aggressione

Aggrediscono cameriere e agenti, in un’intera famiglia in manette

Un’intera famiglia è stata fermata dalla polizia dopo aver aggredito un cameriere di un locale in corso Garibaldi 104, e aver danneggiato l’interno del bar al culmine di una lite scoppiata dopo ore di provocazioni gratuite. Una donna di 40 anni e sua figlia di 23 sono state arrestate per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (un agente che nel tentativo di bloccarle ha riportato contusioni giudicate guaribili in 5 giorni) mentre il figlio di 17 anni è stato denunciato e il tribunale ha disposto il suo affidamento. Secondo quanto denunciato dai presenti, la famigliola si è seduta ai tavolini del bar attorno alla scorsa mezzanotte e mezza e da subito ha iniziato a essere molesta nei confronti degli altri clienti. In particolare i testimoni hanno detto di aver avuto l’impressione che stessero cercando un pretesto per litigare. Alle 2 il cameriere si è avvicinato per avvertire che il locale era in chiusura e il 17enne lo ha colpito con una manata al volto. Il dipendente è rientrato per chiedere aiuto e in quel momento sono arrivati i tre clienti che hanno infranto bottiglie e altre suppellettili. Neppure l’arrivo di due volanti della polizia eè servito per calmare i tre, che sono stati bloccati solo grazie all’uso dello spray al peperoncino. I tre italiani, che hanno precedenti specifici e vivono a Milano, non hanno spiegato il motivo del loro comportamento. ANSA  

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Aggredisce custode del cimitero di Lambrate e i Carabinieri, arrestato

Un cittadino egiziano di 29 anni, irregolare e pregiudicato, è stato arrestato dai carabinieri per avere picchiato e cercato di derubare il custode del cimitero di Lambrate e avere poi danneggiato con un tubo di ferro gli arredi di alcune stanze di proprietà del Comune. I fatti risalgono a poco dopo le 14 di ieri quando l’uomo, in evidente stato di alterazione per l’assunzione di sostanze stupefacenti, si è avvicinato al custode 53enne, l’ha colpito col manico di una scopa su un braccio, gli ha portato via il cellulare e strappato la collanina dal collo. Ha poi cercato anche di portargli via il motorino parcheggiato li’ vicino, senza riuscirci. Poi, e’ entrato nella guardiola e negli spogliatoi e con un tubo di ferro ha spaccato il vetro delle finestre e danneggiato gli armadi e la scrivania. E’ accusato oltre che di rapina e danneggiamento aggravato anche di resistenza perché ha spintonato i carabinieri che poi sono riusciti a farlo salire sulla loro auto dove lui ha continuato a tirare calci allo sportello e ha rotto un finestrino. I militari hanno chiamato i sanitari del 118 che, non senza difficoltà’, sono riusciti a mettere l’uomo su una barella e a trasportarlo in codice giallo al Fatebenefratelli per le escoriazioni che si era procurato alla mani, ma soprattutto per il suo stato psichico alterato. Il custode è rimasto contuso in modo non grave e ha preferito non andare in ospedale per farsi medicare. AGI  

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Rissa in strada e aggressione alla Polizia

Calci e pugni nel corso di una rissain strada, la scorsa notte quando si è scatenata una rissa tra quattro persone tra via Lecco e via Panfilo Castaldi, con tanto di motorini rovesciati. Lo segnala l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato. Tre degli uomini coinvolti, sentite le sirene della polizia, si sono dileguati. Uno di loro, un 28enne dell’Honduras, ha aggredito i poliziotti con calci e pugni. Gli agenti sono ricorsi allo spray al peperoncino per bloccare l’uomo, che è poi stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. “Esprimo innanzitutto – dichiara De Corato – la mia vicinanza ai due poliziotti aggrediti. Ora, l’augurio, è che questo individuo non torni subito libero, lasciando passare l’idea che sia normale fare una rissa per strada, danneggiare beni altrui ed aggredire le forze dell’ordine. In questa zona ormai la situazione è fuori controllo, le denunce dei residenti per le risse ed il degrado notturno non si contano più“.  

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Ennesima aggressione a un autista  ATM

A segnalare l’ennesima aggressione a un autista ATM è l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato. Questa volta in via Chiesa Rossa dove, un sudamericano con una bomboletta urticante ha aggredito un autista della linea 79. “Il Nucleo di agenti della Polizia Locale che dovrebbero difendere dalle aggressioni il personale viaggiante (NTTP- Nucleo Tutela Trasporto Pubblico) è sempre assente – denuncia De Corato – da quando è composto da soli 4 agenti rispetto ai 50 di quando governava a Milano il Cdx. È in questa situazione che parte il countdown per l’aumento del biglietto ATM , mancano 7 giorni . Il sindaco e  l’Assessore Marco Granelli hanno parlato di miglioramento dei servizi ma, stando ai fatti di cronaca quotidiana, sui mezzi pubblici è sempre più pericoloso circolare“. “Visto che il Comune non riesce ad impedire le aggressioni, credo che il minimo che possa fare – suggerisce De Corato – è che, con il maggiore introito derivante dall’aumento del biglietto, pensi quanto prima, insieme ad ATM, di istituire un fondo che integri le polizze infortuni esistenti per il personale viaggiante. Un’assicurazione che rifonda tutte le spese sanitarie, relative a conseguenze fisiche o psichiche derivanti da episodi di aggressione. Chi subisce una violenza sul luogo di lavoro, nella migliore delle ipotesi, avrà dei danni psicologici che si porterà con sé nel tempo”. “Come vengono supportati questi lavoratori? – Si cheide De Corato –  Pensiamo al dramma del povero autista della 95, che aggredito da un sudamericano rischiò di perdere un occhio nella notte tra il 14 e il 15 giugno scorsi. Dopo l’aggressione qualcuno gli ha forse liquidato spese mediche e danno morale subito? Di certo non lo ha fatto e non lo farà l’aggressore 35enne cileno“. concludendo “Bisogna intervenire quanto prima perché gli autisti non possono guidare asserragliati al loro posto di guida e perché guidare un mezzo pubblico non deve prevedere la possibilità di essere aggredito“.  

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Bellinzago, famiglia aggredisce i Carabinieri alla sagra del paese

Alla festa della Pro loco di Bellinzago si temeva che il maltempo potesse rovinare l’atmosfera della sagra. Ci ha pensato, invece, una famiglia di pregiudicati italiani residenti in zona. Quando i carabinieri, avvertiti dalla gente in piazza li hanno visti hanno subito riconosciuto come personaggi notoriamente turbolenti. Padre, due figlie e il genero, tre dei quali pregiudicati, stavano molestando pesantemente i presenti con insulti e spintoni. Li hanno affrontati e, dopo aver parlamentato per un po’, li hanno convinti ad andarsene. I quattro, però, erano fermamente intenzionati a rovinare l’atmosfera gioiosa e casereccia della festa. Mezz’ora dopo, infatti, i militari sono stati chiamati una seconda volta. I quattro avevano ricominciato a dare fastidio ancora piu’ pesantemente. In quest’ultima occasione, però, non sono servite le parole.Il padre, 53 anni, con precedenti per stalking ai danni dei vicini di condominio, ha sferrato un pugno a un maresciallo che poi è stato aggredito da dietro anche dal genero. Le due figlie, invece, se la sono presa con un carabiniere donna. L’hanno colpita con un pugno e poi violentemente in testa con una borsetta tanto da farla sanguinare. Una di loro ha un precedente per resistenza e violenza commesse all’interno dell’ospedale di Melzo (il padre e le due ragazze vivono a Pozzolo Martesana, paese della zona). Il genero ha una sfilza di guai giudiziari connessi agli stupefacenti. L’unica ancora incensurata e’ la figlia minore di 20 anni. Con non poca fatica i carabinieri sono riusciti a immobilizzarli e ad arrestarli, tra la comprensibile paura della gente che era arrivata col solo scopo di stare insieme e divertirsi. Sono tutti accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e saranno processati probabilmente per direttissima. Per i militari ferite giudicate guaribili in due e tre giorni. I quattro, portati in caserma non si sono affatto calmati. Anzi, hanno continuato a sbraitare e ad agitarsi per tutta la notte.  

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Nuovo episodio di violenza ai danni di un dipendente ATM

Nuovo episodio di violenza ai danni di un dipendente ATM. Questa volta è accaduto in piazza Angilberto, dove, la scorsa notte, l’autista del bus 95 è stato aggredito da un uomo, visibilmente ubriaco. A denunciarlo è il Consigliere Comunale Silvia Sardone: “Il pestaggio di questa notte ai danni di un conducente della linea 95 è di una gravità inaudita. A Milano troppi balordi, quasi sempre extracomunitari come anche in questo caso, sono liberi di fare ciò che vogliono sui mezzi pubblici. Il Comune pensa ai rincari, ma forse dovrebbe concentrarsi di più sulla sicurezza: chi si trova alla guida di autobus, soprattutto in periferia la notte, è fortunato se torna a casa integro. Al conducente aggredito va tutta la mia solidarietà e gli auguro una pronta guarigione. So in che condizioni sono costretti a lavorare ed è inaccettabile che il Comune non corra ai ripari”. Sardone conclude proponendo possibili provvedimenti da prendere per tutelare il personale viaggiante, “Una possibile soluzione potrebbero essere i tornelli in entrata sui mezzi di superficie, perché spesso chi aggredisce è privo di biglietto e con una barriera all’ingresso non potrebbe salire a bordo per poi scatenare il panico come è successo anche stanotte. Non passa giorno che alle segreterie dei sindacati dei dipendenti Atm non vengano denunciati episodi di violenza: il Comune vuole continuare a rimanere spettatore passivo?”. Ad aggredire il conducente sarebbe stato un un cileno di 39 anni che è stato denunciato per lesioni, danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. Il sudamericano infatti, dopo essere salito sul mezzo visibilmente ubriaco, ha iniziato a molestare i passeggeri. Quando il conducente di 55 anni ha bloccato la marcia per farlo scendere, l’uomo ha spaccato un finestrino con una bottiglia. A quel punto il 55enne è stato costretto a fermare il mezzo per far uscire i passeggeri. In quel momento il cileno lo ha colpito con un pugno al volto. L’aggressore è quindi stato fermato mentre l’autista, con l’occhio tumefatto, è stato trasportato in ospedale.  

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