anno accademico

Milano-Bicocca inaugura l’anno accademico con il nuovo piano di sviluppo del campus

Un passo importante verso la riconversione dell’area industriale e la riqualificazione urbana del quartiere. Così questa mattina, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020, il primo del mandato della rettrice Giovanna Iannantuoni, l’Università di Milano-Bicocca ha presentato il piano di sviluppo del campus che prevede la costruzione di un nuovo edificio, l’U10, e la ristrutturazione di un struttura già esistente, l’U19. Aule didattiche, sale studio, uffici e studi per dipartimenti saranno ospitati su sei piani e 17mila metri quadri nella prima parte dell’edificio che prenderà il nome di U10.1. Nuove residenze universitarie per 104 posti letto, distribuiti su 5 piani e 3mila metri quadri, troveranno spazio nella “torre” del nuovo edificio, l’U10.2. La nuova struttura sarà immersa in uno spazio verde di 19mila metri quadri. Nel nuovo edificio U19 si studierà il futuro del nostro Pianeta. Dalla ristrutturazione della ex centrale a idrogeno nasceranno nuovi laboratori dedicati al monitoraggio geologico ambientale del sistema Terra e al potenziamento delle attività nel settore della produzione di energia elettrica e delle fonti rinnovabili. In un’aula magna gremita, l’ospite d’eccezione di questa giornata, Anne-Marie Slaughter, professoressa emerita di Politica e affari internazionali all’Università di Princeton, ha tenuto la lectio magistralis dal titolo “A World Designed by Women, For Everyone”. «Un mondo progettato e costruito dalle donne, per tutti – ha affermato Anne-Marie Slaughter – riconoscerebbe a tutti il diritto di essere ciò che vogliono essere, pensare ciò che vogliono pensare e dire ciò che vogliono dire. Questa è l’essenza di quello che un’università dovrebbe insegnare, sfidando lo status quo». «Oggi inauguriamo insieme un nuovo anno accademico dell’Università di Milano-Bicocca all’insegna di un disegno ambizioso che punta allo sviluppo delle infrastrutture dell’Ateneo – ha detto la Rettrice Giovanna Iannantuoni – con particolare attenzione agli spazi dedicati alle aule didattiche tecnologiche e a nuovi laboratori destinati alla ricerca per lo sviluppo e la salvaguardia del nostro pianeta. Milano-Bicocca, inoltre, si apre a un respiro più internazionale e che tutela le pari opportunità di crescita individuale e professionale di ognuno di noi; è per questo che sono onorata di ospitare Anne-Marie Slaughter, una donna che può essere ispiratrice e motore di un radicale cambiamento di pensiero per un’Università giovane e all’avanguardia e una città come Milano, polo di innovazione per l’Italia e l’Europa, sempre più sensibile al valore della ricerca e alla libertà di espressione di donne e uomini». Protagonista della mattinata anche l’orchestra dell’Università con il concerto per due violini in re minore di Johann Sebastian Bach. Al termine della cerimonia, 28 tra assegnisti e ricercatori under 36 hanno ricevuto il Premio Giovani Talenti, istituito da Milano-Bicocca con il patrocinio dell’Accademia Nazionale dei Lincei per premiare la ricerca che cambierà il futuro. Il riconoscimento, giunto alla sua quarta edizione, è stato assegnato ai giovani studiosi per la loro produzione scientifica originale e innovativa.  

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Rettore inaugura nuovo anno accademico del Politecnico

“Troppo spesso si percepisce l’assenza delle istituzioni centrali: governi e ministeri abbiano il coraggio di scegliere“. È l’appello lanciato dal rettore del Politecnico di Milano, Ferruccio Resta, in un passaggio del suo discorso per l’inaugurazione del nuovo anno accademico,  cui partecipano tra gli altri il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli e l’ex presidente del Consiglio e senatore a vita Mario Monti. “Dobbiamo avere il coraggio di superare il consenso immediato. Un coraggio impopolare, ma necessario, che potrebbe rilanciare l’intero sistema“, ha detto Resta. “Dobbiamo ricordare che spesso la popolarità è indice di scelte semplici. Mentre le scelte impopolari e difficili sono le più coraggiose e lungimiranti“, ha osservato il rettore, precisando che “questo non è uno sfogo, ma un invito alle realtà ministeriali a disegnare progetti ambiziosi, a giocare con noi una partita nella quale ci interessa vincere, non perdere con onore“. “Basta alibi, è ora di premiare il merito” ha chiesto “con fermezza” il Rettore. “Non creiamo alibi. Al contrario invito a introdurre misure premiali, che riconoscano il valore delle soluzioni proposte, dei meriti acquisiti, dei bilanci in attivo“, ha quindi chiesto Resta alle istituzioni centrali. “Dobbiamo avere l’onesta’ di accettare che ci sono alcune realtà che possono, anzi devono, essere competitive a livello internazionale e altre che sono invece piuù votate a soddisfare importanti esigenze locali“, ha proseguito il rettore, secondo cui “non possiamo mortificare le prime e non far crescere le seconde“. Concludendo “Serve l’onestà di riconoscere e valorizzare le differenze  per le università così come per tante altre istituzioni e territori nazionali“.

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