29 Settembre 2022

Fratelli d’Italia lancia una consultazione popolare contro Area B

Il Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia ha lanciato la proposta di una delibera d’iniziativa popolare per chiamare a raccolta i milanesi a firmare un documento che potrà di fatto rinviare di un anno i divieti in arrivo il primo di ottobre.  Sarà un’iniziativa che potrà coinvolgere tutti i rappresentanti municipali in un lavoro congiunto con i consiglieri comunali. “Offriremo di fatto ai milanesi la possibilità di esprimersi pro o contro Sala. Nel prossimo coordinamento cittadino, unitamente al nostro coordinatore On. Maullu, avremo modo di approfondire il tema e organizzarci sul territorio” spiega il capogruppo Riccardo Truppo. “La maggioranza dei milanesi è contraria a questa politica senza senso che nulla ha a che vedere con l’ambientalismo. Milano sta diventando sempre più invivibile ed esclusiva – aggiunge in una nota congiunta il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, concludendo – “È ora che i milanesi si facciano sentire in un’azione popolare contro questa politica scellerata. Li porteremo con noi a Palazzo Marino”.  

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Area B. Sardone: divieti per gli operatori delle Forze dell’Ordine dimostrano il menefreghismo di Sala

“La vergognosa chiusura del sindaco Sala alla Polizia di Stato che chiedeva deroghe in merito ad Area B è la dimostrazione lampante che alla sinistra della sicurezza non fregherà mai nulla. L’agitazione dei sindacati, giustamente arrabbiati e sfiduciati per il trattamento riservato loro da un’amministrazione comunale arrogante e insensibile, segna un punto di non ritorno. Ci sono agenti che non potranno più entrare in città per effetto dei nuovi divieti che bandiscono euro 4 ed euro 5 diesel mettendo così a rischio la copertura dei turni e di conseguenza anche la sicurezza in città, già fin troppo carente. Mi chiedo come si possa avere una visione così miope da non capire il danno che Area B farà tra pochi giorni alle forze di Polizia. Assurdo e inconcepibile. La mia solidarietà alla Polizia di Stato: è evidente che alla sinistra le divise danno sempre più fastidio…”. Così Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.

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Romano La Russa: Regione ripristina servizio poliziotti in pensione

Questa mattina l’Assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, Romano La Russa, ha incontrato, insieme all’Assessore alla Casa e all’Housing Sociale, Alan Rizzi, i vertici di Aler Milano e i volontari dell’API (Associazione Poliziotti Italiani) che da lunedì, per la prima volta, entreranno in servizio nel quartiere Aler di San Siro, grazie a Regione Lombardia e, in particolare, all’Assessorato alla Sicurezza, che ha finanziato, oltre alle videocamere di sorveglianza e alla guardiania, questo progetto, prossimamente attivo anche in altri quartieri popolari di Milano. “Questi ex agenti, fortemente voluti dal mio assessorato, avranno un occhio privilegiato su quello che accade nel quartiere popolare di San Siro, che fungerà da apripista per un progetto più ampio – commenta l’Assessore La Russa – Privilegiato perché sono uomini con una lunga esperienza nel settore della sicurezza, che dalla prossima settimana monitoreranno le strade, allontanando eventuali soggetti pericolosi o che possono arrecare fastidi e mantenendosi in costante contatto con le Forze dell’Ordine”. “L’idea di mettere naturalmente a disposizione della cittadinanza i Poliziotti in Pensione non è nuova – continua La Russa – nel 2010 la Giunta comunale, allora di centrodestra, guidata da Moratti, aveva collocato le pettorine gialle e blu a bordo delle linee metropolitane, per garantire un servizio di trasporto pubblico sicuro ed efficiente. Un presidio essenziale e funzionante, poi smantellato dal centrosinistra”. “Aler si sta mobilitando fino all’inverosimile per controllare i quartieri popolari più problematici della città, anche se l’autorità preposta sarebbe la Polizia Locale, che tuttavia se ne mantiene alla larga per volere del sindaco Sala, come fossero zone franche della città. Proprio oggi Aler ha sgomberato un appartamento in un caseggiato popolare al Giambellino, illecitamente occupato da inquilini rumeni. Mi auguro che il Comune, allergico a tutto quello che riguarda le divise, prenda esempio dall’iniziativa dei Poliziotti in Pensione, replicandola negli altri quartieri” conclude La Russa. L’Assessore Rizzi definisce l’iniziativa “un servizio utile che aiuterà Aler Milano a controllare le proprie case, prevenendo anche le occupazioni abusive”. “Grazie all’attività governativa di Regione Lombardia da sempre lungimirante – continua Rizzi – questo presidio viene ripristinato proprio perché convinti che la sicurezza soprattutto in zone difficili della città sia un diritto inviolabile per la vita. Ciò che noi ripristiniamo la giunta del Comune di Milano nel 2014, nonostante il riconoscimento dell’Ambrogino d’oro, scelse incredibilmente di abolire”.

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CDX Città Metropolitana: Sala nega la discussione sui divieti ai diesel Euro 4 e 5

“Area B. Quest’oggi in Consiglio Metropolitano il centrodestra ha presentato una mozione per impegnare il Sindaco Sala a sospendere l’entrata in vigore di Area B, misura che inibisce l’accesso in città ai veicoli benzina fino a euro 2 e diesel fino euro 5. Peccato che il Sindaco sia stato molto chiaro sul non voler discutere il documento, negando l’ìapertura del dibattito in Consiglio Metropolitano”. “Nella difficile situazione economica che attraversa il paese, e che forse non si è ancora manifestata in tutta la sua pienezza, rendere ancora più difficile la vita a milioni di cittadini, nella fattispecie per le fasce più deboli, che non hanno i mezzi per sostituire gli autoveicoli più datati, è incomprensibile”. “I cittadini metropolitani residenti nei comuni limitrofi, specie quelli più lontani dal capoluogo, sono ulteriormente penalizzati dalla carenza di mezzi pubblici per l’accesso in città, situazione che si aggrava ulteriormente in determinate fasce orarie. Sala, parlando da Sindaco di Milano e anticipando i Consiglieri, ha spiegato di essere stato votato dai propri cittadini per perseguire questo obiettivo, dimenticandosi che lo stesso dovrebbe rappresentare anche tutti coloro che vivono in Provincia”. Così facendo ha messo in difficoltà gli stessi consiglieri di maggioranza, costretti così a negare persino la discussione su un argomento tanto sensibile. Così il centrodestra all’unisono, preso quindi atto che Palazzo Isimbardi non è più rappresentativo dell’area metropolitana milanese, ma solo dei cittadini residenti nel capoluogo, ha deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta.” Per Samuele Piscina, Capogruppo Lega: “A farne le apese sono sia i cittadini dell’hinterland che i milanesi stessi, poiché non tutti possono permettersi la sostituzione dell’automobile cambiata pochi anni prima. Pensate che chi abita in Area C, tra i quali anche diversi residenti delle case popolari, non potrà più accedere nella cerchia neanche per portare la propria vettura nel garage. A fronte di una politica scellerata, contraria a ogni logica soprattutto in questo difficile momento economico, le giunte di sinistra degli ultimi 12 anni hanno aumentato i ticket e gli abbonamenti dei mezzi pubblici a fronte di nessuna nuova progettazione di ulteriori tratte metropolitane. Non è cosí che si fa una seria campagna per promuovere l’utilizzo di mezzi alternativi” Per Pino Pozzoli, capogruppo Fdi, “oggi si è palesata la necessità di tornare a votare il sindaco metropolitano con suffragio universale. Un sindaco che risponde solo ai milanesi ignorando le istanze e gli appelli che arrivano dall’hinterland, non può rappresentare l’area vasta della provincia. Rincorre politiche “Gretine” che non hanno effetto sull’inquinamento, ma peggiorano solamente la qualità della vita dei cittadini che vivono intorno al capoluogo.” Per Vera Cocucci Capogruppo Forza Italia: “In provincia non abbiamo i mezzi di trasporto pubblico che hanno in città, ci sono orari di “morta” in cui non passa nemmeno un autobus o un treno a volte per ore e i capolinea delle linee metropolitane o i principali accessi al sistema di trasporto cittadino sono all’interno dei confini comunali. Confini che dovrebbero essere membrane permeabili e che invece con provvedimenti come questo rischiano di diventare muri che separano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Ben venga la tutela dell’ambiente ma solo con un vero sistema di trasporto pubblico integrato ed efficiente tra città e provincia come in tutte le metropoli europee! Diventiamo una vera Grande Milano anziché chiudere la piccola Milano.”

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Sabato scattano i divieti di Area B

Entrano in vigore sabato, ma scattano da lunedì dal momento che nel weekend è possibile circolare liberamente, i nuovi divieti per i veicoli più inquinanti di Area B, la ztl a traffico limitato che corrisponde a quasi tutta la città di Milano. Riguardano le auto Euro 2 a benzina, Euro 4 diesel senza FAP, Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie, Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro il 2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4, Euro 4 diesel, compresi i bi-fuel, e gli Euro 5 diesel. Sono 188 le telecamere che controllano la ztl, dove i veicoli non potranno accedere dalle 7.30 alle 19.30. Sono previste delle deroghe. I veicoli diesel Euro 4 e 5 e i veicoli alimentati a benzina Euro 2 potranno circolare in Area B aderendo al progetto integrato MoVe-In/Area B. Il veicolo registrato – fino ad oggi 19.740, tra cui 19 mila auto e 609 furgoni -potrà quindi circolare liberamente in qualsiasi fascia oraria, fino a un tetto massimo di km/anno stabilito in base alla sua tipologia e classe ambientale, fino al 30 settembre del 2024. ANSA

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Aborto: in mille al corteo

“Aborto libero sicuro e diritti. Molto di più di 194”. E’ lo scritta nera sullo striscione rosa che ha aperto il corteo della manifestazione organizzata stasera a Milano da ‘Non una di meno’ per la Giornata internazionale per l’aborto sicuro. Circa un migliaio le persone che hanno partecipato al corteo partito da piazza Duca d’Aosta e che sta attraversando la città fra cartelli e slogan espliciti: “Basta consigli, vogliamo tutele”, “Né Stato né Dio sul corpo mio”, “Basta mettere mano sui nostri corpi, non siamo vostre”, “Il corpo è mio, decido io”, “La donna partigiana ce lo ha insegnato, lottare per l’aborto non è reato”. Durante il corteo, sfilato sotto il controllo della polizia di Stato e degli agenti della Polizia locale, scanditi anche cori contro Giorgia Meloni. Non a caso l’associazione ‘Libera di abortire’ aveva promosso la manifestazione sui social con lo slogan “Io non sono Giorgia. Sul mio utero decido io”. Lo slogan di ‘Non una di meno’ era invece “Bell3 ciao! Pront3? Furios3?”. Utilizzati anche fumogeni rosa, ma non si sono registrati momenti di tensione. ANSA

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