28 Ottobre 2023

Milano Asta Benefica per dare acqua potabile a un villaggio in Eritrea

A Milano, all’incanto grandi artisti del ‘900 per dare acqua potabile a un villaggio in Eritrea e per il restauro degli affreschi d’autore sui muri di Arcumeggia Lunedì 30 ottobre alle ore 18, all’Auditorium di Opera di San Francesco di viale Piave, con ingresso da via Kramer 5. Le stime delle opere variano da 30 a 1.500 euro. A battere sarà l’esperta d’arte Raphaelle Blanga, ex Sotheby’s www.missioni.org www.arcumeggia.it Un’asta di opere d’arte per raccogliere fondi per due progetti: uno a scopo umanitario e l’altro a scopo culturale. L’evento si terrà lunedì 30 ottobre 2023 alle ore 18 all’Auditorium di Opera di San Francesco di viale Piave, con ingresso da via Kramer 5. L’elenco delle opere che andranno all’incanto, con le relative descrizioni, è disponibile sul sito: https://www.missioni.org/asta/. Tra gli artisti presenti nomi come Enrico Castellani, Piero Dorazio, Angelo Savelli, Gianfilippo Usellini, Lucio Pel Pezzo, Renato Guttuso, Salvator Dalì, Gillo Dorfles, Mario Nigro, Emilio Isgrò. Le stime delle opere variano da 30 a 1.500 euro.Non sarà applicata la percentuale relativa ai diritti d’asta e quindi tutte le opere non saranno gravate da commissioni d’acquisto. Sarà possibile visionare le opere dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 di sabato 28 e domenica 29 ottobre e dalle 15.00 fino alla battitura dell’asta affidata all’esperta Raphaelle Blanga, ex Sotheby’s. Il progetto umanitario è a favore di Missioni Estere Cappuccini Onlus dei Frati Cappuccini Missionari di Milano, con sede in piazzale Cimitero Maggiore 5, e prevede il completamento di un pozzo d’acqua nel villaggio di Tuguliti, nell’Eparchia di Barentu, in Eritrea, dove il Vescovo è il Cappuccino Mons. Thomas Osman Ofmcap. Il villaggio, situato a 34 km sud-est di Barentù, è composto da 450 famiglie per un totale di 2.250 persone, compresi tanti bambini. Come informa Mons. Thomas Osman Ofmcap – responsabile del progetto – “gli abitanti del villaggio per potersi approvvigionare di acqua, devono percorrere dei chilometri servendosi degli asini e dromedari o portandosi i fusti sulle proprie spalle; il tragitto è faticoso per i piccoli e le donne incinte che spesso sono costrette a percorrere lo stesso tratto più volte al giorno per soddisfare le necessità di tutta la famiglia. Adesso la gente attinge l’acqua dai pozzi a cielo aperto, che è batteriologicamente impura ed è quindi causa di diffusione di malattie ed infezioni intestinali, che colpiscono in particolare modo i bambini”. Il compito di portare in superficie e rendere accessibile un bene così indispensabile come l’acqua – che San Francesco, nel suo meraviglioso Cantico delle creature, poeticamente così definisce: “…sora Acqua, la quale è molto utile, umile e preziosa e casta” – dovrebbe essere per noi tutti estremamente coinvolgente; l’acqua infatti è un fondamentale elemento di vita, di salute e di benessere, essa si offre umilmente scendendo dal cielo e sgorgando dalla terra e da sempre è simbolo e mezzo di purificazione, sia fisica che spirituale, come sacro elemento rituale che ci innalza e ci avvicina al Creatore. Portare l’acqua in superficie dalla profondità di pochi metri sotto terra, scavando pozzi, dovrebbe essere il primo, premuroso compito di tutti i governi dei Paesi dove questo bene giace nascosto, eppure disponibile e facilmente raggiungibile.I Frati Cappuccini missionari di Milano offrono con dedizione un esempio per sollecitare i governanti a seguirli, affinché destinino a simili progetti umanitari le grandi risorse economiche che vengono invece disperse a scopi bellici, nocivi ed egoistici. La realizzazione del progetto in Eritrea prevede la costruzione della vasca di raccolta dell’acqua, l’installazione di una pompa ad energia solare, l’acquisto e la posa di tubature e di tre punti di distribuzione per servire diversi insediamenti distanti tra loro. I fondi ricavati dall’asta saranno devoluti interamente a Missioni Estere onlus che provvederà ad inviarli a Mons. Thomas Osman. L’altro progetto prevede il restauro di alcuni dei 170 affreschi sulle pareti esterne delle case di Arcumeggia (Casalzuigno-Varese), realizzati da alcuni tra i maggiori artisti contemporanei. Tra gli altri: Sante Monachesi, Achille Funi, Umberto Faini, Gianfilippo Usellini, Ernesto Treccani, Aligi Sassu, Giuseppe Migneco, Fiorenzo Tomea, Cristoforo De Amicis, Giuseppe Montanari, Remo Brindisi, Bruno Saetti, Gianni Dova, Aldo Carpi, Ferruccio Ferrazzi, Luigi Montanarini, Enzo Morelli, Francesco Menzio, Gioxe De Micheli, Eugenio Tomiolo, Giovanni Brancaccio, ecc. Furono dipinti fin dal 1956 per iniziativa dell’Ente provinciale per il Turismo di Varese. I fondi raccolti saranno devoluti direttamente alla Pro Loco di Arcumeggia. Un sentito ringraziamento da parte di Luigi Sansone, organizzatore dell’evento, a coloro che hanno donato le opere, all’esperta d’arte Raphaelle Blanga, ad A arte Invernizzi, Criseide Invernizzi, Aliosca Alfieri, Matteo Zarbo e Silvio Vancini.

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Far vivere i beni confiscati alla mafia La Tela di Rescaldina (MI) lancia la campagna SosteneTELA

Dal 5 al 12 novembre una settimana di incontri, musica, pedalate ed enogastronomia per riflettere e soprattutto valorizzare i beni sottratti alla criminalità organizzata come luoghi di testimonianza della legalità. Tra gli ospiti Nando Dalla Chiesa e la coordinatrice della DDA di Milano Alessandra Dolci   La lotta alla mafia deve diventare bene comune. Un bene da tutelare, valorizzare, diffondere e soprattutto sostenere. L’osteria sociale del buon essere La Tela di Rescaldina (MI), che sorge in un bene sottratto alla criminalità organizzata, lancia la campagna “SosteneTELA – dai beni confiscati la ricetta del buon essere”, una settimana ricca di appuntamenti per riflettere, conoscere, imparare cosa significa oggi “essere antimafia” e che mette al centro l’importanza di dare valore ai beni confiscati.   «La Tela nasce proprio per trasformare un bene confiscato alla criminalità organizzata in un bene comune, un bene di tutti e per tutti», premette Giovanni Arzuffi, presidente della cooperativa La Tela cui il Comune di Rescaldina ha affidato la gestione dello stabile di via Saronnese 31, in ATI con la cooperativa Meta. «Dopo gli anni della pandemia, vogliamo rilanciare l’attività de La Tela, ponendo nuovamente al centro il tema della legalità quale valore da condividere e diffondere. Con la campagna SosteneTELA l’attenzione è posta sull’importanza che hanno i beni confiscati per il territorio. Non parliamo solamente di spazi che possono rappresentare un’opportunità in più per la comunità, ma di luoghi di testimonianza viva, dove la loro stessa storia diventa motivo per continuare a promuovere la lotta alla mafia. In SosteneTELA sono stati previsti cinque appuntamenti; cinque occasioni per parlare, a più livelli, di legalità. È un programma che vuole coinvolgere l’intero territorio perché, come anche recenti fatti di cronaca ci hanno ricordato, la criminalità organizzata è ben presente in questa fetta di provincia e va contrastata con ogni mezzo: con la testimonianza di una pedalata insieme sulle strade del Legnanese; con la conoscenza, entrando in contatto con chi ogni giorno combatte la criminalità organizzata; con l’educazione nelle scuole, con la musica nata all’interno di una casa circondariale che racconta della funzione rieducativa e riabilitativa del carcere, come stabilito dalla Costituzione, e persino con un pranzo durante il quale assaporare i prodotti che vengono proprio dalle terre confiscate».   Per il sindaco di Rescaldina Gilles Ielo è importante superare il silenzio. «La Tela è un bene della comunità di Rescaldina ed è un bene del territorio. Il progetto e l’esperienza di questi anni dovrebbero coinvolgere tutti, indistintamente, perché la lotta alla criminalità organizzata merita l’attenzione e l’impegno di ciascuno di noi. La Tela è un bene confiscato alla ‘ndrangheta e riconsegnato alla collettività. È importante che i luoghi confiscati non restino vuoti, abbandonati e silenti. Farli vivere significa combattere il silenzio della logica mafiosa; farli vivere con una progettualità e coinvolgimento sociale è alimentare la coscienza dell’antimafia».   Al fianco de La Tela c’è Libera, la rete di associazioni nata nel 1995 contro le mafie ma soprattutto per una giustizia sociale. «Le norme sul riutilizzo sociale dei beni confiscati hanno compiuto, in questo 2023, rispettivamente 41 e 27 anni. È un percorso lungo e certamente non facile, che tuttavia ha segnato e segna una delle punte di maggiore avanzamento dell’azione repressiva dello Stato nei confronti delle organizzazioni mafiose, facendone una straordinaria conquista e rendendo i beni confiscati una grande opportunità di riscatto e cambiamento», dice Gian Piero Colombo referente del presidio di Libera di Legnano. «Una conquista oggi purtroppo da più parti messa in discussione, anche attraverso una narrazione tossica e distorta, che non coglie a nostro avviso la realtà delle cose. I dati in nostro possesso – e illustrati nello scorso mese di marzo nel dossier Raccontiamo il bene – ci parlano di 991 realtà sociali che, ogni giorno e in quasi tutto il Paese, si impegnano per restituire alla collettività i beni sottratti ai clan, trasformandoli in luoghi parlanti, capaci di raccontare un’altra storia: una rete di esperienze in grado di fornire servizi, creare nuovi modelli di economia, prendersi cura di chi fa più fatica. La Tela è indubbiamente una di queste realtà, che noi sentiamo il dovere di sostenere».   IL PROGRAMMA   Il programma si apre domenica 5 novembre con PedalaTELA. Cioè una biciclettata verso La Tela con all’arrivo il concerto di ArcEnCiel Ensemble, il rinfresco e un pranzo a prezzo sociale (20 euro). Sono previste partenze da Busto Garolfo (ore 9 da piazza Mercato), Parabiago (ore 9 da piazza Pisoni), Canegrate (ore 9.30 da piazza Stazione), San Vittore Olona (ore 10 dal pannello della Pace in via Magenta), Saronno (ore 9.30 da viale Santuario), Legnano (ore 9.30 da piazza San Magno), Castellanza (ore 10 da via Montello) e Rescaldina (ore 10 da via Barbara Melzi). Per tutti i partecipanti, premi e regali. Giovedì 9 novembre, l’osteria sociale è protagonista di ViveTELA: una serata per parlare di beni confiscati. Alle 19.30 la possibilità di cenare (prenotazioni allo 0331 297604). Alle 21 è in programma l’incontro “Le infiltrazioni della criminalità organizzata e la situazione e il futuro dei beni confiscati nel Legnanese” con Alessandra Dolci, coordinatrice della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e gli amministratori comunali. Venerdì 10 novembre, terzo appuntamento con InsegnaTELA. Alle 19.30 la cena (prenotazioni allo 0331 297604). Alle 21 l’incontro con Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia e metodi di educazione alla legalità presso l’Università degli Studi di Milano, e con i docenti delle scuole del territorio per capire come sia possibile oggi insegnare l’antimafia. Sabato 11 novembre, SuonaTELA: alle 19.30 cena (prenotazioni allo 0331 297604) e a seguire il concerto dei Freedom Sounds, band della Casa di reclusione di Milano Bollate nata nell’ambito di un progetto di crescita e rieducazione grazie alla musica. Domenica 12 novembre, ultimo appuntamento: AssaggiaTELA. Alle 12 il pranzo con un menù realizzato anche con i prodotti di aziende che lavorano su terreni confiscati, con la possibilità di chiacchierate dal vivo e online con i protagonisti. Prenotazioni allo 0331 297604.   La Tela prosegue nella sua campagna di crowdfunding: https://gofund.me/465dd3e3   La Tela è un bene sequestrato alla criminalità organizzata, affidato al Comune di Rescaldina e gestito in ATI dalle cooperative La

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Martedì 31 ottobre seduta di Consiglio regionale

Il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani ha convocato la seduta di Consiglio regionale per martedì 31 ottobre alle ore 10. Il primo punto all’ordine del giorno prevede l’esame della legge di revisione normativa ordinamentale (relatrice Alessandra Cappellari, Lega),  provvedimento che porta a compimento un vasto lavoro di revisione e di aggiornamento della legislazione regionale che ha interessato tutte le Commissioni consiliari con interventi di superamento di vecchie norme e con l’obiettivo di chiarire alcune procedure per migliorare l’efficacia delle leggi. In alcuni casi la normativa regionale è stata aggiornata anche per evitare rischi di impugnative presso la Corte Costituzionale: trasporto pubblico locale, smaltimento rifiuti, consumi energetici, attività venatoria, agriturismi, istituzione del nuovo ATO della Valle Camonica alcuni degli ambiti maggiormente interessati dal processo di revisione e adeguamento normativo. A seguire sarà discusso il progetto di legge che prevede l’incorporazione del Comune di Albaredo Arnaboldi nel Comune di Campospinoso in provincia di Pavia (relatrice Anna Dotti, FdI). L’assemblea regionale sarà infine chiamata ad esaminare cinque mozioni sui seguenti temi: impegno per l’incremento del finanziamento nazionale per la sanità (primo firmatario Francesco Majorino, PD); potenziamento e valorizzazione dell’offerta delle misure di prevenzione e diagnosi delle infezioni sessualmente trasmissibili in Regione Lombardia (primo firmatario Luca Paladini, Patto Civico); realizzazione del CUP unico regionale (prima firmataria Lisa Noja, Azione – Italia Viva); misure per semplificare l’esercizio del diritto di voto dei cittadini comunitari presenti in Lombardia (primo firmatario Giulio Gallera, Forza Italia); sblocco degli interventi di riqualificazione dello stabile ALER di via Saponaro 32/36 nel quartiere milanese Gratosoglio (prima firmataria Maria Rozza, PD).

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Lombardia, City Angels: martedì 31 ottobre a Palazzo Pirelli la presentazione della nuova unità mobile

Martedì 31 ottobre alle ore 13 durante la pausa dei lavori di Consiglio regionale sul piazzale di Palazzo Pirelli che guarda verso piazza Duca D’Aosta sarà inaugurato il nuovo pullmino dei City Angels, il primo che opererà come unità mobile nella distribuzione dei generi di conforto e prima necessità ai senzatetto sul territorio regionale fuori dal Comune di Milano. Il nuovo mezzo è stato donato da Banca Valsabbina di Brescia, in collaborazione con il Lions Club di Cesano Maderno (MB): la scelta di Palazzo Pirelli come sede dell’inaugurazione è fortemente simbolica, trovandosi il palazzo dell’istituzione regionale proprio davanti alla Stazione Centrale di Milano dove i City Angels sono nati nel 1994. Nell’occasione sul piazzale si terrà una breve cerimonia con gli interventi del Presidente dei City Angels Mario Furlan, del Presidente del Consiglio regionale Federico Romani e del Presidente della Giunta Attilio Fontana: seguiranno la scopertura del mezzo con le foto e le interviste di rito.

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Kasia Smutniak apre Glocal DOC, il festival del documentario

A Varese dal 4 al 9 novembre è in programma la prima edizione del festival dedicato ai docufilm. Tra gli ospiti, insieme all’attrice polacca, anche Giorgio Verdelli autore del lavoro su Jannacci e l’alpinista Matteo della Bordella con “Il ragno della Patagonia”   Sarà Kasia Smutniak ad aprire la prima edizione di Glocal DOC, il festival del documentario nato a Varese nell’ambito di Festival Glocal. L’attrice porterà domenica 5 novembre il suo primo film da regista e sarà presentata dal critico cinematografico Mauro Gervasini. Il docufilm MUR racconta della sua Polonia e del muro d’acciaio che per 186 chilometri percorre il confine con la Bielorussia, creato per respingere i migranti diretti verso l’Unione Europea dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La regista, con uno zaino in spalla, insieme alla videomaker e con l’aiuto di attivisti locali, si è spinta fino alla zona rossa per filmare quel muro. I protagonisti degli eventi speciali (fuori concorso) di Glocal Doc saranno diversi. Oltre alla Smutniak, ci saranno Giorgio Verdelli con il docufilm del momento dedicato a Enzo Jannacci e Matteo della Bordella con le sue imprese in Patagonia. Questi sono solo alcuni degli ospiti che dal 4 al 9 novembre saranno protagonisti di una serie di serate evento a Glocal DOC, il festival del documentario nato a Varese nell’ambito di Festival Glocal, manifestazione dedicata al giornalismo che si svolge da 12 anni a Varese. Glocal è organizzato da Varesenews in collaborazione con l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Regione Lombardia, ANSO – Associazione Nazionale Stampa Online e la Camera di Commercio di Varese.   Glocal DOC è alla sua prima edizione e, oltre agli eventi speciali, prevede una serie di proiezioni pomeridiane dedicate ai 13 film in concorso, selezionati tra le 1.500 candidature pervenute. Una proposta tutta da scoprire, con appuntamenti gratuiti nei cinema della città di Varese (MIV e Cinema Nuovo).   Il regista Giorgio Verdelli, autore del docufilm del momento “Jannacci – Vengo anch’io”, sarà invece presente alla serata di premiazione del festival, il 9 novembre, intervistato dal giornalista Diego Pisati prima della proiezione del film. Il documentario biografico è dedicato al genio creativo musicale di Enzo Jannacci. Un ritratto inedito e appassionato che salta le mille sfumature di un mito che continua ad affascinare con la sua cifra stralunata e surreale. Attraverso un’intervista inedita rilasciata a Giorgio Verdelli nel 2005 è lo stesso Jannacci a fare da voce narrante.   Uno dei protagonisti delle serate evento sarà poi l’alpinista Matteo della Bordella che presenterà il documentario “Il ragno della Patagonia”, insieme al regista Fulvio Mariani, intervistati dal giornalista Damiano Franzetti e dal presidente del CAI Varese Antonella Ossola. L’alpinismo patagonico ha dimostrato d’essere difficile e pericoloso per la lontananza da ogni appoggio e per l’instabilità meteorologica. Il regista intreccia le gesta di uno dei suoi pionieri, il Ragno di Lecco Casimiro Ferrari, con quella del giovane Matteo della Bordella, che ne rivive le imprese in stile ultra moderno.   Altri importanti eventi speciali di Glocal DOC saranno l’incontro con la regista Cristiana Mainardi (4 novembre) che insieme a Silvio Soldini ha realizzato il documentario “Un altro domani”, un lavoro che conduce un’indagine sulle relazioni tra persone, per cercare di comprendere dove, e perché, la violenza prenda il sopravvento, dando così origine a una spirale malvagia che arriva a compromettere l’esistenza.   Sempre il 4 novembre seguirà l’incontro con il regista Francesco Cabras, coautore insieme ad Alberto Molinari, del docufilm “The big question” realizzato sul set del film La passione di Cristo di Mel Gibson, ponendo domande esistenziali a tutta la troupe del film e creando un singolare spaccato di vita. Cabras sarà intervistato da Francesco Raganato, un altro regista che lavorò proprio sul set del film di Gibson. Da segnalare anche la presentazione di “Il posto” con la presenza del regista Mattia Colombo: un docufilm che sta ottenendo diversi riconoscimenti, un’opera “on the road” che racconta di vite nomadi alla ricerca di un posto fisso.

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Disturbi alimentari, alleanza tra pubblico, privato sociale e famiglie per combattere una vera e propria emergenza nazionale

A Palazzo Pirelli un convegno di Associazione Ananke e Villa Miralago fa il punto su una piaga che colpisce il 40% dei giovani tra 12 e 17 anni Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale: “Una guerra che potremo vincere solo coinvolgendo famiglie, associazioni e istituzioni”     Sono circa 3,6 milioni gli adolescenti italiani che soffrono di disturbi alimentari più o meno gravi, circa il 40% dell’intera popolazione giovanile del nostro Paese. Nel 2022 sono stati registrati ben 3150 decessi per forme patologiche gravi legate all’alimentazione (bulimia e anoressia), seconda causa di morte dopo gli incidenti stradale nei giovani. Le cifre sono emerse ieri mattina durante il convegno “Disturbi alimentari:la famiglia al centro”, svoltosi oggi a Palazzo Pirelli su iniziativa dell’Associazione Ananke e del Centro per la cura dei disturbi alimentari Villa Miralago di Cuasso al Monte (VA). “La guerra ai disturbi alimentari – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani aprendo i lavori – la potremo vincere solo con il coinvolgimento delle famiglie. Sono loro l’anello più importante del percorso di prevenzione e cura dei figli. Sono loro le realtà più adatte a consolidare il senso di appartenenza e di comunità necessario per riannodare i fili spezzati dall’isolamento e fornire agli adolescenti ‘a rischio’ spazi di crescita sana. Credo che si debba partire, o ripartire, da qui: è una sfida impegnativa, ma necessaria. Farla insieme, farla in tanti, è l’impegno che anche noi come istituzioni ci prendiamo. Lo dobbiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi. Lo dobbiamo a un’intera generazione” I dati sul monitoraggio del fenomeno, disposto dal Ministero della Salute, sono stati illustrati da Luisa Mastrobattista dell’Istituto Superiore di Sanità. In Italia operano attualmente 133 centri per la cura dei disturbi alimentari di cui 16 in Lombardia. L’emergenza Covid ha determinato una crescita esponenziale del fenomeno con un incremento dei ricoveri del 50% durante e dopo il lock down.   “Nella lotta a queste patologie – ha dichiarato Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sostenibilità Sociale del Consiglio regionale – sono fondamentali la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, un uso accorto dei mass media e un’alleanza stretta con le famiglie e gli operatori del Terzo Settore. Sono questi gli elementi strategici su cui abbiamo fondato la legge regionale 2/2021 “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie” che prevede stanziamenti per complessivi 4 milioni di euro con l’obiettivo di supportare i centri specializzati. E’ un impegno – ha concluso Monti – che intendiamo garantire anche in futuro e se necessario rafforzare ascoltando i suggerimenti e le proposte che vengono dagli operatori e dalle famiglie”.

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