto di sostegno per le nostre montagne, luoghi di una comune identità nei quali tutti si debbono riconoscere e che vengono ben rappresentati dalla presenza delle croci sulle vette, le quali vanno custodite e preservate nella loro bellezza ed autenticità.» conclude il Consigliere Regionale Zamperini, Presidente della Commissione Montagna.

Croci in montagna, Zamperini (FdI): “Basta polemiche, le croci non si toccano, CAI realtà meritevole da sostenere” Leggi tutto »