aggressioni

Tre minori arrestati per rapina e aggressioni

Sabato scorso la Polizia ha eseguito a tre misure cautelari nei confronti di tre minori, che si sono resi responsabili – tra ottobre e dicembre 2020 – di due tentativi di rapina e aggressioni in danno di minori. L’attività investigativa svolta dai poliziotti del Commissariato Città Studi, nel cui ambito di competenza si sono svolti gli episodi criminosi, ha preso le mosse da alcune segnalazioni ricevute e dalla denuncia sporta dalle vittime, e si è sviluppata, nel periodo immediatamente successivo, con la raccolta di ogni utile elemento per la ricostruzione dei fatti. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, hanno consentito di identificare tre minori quali responsabili dei fatti: un ragazzo di 15 anni, a cui è stata applicata la custodia cautelare in carcere, e due diciasettenni a cui è stata applicata rispettivamente la misura della permanenza in casa e la misura delle prescrizioni. I ragazzi, nelle ore serali e notturne, in zona Piazza Leonardo da Vinci, si sono resi responsabili, in concorso tra loro, di aggressioni e di un tentativo di rapina. Nell’autunno 2020, inoltre, il 15enne si è reso responsabile con altri ragazzi, al momento ignoti, di un’altra tentata rapina ed alcune aggressioni. L’attività della Polizia di Stato è in corso di approfondimento e mira ad identificare altri ragazzi che hanno partecipato alle aggressioni; in Piazza Leonardo da Vinci proseguono e sono state intensificate le attività di controllo del territorio, soprattutto nelle ore serali e notturne, da parte dei poliziotti del Commissariato Città Studi.

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Aggressioni agli agenti, sindacati sul piede di guerra

“A un anno esatto dalla nostra ultima manifestazione, siamo ancora costretti a far sentire la voce dei poliziotti stufi di problemi sempre più stratificati. L’Fsp torna in piazza per dire che non è più possibile non sentirsi sprofondare in una palude di incertezze e ipocrisie in cui i nostri politici ci tengono da troppi anni, e che non ci consente più di fare sicurezza al meglio. Sono troppi gli abusi a cui i poliziotti sono costretti a sottostare. E noi che li rappresentiamo registriamo un disagio che va ormai molto al di là di un serpeggiante malessere. E’ un peso che grava come un macigno sulle spalle di chi svolge un lavoro unico, speciale e specifico, rendendo responsabilità e oneri insostenibili in quanto uniti a carenze, privazioni, nonché a una totale indifferenza, perpetrati sulle donne e sugli uomini che portano la divisa e sulle loro famiglie”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione sindacale della Polizia di Stato, in riferimento alla manifestazione “Basta aggressioni agli uomini in divisa”, già annunciata dal Sap, che il 14 ottobre vedrà Fsp, insieme a Es, Ls, Consap, Lisipo, Pnfd, ed Mp manifestare a Roma il proprio “vibrato appello a un mondo politico che, ormai da troppo tempo, ignora le istanze delle Forze dell’ordine”. “Gli appartenenti al comparto sicurezza – incalza Mazzetti – sono sempre figli delle opposizioni e orfani dei Governi. Da decenni sono troppe le promesse non mantenute, le bugie e le dimenticanze, a fronte di un servizio che viene reso allo Stato e agli italiani a costo di sacrifici personali non ripagati né riconosciuti. Chi veste la divisa viene sbeffeggiato dai delinquenti e abbandonato dallo Stato. Professionisti della sicurezza che sono considerati buttafuori da strada,  e che nell’immaginario collettivo devono subire di tutto perché hanno scelto di portare l’uniforme, e registrano un ferito ogni tre ore ogni giorno, che non riescono a ottenere un contratto dignitoso, che non possono contare su leggi severe per chi delinque, su pene reali, su protocolli chiari, su dotazioni indispensabili, su organici sufficienti, su una paga dignitosa minimamente ancorata alle responsabilità che si assumono, su una pensione adeguata. Il malcontento cresce, e la mollezza del sistema sta facendo sfaceli. Noi pretendiamo risposte“.

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Spaccio, liti, aggressioni, cinque arresti nelle ultime 24 ore

Ieri mattina gli agenti del Commissariato Mecenate della Questura di Milano a seguito di un controllo in Via Toffetti hanno arrestato un italiano di 20 anni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’uomo è’ stato trovato in possesso di 11 dosi di cocaina, 14 dosi di MDMA, 0.98 grammi di hashish e 50 euro in contanti. Poco più tardi, in via Costantino Baroni, gli agenti del Commissariato Scalo Romana sono intervenuti nell’appartamento di un italiano di 70 anni. All’interno sono stati trovati 21 grammi di cocaina e due bilancini di precisione. L’uomo è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La scorsa notte gli agenti del Commissariato Greco Turro sono intervenuti in Piazza Duca d’Aosta dove è stata segnalata una lite tra due persone. I poliziotti giunti sul posto hanno notato due persone che  tentavano di fuggire e sono riusciti a bloccarne una. Il fermato, cittadino marocchino di 41 anni, durante la fuga ha gettato un involucro contenente 40 grammi di hashish. E’ stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Poco dopo sempre in Piazza Duca d’Aosta, gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia hanno notato un uomo che alla vista della Polizia ha tentato di scappare per sfuggire al controllo. I poliziotti sono riusciti a raggiungerlo dopo un piccolo inseguimento. L’uomo, a seguito di una colluttazione, ha colpito un poliziotto con diversi calci, provocandogli delle lesioni con una prognosi di 5 giorni. Il cittadino gambiano di 26 anni è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Intorno alle ore 3, in Viale Carlo Troya, gli agenti delle volanti sono intervenuti in merito ad un furto subìto da parte di una ragazza. Grazie alle descrizioni fornite, i poliziotti hanno individuato e fermato il responsabile che aveva con se il cellulare rubato poco prima. Durante il controllo ha fornito delle false generalità, pertanto l’uomo, cittadino marocchino di 18 anni, è stato arrestato per furto con strappo e false dichiarazioni a pubblico ufficiale.  

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Capodanno, risse, aggressioni, feriti e abuso d’alcool

Uno degli episodi più gravi della nottata è avvenuto in un capannone di via Mecenate dove si stava svolgendo una festa per capodanno, da li poco prima dell’alba è partito l’allarme per un ferito. Si tratta di un giovane coinvolto in una rissa a bottigliate, ricoverato in codice rosso al Policlinico, per una una serie di ferite alla testa e al viso.  La dinamica dei fatti deve essere chiarita dai Carabinieri che per sedare la rissa sono dovuti intervenire in forze con 14 pattuglie. Sono stati invece tre i feriti (di cui uno ha perso una mano) i feriti per l’esplosione di un grosso petardo in via Capuana a Quarto Oggiaro. Secondo la ricostruzione del 118 i tre ragazzi di origine rumena sono stati investiti dalla deflagrazione di un grosso petardo inesploso che avevano raccolto da terra. Uno di loro, trasportato d’urgenza a Niguarda, ha riportato l’amputazione traumatica della mano destra, e ferite al volto e alle gambe. Un 15enne con ustioni al volto e alle mani è invece stato portato in codice giallo al Fatebenefratelli dove ha riportato un trauma facciale giudicato guaribile in 15 giorni e un’ustione a un occhio con diminuzione della vista, mentre un 13enne ha invece subito piccole bruciature alla fronte. Altre persone sono rimaste ferite in modo più o meno grave via Teano, dove uomo di 48 anni si è ferito alla mano con pistola giocattolo ed è stato portato in codice verde al Niguarda. In piazzale Gabriele Rosa, un 47annisi è procurato una ferita lacero-contusa alla fronte ed è finito in codice verde al Policlinico. Due invece gli episodi registrati in via dei Tocqueville, uno presso l’omonima discoteca dove una donna di 26 anni si è procurata una profonda ferita al polso dovuta all’esplosione di un petardo ed è stata portata in codice giallo al Policlinico, l’altro all’Hotel Tocq, da dove una un 24enne con una ferita lacero contusa al  torace, è stato portato in codice giallo al Niguarda. E’ stato invece stato portato in codice giallo alla clinica De Marchi un bambino di 7 anni caduto su petardo acceso in via Feltrinelli riportando una ferita lacero contusa al torace. Da via D’Annunzio, è arrivato al Fatebenefratelli un ragazzo di 18 anni con trauma volto/occhio con compromissione del visus, mentre in via dei 500, un ragazzo di 14 anni si è procurato un’ustione 1° grado al polso ed  è stato portato in codice verde al San Paolo. Sono state una dozzina le persone finite al pronto soccorso perché finite in coma etilico o in grave stato di agitazione e confusione. Fortunatamente per tutte la cosa si è risolta con una lavanda gastrica e qualche medicinale. Due donne hanno invece segnalato tentati atti di violenza nei loro confronti, avvenuti in via via Pastonchi e via Giacosa. Entrambe sono state visitate alla clinica Mangiagalli e da parte degli inquirenti sono in corso le indagini del caso.  

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Aggressioni, furti, spaccio e arresti anche durante le feste

La mattina di Natale una pattuglia della Questura in servizio di prevenzione e controllo presso il boschetto di Rogoredo ha arrestato un cittadino marocchino di 37 anni per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo a seguito di un controllo ha aggredito e minacciato gli agenti. A seguito di una colluttazione un poliziotto ha riportato una prognosi di 7 giorni. Nel tardo pomeriggio  gli agenti delle volanti della Questura sono intervenuti in via Paladini per una segnalazione giunta in merito ad un furto in abitazione. Un condomino ha riferito di aver visto un uomo entrare all’interno di un appartamento e un altro che lo aspettava fuori. I poliziotti giunti sul posto hanno bloccato il primo in strada e il secondo in possesso di 200 euro, all’interno di un appartamento. I due, cittadini albanesi di 27 e 24 anni sono stati arrestati per furto in abitazione in concorso. Più tardi in Piazza Duca d’Aosta gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia sono intervenuti in merito ad un’aggressione in strada. Poco prima un cittadino afgano di 24 anni e una cittadina rumena di 25, erano stati avvicinati da quattro cittadini nordafricani i quali dopo averli colpiti con dei pugni, hanno rubato un portafogli e un cellulare. Un cittadino nigeriano di 27 anni è stato fermato e arrestato per rapina aggravata in concorso. La scorsa notte in via Gatto gli agenti del Commissariato Mecenate hanno controllato due uomini. Uno dei due, un italiano di 22anni è stato trovato in possesso di 19 dosi di ketamina e arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. L’altro ragazzo, anche lui di 22 anni è stato trovato in possesso di 8 dosi di cocaina ed è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio.  

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Rapine e aggressioni al personale, mezzi pubblici sempre più insicuri

“Ormai salire sui mezzi pubblici a Milano è diventato un atto di coraggio“, è il commento di Silvia Sardone, Consigliere Comunale della Lega, su quanto accaduto ieri “sulla famigerata 91” si sono susseguite due rapine in meno di cinque ore. La prima prima, all’altezza di via Stradivari, dove è entrato in azione un algerino pregiudicato e senza fissa dimora che per rubare un telefono e spintonare la vittima per poi scappare. La seconda invece messa in atto da un libanese pregiudicato che per rapinare della collana d’oro una signora l’ha scaraventandola fuori dal bus all’altezza di viale Monteceneri, dove grazie all’intervento di alcuni passanti che lo hanno bloccato è stato arrestato dalle forze dell’ordine giunte sul posto. “E’ assurdo – prosegue la Sardone –  che in una città come Milano gli episodi di criminalità a bordo dei mezzi siano una costante quotidiana: quasi sempre si tratta di stranieri che hanno problemi con la giustizia o che non dovrebbero essere nel nostro paese. Perché il Comune non organizza una tavolata multietnica anche per questi soggetti?”. “La sinistra ha aumentato il costo del biglietto, ma sul lato della sicurezza continua a non fare nulla lasciando milanesi e turisti in balìa di rapinatori e incivili. Le mie proposte – conclude la Sardone – di installare i tornelli sui mezzi di superficie e reintrodurre la figura del bigliettaio sono sempre attuali: l’amministrazione lasci da parte l’ideologia e le prenda seriamente in considerazione”. “Giornata di fuoco quella di ieri sui mezzi Atm” è invece il commento ai due episodi di Riccardo De Corato (FdI), Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, che aggiunge “sulla linea tranviaria 31 alla fermata Parco Nord (Torretta) si è consumata l’ennesima aggressione al personale ATM colpevole anche questa volta, di aver multato un passeggero sprovvisto di biglietto“. L’uomo, dopo essere stato fatto scendere perché sprovvisto di titolo di viaggio, ha aggredito i due controllori. In seguito all’aggressione è risalito, come se niente fosse, sul mezzo dove è stato poi fermato dai Carabinieri. “L’aumento del prezzo del biglietto Atm – ribadisce De Corato –  sta portando solo soldi in più nelle casse dell’Azienda che evidentemente non ha alcuna intenzione di andare incontro alle esigenze di sicurezza del personale”. L’ex vice-Sindaco, che ha più volte ho suggerito di creare un fondo rischi a tutela e a garanzia del personale viaggiante, che possa ripagarlo dei danni morali e materiali subiti sottolinea “lavorare con la paura di essere malmenati non dovrebbe essere la quotidianità di un autista o di un controllore. Purtroppo gli ultimi anni hanno registrato quasi ogni giorno episodi di violenza o di minacce al personale ATM“. Secondo De Corato, “molte linee di superfice dovrebbero includere l’indennità di rischio per chi vi lavora” e  riferisce “a luglio ho incontrato alcuni lavoratori dell’azienda e mi hanno manifestato la loro paura a dover guidare mezzi che, specialmente in certi orari, si trasformano in bivacchi o, ancora peggio, in zone di ritrovo per sbandati. Mi hanno confessato che quando iniziarono a lavorare, 20 anni fa, non pensavano certamente di dover arrivare a questo punto. Il Comune cosa aspetta, invece, ad ampliare e utilizzare costantemente sui mezzi, o almeno negli orari e sulle linee più critiche, il Nucleo Tutela Trasporto Pubblico? – si chiede, concludendo – Si tratta di un nucleo ora composto da un numero davvero irrisorio di vigili, 4, che, con il centrodestra, contava 50 agenti di polizia locale che presidiavano i mezzi giorno e notte“.  

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